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Autore: Sarhita    29/07/2013    3 recensioni
Conquistare la meta che mi sono prefissato. Non posso farlo da solo. Anche se lo vorrei, con tutto me stesso.
Il passato mi ha reso ciò che sono, plasmandomi come se fossi stato creta nelle sue mani.
Il presente me lo prendo come viene, senza farmi troppe domande, cercando solo di ricostruire quelle rovine ormai perdute.E il futuro me lo prendo come dico io, perché mi sono fottutamente stufato di stare allo sporco gioco del destino, che sembra non aver ancora deciso cosa farne di me...
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Itachi, Suigetsu | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 14. La tana del serpente, The snake's lair.

Ciò che per una persona è un evento normalissimo, per un’altra rappresenta uno sconvolgimento tale da mettere per sempre in dubbio ogni sua più profonda convinzione.
Ogni persona è un piccolo pianeta a parte.
Io non ho neanche finito di esplorare il mio!

♫Cultivate your hunger, before you idealize.
Motivate your anger, to make them all realize.
Climbing the mountain, never coming down!
Break into the contents, never falling down!♫

Wind – Akeboshi


"Grandi scombussolamenti nel mondo della
musica stanno avvenendo in questi giorni.
Una vera e propria scossa di magnitudo otto!Sarà un altro capriccio di qualche rockstar?  Una bravata di qualche band? Una canzone offensiva da sottoporre alla censura? Nulla di tutto questo. Stavolta la scossa arriva direttamente dall'alto: stiamo parlando di Orochimaru, il serpente, che ha deciso di costruire finalmente la sua tana. No, non ci riferiamo all'OtoSound, ma alla tana vera e propria. Insomma: un’incantatrice di serpenti ha conquistato il cuore del boss. Una ragazza senza gloria e senza fama, sbucata apparentemente nel nulla: Anko Mitarashi, vocalist di una band poco conosciuta, ovvero I KANS. Già ci si domanda chi dirigerà la baracca ora che fonti indiscrete hanno rivelato che i due faranno ben tre mesi di luna di miele in giro per il mondo, e la concorrenza ha preparato nuovi album e concerti, contratti e pubblicità per approfittare del periodo morto della Oto. Periodo poi non tanto morto visto che il concerto dei Double-T è previsto a breve. Se la concorrenza riuscisse a ribaltare i vertici delle major, grandi somme di denaro potrebbero uscire da qualche tasca per entrare in un altra. E le azioni della Oto potrebbero anche finire in perdita."

Temari sbatté più volte gli occhi leggendo l'articolo e notando l'autore
- Shikamaru, - commentò - ti sei ridotto a scrivere gossip...? La pigrizia ti tiene incollato alla sedia, non è vero? Meglio questo che fare l'inviato, eh? Sei sempre il solito, Shikamaru.
La ragazza ripose il giornale sul tavolinetto di fronte al rosso divano. Accavallò le gambe e iniziò a tamburellare col piede a tempo di una vecchia canzone country. Un ragazzo entrò nell'atrio spaesato e curioso come un bambino di prima elementare che entra nella sua classe per la prima volta, dopo aver vinto la paura del primo giorno di scuole. Temari sorrise divertita.
- Salve! - attirò l'attenzione del nuovo venuto.
 - Sì salve...ahem io starei cercando un ragazzo... – iniziò lui, un po’ a disagio, come se avesse timore di commettere errori, o essere riconosciuto.
- Sei un giornalista? - chiese Temari partendo prevenuta.
- No...
- Un musicista? Fai parte di qualche band? Se uno di quelli del retroscena? - domandò innervosendosi, e forse anche divertita.
- No io, sono... Un amico di Naruto.
Lei esitò un attimo, socchiudendo gli occhi e squadrandolo dal basso verso l'alto e viceversa. - Come sei entrato? - chiese infine per vederci chiaro. Lui su frugò le tasche come in cerca di qualcosa. Dopo qualche attimo di attesa in cui si sentiva soltanto il frusciare della stoffa che veniva sbattuta dalle mani del ragazzo mentre verificava che nelle tasche della giacca vi fosse o meno quello che stava cercando, trovo l'oggetto, e lo porse alla Sabaku. Era un foglio plastificato che le sembrava familiare. - Ho mostrato questo al custode. - disse con voce ferma dopo aver riacquistato un po' di sicurezza. Temari lesse con attenzione il foglio. - Questo è un passi per i dipendenti, ma è scaduto. Shizune Shiranui si è licenziata da un pezzo. Perché ha conservato il passi? Doveva restituirlo. – disse tra sé e sé. – E poi come mai ce l’hai tu?
Itachi sforzò la memoria per ricordarsi qualcosa un nome. - Orochimaru glielo ha fatto tenere. – rispose alla prima domanda. Temari storse il naso alla mancanza del suffisso sama, anche se immaginava che il ragazzo non lo avesse fatto apposta.
- Sarà. Ma dovrei parlarne con Orochimaru in persona. Tu sei? Come hai avuto il passi? Non mi hai risposto! – rimproverò.
Itachi fu combattuto per un secondo. Ma poi rispose, rassegnato - Shu. Sono Shu Shiranui. Il nipote di Shizune.


Un bussare alla porta interruppe il suo profondo conteggio. Guardò un’ultima volta il foglio del rendiconto trimestrale, giudicando che le uscite erano decisamente troppe per i suoi gusti. Ripose il foglio in un cassetto metallico nell'archivio. Chiuse attentamente il cassetto a chiave prima di dire "avanti" con voce cupa. Lo strafottente sorriso di Kabuto Yakushi fece capolino nella porta. L'uomo avanzò senza l'invito di Kakuzu, il direttore de "La Maschera" giornale di informazione e scandalistico. Soprannominato il tesoriere, per il suo attaccamento verso il denaro, Kakuzu era un uomo dagli occhi verdi incavati, e dal viso pieno di cicatrici, soprattutto sulle labbra, che lo facevano sembrare una bambola di pezza.
Kabuto stette in silenzio come in attesa di qualcosa.
- Cosa vuoi Yakushi? - chiese spazientito il tesoriere.
L'uomo con gli occhiali spostò il peso da una gamba all'altra, cercando di far intendere qualcosa che l'altro, evidentemente, non voleva intendere. - Le informazioni su Orochiamaru-sama hanno portato al giornale del prestigio, - iniziò mellifluo - e lo scoop del mese é uno dei più letti. Mi dispiace rovinare il vostro scarso buon umore ma.... - aggiustata di occhiali allusiva - noi avevamo un accordo.
- Non so a cosa alludi, Yakushi. - finse l'altro, con tanta sfrontatezza da far ribollire il sangue al più giovane.
- Ma..... Signore noi... 
Kabuto non ottenne nulla.



Orochimaru continuava a squadrare il volto del sedicente Shu. C'era qualcosa che bussava alla sua mente. Ma non capiva cosa. Il suo intuito voleva dirgli qualcosa ma proprio non riusciva a decifrare ed. Anko, senza volerlo, gli venne in aiuto.
- Scusa se ti sentì osservato, ragazzo, ma sei identico a Sas'ke!
Orochimaru notò il sussulto del ragazzo, e socchiuse gli occhi pensieroso. Poi si rivolse alla ragazza sulla porta.
- Temari, chiameresti Naruto? 



Sasuke Uchiha voleva evitare quel ragazzo, però non si spiegava il motivo per cui lui, mai stato affetto da quella malattia chiamata curiosità, continuasse a girare senza meta per quell'edificio. Aveva persino acconsentito ad accompagnare l'Inuzuka alla, a quanto pare famosa, saletta del terzo piano. "È per passare il tempo, visto che non ho un cazzo da fare" si disse.
Quindi, basso in spalla, anche se la voglia di suonare in quel momento era quasi pari a zero, ed eccitato canide pulcioso al fianco giunse al terzo piano.
Il cane, o meglio, Kiba, non vedeva l'ora di metter mano alla batteria. La porta della sala però era socchiusa, e, dallo spiraglio, proveniva una melodia dai contorni rock. La curiosità non è solo donna, come si suol dire, ma anche cane, come amaramente scoprì Sasuke in quel momento. Anche se lui stesso era leggermente curioso di sapere chi stesse suonando, visto che il pezzo non era affatto male. Forse un po' più di leggermente curioso. Ma questo Sasuke non lo avrebbe ammesso mai. Neanche sotto tortura.
La porta si spalancò dunque sotto il peso dell'Inuzuka, che vi si era appoggiato per sbirciarvi dentro, e rivelò ai presenti nella stanza, i due curiosoni. Come poteva Sasuke non riconoscere Uzumaki Naruto dopo quello che era successo? L'altro ragazzo, che riconobbero subito come Gaara dei Double-T, li guardò freddamente, poi, come se loro non ci fossero, si rivolse a Naruto. - Devi riprendere la mano. Orochimaru sarà contento che ti sei ripreso. Ora vado dai miei fratelli. - e così dicendo si dileguò, lasciando i due a fissarsi.
 Durante questo silenzioso scambio di sguardi, Kiba si sentì di troppo, e, reclamando attenzioni, si avvicinò al biondo, "scannerizzandolo" con lo sguardo, - Dove ti ho già visto....? Tu sei.... Kyuubi!
Naruto spostò la sua attenzione da Sasuke a Kiba e rispose, un po' imbarazzato. - Si. Sono io.
Kiba sembrava essere ormai partito. Troppe persone famose in poco tempo. I l’Hozuki, i Double-T, Orochimaru, e ora anche l’Uzumaki! Sasuke, invece, continuava a guardare freddamente la scena. Il biondo abbassò lo sguardo, sentendosi di nuovo in colpa per quel San Valentino in cui aveva accettato la scommessa con Suigetsu, complice la confusione mentale di cui gli aveva fatto dono l'alcool, e, contemporaneamente, sollevato per averlo finalmente li davanti. Aveva una promessa da mantenere. Avrebbe voluto chiarire. Avrebbe voluto chiedere scusa a quel ragazzo che per lui continuava ad essere uno sconosciuto, nonostante sapesse la sua storia anche meglio del diretto interessato.
Dopo aver risposto docilmente alle domande agitate di colui che aveva scoperto chiamarsi Kiba, una voce di interruppe i pensieri dei tre. Sasuke, che era il più vicino alla porta, si ritrovo senza saperne il motivo ad essere squadrato da un paio di occhi verdi.
- Naruto! - chiamò la donna entrando, notando l'Uchiha al fianco dello stipite e azzittendosi di colpo. Naruto osservò con attenzione la scena per poi risvegliare la ragazza.
- Cosa volevi Temari?
La ragazza ebbè un sussulto come se si fosse ridestata in quel momento e rispose. - C'è un tuo amico nell'ufficio di Orochimaru-sama. Shu Shiranui se non sbaglio.
L'Uzumaki dentro di se ebbe un principio di attacco di panico. - S-Shu? - biascicò, per poi scattare verso la porta, e imboccare il corridoio a tutta birra.
I tre ancora nella stanza rimasero per qualche secondo a fissare la porta dalla quale la furia bionda era uscita,
Sasuke inarco un sopracciglio, poi sbuffò uno "sticazzi" e uscì anche lui, con passo annoiato verso l'ascensore, sempre col basso in spalla, per tornare ella sua stanza a farsi i cazzi suoi.
Per spezzare il silenzio per lui imbarazzante che si viene a creare quando persone che non si conoscono stanno in una stessa stanza senza emettere un fiato, L'Inuzuka si presentò quasi urlando: Salve, io sono Kiba Inuzuka! Tu devi essere Sabaku No Temari!

Siamo stati i re e le regine delle promesse, siamo stati vittime di noi stessi.
Forse i figli di un dio minore, tra inferno e paradiso.
Nei tuoi occhi, senza speranza e rubati. Abbiamo rubato la nostra nuova vita, attraverso il sangue e il dolore.


Scusate l’immenso ritardo, l’ispirazione sta tornando piano piano. Il blocco dello scrittore più lungo di sempre, lol. Sto anche tentando di portare avanti Arigatou e le altre.
Sì, sono tornata. Non linciatemi. Questo capitolo fa schifo. Ma chi mai (ri)comincia…
(L'ultima frase è dei 30 Seconds To Mars, penso che se li conoscete, non avete nemmeno bisogno che vi dica il titolo...See you)


 

 

 

 

   
 
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