Santana non sa come sia accaduto.

Un attimo prima sta litigando con Rachel e l'attimo dopo si ritrova in macchina con il piede premuto sull'accelleratore. Stringe forte i denti per mantenere la calma. Deve farlo se non vuole finire fuori strada...o peggio.

Ha bisogno,però,che i suoi due coinquilini chiudano la bocca. -Santana! Mio padre! Dobbiamo chiamare mio padre...oddio,il suo cuore potrebbe esplodere se sapesse dalla televisione e non da me che New York...-

-Hummel!- Zittisce Kurt la latina. -Piantala di blaterare con quella fottuta voce da checca che ti ritrovi se ci tieni a rivedere tuo padre.- Esclama per poi prendere un bel respiro.
Kurt si ammutolisce.

Nel frattempo,Rachel non smette di singhiozzare incapace di formulare una frase sensata.
-E tu!- Continua Santana,con lo sguardo che non abbandona la strada. -Smettila di frignare come una bambina. Se non ve ne siete accorti,rischiamo di morire! Cercate di darvi un contegno se volete vivere,dannazione.-

Sa di averli feriti,ma non può permettersi di lasciare che le loro e le sue paure prendano il sopravvento. Non se vogliono raggiungere Lima al più presto. -Santana..- Fa per dire Rachel.

-Silenzio.- Dice in un tono che non ammette repliche la latina. - Adesso ci fermeremo al primo distributore che troviamo. Faremo il pieremo delle provviste se ce ne sono e dopo dritti a Lima.-

Kurt sta per ribattere,ma Santana lo precede.

-E nel mentre,nessuno dica una parola. Dobbiamo rimanere concentrati.-

Sia Rachel che Kurt annuiscono.

Santana accosta notando finalmente un distributore di benzina.

Una vocina nella testa le sussurra che il fatto che sia completamente deserto non è per via della crisi economica.

-Kurt,pensa alla macchina.- Mormora,scendendo.

-Tu dove vai?- Domanda Rachel,spaventata dall'idea di Santana lontana dalla sua visuale. E' ancora arrabbiata e confusa per via della litigata di poche ore fa,ma ha bisogno di saperla vicino.

-Secondo te,Berry?- Chiede ironica l'ispanica senza guardarla negli occhi.

Rachel la osserva allontanarsi verso una macchinetta automatica di snack. Con un calcio spacca il vetro ed infila nella borsa il contenuto.

Rachel ammira silenziosamente il suo coraggio e la sua forza.

Kurt,intanto,riempie il serbatoio dell'auto. Ha per la prima nella sua vita i capelli scompigliati.

Rachel vorrebbe consolarlo e dirle che a Lima sicuramente sono tutti al sicuro,anche se non può sapere cosa sta succedendo in Ohio. Mentirebbe se dicesse che va tutto bene.

Si limita,quindi,,a stringergli forte la mano appena ritorna a sedersi accanto a lei. Kurt ricambia la stretta.

Santana anche rientra in macchina e getta la borsa sul sedile di fianco al suo. Ripartono nel più assoluto dei silenzi.

Kurt vorrebbe dormire,ma è troppo angosciato. Rachel,invece,non appena poggia la testa sulla sua spalla cade in uno stato di dormiveglia.

Sogna,o crede di sognare,se stessa sul palcoscenico del Mckinley mentre canta una canzone familiare.

Man mano che il sogno va avanti ricorda le parole.

Santana accosta,esausta,sul ciglio della strada,riportandola alla realtà.
Chiede se a qualcuno va uno spuntino. Rachel ha in testa la canzone del sogno. Una canzone che inconsciamente stava dedicando a qualcuno,nel sogno. E nella vita reale.

Ricorda le regionali del 2012.

Ricorda..Quinn.

-Quinn!- Esclama.

Kurt e Santana la fissano sbigottiti.

-Berry,non devi urlar...-

-Quinn!- Ripete Rachel. -Abbiamo dimenticato Quinn!-