27/07/2013
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Cara mamma,
so che sei straziata da questa mia partenza improvvisa, come stai male tu sto male anch'io perché staccarmi da te, che ci sei sempre stata, così bruscamente mi fa male, ancora più male di quanto già non ne provassi. Mentre sono quassù tra le nuvole da sola ti scrivo due righe che potrai leggere quando ti mancherò, quando ti mancherà urlarmi dalla cucina che devo mettere a posto la mia stanza, che devo scendere ad aiutarti o che è tardi per andare a lezione di pianoforte.
Starò via per un po', tornerò a trovarti ogni volta che tu lo vorrai; non preoccuparti mamma, sono grande abbastanza per badare a me stessa: so cucinare, lavare, stirare ... sono abbastanza brava da non mettere sottosopra Londra! E poi la conosco da quando sono piccola, non sarà cambiata più di tanto!
Ti sto scrivendo anche per chiederti di perdonarmi, scusami se ho avuto la faccia tosta di lasciarti, di lasciarvi così, senza preavviso proprio adesso che, anche se in una circostanza non tanto felice, eravamo veramente uniti come famiglia ma non ne potevo più, avevo questo problema enorme e non ho il coraggio di risolverlo e portare avanti una vita 'normale' mentre tutti mi giudicano anche solamente con uno sguardo. Perdonami, ti chiedo solamente questo.
Tra pochi minuti atterrerò e sarò a Londra, altra nazione, altra lingua, altra valuta, altra guida e spero anche in un'altra 'vita' dove Victoria è una ragazza più forte, determinata e coraggiosa.
Manda il mio saluto a tutti, vi voglio bene.
Victoria.