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Autore: Klaroline99    27/07/2013    2 recensioni
Dal testo [...Anche se sapevo che domani quel gesto per lui avrebbe perso qualunque significato.
Anche se sapevo che domani lui sarebbe corso ancora dalla sua Elena.
Pur sapendo tutto questo poggiai le mie labbra sulle sue allacciandogli le braccia intorno al collo, fu un bacio dolce, intenso e passionale.. Fu il bacio più bello della mia vita...]
Bamon ovviamente ;)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fu il bacio più bello della mia vita.


Le mani affondate nella tasca della giacca.
Le cuffiette dell’ipod nelle orecchie con il volume al massimo.
Piccole lacrime che cadevano lungo le guance finendo sul mento e sul collo perdendosi poi nella scollatura della maglietta.
I capelli rosso fuoco sempre scompigliati si muovevano spinti dal vento che tirava forte in quella serata invernale.
Gli occhi arrossati e gonfi per via delle lacrime che continuavano a scendere senza avere fine mentre l’impercettibile suono di un cuore che si spezzava lentamente faceva da sottofondo.
Lei era la ragazza che sopportava tutto, fragile all’esterno ma forte all’interno, tanto forte da sopportare quei sentimenti che lentamente la stavano soffocando, sentimenti che provava per la persona più sbagliata al mondo… Damon Salvatore.
Lei. Era sempre lei. Elena Gilbert era la prima scelta.. Nessuno mai si accorgeva di chi le stava a fianco, solo ombre insignificanti che non valevano nulla a cui davi importanza per qualche minuto e poi basta.
Elena era bella come una dea.
Bonnie si definiva a stento carina.
Elena era coraggiosa e fiera.
Bonnie era codarda e paurosa.
Elena era egoista ed egocentrica.
Bonnie era timida e assolutamente altruista.
Come poteva Damon scegliere lei quando aveva di fronte una bellezza eterea e angelica come quella di Elena? Mai avrebbe potuto scegliere lei. Mai.
Non le rimaneva che cercare di dimenticarlo invano anche se sapeva che non ci sarebbe mai riuscita.. Damon era penetrato a fondo dentro di lei. Senza volerlo, senza saperlo le si era insinuato nelle vene fino a prendere un posto importante nel suo cuore, un posto che non era mai stato occupato da nessuno.
Lo sapevo. Sapevo che la scelta migliore da fare era quella di dimenticarlo, rimuoverlo dalla mia mente, dal mio cuore, da me stessa. Scacciarlo per sempre. Lo sapevo ma.. Non ci riuscivo ed ogni volta che mi illudevo che lui potesse ricambiare i miei sentimenti inevitabilmente ogni mia speranza andava in frantumi come il mio cuore.
Ed ero stanca. Fottutamente stanca di dover raccogliere i cocci, di dover rimetterlo insieme ma soprattutto di dover fingere che tutto andasse bene anche se dentro di me sentivo il dolore avvolgermi e scorrere nelle vene come veleno.
E per l’ennesima volta, per l’ennesima notte mi ritrovavo a girovagare per la città ascoltando canzoni bellissime e deprimenti che non facevano altro che aumentare le lacrime che già scorrevano copiose.
Erano le undici di sera, poca gente camminava per le strade della cittadina la neve imbiancava tutto dando l’esatta atmosfera che caratterizzava la settimana prima di Natale.
Mi guardai intorno lanciando qualche occhiata alle vetrine dei negozi scarsamente illuminate dai lampioni che producevano una fievole luce.
Sentii due mani far pressione sulle spalle e con il cuore in gola mi girai di scatto puntando i miei occhi color cioccolati in due occhi incredibilmente neri come la pece che avevano il potere di incantarmi, due occhi che mi avevano fatta innamorare.
-Cosa ci fai in giro a quest’ora Uccellino?- chiese sorridendo Damon facendo scivolare le braccia via dal mio corpo lentamente. Mi fissò incuriosito e poi la sua espressione divenne più cupa come succedeva quando si arrabbiava. –Hai pianto. Perché?- mi chiese con voce gelida, era davvero arrabbiato ma non riuscivo a capire il perché.
-Perché t’importa?- chiesi con voce insicura, ci mancava solo che iniziassi a balbettare.
-Qualcuno ti ha fatto del male? Dimmelo Bonnie.- mi prese per le spalle dandomi una leggera scossa per farmi capire che dovevo parlare o avrei affrontato la sua furia.
Non seppi perché pronunciai quella parola.
-Tu.- dissi semplicemente guardandolo negli occhi che si fecero sorpresi.
-Io?- chiese quasi con fare scettico e io annuii. –Mi hai chiesto chi mi ha fatto del male e io ti ho risposto-.
-Io ti avrei fatto del male? Come?- chiese incrociando le braccia al petto scrutandomi.
-Qui.- mi portai una mano sul petto all’altezza del cuore.
-Mi dispiace.- disse solamente con tono di voce tanto basso che mi sembrò quasi di essermelo immaginato.
-C-cosa?- ecco. Adesso si che stavo balbettando.
-Mi dispiace… Di averti fatto male. Non ho mai voluto farti male e mai lo vorrò.- disse lui sollevando una mano che poi andò a posare sul mio viso accarezzandomi delicatamente la guancia asciugando con il pollice le lacrime ormai asciutte che avevano lasciato una scia salata sulle guance.
Poi fece un gesto che mi sorprese piacevolmente, si avvicinò con lentezza quasi volesse darmi il tempo di capire cosa avesse intenzione di fare e darmi la possibilità di scostarmi.. Non lo avrei fatto, lo volevo. Volevo quel bacio.
Anche se sapevo che domani quel gesto per lui avrebbe perso qualunque significato.
Anche se sapevo che domani lui sarebbe corso ancora dalla sua Elena.
Pur sapendo tutto questo poggiai le mie labbra sulle sue allacciandogli le braccia intorno al collo, fu un bacio dolce, intenso e passionale.. Fu il bacio più bello della mia vita.

  
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