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Autore: ViaggioAstrale    28/07/2013    1 recensioni
L sapeva che sarebbe morto. La sua ultima mossa, quella più agile fu di far credere di non aver scelto un successore. E invece lo aveva fatto...
Dal primo capitolo:
"Ma non aveva mai pensato di vedere quel Mello della Wammy's con mezza faccia deturpata, irriconoscibile e in pessime condizioni, con addosso quell'odore di carne bruciata...quell'odore terribile.
-Yumi non lo stiamo aiutando lo dobbiamo portare fino alla macchina e poi in ospedale, SUBITO-
-Va bene- Cercò di calmarsi Yumi e aiutò Matt a sollevare il corpo e portarlo...anzi diciamo trascinarlo..fino alla macchina."
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Violenza
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Mello sbiancò in viso.
-Il bam..bi..no? Di..di chi?- domandò con voce strozzata.
-Ma quello della ragazza!- rispose il medico sorpreso da quella strana reazione.
-E'...è..incinta?- domandò Mello con espressione da demente.
-Si, certo, da qualche mese! La pancia non è ancora molto visibile, ma non si preoccupino, il fatto dell'ingrossamento della pancia cambia da donna a donna- concluse il medico distrattamente, cominciando a leggere dei fogli che teneva in mano.
-Chi è il padre?- sussurrò Mello pietrificato.
-Ma le sembro il creatore? Che vuole che ne sappia io?! Queste cose si possono scoprire con il test del DNA comunque. Lo sa, lei si comporta in modo molto strano, non è che ha subito un trauma cranico sul luogo dell'esplosione? Ricorda di aver sbattuto la testa da qualche parte? Mentre correva forse?- chiese il medico tornando a guardare il biondo invece dei fogli.
-A..ha- emise Mello indietreggiando, poi perse l'equilibrio, ma Matt sembrava già preparato per un eventualità del genere e lo sorresse, riposizionandolo in piedi. Il biondo si trascinò fino alla sedia vicino alla mia e si lasciò cadere sopra fissando il vuoto, con quell'espressione pietrificata che pareva non volesse più togliersi dal suo viso.
-Vuole che chiami qualcuno che può occuparsene? Io in questo momento avrei molto da fare- disse il medico a Matt.
-Oh, no, non si disturbi, Mello non ha subito un trauma cranico glielo assicuro, ma credo che questa notizia sia stata un trauma sufficiente- disse il rosso con un lieve sorriso.
Il medico di colore ci sorrise e se ne andò.
 
______________________
 
-Ora potete entrare, ha ripreso coscienza- ci dissero alcuni medici, uscendo dalla stanza. Io entrai e notai benissimo i loro sguardi fissi sui miei calzini bianchi, senza scarpe, ma feci finta di non accorgermene proprio. Mello era agitato e confuso, era così evidente, ma lui non riusciva mai a nascondere bene le proprie emozioni, più che altro ne veniva travolto completamente. Una frase che sembrava scritta per lui era la celebre “E’ più forte di me”…
Yumi stava distesa su un letto e sembrava una mummia con tutte quelle bende, solo i suoi capelli rosa si estendevano sul cuscino, dando un po' di colore a quella stanza d'ospedale. Si era ripresa e i suoi occhi stavano perlustrando ciò che la circondava. Si accorse che la stavo fissando così abbassai lo sguardo un po’ imbarazzato continuando a torturarmi una ciocca di capelli.
Mello avvicinò al letto una sedia che stava lì vicino e con movimenti lenti, così insoliti da lui, si sedette.
-Come va, Yum?- le chiese Matt con la sigaretta spenta in bocca, dato che in ospedale non lo facevano fumare.
-Sono stata meglio- rispose quella, persa nei suoi pensieri.
-Yumi…- cominciò Mello nervoso. La ragazza si voltò verso di lui e i loro si incrociarono volutamente. Avevano sempre evitato quel contatto visivo così diretto e intenso.
-Mi dispiace, perdonami…perdonami per non essere ritornato subito a prenderti!- finì la sua frase il biondo.
-Finchè puoi chiedere scusa a qualcuno, finchè ne avrai la possibilità, nulla sarà perduto…- rispose la ragazza con una calma che non era tipica di lei e un tono di voce che ricordava più il mio.
-E’ sotto sedativi?- chiesi ad un’infermiera che trafficava nella stanza.
-Sì- rispose quella.
-Lo immaginavo-
Matt prese in mano la DS.
-Maledizione, questa si è proprio rotta durante tutto il casino- commentò provando ad accendere l’oggetto, ma nessuno gli rispose.
-Adesso siamo pari- affermò Yumi all’improvviso non staccando lo sguardo da Mello.
-Cioè?- 
-Non sono riuscita ad impedirlo- disse la ragazza puntando l’indice sulla parte della faccia del biondo sulla quale si estendeva la cicatrice.
-Quella è stata una mia scelta- si difese fiero lui.
Yumi gli posizionò una mano sulla nuca per avvicinare il suo viso e lo baciò. Non so, forse mi sarei aspettato una leggera sorpresa da parte di quello ma pareva invece che non aspettasse altro, balzò in piedi per potersi chinare meglio su di lei e le mise entrambe le mani sulle guance.
-Ma quanto sedativo le avete dato?- chiesi all’infermiera con un’espressione leggermente divertita. Se fosse stata in sé, certamente per orgoglio non avrebbe mai preso un’iniziativa del genere.
Matt cercava di guardare altrove fingendosi interessato improvvisamente a tutto nella stanza, in cui a causa del silenzio si sentivano chiaramente i respiri affannati dei due. Ad un certo punto l’infermiera si stufò.
-Scusate ma questo è comunque un’ ospedale e alcuni comportamenti eccessivi non sono ammessi- proferì.
Mello si ricompose, leggermente imbarazzato per il modo in cui gli impulsi, come sempre, avevano preso il sopravvento su di lui.
-Near, ti và di giocare con me a monopoli?- mi chiese la ragazza come se nulla fosse successo.
Il biondo scoppiò a ridere coprendosi gli occhi con il palmo della mano.
-Ma si può sapere che cazzo le avete dato?- chiese allegro.
-Mah, veramente lo sanno meglio i medici che l’hanno operata ma io direi un po’ di tutto- rispose l’infermiera poggiandosi le due grasse mani sui fianchi. –però so per certo che le hanno dato una gran dose di sedativi e antidolorifici, mica stavamo giocando qui!- si spazientì infine.
-E quando tornerà normale?- chiese Matt giocherellando con la sigaretta spenta che non si era ancora deciso a buttare e teneva affezionatamente in bocca.
-Direi fra qualche ora, ma se volete il mio parere la ragazzina è schizzata di brutto già di suo…- e concludendo così il discorso si affrettò ad uscire regalandoci un ultimo sorrisone che risplendè sulla sua faccia paffuta e lentigginosa.
-Non ci resta che rinviare l’incontro con Kira, è quasi ora- dissi agli altri.
-No ragazzi, andate pure senza di me!- esclamò Yumi. –Mancare adesso gli darebbe solo maggior sicurezza facendogli credere che ha vinto, andate!-
Ineffetti non aveva tutti i torti. Inoltre avrei perso credibilità con i suoi agenti..Sarebbe stata una vera disgrazia per me mancare a questo incontro e le pagine del quaderno erano sostituite dal giorno di oggi…Dovevamo esserci.
-Ha ragione- dissi. –Muoviamoci, gli agenti dell'SPK ci stanno aspettando davanti all'ospedale- aggiunsi avviandomi verso l’uscita seguito da Matt che fece un saluto con la mano a Yumi.
-Allora…a presto…se succederà qualcosa…chiama- disse Mello avviandosi anche lui, poi però sulla soglia della porta si arrestò e si voltò.
-Non hai niente di importante da dirmi?- chiese.
-No, non mi risulta affatto- rispose tranquilla Yumi, sorpresa da quella domanda. Il biondo uscì. 
Un medico entrò sorridente nella stanza e squadrò la ragazza.
-Come si sente?-
-Molto meglio, grazie-
-E’ felice di non aver perso il bambino, eh!? Ci è mancato un pelo!- 
Gli occhi di Yumi si spalancarono all’inverosimile e lanciò uno strillo così acuto che persino io, già lontano dalla stanza, riuscii a sentirlo.
  
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