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Autore: chocosrainbow    31/07/2013    3 recensioni
Caro Liam,
Sto morendo, lo so. Sentire, poi, queste parole dalla bocca del dottore hanno fatto in modo che io concretizzassi tutto. Ormai lo so, non ho molto altro tempo da vivere. La cosa che più mi fa male è non poter avere una famiglia con te, non poter avere dei figli nostri. Ricordi quando fantasticavamo sui nomi che avremmo voluto dargli? Mi mancherai Liam, mi mancherai davvero tanto. Ma non devi essere triste, tu devi andare avanti. Sei così giovane, e la tua carriera è appena all’inizio. Continua ad emozionare le tue Directioners come solo tu sai fare. Prova a trovare l’amore, promettimelo. Promettimi che almeno lo cercherai. Io devo essere solo un ricordo Lì, un bel ricordo da custodire nel tuo cuore. Sono solo una parentesi della tua vita, è il momento per te di andare avanti. Fallo per te, fallo per noi. Io ti guarderò da lassù, ti guarderò giocare con i tuoi figli, con tua moglie. E sarò felice per te. Ma Liam, devi promettermi che proverai anche tu ad essere felice. Non essere triste per la mia assenza, sii felice per me. Io sarò il tuo angelo custode.
Ti amo tanto.
Kate.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Angel


Liam's point of view
Kate ha sempre avuto problemi con l’asma e gli attacchi di panico. Portava sempre con sé il suo inalatore. Iniziò tutto un giorno quando mi chiamò in studio, mentre stavamo registrando le ultime canzoni del cd che sarebbe uscito solo due mesi dopo.
“Liam.. avete finito di registrare?” sapevo che qualcosa non andava, Kate non mi avrebbe mai chiamato mentre registravo.
“Amore.. cos’hai?” chiesi con una certa apprensione. “Stai bene? Dimmi cosa c’è che non va.” Continuai mentre mi allontanavo da Harry e Zayn che giocavano con alcuni strumenti.
“Nulla Lì. Solo.. ho delle fitte all’altezza del cuore un po’ forti, ma non è nulla di che, davvero. Torna a registrare, solo.. quando hai finito puoi venire?” sentii il suo respiro più pesante del solito attraverso il cellulare. Forse stava per farsi prendere dal panico.
“Kate, ascolta. Siediti e respira lentamente, io arrivo subito ok?” e senza aspettare che rispondesse chiusi la chiamata. Mi avvicinai a Paul per spiegargli la situazione. “Vuoi che venga con te?” mi chiese.
“No, non preoccuparti, vado da solo.”
“Liam.. guida piano.” Sorrisi in risposta. Presi le chiavi della macchina dalla tasca dei jeans e mi diressi fuori dallo studio.
 
Kate’s point of view     
Dopo aver chiamato Liam mi sedetti sul divano del nostro salotto. Chiusi gli occhi cercando di concentrarmi sul mio respiro per non farmi prendere dal panico. Aprii gli occhi leggermente più rilassata e il mio sguardo cadde sull’inalatore posto sul camino. Lentamente mi alzai per avvicinarmi ad esso e una volta preso, diedi due boccate aspettando che facesse effetto. Inutile, la situazione non migliorava. L’ansia mi pervase e il respiro divenne accelerato. Proprio quando stavo per avere un attacco di panico, Liam entrò.

Liam’s point of view
Entrai in casa e vidi Kate che faticava a respirare. Mi avvicinai in fretta cercando di sopprimere l’ansia che io stesso avevo, per non trasmetterne ulteriormente a lei. Le strofinai la schiena e iniziai a fare dei profondi respiri insieme a lei.
“Kate, hai usato l’inalatore?” le chiesi e lei annuì.
“Fai dei respiri lenti e profondi, ce la puoi fare, insieme a me.” E continuai a respirare in quel modo. “Ora andiamo in ospedale, va bene?” annuì semplicemente con gli occhi leggermente lucidi.
Una volta saliti in macchinai notai che il suo respiro lentamente stava ritornando normale, e sospirai, leggermente più rilassato.
“Non è nulla, vero?” mi girai verso di lei e le sorrisi per tranquillizzarla. Le presi una mano tra le mie e dissi: “lo scopriremo presto, ma sta’ calma, andrà tutto bene.” E guidai verso l’ospedale.
-
Dopo aver atteso alcuni minuti che parvero ore, un’infermiera ci fece accomodare in una stanza dove intravidi un altro dottore, probabilmente più competente per quel genere di cose. Mentre questo era intento ad esaminare Kate presi il cellulare, per avvertire i miei amici.
Mi accorsi di un messaggio di Harry arrivato una quindicina di minuti prima, che recitava:
Hey Lì, va tutto bene?
Diedi una veloce occhiata a Kate e premetti il tasto ‘rispondi’:
il medico la sta visitando in questo momento, sono abbastanza preoccupato.
La risposta non tardò ad arrivare:
Abbiamo smesso di registrare, vuoi che veniamo lì?
Digitai un frettoloso ‘come volete’ e riposi il cellulare nella tasca del giubbotto.
Presi posto accanto a Kate porgendole la mia mano che lei non esitò a stringere. Sorrise tristemente ed appoggiò la testa sulla mia spalla, mentre io le diedi un leggero bacio sulla tempia.
“Hai detto tutto al dottore?” lei chiuse gli occhi, annuendo appena con il capo.
“Abbiamo bisogno che lei rimanga qui per qualche giorno per tenere sotto controllo la situazione.” Constatò il dottore dopo aver esaminato alcune carte.
“Come? Perché?” chiesi allarmato.
“La sua pressione arteriosa è molto elevata per la sua età, poi il suo cuore non ha un ritmo regolare e inoltre dice di avere un po’ di nausea. Ha bisogno di restare in ospedale per essere controllata.” Spiegò brevemente mentre io sgranai gli occhi per il terrore delle sue parole.
“Cosa?” disse Kate debolmente.
“Vieni, ti accompagno in una stanza.” Il dottore ci fece strada verso quel corridoio spoglio ed incolore.
-
Restai nella sua stanza fin quando non sentii il suo respiro pesante, segno che fosse caduta in un sonno profondo. Le baciai leggermente le labbra e presi il cellulare che aveva iniziato a squillare.
“Pronto?” risposi senza guardare chi mi stesse chiamando.
“Liam, siamo in ospedale. Dove dobbiamo venire?” la voce di Harry dall’altro lato mi diede un leggero conforto.
“Aspettatemi all’entrata, arrivo subito.” Staccai la chiamata e presi l’ascensore pigiando sul piano-terra. Davanti all’entrata scorsi subito i miei quattro amici che si guardavano intorno, preoccupati.
“Allora?” Louis che fu il primo a vedermi, mi rivolse quella domanda.
“La sua pressione arteriosa è elevata e il suo cuore batte più veloce del solito, l’hanno ricoverata.” Spiegai e sospirai. “Ho paura.” Continuai con gli occhi più lucidi del normale.
Niall si fece avanti e avvolse le sue braccia intorno a me permettendomi di piangere sulla sua spalla. Si unirono anche gli altri e dopo pochi minuti mi staccai, guidandoli verso la stanza dove era ricoverata Kate.
Le pareti erano bianche, tipiche degli ospedali e l’odore era quasi nauseante. Il silenzio veniva interrotto solo dal monitor che rilevava la frequenza cardiaca il quale, con un tubo era collegato al braccio di Kate.
-
Era ormai passata una settimana e se all’inizio avevo una benché minima speranza che lei potesse guarire o quantomeno migliorare, ora le mie speranze erano sepolte. Ogni giorno diventava sempre più debole e ogni volta che la vedevo stare in piedi solo per pochi minuti perché non ce la faceva, uscivo dalla stanza per non mostrarmi debole, e per non permettere alle mie lacrime di scendere proprio davanti a lei che in quel momento, più che in qualsiasi altro, aveva bisogno di me.
Noi sognavamo di avere una famiglia tutta nostra, di avere dei bambini. Anche i ragazzi stavano male nel vederla in quello stato. Le volevano bene, e sapevamo che la stavamo perdendo, giorno dopo giorno. Qualche giorno prima che ci lasciasse, decise di scrivermi una lettera. Probabilmente aveva capito che ormai, non avrebbe retto per tanto altro tempo.

Caro Liam,
Sto morendo, lo so. Sentire, poi, queste parole dalla bocca del dottore hanno fatto in modo che io concretizzassi tutto. Ormai lo so, non ho molto altro tempo da vivere. La cosa che più mi fa male è non poter avere una famiglia con te, non poter avere dei figli nostri. Ricordi quando fantasticavamo sui nomi che avremmo voluto dargli? Mi mancherai Liam, mi mancherai davvero tanto. Ma non devi essere triste, tu devi andare avanti. Sei così giovane, e la tua carriera è appena all’inizio. Continua ad emozionare le tue Directioners come solo tu sai fare. Prova a trovare l’amore, promettimelo. Promettimi che almeno lo cercherai. Io devo essere solo un ricordo Lì, un bel ricordo da custodire nel tuo cuore. Sono solo una parentesi della tua vita, è il momento per te di andare avanti. Fallo per te, fallo per noi. Io ti guarderò da lassù, ti guarderò giocare con i tuoi figli, con tua moglie. E sarò felice per te. Ma Liam, devi promettermi che proverai anche tu ad essere felice. Non essere triste per la mia assenza, sii felice per me. Io sarò il tuo angelo custode.
Ti amo tanto.                                
Kate.
-
Ho letto la lettera ogni giorno da quando mi aveva lasciato, appena un anno prima.
Il mio cuore è a pezzi e lei mi manca terribilmente. Ora sto andando insieme ai miei amici sulla sua tomba.
“Tutto bene, Lì?” mi riscuote Zayn.
“Non posso credere che sia passato già un anno, vorrei che fosse ancora qui.” I ragazzi sospirano, tristi.
“Forse.. la sua presenza era molto più importante lassù, forse ricopre un ruolo fondamentale, forse è in un posto migliore.” Sussurra Niall. Mi asciugo una lacrima mentre mi accingo ad entrare nel cimitero.
“Se vuoi ti lasciamo da solo un momento.” Zayn mi guarda, dopo essere arrivati davanti alla sua tomba. Annuisco, mesto mentre loro si allontanano.
“Perché non le parli?” mi volto indietro e vedo una bambina che avrà sui sei anni, fissarmi. “Mia mamma dice che gli angeli ti sentono, anche mio padre è un angelo.” Mi perdo qualche secondo a guardarla. I suoi occhi azzurri si sposano perfettamente con i capelli biondi, raccolti con una forcina.
Mi abbasso alla sua altezza “se lo dici tu” dico e lei mi sorride.
Mi alzo e fisso nuovamente la lapide di Kate, mentre la bambina si siede su quella affianco strappando di tanto in tanto qualche erbaccia dal terreno.
“Lo sai che le assomigli molto?” la bambina si gira verso di me, curiosa.
“Allora doveva essere davvero bellissima.” Dice lei.
Ridacchio, piacevolmente sorpreso da quella risposta, “già, lo era..” sussurrò appena.
“Mi manchi, Kate. E’ già passato un anno e la tua assenza è insopportabile. Mi manca vederti ridere, piangere o anche avere problemi di respirazione. Mi manca tutto di te. E so già che se adesso fossi stata qui mi avresti fatto una ramanzina. So che mi hai detto di andare avanti, e ci sto provando. Cercherò di farlo con te. Ricorda però che ti amo e ti amerò sempre.” Mi asciugo una lacrima. Poso un fiore sulla sua lapide e mi avvicino alla bambina.
“Come ti chiami?”
“Denise tu?” chiede con voce dolce.
“Liam” sorrido. Prendo la sua mano nella mia e inizio a camminare “Vedi la tua mamma?” le chiedo.
“Mamma!” urla e corre verso una giovane donna.
“Non farmi spaventare mai più in questo modo, Denise. Capito?” la vedo rimproverare la bambina e subito dopo abbracciarla.
“Grazie per averla tenuta d’occhio, io sono Jessy.” Si presenta porgendomi la mano, che stringo dicendo il mio nome.
“Figurati, è una bambina davvero dolce. Non c’è motivo di preoccuparsi.” Le dico appoggiando una mano sulla spalla per infonderle sicurezza.
“Si, lo so. Solo che è una bambina così vivace e da quando il padre è.. è morto è stata un po’ dura per entrambe.” Mormora in risposta.
“Mi dispiace.”
“Non devi, sono cose che succedo..”
“Già.” Sospiro, “Anche la mia ragazza è morta. Problemi al cuore, alla respirazione.”
“Mi dispiace.”
“Non devi, sono cose che succedono.” E sorridiamo insieme.
“Posso offrirti una tazza di caffè?” mi chiede.
Sorrido annuendo, “Volentieri.” Dico e dopo aver inviato un messaggio ai ragazzi per avvisarli, seguo Jessy.

Grazie.” Sussurro a Kate mentre guardo il cielo. E per un attimo, mi sembra di percepire il suo sorriso, come se fosse accanto a me.
 
 
 
 
  
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