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Autore: Francy_92    30/07/2013    7 recensioni
Edward e Bella sono amici, più che amici e, infine, nemici!
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan, Kate, Renèe | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve ^^''
E' la mia prima volta su questo fandom, anche se ho già scritto qualcosa su Robert e Kristen, ma noi amiamo entrambi, no? ^^''
Ehm... ieri a lavoro mi è venuta in mente questa trama e ho cominciato a scrivere qualcosina. Oggi mi ci sono messa e l'ho finita.
Spero vi piaccia. :)
Buona lettura!


It should have been love

 
 
«No, no, no… Assolutamente no! Non parteciperò a questo matrimonio neanche sotto tortura!»
«Ma tesoro, dobbiamo andare»
«Infatti non ti ho detto che tu e papà non dovete andarci; non ci voglio andare»
«Mi spieghi almeno il perché?»
Già… cosa dico a mia madre? “Mamma, non posso venire al matrimonio del figlio della tua migliore amica perché per tre anni che siamo frequentati e, in teoria, amati?” No, troppo melodrammatico.
«Sto male» la butto lì e non è nemmeno tanto una bugia.
«Prendi qualcosa e vestiti! Tuo padre ci aspetta giù!»
Accidenti a me e al giorno in cui ho deciso di ritornare a casa per l’estate. Sarei dovuta rimanere a Seattle, almeno mi sarei risparmiata tutto questo. Mia madre, però, non sa nemmeno che io e… lui siamo stati insieme. Sa soltanto che eravamo amici, che abbiamo vissuto insieme, come coinquilini, per circa un anno e poi… e poi noi ci siamo resi conto che fingere di non amarsi era ormai inutile e i nostri genitori non ne hanno mai capito nulla, anche se io avrei voluto dirlo alla mia famiglia dopo il primo anno di relazione, ma lui ha sempre posticipato fin quando non ne abbiamo più parlato. Già da allora avrei dovuto captare i segni: non comunicavamo più, non scherzavamo come al solito, non trascorrevamo nemmeno insieme i fine settimana: io da sola nel nostro appartamento e lui, in teoria negli studios a Hollywood; in pratica nella camera da letto di una della assistenti.
L’ho saputo circa sei mesi fa e mentirei se dicessi che la questione non mi fa ancora piangere nel cuore della notte. Insomma, lui ha frequentato questa donna e se ne è innamorato tanto da sposarla e tutto questo mentre stava con me, o forse sarebbe più appropriato dire che mentre loro continuavano e si godevano la loro storia d’amore io ero la rovina famiglie.
Comunque sia, un bel giorno ha trovato il coraggio di confessarmi tutto e molto probabilmente l’ha fatto perché si era stancato di me e di portare avanti una relazione chiaramente naufragata e annegata.
Dopo circa un mese l’annuncio.
Edward Masen Cullen e Kate Denali hanno il piacere di annunciare le loro nozze!
Evviva!!
Ha avuto anche il coraggio di mandarmi la partecipazione, come se potessi augurargli tutta la felicità di questo mondo.
No, ti sbagli caro mio… non ti auguro proprio un bel niente.
Io non ho mai voluto la fine del nostro rapporto e se lui mi avesse detto cosa non andava tra di noi avrei fatto l’impossibile per sistemare le cose e di sicuro non sarei andata a cercare conforto tra le gambe di qualcun altro
«Bella?»
Vengo fortunatamente strappata via da questi pensieri. Sbatto un paio di volte le palpebre e mia madre è già tirata a lucido.
Oh si… il matrimonio è oggi!
Io non voglio andarci, però!
«Devi vestirti»
«No, non devo»
«Bella, non ricominciare! È uno dei tuoi migliori amici. Non puoi mancare. Anzi, mi chiedo come mai non si sia più fatto vedere da queste parti»
Oh mamma… se solo sapessi.
«Ci siamo persi di vista» mi limito a dire.
«Peccato. Eravate davvero una gran bella coppia. Io ed Esme pensavamo addirittura che un giorno vi sareste sposati» dice ridendo affettuosamente ma non sa che mi sta pugnalando dritta al cuore.
«Non ci siamo mai visti in quel modo, mamma. Lo sai»
«Non saprei, tesoro. Quando abbiamo festeggiato il Capodanno con la sua famiglia c’era qualcosa di diverso fra voi due. Sembravate innamorati»
Oh mamma!! Tu lo ha intuito praticamente subito, perché non riesci a capire che siamo stati insieme ma che lui mi ha letteralmente scaricata per mettersi con una stronza dell’Alaska?!
«Non lo siamo mai stati» mormoro voltandomi e andando a nascondermi dentro l’armadio.
Sospiro e tiro fuori un tubino nero.
Si, oggi sono a lutto.
 
«E grazie ai poteri a me conferiti dallo stato della California, vi dichiaro marito e moglie»
Dio, sto per morire.
Ho una voglia malsana di piangere, di urlare e di prendere a schiaffi i neo-sposi.
«Tesoro, stai bene?» chiede mia madre «Stai piangendo» mi fa notare.
«Si, tutto ok. Mi sono soltanto emozionata»
Lei mi sorride e, prendendomi per mano, mi trascina dagli sposi, che adesso stanno ricevendo le congratulazioni e gli auguri da amici e parenti.
«Mamma, no…» oh dio… vuole fare anche lei i suoi auguri.
Edward non sa che sono qui.
«Dai, dobbiamo fare loro le congratulazioni»
Accidenti!
«Edward, tesoro! Congratulazioni!» urla mia madre, lasciando la mia mano e abbracciando lui.
«Grazie, René» risponde lui, ma il suo sguardo si posa subito su di me. Sembra confuso.
«Ciao» dico.
«Ciao»
Mi volto di scatto e vado a nascondermi da qualche parte, giusto il tempo di seminare mia madre.
Trovo un bar nelle vicinanze e mi fiondo nei bagni e guai chi mi cerca! Voglio piangere fin quando non avrò più forza per farlo, almeno durante tutto il ricevimento non ne avrò voglia, anche se qualcosa mi dice che non sarà proprio così.
Perché?! Perché mi sono lasciata convincere a venire a questo stupido matrimonio? Io non sono felice per lui, quindi, che ci faccio qui?
Mi sto soltanto rendendo ridicola.
L’ex che viene scaricata e che è costretta a partecipare al matrimonio del suo ex.
Patetico!!
Piango per non so quanto tempo, fin quando non ho più fiato.
Esco dal cubicolo e mi guardo allo specchio. Oh mio dio, sono inguardabile!
Forse è per questo che lui mi ha lasciata. Ha capito, dopo un po’ di tempo, che io non ero abbastanza per lui. Quella Kate, invece… dio, quanto la odio! È bella, bionda e penetranti occhi nocciola.
Io sono un’anonima ragazza minuta, mora, con gli occhi marroni e con i capelli che non hanno nessuna forma!
Mi sciacquo velocemente il viso eliminando i residui di trucco. Prendo la matita e il mascara dalla borsetta e mi do una sistemata. Indosso gli occhiali da sole e mi dirigo di nuovo verso la chiesa, dove trovo mia madre che si guarda a destra e a sinistra disperata, almeno quanto mio padre, alla mia ricerca.
«Mamma, sono qui» le dico avvicinandomi.
«Ma sei impazzita?! Si sparisce così nel nulla?! Ci hai fatto prendere un colpo! Pensavamo ti avessero rapita»
Magari…
«No, ero in bagno al bar in fondo alla strada» spiego.
«Va bene, ma la prossima volta avvisa» mi rimprovera mio padre.
Alzo gli occhi al cielo e prego tutti i santi affinché facciano passare velocemente questa giornata infernale.
Non sono una bambina, per la miseria! E se voglio allontanarmi sono pure libera di farlo, cazzo!
E sinceramente, l’unica cosa che vorrei al momento è allontanarmi a migliaia di chilometri di distanza da questo posto maledetto!
 
«Bella, non hai mangiato nulla. Non ti piace?» chiede Esme, poggiando le mani sulle mie spalle.
«Hm, no. È tutto buonissimo, ma non ho molta fame» le spiego sorridendo appena.
“Ancora due ore, ancora due ore, ancora due ore”.
Ancora. Due. Ore… e posso andarmene a casa.
«Scusate» mormoro alzandomi dalla sedia.
«Dove vai?» chiede mia madre.
A vomitare. «A prendere una boccata d’aria»
Mia madre mi guarda di traverso, ma io la ignoro e mi allontano.
Quando esco fuori, mi sento finalmente lontana almeno un po’ da tutto quello che sta succedendo. Prendo una boccata d’aria fresca e mi siedo su un muretto.
Pesco le mie sigarette dalla pochette e ne accendo una.
Aspiro e sento la tensione diminuire un po’. In assenza di alcol più forte dello champagne, l’unico modo per resistere per queste altre due ore è la sigaretta.
«Da quando fumi?» mi chiede qualcuno, ma ovviamente non può che essere quel bastardo del mio ex.
«Da adesso» mormoro senza voltarmi.
Dopo qualche secondo si posiziona davanti a me e io lo guardo dal basso verso l’alto e con disprezzo, mettiamocelo pure!
«Che cosa vuoi? Non dovresti essere dentro con tua moglie?»
«Voglio parlare un po’ con te. Non ci vediamo da un po’»
«E avrei preferito che continuasse in questo modo»
«Perché sei così antipatica nei miei confronti?»
Accidenti! Che bella faccia tosta che ha a chiedermi una cosa del genere.
Aspiro un’ultima volta e lancio il resto della sigaretta per terra «E me lo chiedi pure? Sono due anni che mi prendi per il culo, tranne, ovviamente, per gli ultimi sei mesi. Mi hai tradita così tante volte che non riesco nemmeno a nascondere le corna che mi hai messo. Come cazzo fai a chiedermi il motivo per cui sono così antipatica con te?! Lo sono per tutto il male che mi hai fatto, Edward! Sono incazzata nera per come mi hai trattata, dopo quello che abbiamo passato insieme e non mi riferisco soltanto al nostro primo e unico anno da coppia felice, ma a quando eravamo amici, per la miseria! Io non contavo un cazzo per te e a quanto pare non ho mai contato!»
«Senti… lo sai quello che è successo! E sai anche che mi dispiace…»
Non lo lascio finire perché i suoi discorsi, in questo momento, sono più patetici di me!
«Mi dispiace un cazzo! Lascia stare queste scuse di merda. Non me ne faccio un cazzo delle tue scuse!»
«E allora che cazzo ci sei venuta a fare al mio matrimonio?!»
«Sei stato tu ad invitarmi e io non volevo nemmeno venire. Mi ci ha trascinata mia madre perché nessuno sa che noi due siamo stati insieme!»
«Io non ti ho invitata! È stata mia madre a mandarti l’invito. Lei si è occupata di farlo»
«Potevi dirle allora che non mi volevi al tuo matrimonio, idiota!»
«Non ho pensato a questo, mi dispiace»
«Già, ci risiamo… vedo che mi hai completamente eliminato dalla tua vita visto che non ti sei preso nemmeno il disturbo di dire a tua madre che non mi avresti voluto oggi! Ma in fondo… quando mai io ho fatto parte della tua vita?!»
«Non è vero e lo sai…»
«Ah, lo so? Non mi risulta! Noi due saremmo dovuti essere marito e moglie oggi; non tu e quella cretina di una fredda! IO e TU» urlo sforzandomi la gola, tanto che la sento bruciare.
Spero soltanto che non ci abbia sentiti nessuno.
«Ancora con questo discorso?» mi chiede passandosi una mano fra i capelli e sbuffando.
«Spero che in futuro ti pentirai di aver messo a lei la fede al dito»
Mi guarda storto, ma io continuo imperterrita.
Ora o mai più.
«Il nostro sarebbe dovuto essere amore, invece era solo una fottutissima finzione!!»
Al diavolo lui!
Giuro che questa è l’ultima volta che mi danno la vita per un coglione del genere! 
Edward per me è morto!

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Eccoci giunti alla fine. :)
Che ne pensate?! :)
Spero davvero che vi sia piaciuto così posso tornare a scrivere qualche altra cosina su Edward e Bella.
Beh, detto questo...
Alla prossima storia che scriverò :D
Un bacio e un abbraccio forte forte
Francy <3

   
 
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