É un
dolore sordo quello che ti attanaglia il petto.
Capire
che non potrai mai più accarezzare la persona che ami è peggio che saperla
morta per sempre.
Avere il
permesso di contemplarla da lontano senza che ti sia concesso anche solo di
parlarle è come morire di mille lame che ti trafiggono il cuore: vorresti
urlare, ma dopo esserti accasciato a terra con la disperazione in corpo non hai
più la forza nemmeno per dar voce a quel dolore. Sei
pervaso da una sofferenza inevitabile quando comprendi che l'unico che tu abbia
mai amato non possiede più nemmeno un ricordo di te. E tu, in disparte per
potergli finalmente concedere quella vita felice che non hai mai saputo dargli,
vorresti solamente donargli il tuo amore per l’ultima volta, prima di dirgli
addio. Invece ti
lasci inesorabilmente cadere al di là di te stesso, al di là del precipizio. E il
vento sembra quasi sussurrargli “addio amore mio”. COMMENTO: Per
quanti di voi non avranno capito molto di questa fic, spiegherò ora la storia
da cui nasce. Ho
avuto ispirazione da un’altra fan fiction molto bella dove due personaggi secondari
erano mezzi angeli neri, intesi come coloro che trasportano le anime degli
uomini nell’aldilà. Da
qui ho elaborato la mia storia. Ci avrò pensato per settimane! Continuavo ad
immaginarmi una storia struggente di un amore impossibile! Così gli ho dato una
base logica e da lì ho tirato fuori quel “tormento” che non voleva lasciarmi! Questo
è quello che ho immaginato: per ogni mezzo angelo nero nato dall’unione di un
uomo e un puro angelo nero, ne nasce uno dall’unione di due uomini. Essi
avranno i poteri per metà e solo insieme potranno sentirsi completi. Questi
due angeli, anime gemelle, sono destinati ad un solo tocco, che non sia d’odio,
ad un forte legame che sfocerà inevitabilmente in amore. La
mia storia tratta di un mezzo angelo nero che si innamora di un essere umano.
Nel momento in cui però incontrerà la sua anima gemella (l’altro mezzo angelo
nero) scoprendo la sua vera identità di angelo, dovrà rinunciare all’amore per
quell’essere umano per recarsi nelle sue terre, e per non essere costretto a
mentire all’altro dandogli un profondo dolore (infatti non può rivelargli la
sua vera identità), gli cancellerà la memoria.
E mentre il vento ti accarezza sostenendoti con delicatezza, quasi comprendesse
e rispettasse il tuo bisogno di pace, l’ultimo tuo sguardo prima del nulla si
sofferma su due intensi occhi verdi, che con orrore assistono allo spegnersi di
un’anima; una qualsiasi, ma che per qualche motivo gli lascia un gran vuoto
dentro.