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Autore: pallina90    29/07/2013    5 recensioni
Mi sporsi un po’ e lo baciai: Jacob rimase per un attimo sorpreso, era la prima volta che prendevo io l’iniziativa, ma poi rispose con entusiasmo al bacio, sorridendo sulle mie labbra, e il suo entusiasmo era tale che anche le mie si incurvarono verso l’alto.
Mi sfiorò le spalle con una mano, mi attirò piano verso di lui, dicendomi “ Ti amo. ”
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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I will always love you

 

 

Stavo tornando da lui perché ne sentivo il bisogno; avevo promesso a me stessa e a lui che lo avrei lasciato in pace, che avrei aspettato che fosse pronto a rivedermi, ma c’era una forza invincibile che mi trascinava da lui, come se un filo invisibile ci tenesse uniti e appena uno dei due si allontanava troppo, ci facesse riavvicinare.

Quando bussai alla porta, Billy fu parecchio sorpreso di vedermi.
“ Bella, cosa ci fai qui? ”
“ Ho bisogno di vederlo, ti prego. ” Forse la mia voce pietosa, forse il dolore che mi si leggeva in faccia, forse il fatto che fossi arrivata fino a lì a piedi e adesso fossi inzuppata fradicia a causa della pioggia che qui non mancava mai, spostò la sedia a rotelle in maniera tale da permettermi di entrare.
“ Fai piano, sta riposando. ” Annuii e mi affacciai in camera di Jacob: dormiva, come mi aveva detto suo padre, ma non aveva un’espressione rilassata, probabilmente era stordito dalla morfina, ma sentiva lo stesso il dolore. Jacob, il mio Jake era fatto così, sempre disposto a farsi in quattro per gli altri anche a scapito della sua felicità, ed era esattamente quello che stava facendo con me: pur di vedermi felice, avrebbe accettato la mia trasformazione in vampira, nonostante questo significasse andare contro la sua natura stessa.
Facendo attenzione a non svegliarlo, mi sdraiai accanto a lui sul letto, facendomi piccola piccola e poggiando la testa sul suo petto, beandomi del suo calore, di sentire il suo cuore battere allo stesso ritmo con il mio. Una volta avevo letto da qualche parte che il motivo per cui il nostro cuore si trovasse leggermente a sinistra era perché quando abbracciamo la persona che amiamo, il suo battito va a riempire il nostro lato vuoto. Con Edward questo non sarebbe mai successo, e forse questa era una delle cose per cui, nonostante lui, mi ero resa conto di amare anche Jacob. Quando lo avevo baciato su quella montagna e avevo avuto una visione della nostra vita insieme, mi ero sentita felice, completa e anche se il desiderio di diventare madre non mi aveva mai sfiorata in quegli anni, mi ero sentita invadere da un calore e da un orgoglio per quei bambini che non avevano neppure un volto che non riuscivo a spiegarmelo.
“ Mhh. ” Jake mugolò e poi si voltò verso di me, aprendo piano gli occhi e cercando di mettere a fuoco cosa aveva di fronte, e quando mi vide per poco non ruzzolò giù dal letto.
“ Che cosa ci fai qui? ” La voce ancora impastata dal sonno me lo fece sembrare più indifeso di quanto non fosse.
“ Avevo bisogno di vederti. Sono stata dai Cullen, Alice mi ha fatto vedere l’abito da sposa, era così felice che avessi acconsentito a farle organizzare tutto… ma io mi sono sentita soffocare, era come se mi mancasse la terra da sotto i piedi, come se fossi nuovamente in balia delle onde e i polmoni avessero un così disperato bisogno d’aria da far male e sembrare che stessero esplodendo. ”
“ Ehi calma Bells, respira. ” Jake mi prese il viso tra le mani e fissandomi negli occhi, mi aiutò a regolare il mio respiro prima che una crisi di panico mi assalisse. Rimanemmo così a lungo, occhi negli occhi, in silenzio, mischiando i nostri respiri che si andavano ad infrangere nel volto dell’altro.
“ Va meglio? ” Annuii, rifugiandomi nel suo petto e lui prese ad accarezzarmi la schiena con il braccio buono.
“ Bella, posso farti una domanda? ”
“ Certo. ”
“ Perché ti stai sposando? ” Non c’era rabbia o gelosia nella sua voce, solo tanta curiosità.
“ E’ il compromesso a cui siamo arrivati dopo estenuanti litigate: io lo sposo e lui mi trasforma. ”
“ Quindi lo fai solo per l’immortalità? ”
“ No, certo che no. Io lo amo, Jake, e so che sarà per sempre così; non avrei scelto di sposarmi a diciotto anni se così non fosse, ma questo è l’unico modo per non essere più vecchia di lui. ”
“ E allora perché sei qui? ”
“ Perché io ti amo, in un modo in cui non dovrei ma che non evita di farci male, perché non basta. Sei un ragazzo dolcissimo e perfetto, e io mi odio per averti fatto innamorare di me visto che adesso sei ridotto così a causa mia. Credimi, vorrei essere forte abbastanza da rinunciare a te, ma non ci riesco e vorrei esistesse un modo per farmi scomparire e non farti più soffrire. ” Piagnucolai, con le lacrime agli occhi.
“ E pensi che se tu scomparissi io starei meglio? Si vede che non hai capito quanto io ti ami: sono disposto a rimanerti amico anche se tu dovessi diventare come loro, non ho alcuna intenzione di rinunciare a te, sei troppo preziosa per me. ”
Mi sporsi un po’ e lo baciai: Jacob rimase per un attimo sorpreso, era la prima volta che prendevo io l’iniziativa, ma poi rispose con entusiasmo al bacio, sorridendo sulle mie labbra, e il suo entusiasmo era tale che anche le mie si incurvarono verso l’alto.
Mi sfiorò le spalle con una mano, mi attirò piano verso di lui, dicendomi “ Ti amo. ”  
Le nostre labbra si unirono ancora, le lingue si cercarono, la distanza tra i nostri corpi scomparve e mi avvolse il suo calore e il suo profumo che mi ricordava i boschi di Forks. Le sue mani erano dappertutto, collo, braccia, fianchi, fino ad insinuarsi sotto la maglia e il suo tocco mi fece bruciare, e non perché la sua pelle fosse più calda del normale, ma perché Jake sapeva dove e come muoversi e questo era quello che avevo sempre desiderato ma che non avevo mai potuto avere, quelle esperienze che tutte le mie coetanee avevano fatto ma che io non avevo mai provato perché mi ero innamorata di un vampiro; ma con Jake era tutto facile e normale, come respirare.
Osai anche io, toccando il suo torace nudo, i suo muscoli scolpiti, avvertendo il suo respiro mutare e farsi più veloce così come il mio.
“ Bella, cosa vuoi? ” Mi chiese, fissandomi con serietà negli occhi, ma anche con una bruciante passione che avrebbe mandato in fumo qualsiasi remora potessi ancora avere.
“ Amami Jake, amami come nessuno ha mai fatto. ”

Jacob si tuffò sulle mie labbra, afferrandomi la maglia e staccandosi il tempo necessario per sfilarmela. Cercava di andare con calma, di lasciarmi il tempo per ripensarci, ma io non volevo tirarmi indietro, mi sentivo perfettamente a mio agio. Quando entrambi rimanemmo solo con la biancheria intima, si prese un attimo per osservarmi, e io mi sentii esposta, tremendamente, ma vedendo l’amore nel suo sguardo, mi feci coraggio e sganciai il gancetto del reggiseno, facendolo scivolare lungo le braccia per poi gettarlo a terra, dove erano ammassati gli altri vestiti. Jacob abbassò la testa e si dedicò ai miei seni, mentre io cercavo di trattenere un gemito, e una lussuriosa sensazione di piacere iniziò lentamente a imprigionare il mio corpo mentre lui assaporava e accarezzava i miei seni, poi le sue attenzioni si spostarono più in basso: prima prese a carezzarmi la pancia, stuzzicandomi l’ombelico, facendomi contorcere dal solletico, ma poi le mie risate si trasformarono quasi in un sussulto quando mi sfiorò attraverso le mutandine. Una delle mani di Jacob mi scivolò lungo la gamba, accarezzandola sotto il ginocchio. Per qualche ragione era magnifico. Non avevo mai pensato che quel punto potesse essere così sensibile. Un attimo dopo, quando con la delicatezza di un tocco appena percettibile, quella mano scivolò sotto la stoffa che copriva la mia intimità e mi accarezzò gentilmente, tremai e feci di tutto per non chiudere le gambe e fermare quella mano che mi stava torturando dolcemente. Poi Jacob prosegui la sua discesa, andando sempre più in basso, la seta scura dei suoi capelli che mi sfiorava l’interno delle cosce: delle piccole scosse di piacere mi inondarono il corpo e afferrai le lenzuola, come se aggrapparsi a qualcosa potesse impedirmi di volare via.
Oh dio.

Jacob ridacchiò, un breve suono che vibrò contro la mia pelle, e mi resi conto di aver detto quelle parole a voce alta.
E poi accadde.
Il piacere arrivò come un’esplosione gioiosa, come precipitare da una grande altezza, e mi tolse l’aria dai polmoni facendomi emettere un piccolo grido mentre quella gioia fisica mi attraversava e io fremevo e tremavo.
Era, in una sola parola, magnifico.
Quando ritornai dalla nuvoletta in cui mi ero rifugiata per un po’, trovai Jacob che mi osservava con un sorriso trionfante e maledettamente malizioso, che mi fece ridere felice, mentre lo attirai a me e lo baciai con passione.
“ Ora tocca a te. ” Mormorai sulle sue  labbra.
“ Puoi dirlo forte. ” Rispose lui, facendomi sdraiare nuovamente e sistemandosi tra le mie gambe, così che io potei accoglierlo dentro di me.

 

UN ANNO DOPO

 

“ Sarah Elizabeth, io ti battezzo nel nome del padre, del figlio e dello Spirito Santo. ”

La piccola protestò con un sonoro vagito, agitando i pugnetti in aria e facendo sorridere tutti; mentre Jake prese a cullarla, per evitare che quei vagiti si trasformassero in un pianto a dirotto, Edward, il padrino della bambina, sorridendo visibilmente emozionato, le asciugò la testolina, facendo attenzione a non farle male e a non farla innervosire più di quanto già non lo fosse. Era incredibile vedere lì riunita tutta la mia famiglia, in un giorno tanto speciale per noi e per nostra figlia: la piccola era riuscita a mettere d’accordo lupi e vampiri, riuscendo dove io avevo fallito.
Jacob era stato splendido, aveva esaudito tutti i miei ultimi desideri, acconsentendo che alla piccola come secondo nome venisse dato quello della defunta madre di Edward: non so come mi fosse venuta in mente quell’idea, ma volevo che mia figlia avesse un nome importante, che fosse significativo per quanti l’amavano, e così mi erano venuti in mente i nomi delle due donne che avevano messo al mondo gli uomini più straordinari che avessi mai conosciuto e che avevo amato con tutta me stessa.
Poi c’era stata quella richiesta assurda, che Jacob non avrebbe mai accettato se le cose non fossero andate così, ma alla fine aveva ceduto ed era andato a chiedere ad Edward di essere il padrino di nostra figlia, perché per me quello sarebbe stato il perdono definitivo per averlo abbandonato ad un passo dall’altare.
E adesso tutto andava per il verso giusto e poco importava che io non fossi lì con loro a godermelo.
Morire di parto sembrava quasi una punizione divina per aver voluto troppo dalla vita, ma ovunque ora mi trovassi, riuscire a vederli ed essere presente con loro anche solo spiritualmente, mi bastava, e soprattutto vederli così felici era tutto quello che avevo sempre desiderato.
Avevo temuto potesse succedere il peggio quando Edward si era dato la colpa per non essere arrivato a salvarmi in tempo, ma senza le visioni di Alice, nessuno poteva sapere quanto stava accadendo in casa dei Black. Anche per Jake non era stato semplice, i primi giorni rifiutava di vedere nostra figlia, ritenendola responsabile della mia morte, ma fortunatamente poi era intervenuto Edward, che con le sue parole era riuscito a fargli comprendere che una parte di me non se ne sarebbe mai andata, che avrebbe vissuto per sempre con loro grazie proprio a quella piccolina che piangeva a gran voce per attirare l’attenzione del padre, che solo dopo cinque giorni che era nata, si accorse che aveva gli occhi uguali ai miei e che in lei avrebbe sempre potuto rivedere me.
L’unico rimpianto era non averla potuta stringere tra le braccia più a lungo, non averle potuto dire quanto l’amassi, ma confidavo nelle persone meravigliose che la circondavano e che non le avrebbero mai fatto mancare il mio e il loro amore.

Ok, probabilmente vi sembrerà un miraggio, ma è solo grazie al contest " Never and again contest " se ho rimesso mano sulla tastiera, e infatti sono un po' arrugginita... Detto ciò, non sconvolgetevi per la coppia, era proprio lo scopo del contest scrivere sulla coppia odiata XD La storia si pone subito dopo Eclipse, dopo che Bella si reca a casa di Edward e organizza il matimonio con Alice, solo che invece di andare alla radura con il suo futuro sposo, torna a casa di Jake... Spero che la storia vi sia piaciuta, per quanto non mi soddisfi appieno.
Alla prossima, Paola.

   
 
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