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Autore: Givememynameale    27/07/2013    1 recensioni
Hope, sedicenne inglese.
La sua vita; l'inferno. Qualcuno potrebbe salvarla da tutto ciò, solo se lei ci crede veramente.
'Avrò mai il mio lieto fine?'
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sesto capitolo.
 

Hope's point of view.
 
Mi svegliai di scatto tutta sudata per colpa di un incubo. Quasi ogni notte sognavo la stessa cosa...
Olivia. Il giorno del suo incidente, il suo volto ormai bianchissimo sul lettino dell'ambulanza, le mie lacrime che non cessavano nemmeno per un secondo davanti a quella vista, il dottore che mi diceva che mia sorella ormai non c'era più; il mio mondo che ormai cadeva a pezzi.
Riuscivo a sognare soltanto questo e ogni mattina mi ritrovavo a piangere.
 
 
'Ciao tesoro, come stai?' ormai mi "mancava" quasi la voce della mia Kels.
'Bene Kels, tu?'
'Anche io, grazie. Adesso sbrigati che dobbiamo entrare in classe che è già suonata la campanella.' disse prendendomi il braccio e trascinandomi dentro scuola. 
'Ma voglio aspettare Harry, in questi giorni non l'ho visto e mi manca.' feci per staccarmi dalla sua presa ma era praticamente impossibile.
'Lo sai che lui fa sempre tardi e noi non possiamo prenderci un'altro ritardo, quindi lo saluterai a pranzo'
Aveva ragione Kels, quindi entrammo in classe dove ci aspettavano cinque ore prima del pranzo. 
 
Lola's point of view.
 
'Allora, siete pronti per la partita di Liam? Non vedo l'ora di andarci e poi mi ha detto che mi presenterà anche i suoi amici' dissi cosi felice che quasi urlai dalla gioia.
'Ma certo che lo siamo! Harry, sbaglio o c'è anche il tuo amico Louis nella sua squadra?' lo sguardo di Anne andò a cercare quello di Harry, il quale era molto impegnato a scrivere messaggi sul suo cellulare da quando ci eravamo visti oggi. 
'Si si' disse, nemmeno alzando lo sguardo.
Notai subito Hope; aveva una faccia triste, quasi delusa. Ed io sapevo il perchè. HARRY.
Harry e Hope avevano qualcosa che solo loro potevao avere, erano quasi una cosa unica. Da quando ci conoscevamo loro due erano sempre stati migliori amici, ma non quei migliori amici banali come tutti; loro erano qualcosa di speciale. C'era qualcosa che rendeva magico il loro rapporto, come due fratelli ma divisi dalla nascita. Si capivano subito, al primo sguardo, si dicevano sempre tutto, si comportavano proprio come se fossero quasi "fidanzati". 
Ma adesso Harry da quando era arrivato non le aveva degnato nemmeno uno sguardo, come a tutte noi infondo. E sapevo benissimo che Hope in questo momento aveva bisogno di lui come di nessun'altro quindi presi forza e diedi uno spintone ad Harry in modo che il cellulare gli cadesse dalle mani.
'Hey ma che stai facendo?' il suo tono era arrabbiato ma da una parte anche un pò divertito.
'Avvertici quando avrai finito di messaggiare e ci degnerai di parlare con noi' potevo sembrare acida dal mio tono di voce, ma lo stavo facendo soprattutto per Hope.
'Scusate...' abbassò la testa un attimo per poi rialzarla e fare uno dei suoi sorrisi che mozzava il fiato. 
'Sono stato uno stupido, potete perdonarmi?' subito arrivò un abbraccio da parte di Hope, che non aspettava altro.
Ed ecco qua che i due ritornarono come i vecchi tempi, Harry e Hope, i due ragazzi che non si staccavano mai l'una dall'altro. E questa cosa mi rendeva cosi felice, veedere i miei due migliori amici stare bene insieme per me era tutto quello che potessi desiderare.
 
 
Harry's point of view.
 
'Piccola, vieni un attimo qua' dissi prendendo la mano di Hope e trascinarla in modo dolce verso la mia classe.
'Harry...?' subito la zitti con un bacio sulla guancia. 
'Mi sei mancata in questi giorni, davvero tanto. Vorrei dirti cosi moltissime cose, ma per ora non posso. L'unica cosa che posso fare è renderti felice. Questo è il mio compito più importante lo sai? Per questo ti ho preso questo...' 
Presi dalla tasca dei jeans un piccolo bracciale, in argento con H&H incisi. 
'Ma è bellissimo Harry. Grazie, per tutto.' mi abbrò forte e si accucciò sul mio petto e li mi sentii davvero BENE. 
'Grazie a te piccola. Sei la mia migliore amica, ti voglio bene' 
'Ti voglio bene anche io' sorrise, prendendomi per mano e ritornando in mensa dagli altri. 
 
Quando arrivai a casa sua, la prima cosa che feci fu prendere il cellulare, dato che durante le lezioni lo avevo lasciato in tasca e vidi un messaggio. 
 
Da: LOU
Appena sei uscito da scuola, vieni da me.
 
Cosi feci, mangiai soltanto un panino al volo e mi avvia a casa di Louis. 
'Ciao Harry' mi sorrise la madre di Louis.
'Salve signora, Lou è in casa?' chiesi, un pò imbarazzato della situazione. 
'Certo, sta in camera sua, accomodati pure' disse, facendomi entrare.
 
'Hey' dissi, chiudendo la porta alle mie spalle. Louis era sdraiato con addosso soltanto dei boxer e stava con il computer appoggiato sulle gambe.
Una vista bellissima.
'Mh Herreh, vieni qui' la sua voce era calma e roca. Sentii subito un calore provenire dal cavallo dei miei pantaloni. Era impressionante l'effetto che aveva quel ragazzo su di me. Mi faceva eccitare anche con la sua voce.
Mi sdraiai accanto a lui senza smettere di fissarlo, quasi incredulo della bellezza che avevo vicino a me.
Appoggiò il computer sul comodino e subito dopo si mese a cavalcioni su di me.
'Hai detto qualcosa ai tuoi amici di ieri?' disse mentre mi baciava il collo.
'N...no' la voce mi tremava per l'eccitazione. 
'Bene, bravo Harry' passò la lingua sul mio collo. Brividi.
 
 
Zayn's point of view.
 
La stavo aspettando davanti a casa sua. Hope, mi aveva mandato un messaggio stamattina dicendo se oggi potevamo vederci e dopo quello il mio cuore era scoppiato d'amore. Volevo rivederla, risentire la sua voce, guardarla in quegli occhi perfetti. 
La vidi uscire di casa e piano piano si avvicinava sempre di più a me.
Ieri, dopo essere stati al bar, abbiamo fatto una passeggiata e abbiamo parlato del più o del meno, niente di importante.
Io non le avevo chiesto nulla sui tagli che avevo visto e lei altrettanto sui lividi che avevo.
 
'Ciao Hope' dissi guardandola negli occhi. Quanto era bella, era di una bellezza indescrivibile, ma era anche debole, si capiva subito guardandola. Avrei voluto cosi tanto abbracciarla in quel momento, stringerla forte e dirle che sarebbe andato tutto bene. 
'Ciao...grazie comunque. Grazie che mi hai voluta vedere oggi.' disse con una voce leggera.
'Grazie a te.' continuammo a guardarci per non so quanti secondi per poi iniziare a camminare verso la mia macchina. 
'Portami in un posto bello. In un posto dove possiamo stare "bene", Zayn.' la sua vocee tremava. Mi sembrava cosi piccola e indifesa in quel momento. 
Non dissi nulla, ero solo troppo incantato da lei.
'Ma Zayn che cazzo ti prende? Ti stai per caso innamorando? Poi nemmeno la conosci bene. E tu non ti puoi innamorare...' la voce dentro la mia testa rimbombava all'infinito.
 
Durante il viaggio nessuno dei due parlava. Con la coda dell'occhio potevo notare che lei mi fissava.
Feci finta di niente, in fondo da una parte mi faceva anche "piacere" avere il suo sguardo puntato su di me. 
Arrivammo in un piccolo parchetto, dove ci andavo da piccolo con mia madre. Pochi anni fa c'era stato un incendio e quindi nessuno ci era più tornato. Quel posto aveva mille ricordi per me, mi faceva stare bene. Quel bene che prima diceva Hope. 
Scendemmo dalla macchina e seguii Hope che con passo lento si avvicinava sempre di più ad un tronco d'albero, proprio al centro del parco. Si accasciò a terra, appoggiando la sua borsa ai piedi. Mi fece cenno di sedersi accanto a lei.
Passammo almeno dieci minuti di silenzio. Ma quel silenzio per tutti e due valeva molto più di un semplice silenzio. 
 
'Sai i lividi che avevo l'altro giorno sul viso? Ecco ci sono perchè ho fatto a botte con un ragazzino di scuola mia. 
Ormai è da più di due anni che tutti a scuola parlano, parlano e parlano di me e mia madre, perchè non hanno nient'altro da dire quindi gli piace parlare delle cose che non sanno. 
Mia madre è una tossico-dipendente, ha provato moltissime volte a smettere, andando anche in cura, ma non ci è mai riuscita.
Mio padre non l'ho mai visto, ma di questo non mi sono mai lamentato perchè mia madre è la madre migliore del mondo.
Lei, nonostante tutto continua ad amarmi, continua ad interessarsi di me come fa ogni madre innamorata del proprio figlio. 
Ma questo gli altri non lo sanno. Loro, sentendo le voci che girano, credono che mia madre sia una prostituta drogata che non mi ama.
Non ho mai fatto niente, ma ieri quel ragazzino mi ha fatto salire il sangue al cervello dicendo certe cose sul suo conto e allora non ci ho visto più.'
 
Hope mi guardava mentre le parole continuavano ad uscire dalla mia bocca senza sapere il perchè di quello che stavo facendo.
Quando girai lo sguardo e la guardai negli occhi il mio cuore perse un battito. Era bellissima. 
Sembrava triste dopo quelle parole, era impaurita. 
 
 
 
'Dal divorzio dei miei, mia madre non l'ho più vista. Avevo otto anni quando sono stata lasciata a mio padre, con mia sorella. 
Eravamo tutti e tre "distrutti" da quell'abbandono improvviso. Mio padre, dopo pochi mesi, iniziò a picchiarmi, ogni notte, sempre più forte. Non riuscivo a controllarlo, io ero piccola e non sapevo cosa fare. L'unica cosa che riuscivo a fare era farmi ancora più del male, quindi iniziai a tagliarmi. Era come una cura, ma di dolore. Mia sorella lo scopri' soltanto anni dopo, e fece di tutto per far denunciare mio padre e per farmi smettere di tagliare. Ma non ci riusci' mai. 
Poi una notte lei andò in discoteca, come faceva ogni vederdi ma ci fu una cosa a cambiare la routine. Lei non tornò più indietro. L'ultima volta che la vidi era distesa sul lettino di un ospedale, il sangue era disparso su tutto il suo corpo. Era morta, perchè un ragazzo ubriaco, mentre guidava l'aveva investita. Lei era la mia roccia, lei era la mia forza. La mia unica forza per sconfiggere mio padre, per non soffrire più. Ma se n'è andata, mi ha lasciata da sola anche lei.
Dopo la sua morte mio padre continuò a picchiarmi, ma questa volta molto peggio rispetto agli anni precedenti.
Riuscii soltanto a convincere i giudici e la polizia a non farmi vivere insieme a lui, ma non lo arrestarono. Lui adesso ha una nuova famiglia e io sono completamente sola.' Hope sospirò, trattenendo le lacrime che stavano per uscire dai suoi occhi. 
'Ero fidanzata un anno fa con un ragazzo, si chiamava Logan. Ero persa per lui, forse più che amore era solo felicità. Ero troppo felice nel sapere che dopo tutto quello che mi era successo ci fosse qualcuno ad apprezzarmi ancora.
Lui non scopri' mai che io mi tagliavo, ringraziando il cielo.
Mi trattava benissimo i primi tempi, sembravamo proprio una coppietta felice, fino a quando un giorno arrivò a casa mia e mi costrinse ad avere rapporti con lui. Io non volevo, però mi teneva stretta sui polsi e non riuscivo a liberarmi, quindi dopo l'accaduto se ne andò subito da casa mia. Mi sentivo schifosa, come un oggetto che era stato appena usato, solo per il divertimento di uno stronzo. 
Il giorno dopo a scuola, la maggior parte dei miei compagni iniziarono a chiamarmi puttana e anche in altri modi non troppo carini. Subito dopo scoprii che Logan aveva fatto un video di nascosto, facendolo poi vedere a più di metà scuola. 
Dopo questo, l'unico ragazzo che riesco a sfiorare e ad abbracciare è Harry, il mio migliore amico.' 
 
Le lacrime ormai scendevano sul viso bellissimo di Hope, era come ipnotizzata, fissava un punto indefinito del parco e intanto piangeva silenziosamente. Il mio cuore si spezzò dopo quella storia, era la sua vita quella.
Poche gocce d'acqua scesero dai miei occhi, ricostruendo tutte le sue parole.
 
'Sai Zayn, io non so perchè adesso ti sto parlando cosi in questo modo di tutta la mia vita. Oltre a Lola, la mia migliore amica, nessuno sa come sono successe tutte le cose per bene. Ma poi sei arrivato tu e bho...' non riusciva più a parlare, mi fissava soltanto negli occhi. 
'E' la stessa cosa per me, Hope.' mi avvinai di poco, sfiorandole la mano. Lei tremò leggermente a quel contatto, forse non se lo aspettava.
Subito dopo la vidi sdraiasi, mettendo la testa sul mio petto e aspirando il mio odore sulla maglietta.
'Ti prego, fammi entrare in tutto questo, Hope. Voglio esserci. Voglio esserci, insieme a te.' sussurrai lentamente al suo orecchio e subito dopo chiudemmo gli occhi entrambi, facendoci cullare da quel silenzio bellissimo. 





Salve bellissimi, sono di nuovo qui con un'altro capitolo! 
Allora questo capitolo per me è importante perchè è il pezzo della storia in cui Hope e Zayn fanno cadere i propri muri e si raccontano la loro vita. 
Volevo anche scusarmi per il ritardo, il prossimo capitolo lo posterò molto prima c:
Recensite tutti e fatemi sapere come vi è sembrato, baci ale xx
  
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