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Autore: Depp_    31/07/2013    17 recensioni
« Perché scegliamo persone che ci fanno star male? »
« Accettiamo l'amore che pensiamo meritarci, Kay. »

~
Erano passati mesi dall'ultima volta che vide il suo volto, sentì la sua voce.
Harry si domandava se un giorno quell'incubo avesse avuto fine.
La risposta era proprio davanti a lui e anche se guardava, in realtà, non vedeva.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 4

Karen poggiò il dito sul campanello di casa Styles. Non sapeva se bussare o correre via. Aveva le guance in fiamme. Il pensiero di rivedere Harry dopo la festa dell’altra sera le provocava imbarazzo, ma la cosa peggiore era che non riusciva a smettere di pensarlo.
Aspirò ed espirò, lentamente e dopo un po' trovò il coraggio di bussare. Sentì dei rumori provenire verso lei. Il suo cuore cominciò a battere forte e aveva le mani sudate. Sperava vivamente non spuntasse la testa riccia che tanto voleva evitare.
« Oh mio angelo! » esclamò Nina abbracciandola forte a sé.
Karen, per un attimo rimase ferma, rigida, poi, dopo essersi guardata per bene attorno, si lasciò andare un sorriso e ricambiò l’abbraccio.
« Lerman mi ucciderà se non gli porto la relazione. – si morse il labbro inferiore e calò la testa, dandole l’impressione di una bambina – Accomodati, e facciamo presto. Fra un po’ arriverà Harry con i suoi amici, addio studio. »
La mora annuì.
Entrarono in casa. Karen rimase sorpresa di quanto fosse bella, niente in confronto alla sua.
Nina osservò la faccia stupita che fece l’amica, « Si lo so, è una reggia. » disse allargando le braccia e girando su se stessa.
« Ho notato. » continuò Karen non staccando gli occhi dall’immenso salone.
Su una parete che conduceva alle scale, Kay, notò tante foto fisse al muro. Notò la somiglianza di Nina con sua madre, Harry quando era piccolo che non aveva i capelli ricci come ora e vide anche il suo sorriso, quanto fosse diverso da quello attuale, quando fosse brillante e contagioso.
Karen era abbastanza intelligente da capire che qualcosa non andava, che anche quando parlava, Harry, non era sincero. E quel qualcosa doveva aver a che fare con il nome che continuava a pronunciare al party: Vic.
 
Harry si trovava sul portico di casa, esitando a entrare, voleva prima finire la sigaretta. Fece qualche passo in avanti osservando la casa dei suoi vicini.
Le luci erano tutte spente, poi la porta improvvisamente si aprì e la figura di Louis si fece sempre più vivida negli occhi di Harry.
Sussultò rivedendolo. Andava alle sue feste, questo è vero, ma non lo incrociava mai. Non credeva, però, fosse così doloroso.
La testa di Louis si alzò e i suoi occhi incrociarono quelli del riccio, che aveva ancora l’aria di uno che aveva appena visto un fantasma.
Con un piccolo cenno della mano Harry salutò il ragazzo dall’altra parte della strada, ma questo si voltò facendo finta di nulla e andò via.
Harry non fece peso all’accaduto, non biasimava il suo comportamento. Aveva già troppi pensieri per la testa, ci mancava solamente Louis Tomlinson.
Gettò via la cicca e sfilò le chiavi dal cappotto. Aprì la porta e vide Zayn seduto sul costoso divano di casa sua, in mezzo a Nina e l’amica della quale non ricordava il nome.
« Ehi Hazza, non mi avevi detto che Nana avesse un nuova amica! » strillò Zayn dall’altra parte della stanza, indicando con l’indice la ragazza nuova voltata verso di lui.
Liam si unì poco dopo con, in mano una birra, « Come ti chiami? » chiese.
Poi si voltò nella direzione dell’amico appena rientrato e lo salutò con un cenno del capo. Harry ricambiò.
« Karen. » disse quasi in un sussurrò la mora cercando di nascondere la sua timidezza.
« Ecco, vedi, Karen – scandì bene il suo nome – Zayn ci prova con te. » concluse poi portando la birra alle labbra.
Il moro lo fulminò con lo sguardo, pensando che oramai alla sua tattica di abbordare era andata a farsi fottere, mentre Nina scoppiò in una risata, godendo del momento di fallimento di Zayn.
« Povero. – lo compatì la bionda dandole una pacca sulla spalla con fare materno – E poi non hai pensato potesse avere già il ragazzo? » continuò a prenderlo in giro Nina.
Harry la guardò a sottecchi, non negò a se stesso la curiosità di sapere se avesse un ragazzo o meno.
« Ce l’hai? » si affrettò a dire Zayn.
Karen lanciò una piccola e veloce occhiata a Harry , ancora posto davanti alla porta principale.
Harry notò un filo d’imbarazzo nell’espressione che assunse Kay in quel momento.
« No, nessun ragazzo. » rispose evitando lo sguardo dei presenti.
Zayn sorrise compiaciuto, Nina lo guardò e fece una smorfia di disgusto, Harry fu soddisfatto della sua risposta ma cercò di opprimere i suoi interessi.
Liam si voltò, e fissò attentamente Harry. Non gli ci volle molto per capire il suo interesse verso quella ragazza, Karen. Liam ancora non riusciva a realizzare l’idea che finalmente gli interessasse una ragazza dopo Victoria.
 
« Credo sia ora di andare. » disse Karen rivolgendosi più a se stessa che ai presenti.
Nina era troppo impegnata a flirtare con Zayn.
Liam guardava il suo profilo facebook.
Harry era l’unico che riuscì realmente a sentirla.
« E’ tardi. Ti riaccompagno io. » si fece avanti il riccio raccogliendo la sua borsa e mettendola in spalla.
Karen arrossì leggermente sulle gote e annuì, « Grazie. »
Uscirono dalla casa ma nessuno si scomodò a salutarla. Karen non ci fece molto peso, era troppo impegnata a guardare il ragazzo qualche passo più avanti di lei.
Ripensò ai ragazzi, gli piacevano. Per la prima volta dopo tanto tempo aveva passato una bella serata e questa volta non con Niall, non con Jodie – sua madre – non con le sue cugine dell’Irlanda. Con persone sconosciute, diverse, della vita reale.
« Allora, niente ragazzi in giro? » chiese improvvisamente Harry.
Kay lo guardò sorpresa della domanda. Rimase ferma, incantata dai suoi movimenti, anche solo per accendere una stupida sigaretta.
Non gradiva il cattivo odore che emanavano, ma il profumo di Harry era così buono da rendere gradevole qualsiasi cosa.
Karen si strinse nelle spalle, cercando di assumere una posizione meno goffa, « No, per ora. » si limitò a dire.
Harry fece fuoriuscire il fumo girando la testa dalla parte opposta della ragazza di fianco a lui.
« Delusione? » continuò ad insistere sull’argomento.
Karen continuava a osservarlo. Non riusciva ad immaginare nulla in quel momento più perfetto di Harry Styles. Sia avesse un’aria trasandata o si fosse messo in tiro, il suo fascino non lo abbandonava mai.
« Probabilmente mi innamorerò sempre di qualcuno che ama qualcun altro.» confessò.
Si. Le storie d’amore non erano il suo forte.
« Oh, capisco. – rispose per poi prendere una breve pausa – Senti, Kay, giusto? »
Karen annuì, pensando che forse solo quella sera, Harry, avesse imparato definitivamente il suo nome.
« Scusami per quella notte alla festa. Ho bevuto molto, ma non abbastanza per non ricordare nulla. »
« Non preoccuparti. » ribatté la mora mostrandogli un dolce sorriso.
Non faceva altro che pensare quella sera, per vari motivi. Ciò che la incuriosiva di più, però, fu quel nome, di quella persona che scambiò per lei: Vic.
« Ti starai domandando perché continuavo a chiamarti Vic, vero? » continuò con un tono di voce, questa volta, più debole.
Kay lo guardò stupita. Si chiedeva come avesse intuito. Era così facile leggerle in volto?
« In realtà … non posso negarlo. »
Harry forzò un sorriso, cercando di nasconderle il dolore che lo divorava.
« Victoria, la mia ragazza. » mormorò voltando il viso verso la strada ancora una volta.
Karen sentì il mondo crollarle addosso.
Aveva la ragazza. Che stupida, pensò. Riesaminò la confessione fatta a Harry riguardo alle sue avventure amorose, aveva centrato in pieno.
« Si. – annuì – Vedi lei si è … - gli si formò un nodo in gola prima di finire la frase – suicidata, qualche mese fa. »
A Karen le si formò un groppo, non riuscì a spiccare parola. Di scatto cercò di osservare l’espressione del riccio, che provava di nascondersi in tutti i modi. Ma una piccola lacrima che cadde dal viso fino al suo cappotto grigio, lo tradì.
La ragazza si fermò di scatto, cominciò a piangere pensando a quanto dolore si provasse a perdere la persona che si ama. Quella persona che consideri parte di te. Una delle cose più importanti della tua vita.
Tra qualche singhiozzo riuscì solamente a dire, « Mi dispiace. »
Harry si bloccò, non sentendo più i passi leggeri di Karen al suo fianco.
Si morse il labbro inferiore, disegnando sul viso una smorfia di dolore. Strinse così forte da sentire il sapore metallico del suo sangue in bocca.
« Non dovevo dirtelo. Scusami. » disse poi pentendosi di ciò che aveva parlato poco prima.
Karen era immobile, senza sapere cosa fare, « Parlare con degli sconosciuti, a volte, è un buon modo per alleviare il dolore. »
Provò a confortarlo. Non era molto, ma tentò.
Harry si voltò, non sapeva che reazione avrebbe dovuto avere con le parole che gli aveva detto Kay. Riuscì solo a visualizzare, anche solo per un attimo, il volto di Victoria, come se quelle fossero state parole sue.
Karen era speciale, e lui lo aveva appena capito.


PERDONO PER IL RITARDO!
Ero fuori casa in questi giori e non ho avuto modo di aggiornare.
Questa capitolo fa cagare, ma è abbastanza fondamentale.
Ho notato il calo di recensioni, spero che la storia non vi stia annoiando.
Allora, cosa ne pensate di Karen? Ed Harry? La sua confessione?
Si, lo so, è triste. :(
Sappiate che ho in mente una ONE-SHOT scritta dal punto di vista di Vic, la pubblicherò presto ma prima ci vogliono altri capitoli per arrivarci.
Ora smammo.
Bacii 'Depp' c:

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