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Autore: Nisi    05/02/2008    12 recensioni
“…Hermione mi ha detto di vivere la mia vita, magari di stare con altri, di lasciarti perdere per un po'.” - Harry Potter ed il principe mezzosangue, pag. 583.
Ottimo consiglio, quello di Hermione, che si sarebbe rivelato molto utile… anche per lei stessa.
Ambientato nel corso del “Calice di Fuoco”.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Corvonero, Ginny Weasley, Hermione Granger, Viktor Krum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa avevo detto? Che sarei andata al ballo con Viktor Krum? Bene, credeteci, che forse ci crederò anche io. Sto cambiando idea ogni cinque minuti e nella mia testa continuo ad ipotizzare la scena, anzi, le scene:

- Io che gli dico di no;

- Io che gli dico di sì;

- Io che gli dico che non ho ancora deciso;

- Io che gli dico di sì, ma lui ha cambiato idea e va con Fleur;

- Io che gli dico di no e lui che si butta ai miei piedi, supplicandomi. “Preko, Hermioninny, sei mia dama a Ballo del Ciokko”;

- Io che ballo con Piton e lui che balla con la Professoressa McGranitt;

- Io gli dico di sì e lui si avvicina e…

Scuoto la testa per cacciare via questo pensiero assurdo che mi girella per la testa da un po’.

Mi sento strana come non mi sono mai sentita, mi sembra quasi che il mio cervello stia girando a velocità vorticosa, ma in senso contrario al quale è sempre andato. Non mi è mai capitato di essere così indecisa, non ci sono abituata e non mi sembra di essere più la Hermione Granger che sono stata per tutti questi anni.

Ma devo concentrarmi, è importante che i miei pensieri riprendano a scorrere sui soliti binari.

Siamo a pozioni, per Merlino, e non posso permettermi che Piton tolga punti a Grifondoro per colpa mia. Ron è in banco con Harry, al solito, e sono seduti davanti a me. Harry sta cercando di seguire la lezione, mentre Ron continua a tirargli gomitate per attirare la sua attenzione.

Sento qualche parola bisbigliata ed alzo gli occhi al cielo: “Ballo… ragazza… invitare.”

Lo trovo francamente assurdo: tutta questa faccenda di questo stupido Ballo ha fatto anche passare in secondo piano la questione Voi-sapete-chi. E’ anche confortante, in un certo senso, perché si riesce a pensare anche a qualche cosa d’altro, giusto? Parole sante, anche se dopo un secondo mi ricordo che io ho fatto e sto facendo esattamente lo stesso!

Ah, me lo aspettavo: il professor Piton ha tolto dieci punti a Grinfondoro non perché disapprovi il fatto di prendere a gomitate Harry Potter di per sé, ma a suo dire, per farlo si deve attendere obbligatoriamente che la sua lezione sia terminata. La ciliegina sulla torta arriva circa due minuti prima della fine dell’ora, quando ci annuncia che l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale ci sarà una verifica sugli antidoti ai veleni. Ed ancora cinque punti tolti a Grifondoro perché Ron Weasley non ha avuto il permesso di sbuffare in aula in presenza dell’insegnante ed ulteriori cinque perché le verifiche sono necessarie all’insegnante per capire il grado di preparazione degli alunni.

Nel caso di Ron Weasley, ci tiene a precisare il Professor Piton, il suo livello è pari a quello di un Troll, ma non è ancora riuscito a comprendere se il Troll di cui sopra è lo Scoracchio delle Nevi oppure Protopérvoto Collinare. E lui non è il professore di Cura delle Creature Magiche, precisa con la bocca contorta in un’espressione di disgusto.

Venti punti in meno per noi e quarantacinque in più per Serpeverde, quasi tutti conquistati da Draco Malfoy (di cui dieci per aver passato a Piton il cofanetto del bezoar ed altri cinque per aver annuito quando ha tolto dieci punti a Grinfodoro!).

Raccolgo i libri e me ne vado senza aspettare che Ron ed Harry mi raggiungano.

Perché i ragazzi sono così stupidi?

Una vocetta dentro di me bisbiglia ridendo: “Beh, non tutti…”, ma io la ignoro e torno in sala Comune, visto che mi è passato l’appetito non vado a pranzo e se sento ancora Ron parlottare con Harry, lo pietrifico fino a dopo Natale.

E’ bellissima, la sala comune di Grifondoro, e per un attimo rimango ammirata a rimirare le decorazioni, le luci, il vischio augurale ed il caminetto sullo sfondo che la rendono calda ed accogliente, per cui mi rassereno e mi lascio cadere sul divano sistemato proprio accanto al fuoco.

Alzo gli occhi e vedo che Eloise Midgen è seduta sulla poltrona proprio di fronte a me.

“Ciao Eloise” bofonchio aprendo il libro. Eloise è simpatica e mi piace parlare con lei, ma ora non ho tempo perché devo studiare bene gli antidoti ai veleni per il compito della prossima settimana.

“Ciao”. Il modo piatto in cui mi risponde mi fa chiudere subito il libro. Non è del solito umore.

“Eloise?”

“Hmm?”

“Sei sicura di star bene?”

Nessuna risposta, solo spallucce. Guardandola meglio, vedo che ha in mano l’ultimo numero di TopWitch, speciale bellezza.

Non sapendo cosa fare, osservo: “Anche tu ti stai preparando per il Ballo?”

Da come salta in piedi, mi viene il sospetto che ho detto l’unica cosa che non avrei dovuto dire. E la sua risposta mi fuga ogni dubbio: “Sì, come no, Hermione! Credi che con questa faccia e questo naso a qualcuno verrà mai in mente di invitarmi? Ma fammi il piacere!”

Uscita ad effetto di Eloise che scompare nel dormitorio sbattendosi la porta alle spalle.

Ma quanti danni sta causando questo maledetto Ballo? Non dovrebbe essere un’occasione di divertimento? Forse il mondo magico non è tanto diverso da quello babbano: ai funerali si ride, ai matrimoni si piange… ed anche alle feste, a quanto sembra.

Tutt’ad un tratto, non ce la faccio più a rimanere lì, mi sento a disagio e mi sento soffocare. Meglio andare a mangiare, forse è l’unica cosa sensata che mi resta da fare, anche se il pensiero di Eloise non mi lascia. Lo so anche io cosa dicono i ragazzi alle sue spalle, della sua acne e del suo naso e giuro che mi dispiace perché lei è una strega a modo. Rimuginando, arrivo in Sala Grande e mi lascio cadere nel primo posto libero che vedo.

Prendo un piatto a caso ed inizio a mangiare senza badare al sapore del cibo. Mi sono seduta in un angolo appartato e ricomincio a rimuginare.

“Hermione! Ti abbiamo tenuto il posto!” E’ Harry che mi chiama.

Mi giro a fissarlo e subito Ron aggiunge: “Lasciala perdere, Harry. Oggi è in giornata no, non darle retta…”

Per una volta, posso dire che Ron ha perfettamente capito la situazione, strano!

Finisco di pranzare in fretta e me ne vado a fare una passeggiata nel parco, anche se fa freddo e la neve ha coperto ogni cosa. Sorrido al pensiero di una burrobirra calda calda dopo la passeggiata.

Apro il libro di pozioni e le mani mi fanno male per il gelo perché non ho portato con me le muffole. Con un incantesimo (Ventibus!) faccio sparire la neve dalla panchina e mi ci accomodo sopra, tirando verso di me le ginocchia, un po’ per scaldarmi, un po’ per avere un comodo leggio sul quale appoggiare il libro. Un incantesimo riscaldante mi aiuta a mantenere costante la temperatura del mio corpo, per cui posso studiare beatamente in santa pace, mentre il pomeriggio passa pigramente senza che io me ne accorga.

Ad un certo punto, mi rendo conto che è buio, e ciò solamente perché non riesco più a vedere bene. In effetti, ho dovuto rinnovare l’incantesimo riscaldante per un po’ di volte, per cui è passato parecchio tempo da quando mi sono seduta a studiare. Ho fatto un buon lavoro e penso di aver assimilato tutto quello che mi serve per la verifica. Un piccolo ripasso veloce di cinque o sei ore il giorno prima e poi penso di potermela cavare abbastanza bene, nonostante i trabocchetti che Piton dissemina sul nostro cammino. Non lo dite a nessuno, ma io adoro i suoi giochetti: sin da quando ho dovuto risolvere quella sua sciarada, alla fine del primo anno, ho sempre aspettato i suoi tiri mancini con ansia ed impazienza. Sono geniali, lo devo ammettere e mi stimolano il cervello in modo delizioso.

Rientro al castello sorridendo pacifica. Passo prima per le cucine per salutare Dobby e gli altri elfi domestici che però scappano via appena entro… e per farmi dare una bella burrobirra calda.

Poi, direttamente in Sala Comune.

Lì ci sono praticamente tutti i Grifondoro: Ron che si lamenta per la verifica di pozioni (prevedibilmente), Fred e George che al solito stanno architettando qualcosa e ne approfitto per ricordare ad Harry che si deve sbrigare con quel suo uovo.

Mi irrigidisco quando sento Fred domandare qualcosa a Ron su chi porterà al ballo, poi urlando, chiede ad Angelina, seduta dall’altra parte della stanza con Alicia Spinnet davanti al fuoco, di essere la sua dama.

E lei gli risponde di sì senza nemmeno pensarci su. O forse ci aveva già pensato da tanto, non ne ho idea.

Il castello di carte che stava costruendo Ron è esploso, per cui il mio “caro amico” si avvicina al fuoco e lo sento dire ad Harry: “In effetti dovremmo sbrigarci ad invitare qualcuna… non vorrei finissimo con un paio di troll…”

Adesso sono proprio furiosa. “Un paio di… come hai detto?”

Alza le spalle e vorrei prenderlo a schiaffi: “Beh, hai capito, preferisco andarci da solo, piuttosto che con Eloise Midgen.”

Mi ritrovo davanti la faccia triste di Eloise e mi sento in dovere di difenderla: “La sua acne è migliorata moltissimo ed è molto simpatica.”

Lapidario, il commento di Ron: “Ha il naso storto.”

“Oh, ho capito. Quindi, inviterai la ragazza più carina disposta ad accettarti anche se è un tipo spaventoso?”

“Ehm, sì… è più o meno così.”

Questa poi… “Vado a dormire.” E lo pianto lì, senza dire una parola.

Entro nel dormitorio e mi sbatto la porta alle mie spalle. La cosa che mi fa imbestialire di più è la consapevolezza che Ron non ha assolutamente capito perché io abbia reagito a quel modo.

Neanche io sono particolarmente attraente, con i miei capelli ed i miei denti troppo grandi; crede che non lo sappia, forse? Infatti, lui non ha pensato nemmeno per un attimo ad invitare me, a quel dannato ballo, l’idea non lo ha nemmeno sfiorato e mi viene quasi da piangere per la rabbia.

(se volete una colonna sonora per la scena che segue andate qui: http://www.youtube.com/watch?v=k2xG5n1Uf0s. Io l’ho usata come sottofondo quando ho corretto il capitolo.)

Senza sapere come, lascio la torre anche se manca poco al coprifuoco ed i miei piedi mi portano in biblioteca, il mio rifugio, il mio bozzolo nel quale rifugiarmi quando il mondo diventa incomprensibile, e nel quale trovo solo amici. Una biblioteca semi-deserta, se non fosse per lui, che è ancora lì ad aspettarmi nella penombra, vicino ad uno scaffale.

“Scusami sono in ritardo”, sussurro anche se non c’è nessuno che possa disturbare nello studio, a quell’ora. Nemmeno questa volta avevamo un appuntamento, ma non importa.

“Non importa, Hermioninny. Tu essere strega molto impegnata” E’ seduto ed io sono in piedi davanti a lui.

Annuisco nervosamente, mentre lui mi prende delicatamente i polsi, mi tira un po’ più vicino ed il mio cuore inizia a fare capriole, mentre l’oscurità sembra avvolgerci e proteggerci da quello che c’è fuori di qui. “Allora, ci hai pensato per ballo?”

Mi sento la faccia scottare. Siccome non riesco a parlare, faccio cenno di sì con la testa.

“Fieni con me? Fuoi essere mia dama per ballo del Ciok… del Ceppo” si corregge sorridendo.

“Sì.” La mia voce è più dura di quanto vorrei, ma non posso farne a meno. Sono ancora infuriata per la scena di qualche minuto fa. “Feng… cioè, vengo con te.”

“Sono felice, Hermioninny, krazie” sussurra mentre si alza lentamente dalla sedia ed io devo alzare la testa per vederlo in viso.

“Beh, grazie a te…” divento rossa tutt’ad un tratto e meno male siamo al buio e lui non se ne accorge. Piano piano, si avvicina a me, e mi rendo conto che ora mi ha preso le mani. Abbasso gli occhi perché ho paura di quello che potrei vedere nei suoi.

Sento i suoi pollici che mi accarezzano le nocche e Viktor si avvicina sempre più, tanto che riesco a sentire l’aroma del suo dopobarba e del cuoio del suo gilet mentre qualcosa mi stringe piacevolmente lo stomaco.

“La biblioteca chiude!”

Madama Pince è arrivata ad interrompere quello che stava per succedere. Sento Viktor borbottare qualcosa in bulgaro, contrariato.

Forse una parolaccia e questo mi fa sorridere.

“Devo andare” gli dico piano.

Lui fa solo di sì con la testa e mi bacia le dita e poi la mano, tenendola vicina al suo viso per una manciata di secondi.

“Puona notte, Hermioninny, tu dorme bene.”

“Anche tu” gli faccio ciao ciao con la mano, poi scappo via, anche se potrei restare a vedere quel che accade.

Mi sento stranamente delusa per il fatto che non sia successo niente, ma sono leggera e contenta quando rientro nella torre ed sento il cuore che mi batte dappertutto.

Mi preparo velocemente per la notte e mi infilo velocemente sotto alle coperte.

L’ultimo pensiero che mi passa per la testa prima di addormentarmi non è la verifica di pozioni o un argomento scolastico, bensì quello che è quasi successo una decina di minuti fa, ho ancora il cuore che mi fa capriole dentro e poi, una domanda: “Cosa diavolo succederà mai a quel Ballo?”

* * *

Buonasera!

Spero stiate tutti bene e se non state bene, spero passi presto.

Avevo pronto questo capitolo a Natale, ma non mi convinceva. Non so quante revisioni abbia fatto, ma ora, finalmente, sono abbastanza soddisfatta.

Grazie per la pazienza e per avermi letto.

E grazie infinite a coloro che mi hanno recensita e precisamente:

_Laura_: Felice di saperlo. Anche io adoro Krum e speravo che si mettessero insieme… Grazie!

Alektos: E’ bello sapere che la mia storia ti abbia interessato, anche se i personaggi non sono quelli dei quali leggi di solito. E’ un bellissimo complimento, grazie. E mi diverto particolarmente a far parlare i personaggi con accento straniero. Prima ho fatto Fleur, ora è la volta di Viktor. Ti piacciono i nomi dei troll?^__^

Serena o Elfina: Grazie per gli auguri… e mi cospargo il capo di cenere. In effetti, devo porre rimedio: questo lavoro mi prosciuga l’ispirazione e devo assolutamente fare qualcosa… Forse dovrei scrivere una ff sulle mie colleghe fuori di testa, non credi? E mi rifiuto di far fare la cubista a Hermione ^_^

Luana, o Kirby, o stellina: E’ questo il bello delle fanfiction: ci sono dei buchi che si possono riempire e la storia di Harry Potter offre tantissimi spunti di questo genere. E in particolare, quello che è successo tra Hermione e Viktor ne offre ancora di più. Grazie, piccola, ti voglio bene.

Elfie cara: amor mio, come già ti dissi, ti offro una seduta di depilazione dal tuo estetista preferito. Ma attendiamo due settimane, che ti ravano in diretta (poi ti spiegherò cosa significa in milanese). Per l’altro pezzo di recensione, ancora una volta mi ripeto: sei una scrittrice meravigliosa, ma come donna lo sei ancora di più.

DarkGiliath. Eh, cara… ne succederanno ancora di cose prima del ballo, fidati.

LadyFalco: Ma grazie, carissima... le tue recensioni sono sempre molto, molto gradite.

Un bacione a tutti! E grazie per avermi letto (ed attesa così tanto).

Nisi

   
 
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