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Autore: Alex98    31/07/2013    1 recensioni
I supereroi Marvel e Dc finalmente uniti per salvare insieme il mondo. Galactus, con l'aiuto di Thanos e Ultron, sono in procinto di attaccare la Terra, i Kree e gli Skrull li minacciano e un esercito di supercriminali guidati da Green Goblin con l'aiuto di Joker e presto di Loki si rivelerà un'altra terribile minaccia. Solo loro potranno salvare o vendicare il loro pianeta, tra due universi paralleli, uno Marvel e uno Dc.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
IL SORRISO DI JOKER
 
Nei capitoli precedenti di "Ultimate Avengers": Loki ha ucciso Odino e ha teso una trappola a Thor e a tutti i supereroi, facendo sprofondare Asgard. Thor piange la morte della madre e di molti abitanti che non è riuscito a salvare, impotente di fronte a quel disastro. Gli Illuminati invece Intanto, Loki e la sua squadra di criminali si preparano a sferrare un terribile doppio attacco.
 
Elivelivolo, 26 luglio 2013, ore 12:00
L'agente Coulson osservò il monitor del computer con uno sguardo cupo.
"Ti ho portato il caffè!" esclamò l'agente Hill, entrando nel suo ufficio.
"Bene, perché ne avrò proprio bisogno." commentò lui senza nemmeno distogliere lo sguardo dal computer.
"Cosa succede?"
"Avverto un continuo movimento nel portale interdimensionale."
A un tratto il volto sorridente di Joker comparve sul monitor.
"Troppo tardi!" ghignò, mostrando la città di Gotham in fiamme alle sue spalle.
L'agente Coulson trasalì per lo spavento.
Poi vide che Joker teneva fermo per un braccio un bambino, brandendo un coltello nella mano libera.
"Mando tutti gli eroi a Gotham." decise l'agente Hill.
"E come farete se intanto Loki si sta dirigendo verso New York?" le chiese Goblin, comparendo al fianco del suo collega.
"Mi stai rovinando il primo piano diabolico." si lamentò Joker.
L'agente Coulson si voltò verso Maria Hill e le ordinò, con un filo di voce: "Chiama Spiderman e Batman."
 
C'è un mondo intorno a noi che non esiste più, che rischia prima o poi di sprofondare giù! Finalmente ora c'è...chi lotta insieme a me! Con coraggio e lealtà noi combattiamo...chi minaccia la realtà in cui viviamo noi! Nel mondo adesso c'è...chi non si arrende mai! Nel mondo adesso c'è...chi non si arrende mai!!!
Ultimate Avengers, i più potenti eroi della Terra
(tratta dal cartone Avengers, Earth's mightiest heroes!)
 
Gotham City, 26 luglio 2013, ore 13:00
Joker si avvicinò al bambino imbavagliato e legato a una sedia in una casa abbandonata.
"Vuoi sapere come mi sono fatto questo sorriso?" gli chiese, giocherellando col coltello.
Il bambino ansimava sempre, colto da un attacco d'asma.
"Credo che a nessuno interessi la tua storia!" esclamò una voce alle spalle del criminale.
Joker si voltò e una ragnatela lo investì, gettandolo contro una parete.
Batman e Robin irruppero nella stanza.
"Serve aiuto?" domandò l'aiutante.
Spiderman slegò il bambino e urlò: "E' asmatico! Gli serve un inalatore!"
"Vado a cercare. Probabilmente prima questa era casa sua." decise Robin.
"Non ti smentisci mai, pipistrello." borbottò Joker.
"Neanche tu." aggiunse Batman, sferrandogli un vigoroso pugno sul volto.
"Trovato!" gridò Robin, lanciando l'inalatore a Spiderman che lo somministrò al bambino.
"Grazie." mormorò lui dopo aver finito.
"Spiderman!" sibilò Goblin investendo il supereroe con il suo velivolo.
Tutti i suoi nemici lo seguirono e poi fu la volta di quelli di Batman.
Il bambino, in preda al panico, continuò a usare l'inalatore.
"Scappa!" urlò Spiderman.
Lui ubbidì, ma Joker si liberò dalle ragnatele e lo afferrò da dietro.
Il bambino però fece in tempo a sferrargli un calcio che gli permise di fuggire.
Il criminale lo lasciò andare e pensò anche lui a Batman.
In quella che un tempo era una casa abitata da una felice famiglia, ora vi era uno scontro tra supereroi e supercriminali.
Robin era stato messo subito fuori combattimento e anche Spiderman e Batman non riuscivano più a contrastare gli avversari.
Alla fine, prima che perdessero i sensi, Superman decise di salvare il suo universo prima che fosse troppo tardi, anche se era contro il volere dello Shield, e portò via i suoi compagni, facendosi strada tra i nemici.
In seguito prese anche il bambino e volò a Metropolis.
"Così metterai in pericolo la tua città!" gli fece notare Batman.
"No, così la proteggerò." ribatté lui.
 
Metropolis, 26 luglio 2013, ore 15:00
Atterrò su un grattacielo della città e si rivolse al bambino per tranquillizzarlo.
"Come ti chiami?" gli domandò.
"James." rispose lui.
"Quanti anni hai?"
"Nove."
"Allora sei proprio grande. Senti, ho bisogno che tu faccia qualcosa per me."
"Vuoi che aiuti voi supereroi?"
"Sì, e il modo migliore per farlo è stare in un luogo sicuro. Ti ci porterò io."
Così Superman volò via con James.
Intanto Robin si contorceva per il dolore.
Non riusciva più a reggersi in piedi e in poco tempo si accorse di perdere energie.
"Non morire!" urlò Batman, disperato.
"E' stato un onore aiutarti." mormorò Robin, esalando il suo ultimo respiro.
"No!" urlò Batman.
Spiderman si tolse la maschera e osservò quella scena, pensando alla loro città distrutta.
In quel momento era solo Peter Parker e non poteva intervenire.
Probabilmente c'erano molti altri bambini in pericolo e lui non poteva fare nulla.
Crollò a terra mentre vide gli elicotteri dei nemici giungere verso di loro.
Joker si ergeva altezzoso su uno di essi, impugnando un mitra.
Superman a quel punto li raggiunse, ma Goblin gli lanciò una granata che definì molto speciale.
Infatti conteneva kriptonite.
La granata lo colpì sul braccio, facendolo cadere sul grattacielo.
"E' finita, Batman!" urlò Joker, trionfante.
Batman si voltò verso di lui e urlò: "Ti ucciderò, da vivo o da morto!"
"Io opterei più per la tua morte." puntualizzò il nemico.
"Hai ragione. E' finita." confermò Spiderman, rimettendosi la maschera.
"Cosa vuoi fare, Spidey?" sibilò Goblin.
"Ci alleiamo con voi."
Tutti lo osservarono, allibiti.
Il sorriso folle di Joker divenne un sorriso di curiosità.
"Allora vi arrendete?" domandò, esterrefatto.
Spiderman, anch'egli sorpreso di ciò che stava per dire, ribatté: "No, ci alleiamo con voi per sconfiggere Galactus."
 
CONTINUA...
   
 
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