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Autore: Pachiderma Anarchico    01/08/2013    3 recensioni
Può un serpente fermarsi l'attimo prima di uccidere?
Il suo sibilo sadico nasconde un messaggio occulto?
Quanto può essere velenoso il veleno di qualcuno che non può provare amore?
Esiste un serpente tanto bello quanto dannato?
Quanto era davvero pericoloso Tom Orvoloson Riddle?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Minerva McGranitt, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Lo sguardo cadde sul riflesso nello specchio, il suo riflesso.

Capelli neri come la notte risplendevano ordinati sulla fronte chiara. Il viso, dai tratti delicati e eterei, ospitava due occhi blu acciaio, al momento indecifrabili, e delle labbra piene di un tenue color rosa antico. La figura del suo corpo, nella divisa nera con il simbolo di un serpente verde e argento sul lato sinistro, era nel complesso altezzosa e distinta. La mano sfiorò la bacchetta che portava sempre carezzandola dolcemente, poi la mise sotto la veste uscendo dai dormitori maschili di Serpeverde e si diresse verso la Sala Grande, salendo dal sotterraneo. Stava per entrare nella sala quando un sibilo lo fece voltare di scatto. Un serpente lungo quattro metri di un verde smeraldo scivolava silenzioso verso di lui.

-Nagini- sussurrò il giovane -Non puoi seguirmi fin qui-.

Si avvicinò al rettile e gli tocco affettuosamente la testa. Quello sibilò quasi come se facesse le fusa.

-Torna nei sotterranei e restaci.-

Il serpente annuì e si allontanò nell'attimo in cui una voce profonda parlò dietro di lui.

-Non vai a goderti il banchetto di inizio anno Tom?-

Tom Riddle si voltò per incontrare gli occhi di Albus Silente, che sembravano scrutarlo con circospezione.

-Si certo, ho ritardato a disfare il baule, ma adesso vado- disse lui sicuro e affabile, senza il minimo tentennamento. Si apprestò a dirigersi verso la Sala Grande, la cui porta era proprio davanti a lui. Tom era sicuro che Silente sapesse del serpente, che lo avesse visto in quel momento o ne era a conoscenza da prima, non era importante. Lo sapeva ma aveva taciuto, lo sapeva ma non aveva detto niente.

Qualunque altro insegnante avrebbe sentenziato che un serpente non era ammesso a Hogwarts, gli avrebbe tolto dei punti o la carica di prefetto per aver introdotto un animale di nascosto nel castello, ma lui no.

A che gioco stava giocando?

Molti occhi caddero su lui quando scivolò agilmente fra i tavoli per raggiungere quello della sua casa, Serpeverde, ma lui non ci badò. Era abituato ad essere spesso al centro dell'attenzione per le sue ottime capacità magiche o per aver parlato con un serpente nel parco della scuola.

Si sedette al centro fra due compagni, in mezzo ai soliti compari che si trascinavano ovunque lui andasse, ammirandolo e guardandolo con rispetto.

Gli occhi freddi e imperturbabili di Tom si posarono su Silente, al tavolo degli insegnanti, seduto accanto al preside Dippet, che si serviva tranquillo di arrosto di maiale parlando sommessamente con quest'ultimo.

Che cosa credeva, che si sarebbe accontentato di un rospo?

Eppure, anche se Silente non sembrava volesse denunciare Tom, egli non credeva che avrebbe lasciato perdere. Gli avrebbe rifilato le solite storie sulla lealtà, l'amore e sciocchezze simili?

E proprio mente si serviva di costolette, l'acciaio dei suoi occhi si allacciò al celeste di quelli dell'insegnante, che annuì amichevolmente in segno di bentornato.

Tom annuì di rimando, ma non c'era niente di amichevole nel suo cenno rigido. Socchiuse le palpebre affilando lo sguardo proprio quando una fenice dalle piume scarlatte e gli occhi brillanti compariva sulla spalla di Silente.

Quel pennuto era permesso, la sua Nagini no.

Lo vedremo” pensò, sorridendo pericolosamente.

Che il sesto anno inizi.





Spazio Autrice.
SI, sono le 2.02 di notte che io non ho voglia di andare a letto, per questo vi sbatto questa bella storiella su uno dei miei personaggi preferiti di quella meravigliosa saga che si chiama Harry Potter, ne avete sentito parlare?
Dopotutto, "non ci sarà bambino al mondo che non conoscerà il suo nome".
Si parte dall'inizio del 6°anno di Tom Riddle, ha già aperto la Camera dei Segreti al quinto e Mirtilla Malcontenta è già bella che morta.
Silente è insegnante di Trasfigurazione ed è l'unico a non subire il fascino del giovane Sperverde, cosa che lo irrita non poco xD
Bene, detto questo non so se continuarla o meno, l'ho scritta in un lampo di genio.
Fatemi sapere che ve ne pare, e ricordate,
We Are the HP Generation.

  
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