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Autore: _L_Black_    29/07/2013    0 recensioni
Mary ricorda l'amore di Emmeline e la sua solitudine senza più nessuno con cui ridere o scherzare se non se stessa.
Perché l'amore di Emmeline aveva diviso tutti
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emmeline Vance, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Emmeline's Life '
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Quando l'amore rovina e la morte divide 

 
 
<< Qual era il segreto di Emmeline allora? >> chiese Hermione Granger guardandola con il viso duro e pieno di curiosità.
Mary la guardò e ammutolì di colpo. 
Il segreto di Emmeline, difficile da spiegare ad una ragazzina che dell'amore non sa nulla, se non che è bellissimo e tutto rosa e fiori.
No, l'amore di Emmeline non era nulla di questo, era cruento, pieno di insidie, segreto ma soprattutto proibito.
Le lacrime volevano scendere di nuovo sul suo viso per rigarle di nuovo quelle guance rosee e voleva tanto non dover essere lei a raccontare una storia così difficile da capire, non ne era in grado.
L'aveva vissuta tramite Emmeline, non poteva mai dimenticare il suo sguardo quando lo guardava in Sala Grande o il suo sorriso involontario quando s'incontravano per i corridoi.
Oh, anche lui era innamorato, Mary lo sapeva bene, eppure non lo accettava ugualmente.
Quell'amore la stava rendendo fragile e nessuno se ne accorgeva se non lei e lui. 
Il suo sguardo cadde alla signora Weasley che la guardava senza dir nulla, incapace di proferir parole che forse, non rendevano giustizia ai sentimenti provati da Emmeline in quei tempi così bui che per lei erano diventati la luce.
Hermione si voltò verso Ginny che, anche lei era rimasta abbastanza sorpresa dal comportamento della forte e coraggiosa Mary Macdonald, e infine si voltarono di nuovo verso la donna che non riuscì trattenere una lacrima solitaria che scendeva lentamente sulla sua guancia sinistra.
Remus guardava la scena in silenzio, lui si che aveva capito tutto, come si era sentita Emmeline e come si sentiva lei in quel momento.
Sola.
Completamente sola a dover affrontare una situazione più grande di lei.
<< Emmeline era innamorata >> rispose Remus alle ragazze, colpendo Mary con la sua tranquillità. << Tutto qui >> concluse con un sorriso fiducioso, sperando che le due non facessero altre domande.
Hermione e Ginny fecero spallucce, capendo che di quel segreto non avrebbero mai saputo niente e si avviarono nella loro stanza a parlottare come delle semplici adolescenti.
Mary si voltò verso Remus e gli fece un sorriso di ringraziamento, prima di andar via nel cuore della notte estiva per tornare di nuovo nella sua solitudine.
 
<< Perché lui, Emm? Insomma, hai Sirius! Sirius Black cavolo! Ad avercelo, quel ragazzo ti viene dietro da una vita e tu chi scegli?! Avery! Cole Avery! Tu sei pazza mia cara >> esclamò Mary alzando gli occhi al cielo.
<< Si >> rispose Emmeline guardandola con un'innaturale tranquillità. <> concluse per poi tornare a leggere il suo libro.
Solo allora Mary si rese conto di quanto Emmeline fosse innamorata, lei era quella che arrossiva ad ogni complimento, quella che sentiva le farfalle nello stomaco solo per uno sguardo. Era innamorata seriamente e follemente di lui e quel cambiamento in lei glielo fece capire all'istante.
 
Richiuse la porta alle sue spalle e si avviò in cucina dove vi era una bottiglia di Whiskey Incendiario proprio sul tavolino. L'aprì e iniziò a bere direttamente dalla bottiglia mentre le lacrime le scendevano sul viso incapaci di far qualcosa per fermare il dolore che in quel momento palpitava nel cuore di Mary.
Sola.
Ecco cos'era, una donna sola e senza più le sue amiche.
 
Quella sera era uscita assieme a Sturgis Podmore in ricordo dei vecchi tempi, il primo Ordine della Fenice.
Risero e scherzarono dei ricordi che si stavano scambiando, ricordando come James faceva lo scemo per far sorridere Lily non appena avevano scoperto cosa poteva succedere al loro unico figlio.
<< Ti ricordi quando Emm fosse innamorata di quell'Avery? >> disse d'un tratto Sturgis ridacchiando.
Mary fu colpita da quell'uscita e annuì ridacchiando incerta, sicura che Sturgis non avrebbe fatto altre domande.
Lui non capiva l'amore di Emmeline, nessuno ci aveva mai provato.
Tornata a casa decise di scrivere una lettera ad Emm, così per prendersi un bicchierino di Whiskey insieme, magari davanti a un vecchio film babbano proprio come un tempo.
Invece al posto della casa vuota, davanti alla sua porta vi trovò Remus con delle occhiaie visibili e il viso stanco. 
Mary gli sorrise e si avvicinò a lui guardandolo con aria interrogativa, cosa voleva a quell'ora da lei? Forse una riunione dell'Ordine di cui non sapeva nulla ed era venuto a ricordargliela. 
Ma quando fu vicina all'uomo capì tutto, fu come se dentro di sé, lei sapesse già cosa lui stava per dirle.
<< Emm è morta >> mormorò Remus guardandola negli occhi. << Stanotte, per mano di un Mangiamorte, crediamo fosse Bellatrix o Rodolphus o Rabastan >>
Mary annuì mentre le lacrime scendevano silenziose.
Ma lei sapeva la verità.
Avery l'aveva salvata e lei non aveva fatto nulla per poter fermarlo.
Emmeline la stava salvando eppure lei non se n'era resa conto e adesso chi poteva salvarla? 
 
Ricordò quella notte continuando a singhiozzare imperterrita assieme alla sua solitudine e si addormentò li, a terra, con la bottiglia in mano e le guance bagnate dalle gocce di veleno che le erano sgorgate dagli occhi.
 
<< Vivi, Mary, vivi per me perché sono stata troppo stupida per non rendermi conto di quanto fossi importante tu >> sussurrò una voce alle sue spalle.
Mary si voltò e vide la sua più cara amica che le faceva uno dei suoi mezzi sorrisi a debita distanza, segno che si era pentita in fondo di ciò che aveva fatto e di questo, la donna non poté che compiacersene.
<< Ti sei pentita vero? >> chiese speranzosa in chissà quale risposta positiva, come se quello poteva cambiare qualcosa del presente.
Emmeline fece cenno di no con il capo e Mary rimase delusa da ciò ma non disse nulla si avvicinò a lei abbracciandola calorosamente.
<< Non sono sola >> disse Emmeline sorridendole.
Fece un gesto con la mano e alle sue spalle, Marlene e Lily si avvicinarono sorridendo, pronte ad abbracciare la loro amica rimasta sola.
<< è un sogno? >> chiese Mary strabuzzando gli occhi dalla felicità.
Marlene ridacchiò e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Non era cambiata affatto.
<< Ovviamente si che è un sogno mia cara >> rispose Lily ridendo.
<< Il momento di ritrovarci tutte e quattro assieme non è ancora arrivato, Mary, mi spiace...ma vivi e dimenticaci, ci rincontrerai un giorno >> esclamò Marlene sorridendole.
Le tre scomparirono e Mary si ritrovò di nuovo da sola con la sua solitudine. 
  
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