Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: niky999    28/07/2013    2 recensioni
Ariel è una giovane allenatrice di pokémon che desidera fermamente di battere Lance alla Lega di Johto. Il suo compagno di avventure è un piccolo Larvitar, che ha iniziato ad allevare alla tenera età di otto anni.
Tra loro si instaura un forte legame di amicizia che porterà Ariel a ricevere immagini o visioni della vita passata del suo pokémon, che si rivela essere speciale. E' da questi ricordi che si farà luce sulle origini di entrambi, legati da qualcosa che si prospetta essere molto più di una semplice amicizia...
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

яιcσя∂ι 



Quella mattina mi svegliai molto presto.
Guardai l’orologio sulla mia sveglia a forma di pokéball: erano già le 9.30!
Non ero mai stata una gran dormigliona, ma ultimamente ero molto stanca e sotto pressione, per il semplice motivo che proprio quel giorno avrei dovuto scegliere il mio primo pokémon, quello che avrebbe dato inizio alla mia avventura, quel pokémon che mi avrebbe cambiato totalmente la vita e mi avrebbe condotto alla via della mia aspirazione!
Il mio obiettivo era quello di battere Lance alla Lega di Johto!
Avevo quel desiderio fin da bambina, quando per la prima volta il Campione aveva fatto visita alla mia accademia.
Aveva assistito a tutte le nostre lotte pokémon e aveva constatato che se avessi intrapreso un viaggio per la regione avrei potuto imparare molte cose e soprattutto ci saremmo potuti rincontrare un giorno.
Quando frequentavo l’accademia avevo solo otto anni e mi avevano affidato un bellissimo Larvitar. Ricordo che essendo alle prime armi non ero mai riuscita a battere nessuno con lui ed era proprio per questo che non riuscivo a capire cosa Lance avesse visto in me.
Comunque sia avevo preso la mia decisione, ovvero lottare contro il Campione e ottenere la mia vittoria! Volevo fargli vedere quant’ero cresciuta e quante cose avevo imparato!
Ma prima, dovevo ancora scegliere il mio primo pokémon.
Mi passai una mano sul viso e strizzai gli occhi, poi mi decisi ad alzarmi e andai in bagno a prepararmi.
Pettinai per bene i miei lunghi capelli biondi, come al solito saturi di nodi, e li legai sciolti a un elastico rosso; poi indossai un gilet e delle collant nere e una minigonna e un cappello rossi.
Mi guardai allo specchio: i miei occhi dalle iridi verdi brillavano di felicità!
Scesi giù per le scale correndo e rischiando quasi di rotolare, raccolsi i miei occhiali e la mia borsa rosa a tracolla, indossai degli stivaletti del medesimo colore e mi fiondai fuori di casa.
Un dolce profumo di gelsomino mi avvolse, l’aria fresca mattutina penetrò nei miei polmoni, il sole brillava radioso su Borgo Foglianova e un leggero venticello soffiava sulle fronde degli alberi, creando così un fragoroso fruscio di foglie.
Con pochi passi raggiunsi il laboratorio del Prof. Elm. che si trovava proprio di fronte a casa mia. Notai che la porta era stata sbadatamente lasciata aperta.
“ Oh, buongiorno Ariel! Sei l’ultima arrivata, i tuoi compagni di viaggio stanno già scegliendo il proprio pokémon, seguimi. “ io e il professore attraversammo un lungo corridoio sino a raggiungere una grande stanza tipica di un laboratorio dove al centro c’era un grande macchinario. Al suo interno probabilmente erano custodite le pokéball.
“ Ariel! Eccoti finalmente! “ una ragazza dai lunghi e gonfi capelli rossi mi corse incontro; una frangetta le ricadeva spettinata sulla fronte. Indossava degli shorts bianchi, una graziosa maglietta azzurra dalle maniche gialle e degli stivaletti.
“ Zoy! Che bello rivederti! “ lei era Zoy, la mia migliore amica. Avevamo frequentato insieme l’accademia ed eravamo diventate subito grandi amiche! Col passare del tempo avevamo mantenuto i contatti e ora finalmente avevamo avuto l’occasione di rincontrarci!
Ci scambiammo un caloroso abbraccio, poi le scompigliai i capelli sorniona.
“ Io sono Dey! “ mi salutò con un cenno un ragazzo dalle iridi grigiastre e i capelli azzurri un po’ scompigliati.
“ Piacere! E tu … “
“ Rick. “ tagliò corto, senza rivolgermi altre parole. Aveva corti capelli neri domati da un ciuffo e uno sguardo assente.
Risposi al suo saluto con un sorriso sghembo, poi intervenne il professore:
“ Bene ragazzi, ora che ci siete tutti possiamo incominciare. “ si avvicinò al macchinario e digitò qualcosa sulla tastiera. Da un piccolo buco fuoriuscirono quattro pokéball. “ Questi sono i vostri pokémon! “ lanciò le ball in aria.
“ Chikorita, di tipo erba. “ dalla prima uscì un pokémon che assomigliava vagamente a un dinosauro verde in miniatura. Era costituito da occhi rossi a mandorla, una grande foglia situata sulla testa e una sorta di collana di boccioli attorno al collo. “ Cyndaquil, di tipo fuoco. “ ecco che dal secondo uscì un pokémon assomigliante a un topo. Delle fiamme spuntavano sulla sua schiena blu mentre il resto del corpo era beige. “ Totodile, di tipo acqua. “ il terzo sembrava un piccolo coccodrillo. Era di colore blu con una cresta ossea rossa sulla schiena e sulla coda; sul petto una macchia color crema. Quando aprì la bocca si notarono i denti appuntiti della sua mascella. “ Ed ecco l’ultimo: Larvitar, di tipo roccia e terra! “ dalla quarta spuntò una creatura rettiliana bipede dalla pelle rocciosa e verde e una grossa spina eretta nel capo. Aveva dei segni a triangolo neri subito sotto i suoi occhi dalle iridi rosse e una serie di fori a forma di rombo nel corpo: due sui fianchi e due sulla schiena. Le squame sulla pancia erano rosse e aveva una coda a spina segmentata, circondata alla base da delle sorta di piastre che lo facevano sembrare un fiore.
Appena lo vidi strabuzzai gli occhi: lui era.. il mio Larvitar!
“ Ma quello è.. “
“ Il tuo pokémon, proprio così. “ annuì il professore compiaciuto.
Larvitar mi corse incontro e mi saltò addosso, commosso quanto me.
Non potevo crederci, quello era il mio .. primo pokémon! Quello con cui avevo lottato la prima volta, quello che mi aveva resa diversa agli occhi di Lance!
Lo strinsi forte sorridendo; entrambi eravamo cresciuti molto dall’ultima volta.
“ Beh, io scelgo lui! “ esclamai soddisfatta.
Tutti mi osservavano commossi, tutti tranne Rick che ancora faticava a parlare o almeno a strappare qualche sorriso.
“ Bene, allora vediamo … sono tutti meravigliosi ma devo sceglierne uno perciò .. Cyndaquil! “ Zoy prese la sua pokéball e lo abbracciò. La scelta del primo pokémon è un’ emozione forte, è semplicemente .. bellissimo, perché appena lo vedi riesci a immaginare un futuro con lui, una salda amicizia da costruirsi in eterno.
“ Meno male che n0n avete scelto Chikorita perché lo volevo fin dall’inizio! “ e così anche Dey ottenne il suo pokémon.
“ Benissimo, io scelgo Totodile. “ fece Rick, con tono privo di entusiasmo o partecipazione.
Tutti lo guardarono straniti.
“ Bene ragazzi, questi sono i vostri pokedex! Vi serviranno per esaminare i pokémon che troverete durante il vostro viaggio, ed ecco a voi la mappa della regione. La vostra missione è quella di completarlo, ma non dimenticatevi delle vostre aspirazioni. “ ce li consegnò. “ Fate buon viaggio e mi raccomando: solo se seguirete i vostri sogni con animo e cuore riuscirete a realizzare l’impossibile … “ queste sagge parole mi rimbombarono nella mente.
 
 
“ Ragazzi, che ne dite di esaminare i nostri pokémon? “ propose Zoy, che subito afferrò il pokedex dalla sua piccola borsa.
Tutti noi acconsentimmo curiosi e facemmo lo stesso.
“ Cyndaquil, il pokémon fuocotopo: spesso se ne sta appallottolato giacché timido. Se è attaccato, si difende infuocando il dorso. “ la voce metallica del pokedex si fece strada nel silenzio di Borgo Foglianova.
“ Timido? Beh, allora sembra fatto apposta per te! Contrariamente a lui sei molto estroversa e questo potrebbe essere un aiuto o un compenso al tuo pokémon. “ osservò Dey.
“ Sì, ho fatto proprio la scelta giusta! “ Zoy abbracciò il suo pokémon con tale forza che quasi lo stritolava!
“ Chikorita, il pokémon foglia: le sue foglie piacevolmente profumate hanno il potere di rilevare l’umidità e la temperatura. “
In quel momento tutti i presenti si piegarono a sentire il soave profumo che la foglia di Chikorita emanava.
“ Totodile, il pokémon mascellone: le sue potenti mandibole possono frantumare qualsiasi cosa. Anche l'allenatore dev'essere cauto. “
“ Buon per noi, chissà che un giorno Totodile deciderà di far sparire Rick dalla faccia della terra. “ sussurrò Zoy, cercando di non farsi sentire.
Purtroppo mi scappò un risolino e Rick fu costretto a sbuffare e non farci caso.
“ Larvitar, il pokémon peldisasso: nasce nelle profondità del sottosuolo. Dopo aver divorato la terra circostante emerge in superficie e diventa crisalide. Su questi pokémon si fanno strada diverse leggende. “
Feci un sospiro di curiosità misto a contentezza.
E così sui Larvitar aleggiavano alcune storie.. non sapevo perché ma in lui c’era qualcosa di misterioso che mi attirava.
“ Io direi di tornare a casa e partire domattina, così avremo tempo di conoscere bene i nostri nuovi amici. “ propose Dey e naturalmente tutti acconsentimmo.
“ Io partirò subito. Non ho intenzione di avervi fra i piedi. “ e così Rick si mise in marcia insieme al suo Totodile.
“ Ma … chi si crede di essere?? “ ringhiò Zoy. Io e Dey facemmo appena in tempo a bloccarla, altrimenti molto probabilmente si sarebbe avventata su di lei e chissà cosa gli avrebbe fatto.
“ Lasciatemi!! Il mio pugno a bisogno di sfogo! “ gridò, cercando invano di dimenarsi.
Eh sì, dall’ultima volta che l’avevo vista non era cambiata per niente. Era sempre la solita Zoy!



“ E quindi lui sarebbe il tuo vecchio Larvitar? Ma è meraviglioso! “ singhiozzò mia madre, che ancora non aveva dimenticato le piacevoli sensazioni che aveva provato con il suo primo amico. Lei era diventata una maestra dei pokémon di tipo drago e poteva vantare di una squadra di pokémon all’altezza di Lance, per questo aveva acquistato popolarità e ovunque andassi chiunque sapeva riconoscermi come ‘la figlia della maestra drago!’.
E il suo pokémon più forte era un Dragonite, un bellissimo Dragonite che aveva iniziato ad allenare in giovane età a Unima, nel villaggio dei draghi.
Aveva avuto la sua ultima evoluzione quando frequentavo l’accademia; fino ad allora era sempre stato il mio compagno di giochi, poi però era diventato troppo grande e occupato negli allenamenti per me, e non avevo più avuto modo di passare del tempo con lui.
“ Hai visto com’è cresciuto? “ eh sì, dall’ultima volta era davvero cambiato molto.
“ Me lo ricordo che era piccolo così! Dovresti ringraziare il professore per il bellissimo regalo che ti ha fatto. “
“ Lo farò. “ le sorrisi, poi corsi su per le scale in camera mia, con Larvitar saldo fra le braccia.
In quel momento una fioca luce iniziò a farsi strada fra i nostri corpi, una strana luce verde che aveva ormai avvolto le nostre sagome ora indistinte.
Attorno a me stava tutto cambiando, era come vedere un film. All’improvviso le scene si spezzano per dare a spazio a nuove.
Poi quella strana nebbiolina, fece per dissolversi in un preciso punto davanti a me. Vidi due altalene e.. un lungo prato fiorito, poi anche quella scena terminò e diede spazio alla mia solita vecchia casa.
Ora tutto era come prima; ero in cima alle scale come qualche secondo fa e quella nebbiolina era svanita all’improvviso.
Larvitar mi fissava insistentemente e i suoi occhi brillavano di una strana luce verde smeraldo.




Ciao a tutti!
Rieccomi alla carica con una nuova storia sui pokémon!
Allora, la mia inutile mente aveva pensato di creare una normale avventura, una come tante, ma riconosco che in questo modo sarebbe troppo banale e per di più ormai scrivono tutti le stesse cose, perciò come al solito la mia fantasia si è messa a lavorare ed ecco qua tutto il suo lavoro: un Larvitar, un banalissimo Larvitar, potrebbe essere normale, o perlomeno avere un passato normale, ma non è così.
Ariel e il suo pokémon sono legati da qualcosa di molto profondo che va aldilà di una semplice amicizia. 
Larvitar attraverso i suoi ricordi riesce a rievocare alcuni momenti o delle immagini che riguardano il suo passato e a farle vedere alla sua allenatrice che ancora è all'oscuro di tutto quanto. Lei non sa cos'era accaduto tempo fa, non ricorda nulla al contrario di Larvitar che giorno dopo giorno riesce a ricostruire tutta la loro storia.
Ebbene, cosa ci sarà dietro a tutto questo?
Secondo voi?
Vi avverto che sarà molto poco prevedibile perché come sempre la mia fantasia lavora un po' troppo, ma a volte un pizzico di diversità ci vuole no? Fatemi sapere le vostre opinioni, che siano critiche o meno.
Ho bisogno di di consigli per la continuazione della storia!
Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui, alla prossima!
PS: La mia fantasia ha bisogno di riposo.. xD

-Niky

 

 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: niky999