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Autore: LilyGranger    27/07/2013    6 recensioni
Quinto anno ad Hogwarts e una coppia insolita comincia a formarsi fra i dormitori, le aule e i sospiri. Fred e Hermione. Tra gelosie, insicurezze e tenerezza vedremo il loro rapporto consolidarsi sempre più. "E allora lo fece, Hermione, fece quella cosa che diede inizio a tutta la nostra storia. Sorrise. Ma non fece uno di quei sorrisi di circostanza, d’imbarazzo, d’isteria, di divertimento. No era un sorriso sincero, estremamente sincero e anche...felice."
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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La Sala Comune era gremita di studenti annoiati nelle loro chiacchiere, o nei loro compiti.
Hermione se ne stava rannicchiata contro lo schienale della sua poltrona preferita, mentre una Ginny più che mai affettuosa le accarezzava la schiena.
-Dai Herm, che c'è di male ? E' solo un diario. Sono sicurissima che l'hai messo in camera tua e si è perso tra quella tonnellata di libri- sorrise la rossa.
-No Ginny, tu non capisci! Ho messo a soqquadro la stanza e non c'era... OH PER MERLINO ! Come ho fatto a perderlo ?? Quel diario è tutta la mia vita.. su-su quel quadernino- la voce di Hermione assunse una pericolosa incrinatura- c'erano tutti i miei pensieri...- concluse prima di affondare la testa riccioluta tra le ginocchia.
Si riscosse solo quando le carazze di Ginny erano cessate e una voce la chiamava.
- Hermione, possiamo parlare ?- chiese un giovane alto con i capelli rossi.
Alzando di scatto la testa, Hermione annuì. - George ? ..- chiese non più tanto sicura delle sue convinzioni. Il ragazzo sorrise ed annuì a sua volta. - Andiamo ?- propose mentre tendeva una mano in direzione di Hermione.
La prese e - tra lo stupore generale di Ginny, Harry e Ron- uscirono dal quadro della signora grassa.

-George, dove mi stai portando ?..- chiese abbastanza seccata Hermione mentre si affannava per stare al passo del rosso. Tutte quelle scale erano sfiancanti.
-Lo vedrai- rispose beffardo George.
Hermione sbottò e strattonò violentemente il braccio per sciogliersi dalla presa del ragazzo.
- George dobbiamo parlare.- iniziò risoluta. Il rosso si girò verso di lei sinceramente sorpreso. - Se io..io be'. Mettiamo il caso che tu..tu provi per me..-
- Respira Granger- scoppiò a ridere George - non provo niente per te-
Quelle parole, pronunciate con così tanta sincerità e leggerezza andarono a smontare tutte le ipotesi che Hermione si era fatta circa il comportamente del ragazzo di qualche mattina prima. Sbarrò gli occhi e continuò a farfugliare frasi senza senso.
- Perchè ho provato a baciarti ? - chiese sorridendo George.
- Esattamente- riusciì a dire Hermione, divenuta nuovamente padrona di se stessa.
George sorrise impercittibilmente e un lampo di malizia illuminò i suoi occhi - Diciamo per, scatenare una reazione...-

" Ok, sono caduta di nuovo vittima dei giochetti dei Weasley "

- Che tipo di reazione, se è concesso chiederlo ? - si informò Hermione cercando a stento di trattenere l'irritazione che aumentava inesorabilmente.
- Ooh no cara mia- rispose divertito- Questo non lo scoprirai da me. Adesso andiamo, stiamo facendo tardi-

"Che cavolo vuol dire ? "  Pensò Hermione mentre, con assoluta diffidenza, seguiva George su per una rampa di scale fin troppo lunga per i suoi gusti.

E man mano che saliva quei gradini infiniti, la mente di Hermione cominciava a vorticare in una spirale di pensieri, emozioni e sentimenti che, dall'inizio dell'anno scolastico, la tormentavano senza tregua.

Semplicemente, era stanca.

Stanca di quel turbine di emozioni. Stanca di quelle montagne russe a cui il suo cuore era costretto. Stanca della morsa che stringeva il suo cuore ogni volta che il nome Weasley ( e più precisamente Fred Weasley ) veniva pronunciato.

Stanca di essere presa in giro.

Tra tutte quelle riflessioni, non si accorse nemmeno che le sue gambe si erano immobilizzate e salate lacrime le rigavano le guance.
- Hermione cosa?...- George si arresto e con sguardo preoccupato vide la ragazza asciugarsi le lacrime.
- Sono stanca George.-
- Oh, non preoccuparti, siamo quasi arrivati...- sorrise lui.
- No George. Sono stanca.- continuò Hermione. Quella frase, quella voce roca, andarono ad intenerire il cuore del giovane Weasley. Si avvicinò calmo e le posò un'amchevole mano sulla spalla.
- Ne varrà la pena. Ti fidi di me ?- Disse mentre si accucciava all'altezza del suo viso e parlava come si parla ad una bambina che piange per la sua bambola persa.
Hermione dissentì - Non molto, veramente- ammise.
George sorrise - E allora- sussurrò - ti fidi di Fred ?-
A sentire quel nome le labbra di Hermione si piegarono in una smorfia contrariata.

"Si certo, Fred." pensò sarcastica Hermione "Stiamo parlando dello stesso Fred che da quando mi ha vista con George non si è più fatto ne vedere e ne sentire ? Lo stesso Fred che nelle ultime settimane mi ha trattata come fossi un'appestata ? "

- Cosa c'entra Fred ? - chiese secca mentre con una mano si asciugava una lacrima.
- Aspetta ancora un po' e capirai tutto-
Hermione. stanca di capire la logica contorta dietro le parole di George, si arrese. Annuì e silenziosa e leggera si fece guidare alla torre di Astronomia.
Con una leggera spintarella venne esortata ad entrare. Il tempo di girarsi e la porta si era già chiusa alle sue spalle.

" Oh no.."

- George apri subito! Non è divertente! - urlò furibonda mentre tirava pugni alla porta siggillata. Fece per scagliare un' Alohomora ma , con grande rammarico, si accorse di aver lasciato la sua bacchetta nel dormitorio.
-Maledizione- sussurrò appoggiando la fronte su un braccio adagiato alla porta.
Attirata però dalle stelle della notte, si fece strada all'interno dell'aula e si affacciò alla ringhiera di metallo. Era così meravigliosa, la notte.

"Pazienza, prima o poi mi verranno a cercare" sospirò.

E nella quiete di quella notte perfetta, un rumore la fece saltare. Si girò di scatto, guardinga, e con voce leggermente spaventata chiese - Chi c'è ?-
Nessuno rispose. Rumori di passi si facevano sempre più vicini.
-Chi sei ? - disse rivolta alla figura nell'ombra mentre si appoggiava alla ringhiera. Era in trappola e nessuno, da lì, l'avrebbe potuta soccorrere.
La figura fece un altro passo e si immerse nella luce lunare.

Il cuore di Hermione perse un battito.

- Fred..- sussurrò incredula.
Il ragazzo sorrise e sollevò un quaderno a motivi floreali. Ora il cuore di Hermione si arrestò definitivamente.
-Ma quello è..- Hermione era allibita e terribilmente imbarazzata.

- " Caro diario, Fred si è rivelato per quello che è: un bastardo. Dice di essere mio amico e poi mi evita. Merlino, mi manca infinitamente.- iniziò a leggere il ragazzo

La rabbia sommortava Hermione mentre le dita di Fred sfogliavano le pagine e leggevano la sua tacita e personale dichiarazione di amore.
Furibonda e ferita, Hermione si avvicinò a lui e sollevò una mano per bruscamente. Fred in un attimo afferrò il minuto polso, arrestando così lo schiaffo che si sarebbe schiantato sulla sua guancia. Per un attimo puntò i suoi azzurri occhi in quelli di Hermione.
Rimase senza parole. Non le era mai capitato di vedere i limpidi occhi di Fred così accigliati, seri...intensi.

Poi Fred, continuò la sua lettura.

- "Caro diario"- iniziò- " Sono quel bastardo di Fred che così poco galantemente ha letto il diario di una fanciulla ed ora lo usa perchè è talmente codardo da non riuscire ad esprimersi. Sono un cafone, lo so"-

Fred alzò un attimo lo sguardo dalla pagina per vedere la reazione di Hermione. La bocca era socchiusa e gli occhi leggermente sbarrati. Da ogni contorno del suo viso traspariva la sorpresa. Soddisfatto, continuò:

-" Vedere Hermione nelle braccia di Ron mi ha fatto male, veramente troppo male. E mi ha fatto diventare una persona che non ero: freddo, arrogante, crudele. Il cuore a pezzi mi ha portato anche a trattare la ragazza che amo come una schifezza, e per questo mi detesto"-

Gli occhi di Hermione cominciavano ad inumidirsi. " <> ? Non può essere"

Con il respiro che si faceva sempre più affannoso, Fred procedeva nella sua lettura ed Hermione ascoltava incredula.
-" Poi vederla così vicino alle labbra di mio fratello, mi ha fatto letteralmente uscire di testa. Odio ammetterlo, perchè gli voglio un bene dell'anima, ma sarei stato pronto a piacchiare George sedutastante se non mi fossi accorto che il suo viso era diverso dal solito. Era identico al mio. C'era tutto ciò che mi differenzia da lui: il neo, il sopracciglio sfasato. Poi mi ha spiegato che l'aveva fatto per scatenare una reazione, mi pare.."-

Hermione sorrise impercettibilmente.

- " E allora capii una cosa che tutti- me ed Hermione esclusi- avevano capito"-
Arrestò la sua lettura per puntare nuovamente i suoi occhi in quelli di Hermione. L'aria era carica di trepidante attesa e il silenzio si faceva sempre più insopportabile. Senza staccare gli occhi di dosso alla ragazza, Fred lanciò il diario a terra e prese delicatamente le mani di Hermione. La distanza era sempre più breve.
Iniziò a parlare mentre con tenui movimenti delle dita, accarezzava le mani della ragazza, manandole brividi in tutto il corpo.

- Mione io- fece un passo più vicino a lei - sono stato uno stupido. E non solo per averti trattata malissimo, ma anche per non aver capito prima quanto tu fossi speciale.Per non essermi reso conto prima di quanto io..io sia innamorato pazzo di te. Di quanto tu mi faccia uscire di testa e di quanto...-

Veloci e rapide, le labbra di Hermione si posarono con forza contro quelle di Fred, in uno slancio di coraggio che neanche la ragazza pensava di poter sfoderare.
Dopo un attimo di esitazione dovuta alla sorpresa, le labbra di Fred si schiusero per approfondire quel bacio tanto agognato, e le sue mani si posarono una sulla schiena di Hermione e l'altra tra i suoi boccoli castani, attirandola ancora di più verso il suo corpo.

Un sorriso si estese sulla bocca di entrambi mentre le loro labbra continuavano ad essere attaccate in quello che era un contatto perfetto.

Così perfetto da credere di non essere vero. Così tanto atteso, dall'essere quasi odiato per averci messo tanto ad arrivare. Così tanto profondo, che faceva  paura.

Hermione si allontanò impercettibilmente per riprendere quel fiato che le mancava e per far smettere alle gambe di tremare. Fred appoggiò la sua fronte su quella di Hermione e rimaserò in silenzio, con lo stomaco in sobbuglio e il cuore decisamente troppo emozionato.
Lentamente, Hermione portò una mano sulla guancia di Fred.
- Devo proprio imparare a fidarmi di più di George- sussurrò increspando le labbra in quello che Fred ricordò come il più bel sorriso.

Bastò quella frase per annullare nuovamente la distanza fra i due mentre timidi e leggiadri fiocchi di neve cominciavano a cadere e a posarsi, dolcemente, sulla terra.



Allora chiedo a tutti di perdonarmi per la graaaaaaaaande attesa e per la scarsità di questo capitolo, che non si può nemmeno chiamare tale. Diciamo più che è una conclusione di una storia. Per molto tempo avevo rinunciato a concludere questa storia, perchè non ne ero per niente soddisfatta. Ma poi un messaggio ricevuto su EFP mi ha fatto venir voglia di vedere a quante altre persone dispiacesse per questa interruzione, e ho potuto vedere quante persone l'avessero recensita, o messa tra le seguite. E , soprattutto, ho potuto vedere tutte quelle persone che avevano messo " Fred e Mione " tra i preferiti.
A tutta questa gente vorrei solo dire un immenso grazie.
E questo capitolo. è dedicato proprio a voi, che avete seguito questa storia fino alla fine e mi avete supportata. Senza di voi, non ce l'avrei mai fatta a concludere la mia prima FF.
   
 
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