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Autore: Penelopee    26/07/2013    6 recensioni
Il suo nome era Isobelle Davis, una ragazza come tante ma figlia dell'uomo d'affari più potente di NewYork.
Lei studia a Yale e conduce una vita assolutamente normale fino a che un giorno viene rapita ritrovandosi prigioniera di pericolosi criminali. Cosa vogliono da lei?
Isi dovrà fare i conti con un mondo totalmente diverso dal suo, un mondo guidato dal potere e pieno di segreti, dove il bene e il male si confondono nel sottile confine della giustizia e dove la legalità è solo una parola senza significato.
In questo mondo Isi incontrerà un ragazzo, uno dei suoi rapitori, che metterà in dubbio tutte le sue certezze mettendola di fronte ad una realtà che lei non poteva neanche immaginare.
Tra loro ci sarà subito un legame, una strana attrazione che sconvolgerà entrambi...
Ma come puoi innamorarti del DIAVOLO senza farti trascinare all'INFERNO?
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Quella sera Isi era stranamente su di giri, assurdo contando la situazione in cui si trovava eppure la giornata passata con Erik l'aveva riempita di vita. Si sentiva rilassata, in pace con se stessa e con il mondo. Sdraiata sul divano con Stub stava guardando “27 volte in bianco”. Il film era nel momento in cui la protagonista si ritrovava a baciare il suo capo, del quale era stata segretamente innamorata per anni, rendendosi così conto con quel gesto che quello che aveva provato per lui durante tutto quel tempo non era amore ma solo un'illusione. Certe volte riconoscere l'amore non è semplice, capire quando la persona che si ha davanti è quella giusta è davvero difficile. Sull'onda di queste considerazioni non potè fare a meno di pensare a Bruce. In un attimo tutto il suo buon umore scomparve. Il pensiero di Bruce le metteva addosso sempre una certa ansia, non aveva ancora deciso cosa rispondergli. Perché era così difficile? Infondo non dovrebbe esserlo per due persone che si amano e stanno insieme da tre anni. Dovrebbe essere del tutto naturale pensare al matrimonio.

Se solo avesse potuto parlare con Ami, lei aveva sempre il talento di tramutare quello che per Isi sembrava un problema irrisolvibile in una questione semplice. Ami era in grado di far sentire Isi una scema per essersi fatta troppe turbe mentali.

Presa dai suoi pensieri Isi non si era resa conto che fosse arrivata la fine del film.

-Film mediocre....la Heigl fantastica- disse Stub dopo che apparvero i titoli di coda.

Non ottenendo una risposta dalla ragazza, Stub si voltò verso di lei -Isi!- la chiamò per attirare la sua attenzione.

-Fantastica- borbottò lei distrattamente.

-Chi?- chiese Stub intuendo che la ragazza non lo stava ascoltando.

-Cosa??- Isi si girò confusa incontrando lo sguardo offeso di Stub.

Dopo un attimo di silenzio entrambi scoppiarono a ridere -Ok, ero distratta- ammise lei con un sorriso -Perdonami-

-Forse ma la prossima volta scelgo io il film-

-Ne avevo ancora tanti da farti vedere....belli quasi quanto questo- fece Isi sbattendo gli occhioni tristi.

-Non ti lasciare fregare- disse Max entrando nella stanza con un'espressione accigliata -le donne sono tutte streghe!- sentenziò lanciandosi sul divano.

-Come mai tanto acido?-chiese Isi rivolta al ragazzo.

-L'unica cosa peggiore di una donna bella ma scema....è una bella ed intelligente!- pronunciò lui irritato -incredibile!! Come se la tirava...-

-Eppure noi donne belle ed intelligenti siamo sempre molto richieste- fece Isi ridendo mentre squoteva una ciocca scura con fare civettuolo.

Max rise alzando gli occhi al cielo. Poi adagiandosi più comodamente sul divano si rivolse a lei con maggiore interesse -Allora dimmi come si fa a conquistarvi?-

Isi si grattò il mento pensierosa -Devi essere affascinante ma non presuntuoso...divertente ma non volgare- continuò sottolineando questo punto sotto lo sguardo divertito di Max -parlare di cose interessanti...Essere disponibile ma non invadente...e non provare a portarci a letto ancora prima di averci chiesto il nome. -

A quel punto Max la interruppe -Fesserie! Questo non è un uomo, è un damerino senza palle. A te piacciono i tipi così?- le chiese inarcando un sopracciglio in maniera sfrontata -I tipi così non sanno soddisfare le donne...Sarà per questo che sei tanto acida?-

Isi gli tirò una cuscinata alzandosi -Torna a provarci con le oche!-

Max rise -Affare fatto!- rispose lui compiaciuto pensando alla sua prossima “vittima”.

Lei alzò gli occhi al cielo esasperata -Buona notte pervertito! Notte Stub!- Ridendo Isi uscì dal salotto per dirigersi nella sua stanza.

Mentre avanzava una scena, al di là del corridoio, attirò la sua attenzione.

Rose stava baciando appassionatamente un uomo spingendolo contro il muro e ricoprendolo con il suo corpo snello ed affamato. Per un attimo Isi provò pena per il poveretto che si era lasciato accalappiare da quell'arpia. Probabilmente lo stava soffocando con l'entusiasmo che stava mettendo in quel bacio, sembrava volesse mangiarlo. Quando però la bionda si allontanò per levare a lui la camicia, Isi potè vedere il viso del ragazzo. Si bloccò di colpo. L'uomo al quale Rose stava strappando di dosso i vestiti era infatti Erik. Il suo Erik. Il suo Erik? Da quando lo chiamava così? Lo stronzo che l'aveva rapita era sicuramente più appropriato! Malgrado sapesse quanto poco fosse opportuno rimase a fissarli, imbambolata. Erik ricambiava il bacio con passione. Aveva una mano immersa nei capelli biondi di lei mentre l'altra vagava sul suo corpo scolpito. Lo vide afferrarle la coscia per poi dedicarsi al suo collo. Prima che Isi potesse riprendere coscienza di se Rose aveva già attirato Erik dentro quella che doveva essere la sua stanza.

Isi rimase immobile, mentre il suo cuore batteva all'impazzata senza che lei ne capisse il motivo. Poi, dopo un primo attimo di smarrimento, si allontanò, sperando che nessuno la vedesse. Arrivata in camera si mise a letto cercando di scacciare dalla sua mente quelle immagini. Perché era rimasta a guardare? Cosa aveva nel cervello? E perché il suo cuore non la smetteva di battere mentre la sua mente pensava a dieci possibili modi per liberarsi di Rose. Affondò la testa nel cuscino dimenticandosi pure della paura di dover affrontare un'altra notte di incubi. dopo pochi minuti in cui cercò di distrarsi si addormentò.

Anche quella notte si alzò urlando. Non ne poteva più, era sfinita. Questa volta non ricordava quale fosse l'incubo, si era semplicemente svegliata con in bocca il sapore amaro della paura. Rimase raggomitolata nel letto per un po' senza però avere il coraggio di chiudere occhio e rischiare di sognare. Decise di andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Quella notte la cavigliera le dava particolarmente fastidio. C'era un gran caldo ed un pezzo di ferro intorno alla caviglia non era il massimo.

Arrivata in cucina aprì il frigo e prese una bottiglia d'acqua gelata. Stava per tornare in camera quando decise di sedersi al tavolo qualche minuto per rimandare il momento in cui sarebbe tornata in quella maledetta stanza. un senso di malinconia terribile la invase, lasciandola senza fiato per qualche secondo. Le mancava la sua vita, la sua casa, il suo letto. Le mancava svegliarsi e decidere come passare il resto della giornata, le mancava l'odore del parco vicino a Yale, il sapore del caffè del chiostro, il mormorio dei passanti per le strade....Le mancava sentirsi padrona di se stessa. Voleva davvero tornare a casa, poter riabbracciare Ami e Ted, anche la prospettiva di dover affrontare Bruce non era poi così terribile, non peggio che essere rapita e fare incubi spaventosi ogni notte.

Possibile che paragonasse la proposta di matrimonio di Bruce con l'ansia di un rapimento? Perchè amare per lei era così difficile? In fondo bastava solo un "si lo voglio! Infondo non poteva essere così difficile da dire.

-Si lo voglio!!!- esclamò ad alta voce prima di potersi fermare. Non era stato difficile.

-Adesso parli pure da sola-

Isi si girò terrorizzata trovandosi di fronte Erik -Mi vuoi far morire di paura?- chiese arrabbiata portandosi una mano al petto. Almeno era riuscita a non mettersi ad urlare.

-Non passo le mie giornate a pensare a come ucciderti- rispose lui sarcastico.

Isi non potè evitare al suo sguardo di esplorare l'attraente figura del ragazzo. Era a torso nudo, con i capelli in disordine ed il viso assonnato. La barba era sfatta e due occhiaie non troppo marcate segnavano i suoi occhi scuri come la notte. Era dannatamente bello. Arrossì pensando alla scena intima che aveva spiato nel corridoio solo poche ore prima.

-Cosa fai in giro a quest'ora?- chiese lei stizzita abbassando lo sguardo per evitare che lui leggesse nei suoi occhi il turbamento che le provocava. Perché doveva farle quell'effetto?

-Non si vede?- chiese il ragazzo inarcando un sopracciglio mentre con un cenno le mostrava la bottiglia d'acqua che teneva in mano -Tu piuttosto, che fai? Oltre a parlare da sola, ovviamente...-

Lei arrossì risentita per la sua precedente figuraccia -Non stavo parlando da sola, pensavo....dovresti provarci ogni tanto- ribattè acida.

Un sorriso sincero comparve sul viso di Erik -Vuoi compagnia?-chiese sedendosi sulla sedia accanto a lei.

Rimasero in silenzio qualche minuto. La casa era stranamente silenziosa, tutti dormivano, si sentiva solo il rumore del vento, il ticchettio regolare dell'orologio da cucina e il rumore dei loro respiri. Quello di lui era lento e regolare. Isi si trovò a deglutire a disagio.

-E la tua amica?-si lasciò scappare Isi, un po' per curiosità, un po' per rompere il silenzio. Si rese subito conto d'essere stata indiscreta e d'aver fatto capire a lui che li aveva visti. Quello che c'era tra Erik e Rose erano solo affari loro.

-Dorme- rispose lui tranquillamente. Non sembrò turbato dalla domanda e Isi ne approfittò per lasciar cadere l'argomento.

-Beata lei- sbottò la ragazza lasciando cadere la testa sul tavolo.

-Sapevo di essere affascinante ma non devi disperarti per me- fece lui con tono malizioso.

-Cosa?- Isi si alzò di scatto puntando gli occhi in quelli del ragazzo.

-Scherzavo principessa- disse lui guardandola come se fosse pazza -Ma da quanto non dormi?- le chiese lui con un tono divertito e preoccupato allo stesso tempo.

-Da quando mi avete...- s'interruppe -"invitata" a casa vostra- aggiunse con tutta l'ironia di cui era capace -..sai essere tenuta prigioniera senza sapere quando mi libererete non mi aiuta a dormire bene....inoltre continuo a fare incubi terribili così ho deciso di non dormire più...anche se più che una decisione si potrebbe definire un meccanismo di difesa- Lui rise senza riuscirsi a trattenere di fronte al bizzarro sfogo della ragazza -E non ridere!!!- lo ammonì stizzita -sognare mentre mi punti contro una pistola non è stato piacevole...nei miei sogni sei piuttosto terrificante- aggiunse incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio come una bambina.

-Sei ancora più acida quando non dormi- Le fece notare lui con un sorrisetto ironico -ed hai un aspetto orribile- aggiunse il ragazzo fissandola con disarmante intensità.

-Sei qui per insultarmi?-chiese lei stizzita.

-Hai davvero bisogno di dormire-

-Per fortuna ci sei tu a ricordarmelo- sbottò lei irritata ma lui sembrava troppo preso dai suoi pensieri per fare caso alle proteste di lei.

-Vieni- ordinò improvvisamente alzandosi in piedi.

-Cosa?...Dove?- Lei lo guardava perplessa mentre lui si limitava a porgerle la mano -Fidati di me-

-Perché dovrei?- Lo sfidò lei con sicurezza, cercando di non farsi ammaliare da lui, di nuovo.

-Non dovresti infatti- rispose lui con sincerità sorprendendola-...eppure ti sto chiedendo di farlo-

Lei lo guardò esitante, divisa tra un vago senso d'eccitazione e la paura, non di lui ma di ciò che era capace di scatenare in lei -Corri il rischio, principessa. Fidati-

Non aveva nessun motivo di fidarsi si lui, anzi ne aveva almeno un milione per non farlo. Eppure si trovò ad ubbidire in silenzio. La sua mano raggiunse quella del ragazzo. Il suo tocco era caldo e gentile. Provò uno strano brivido nel sentire il contatto tra di loro. Lui l'aiutò ad alzarsi con decisione per poi condurla al di fuori della cucina mentre lei lo seguiva ubbidiente, come fosse vittima di un incantesimo.

Erik la condusse nella sua cella. Quando Isi se ne rese conto si girò verso di lui perplessa -Ti ho detto che non riesco a dormire e che non voglio andare a letto....cosa non ti è risultato chiaro del mio discorso?- gli chiese ironica.

-Sdraiati!-

Qualcosa nel suo tono autoritario la irritò.

-Ti ripeto che non sono un cane! E non voglio dormire!- protestò lei.

Lui non la degnò di alcuna risposta mentre, sotto lo sguardo stupito della ragazza, si sdraiava comodamente sul suo letto.

-Che fai?-

Un sorriso ironico storpiò furbamente le labbra del ragazzo -Dormo principessa, che ti sembra?-

Sdraiato sul suo letto, mentre la fissava con intensità, era davvero bellissimo. Bellissimo ed invitante. Lei stava per rispondere, boccheggiava, quando lui con un movimento fluido la tirò facendola atterrare accanto a sé.

-Ci penso io a proteggerti dal mostro che vive nell'armadio- mormorò ironico mentre lei si contorceva accanto a lui a disagio.

-Cosa vuoi fare?- borbottò lei mettendosi comoda al fianco di lui. Si era sistemata sul lato del letto in modo da non sfiorare corpo del ragazzo eppure ne avvertiva la vicinanza.

-Cosa ti aiuta a dormire? Devo raccontarti una storia?- le chiese lui, sussurrando a pochi centimetri dal viso di lei.

Il cuore di Isi batteva all'impazzata -Che tipo di storie conosci?-

Un sorriso malizioso comparve sulle labbra del ragazzo -Non lo so, di solito non faccio certe cose-

-Ossia? Stare nel letto con una ragazza a parlare?- chiese lei con un sorriso -E' facile, parlami di te- lo spronò lei con dolcezza.

-Non sono bravo in queste cose- Lui si mosse a disagio, mettendosi a pancia in su per guardare il soffitto liberando Isi dal peso del suo sguardo penetrante su di lei.

-Tu non sembri cattivo- osservò lei mentre con gli occhi studiava il profilo di lui che spiccava nella semioscurità della stanza.

-E come ti sembro?-

Lei esitò un attimo prima di rispondere -Sembri solo...perso-

-Perso?- chiese lui soffocando una risata.

-Sembra che tu stia cercando qualcosa- continuò lei con sicurezza, lasciandosi prendere dalle sue riflessioni.

-E cosa starei cercando?- chiese lui lanciandole uno sguardo di sottecchi.

-Quello che cerchiamo tutti: un po' di pace-

Lui non rispose rimase a fissare quel viso innocente che lo stava studiando con un po' troppa attenzione.

-Non sono una brava persona, lentiggini- mormorò amaramente. Non era la solita minaccia, questa volta sembrava volerla mettere in guardia. Lui era pericolo, tutto in lui lo lasciava intendere e lui non aveva problemi a nasconderlo. Eppure lei vedeva di più in lui, anche se ancora non sapeva dire cosa fosse esattamente.

-Forse stai solo cercando nel posto sbagliato-

Lui sospirò tornando a guardare il soffitto. Sembrava a disagio. Non gli piaceva parlare di lui -Ora devi dormire-

-E tu?- chiese lei senza riuscire a trattenere uno sbadiglio infantile che lo fece sorridere.

-Io veglierò sul tuo sonno, questa notte niente incubi-

-Grazie- disse lei in un soffio mentre le sue guance si tingevano leggermente di rosso.

-Chiudi gli occhi ora- sussurrò lui con il suo solito tono autoritario velato di dolcezza, mentre con una mano sistemava meglio il lenzuolo su di lei. Isi si ritrovò a chiudere gli occhi. Percepiva la vicinanza di quel ragazzo assurdo sdraiato accanto a lei. Ascoltava il suo respiro regolare mentre una strana sensazione le invadeva il corpo. Provava uno strano senso di sicurezza, come se finalmente qualcuno la stesse proteggendo, come se non fosse più sola.

Probabilmente stava impazzendo ma di una cosa era certa, con lui accanto non aveva più paura. Dopo pochi minuti si rilassò e finalmente, dopo tanti giorni, quella notte non fece incubi.

NOTE:
Ciaoooo!!!Probabilmente vi sarete scordate di me e ne avete tutte le ragioni...ma, a causa di un problema tecnico, avevo perso tutti i capitoli della storia quindi presa dallo sconforto l'avevo abbandonata. Adesso il mio vecchio computer è risorto grazie all'intervento di un mio amico ed ho ritrovato questa vecchia storia. Quindi dopo aver moificato un po' il capitolo ho deciso di pubblicare. Fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere conoscere la vostra opinione (anche se non lo merito =D ). Se avete voglia potrei pubblicare il prossimo già domani? Non lo so, l'avevo scritta talmente tanto tempo fa che mi fa strano rivederla.
Ora vi saluto e la smetto di annoiarvi, Grazie per l'attenzione!!

  
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