Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
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Autore: itshikarii    31/07/2013    5 recensioni
“Ma tu..” dicemmo assieme. “Sei uguale a me!” continuammo assieme. Oddio sembrava tanto una scena da film.
La mia sosia si infilò gli occhiali da sole e si sedette di fronte a me.
“Perché ti infili gli occhiali?”
“Perché non voglio che mi riconoscano..” guardò a destra ed a sinistra prima di rivolgermi una sorriso dolcissimo. “Tu sai chi sono?”
“La mia sosia?” tentai ma sapevo che non era quella la risposta giusta.
“Sono Taylor Swift, la cantautrice americana.”
“E che ci fai qui, in questa piovosa città di Londra?” chiesi curiosa di ascoltare la sua risposta.
“E’ una lunga e stressante storia.”
“Se la tua vita è stressante allora la mia come deve essere?” chiesi con sarcasmo.
“Proviamo a vedere, no?”
“Che vuoi dire?” mi spinsi più vicino a lei e la guardai con uno sguardo impaurito. Lei sorrideva.
“Scambiamoci vita per un mese.”
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                          (9)
                                                                                                                 Fifa and truth.
 Mary
 
 
“Taylor!”
Mi girai vedendo Harry correre verso di me.
Quando ero uscita dal ripostiglio l’avevo visto che parlava con i suoi amici e non avevo voluto disturbarlo.
Posai il bicchiere che avevo in mano e mi avvicinai verso di lui, come per diminuire la distanza che ci separava.
“Ehi.” Sorrisi mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Hai finito qui?”
“Si. Possiamo andare.” Decise e mi prese per mano.
Nonostante mi avesse già preso più volte per mano, era sempre come la prima volta: sentivo una specie di scossa che mi percorreva tutta la schiena.
Facendoci largo tra la folla, riuscimmo ad arrivare all’uscita del parco per poterci mettere in macchina.
“Allora ciccio, dove mi porti?” chiesi mentre infilavo la cintura. Avevo leggermente paura dopo l’andata di qualche ora fa.
“In un bel ristorante.” Rispose infilando le chiavi.
“D’accordo.”
Quello che sentii dopo fu il rumore del motore della macchina, poi il silenzio regnò intorno a noi.
Mi sentivo un po’ strana. Avevo paura di aver detto o fatto qualcosa di brutto e quindi incominciai a pensare.
In effetti, quando l’avevo incontrato prima di andare in macchina aveva la faccia preoccupata. Mi dovevo preoccupare?
Insomma ci conoscevamo da pochissimo- per non dire niente- ma riuscivo a capire quando aveva qualcosa.
 
Dopo un interminabile viaggio in macchina, che poi scoprii era durato solo venti minuti, Harry spense il motore e, dopo esser sceso, mi fece scendere a sua volta.
Durante il viaggio l’avevo guardato più volte, ma lui nemmeno una volta: era teso e concentrato verso la strada.
“Merda!” lo sentii urlare. Ero rimasta un po’ più indietro per allacciarmi la scarpa e lo raggiunsi in un secondo.
“Che succede?” chiesi guardandolo preoccupata.
“Il ristorante…- si girò e, per la prima volta in tutta la serata, mi aveva guardata negli occhi con un piccolo sorriso dispiaciuto- è chiuso.”
“Come?” misi una mano davanti alla bocca e cercai di non ridere. “Ma.. non avevi prenotato?” chiesi liberando una piccola risatina.
“Facevo conto sul fatto che eravamo famosi e che ci avrebbero fatto entrare.” Si grattò la nuca imbarazzato e si sistemo il ciuffo.
Gli presi la mano e giocherellai, con l’altra mia mano libera, con le sue dita. Poi l’abbassai intrecciandola meglio con la mia. “E che si fa, mister-sono-famoso?” chiesi sorridendo mentre ritornavamo verso la macchina.
“Tu.. cosa vorresti fare?”
“Uhm..” ci pensai ed in un attimo tutti i ricordi dei sabati trascorsi insieme a Helen mi fecero venire un’idea. “Io e la mia migliore amica, di solito, compravamo del cibo take-away al Mc Donalds e poi andavamo a casa a giocare con la playstation.- mi girai per vedere la sua faccia- che ne dici?”
Ci fermammo quando arrivammo alla macchina.
Alzò la sua mano, ancora intrecciata alla mia, e baciò la mia. Arrossii lievemente, mi stavo piano piano abituando a quei suoi gesti.
“Mi pare perfetto.”
Feci il mio miglior sorriso e levai, a malincuore, la mia mano dalla sua per aprirmi la portiera. Mi bloccai prima di entrare e, ancora fuori, mi ricordai una cosa. “Harry, nel mio appartamento qui a Londra non ho la playstation.” Dissi mortificata.
“Tranquilla, ne ho una a casa mia.” Disse prima di entrare in macchina. Lo imitai e ci avviammo verso il Mc donalds più vicino.
 
“Dovevi prendere per forza tutte queste cose?” mi urlò Harry, mentre prendeva il sacchetto, pensante, che gli stava porgendo la cassiera augurandoci una buona serata.
“Harold caro, ho semplicemente preso delle crocchette di pollo, un panino, una confezione di patatine grande,  uno scatolo di crocchette al formaggio ed una coca cola. Mentre tu hai preso..”
“Semplicemente un menù completo?”
Abbassai lo sguardo trattenendo un sorriso. “Ero indecisa.. e poi possiamo dividercele, stupido.” Dissi mentre rubavo qualche patatina all’interno del sacchetto.
“D’accordo, d’accordo. –disse lui arrendendosi e ridendo- Andiamo a casa.”
“Ma come? Non possiamo mangiare ora?
“In macchina? Nella mia macchina?”
Lo guardai pensando stesse scherzando, ma era serio. Alzai le braccia come segno di resa e mi sistemai il sacchetto a terra, tra i miei piedi e ci avviamo verso l’appartamento di Harry.
 
“Taylor, mi passi la salsa per le patatine?”
Aveva detto che avevo ordinato troppe cose.
Aveva detto che non li voleva.
Aveva detto che li avrei dovuto mangiare solo io.
Adesso? Si sta divorando tutto e fra poco mangerà pure me.
AIUTO.
 
“Hai scelto con che cosa vuoi giocare?” sbucò Harry dalla porta.
Ero in camera sua alla ricerca di qualche gioco per la playstation.
“Harry, hai solo fifa.”
“Lo so.”
Mi girai verso di lui con una faccia da cucciola e tra le mani tre ‘fifa’ 2009-2010-2011. “Non hai qualche gioco tipo Final Fantasy?”
“No.”
Abbassai lo sguardo più triste, ma poi lo sollevai ridendo. “Tanto mi piace anche fifa.” Dissi infilando il gioco all’interno della console ed accendendo la televisione. Presi i due joystick e quando mi girai, trovai Harry seduto in mezzo al letto con le gambe divaricate.
Gli passai un joystick e tenni l’altro in mano.
“Uhm.. Harry?”
“Mmh?” alzò lo sguardo per guardarmi, dopo aver ammaccato ‘start’ nel menù principale.
“Dove minchia mi siedo? Ti sei preso tutto il letto!”
Sorrise e diede qualche colpo nel letto, proprio nello spazio tra le sue gambe, per farmi capire che mi dovevo sedere lì. Sorrisi teneramente e mi sistemai lì, fra le sue gambe con la mia schiena contro il suo petto. Fece passare le sue braccia di fronte a me, circondando così il mio corpo.
La verità? Stavo davvero bene e non mi sarei mossa di lì nemmeno per tutto l’oro del mondo.
Sentii la testa di Harry poggiarsi sopra la mia spalla destra, mentre selezionava la suo squadra di calcio. “Che ne dici di rendere il tutto più.. emozionante?” mi sussurrò all’orecchio.
“Che..che vuoi dire?”
“Che ne dici di uno..- fece una pausa ad effetto per lasciarmi un bacio nella spalla.- strip fifa?”
Mi staccai leggermente, ridendo, per poterlo guardare. “Sul serio?” risi mentre mi riprendeva tra le braccia.
“Sul serio. Ogni goal equivale ad un indumento da levarsi. Va bene?”
“D’accordo.- scelsi l’Italia come squadra e Harry ammaccò il tasto ‘inizia’.- te la sei cercata Styles.”
 
“Un’altra partita!”
“Taylor, sono rimasto in mutande. Se dovessi fare altri goal, rimarrei nudo!”
Risi nel vedere Harry completamente nudo e tutti i suoi vestiti sul letto o sul pavimento.
La partita era finita 3-0 per me.
“Ed allora?” chiesi mentre cercavo di ritornare al menù principale, quando Harry mi tolse il joystick per spiaccicarmi contro il suo petto. Mi fece girare e mi trovai a cavalcioni su di lui.
“Sei troppo vestita.” La sua mano arrivò alla cerniera posta dietro il vestito e l’abbassò lentamente.
Passò più volte un dito sulla mia pelle scoperta dall’apertura del vestito, provocandomi così infiniti brividi.
Presi il suo viso tra le mani e puntai il suo sguardo contro il mio, appoggiando la mia fronte contro la sua.
“Harry..- sussurrai così piano che nemmeno io riuscii a sentirmi- Harry.” Ripetei con più voce. “Non te ne andrai, vero? Domani mattina mi risveglierò con te accanto, vero? Non troverò un biglietto con..” non riuscii a continuare che le sue labbra si erano posate sulle mie.
Si staccarono alcuni minuti dopo e già ne sentivo la mancanza.
“Taylor, resterò qui. Domani mattina sarò qui con te a tenerti stretta tra le mie braccia.- mi accarezzò la guancia- credo di essermi innamorato di te.”
Lo baciai, stavolta con prepotenza.
Non mi interessava se aveva detto ‘credo’, perché l’avrei detto anch’io. Anch’io mi stavo innamorando di lui e volevo solo godermi il momento.
Solo io e lui.
 
Taylor
 
“Jack, quando arriviamo?” chiesi sistemandomi meglio nel sedile della sua macchina.
Dopo che eravamo usciti dalla discoteca, eravamo andati a prendere qualcosa in un bar lì vicino.
“Scusa, ma non abito proprio in città.” Mi rispose, entrando in una stradina. Guardavo con attenzione, ero nervosa. Molto. “Siamo arrivati.” Frenò di botto e, per un pelo, riuscii a pararmi mettendo le mani sul cruscotto. Scese dalla macchina ed io lo seguii.
Quello che vedevo davanti i miei occhi era un enorme palazzo  grigio, un po’ desolato e con le scale antincendio pieni di tizi che fumavano.
Mi strinsi nella giacca che mi aveva prestato Jack e lo raggiusi dentro l’ascensore.
Salimmo al terzo piano e prima di raggiungere l’appartamento mi prese la mano e mi strinse tra le sue braccia. Mi accarezzava i capelli ed io circondai la sua vita con le braccia, appoggiando il viso sul suo petto.
“Scusa se prima ero un po’ freddo, ma in macchina voglio stare concentrato.”
Mi disse dolcemente.
Sorrisi per poi staccarmi. “Tranquillo.” E gli diedi un bacio fugace sulle labbra.
Ci incamminammo verso l’appartamento, quando trovammo la porta socchiusa. “Io l’ho chiusa.- disse guardando il mio sguardo confuso.- Deve esserci qualcuno dentro.”
Avevo paura e strinsi la sua mano forte, cercando di farmi coraggio.
Attraversammo il corridoio per arrivare al salone, dove c’era una donna seduta con le mani sopra le gambe che non appena ci vide, fece un grande sorriso.
“Jack!”
“Che diamine ci fai qui?!” urlò stringendo di più la mia mano e cercando di portarmi dietro la sua schiena.
“Tesoro, io..” provò la signora alzandosi e venendo verso di noi.
“Non mi interessa mam.. Elisa. Chi ti ha dato il permesso di entrare nel mio appartamento? Vattene, non ti voglio ascoltare mai più.” le fece segno di andarsene.
La donna si rattristo e si avviò verso la porta, ma si fermò un attimo per osservarmi e sorridermi. “Che bella ragazza..” mi disse. Le sorrisi come ringraziamento e la osservai andare verso l’uscita e sentii il rumore della porta chiudersi.
Jack allentò la presa fino a staccarla completamente e si andò a sedere nel divano, prendendosi la testa tra le mani.
Lo seguii e mi sedetti accanto a lui. Gli posai una mano sulla spalla.
Prima che potessi dire qualsiasi cosa, Jack mi anticipò. “Quella era mia madre, cioè Elisa. La mia mamma adottiva.- alzò il viso e gli presi le sue mani tra le mie.- Sono arrabbiato con lei, anzi furioso.”
“Perché..?”
“Mi ha mentito per venticinque anni.- fece un grosso respiro.- mi ha detto la verità solamente due mesi fa, per il mio compleanno. Bel regalo, eh? Se me l’avesse detto a tempo debito non mi sarei arrabbiato con lei, ma mi ha mentito ed io odi che mente.”
Un enorme fitta mi venne in mezzo allo stomaco e via via si faceva più grande. Anch’io gli avevo mentito, avrebbe odiato anche me?
“Per fortuna che ci sei tu.” Disse stringendomi in un abbraccio.
Ecco, adesso la fitta era arrivata anche in mezzo al petto.

 
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ALOHA.
 
Siete libere di uccidermi, farmi a pezzettini e darmi in pasto ai cani.
Me lo merito.
Non aggiorno da un mese e due, esattamente.
Stavolta non ho scuse del tipo ‘sono stata impegnata’ bla,bla,bla.
Ho scritto il capitolo, tipo due settimane fa, ma non avendo idee, l’ho lasciato lì. A fare la muffa.
Oggi ho riacceso il computer ed ho detto: PORCO UNICORNO, ma io DEVO aggiornare.
Ho cancellato TUTTO il capitolo e l’ho riscritto oggi e l’ho finito adesso! Lolz
Comunque volevo informarvi che la storia avrà altri tre o quattro capitoli-epilogo compreso. çç
Che ne dite di questo capitolo? A me, sinceramente, piace OuO
Comunque (x2) come va, girls? Che mi raccontate? Vi state divertendo?
Bene, avevo preparato trenta mila cose da dirvi, ma non mi viene in mente niente.
Ah si (?) avevo detto che erano Taylor e Jack che avrebbero fatto fiki fiki (???) invece lo fanno Harry e Mary mlmlm
OK, LA SMETTO.
VI AMO TANTO, COME SEMPRE. SIETE DOLCISSIME NELLE RECENSIONI E MI FATE COMMUOVERE. UN BACIONE ED ALLA PROSSIMA :***

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