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Autore: Seekerofdreams_    01/08/2013    14 recensioni
Never ever give up è la storia di una ragazza che vive di musica, libri e scrittura.
Combatte contro qualcosa più grande di lei, ma non si arrende mai, ha imparato che bisogna lottare a denti stretti per ottenere qualcosa e vivere e ci riuscirà, grazie alla musica e forse, grazie anche a un paio di occhi color cioccolato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno





 

Ancora una volta finisco con la schiena contro il muro, odio la scuola, odio essere presa in giro ogni santo giorno dai miei compagni.
Abbasso la testa cercando la forza di rialzarmi, mi fa male tutto eppure torno in piedi, mi massaggio leggermente la schiena prima di fulminare con lo sguardo quegli esseri viscidi che mi ritrovo come compagni di classe.
"Hai finito?" chiedo a quello che si considera il capo.
"E' inutile che provi a reagire, sei solo una stupida illusa!" mi dice cattivo.
Non riesco a rispondere che la professoressa fa il suo ingresso in aula, ci guarda, sa tutto eppure fa le orecchie da mercante, sbuffo sedendomi nel mio posto vicino alla finestra.
Guardo fuori e la pioggia battente mi ipnotizza con il suo ritmo costante, sono all'ultimo anno del liceo, presto mi lascerò tutto alle spalle, ne sono sicura.
Riporto lo sguardo sul banco, tiro fuori il diario dalla borsa, quel rettangolino pieno di fogli è parte della mia vita, ci scrivo sopra tutto quello che mi passa per la mente...o quasi tutto!
Lo apro e rido per l'immagine che ho attaccato tra la copertina rigida e la prima pagina.
Niall, Liam, Louis, Harry e Zayn con delle espressioni buffe addosso.
"Ancora quei froci?" commenta lo scemo di turno.
Non rispondo, non ne vale la pena, per loro possono essere quello che vogliono ma io so cosa sono per me, l'aiuto che mi danno ogni singolo giorno.
Seguo la lezione distrattamente, non ho voglia di sentire stupide formule chimiche, non mi è mai piaciuta come materia, canticchio nella mia mente il ritornello di More Than This, cosa farei senza di loro? Mi fanno ridere quando tutto il mondo mi fa piangere, mi stanno accanto quando il resto del mondo mi lascia da parte, mi calmano con le loro canzoni mentre il mondo mi fa innervosire.
La giornata passa troppo lentamente per i miei gusti, finalmente esco da quel carcere e mi avvio per le strade affollate di Wolvehampton, oh... non vi ho detto praticamente niente di me, che sbadata che sono, non ci fate caso!
Avete capito bene, vivo nella stessa città di Liam ma fidatevi è talmente grande che non l'ho incontrato mai, nemmeno per sbaglio!

Attraverso la strada e raggiungo casa mia, c'è solo mia madre in casa, mio padre e mia sorella sono a Londra, il primo  lavora lì per metà dell'anno, mentre la seconda è al college, l'anno prossimo li raggiungerò anche io, mi dispiace solo per la piccola donna che adesso sta mettendo in tavola un bel piatto di pasta fumante.
"Ciao mammina!" le dico con un sorriso sulle labbra.
"Ciao tesoro, com'è andata a scuola?" mi chiede premurosa.
"Bene, sempre la solita!" dico con un sorriso falso.
"Prima o poi scoprirò cosa nascondi!" mi minaccia con la forchetta e io scoppio a ridere.
Amo mia madre, è la donna più forte che io conosca, ha sempre i suoi difetti eh, ma chi non li ha in questo mondo?
Mangiamo tranquillamente mentre mi racconta la sua giornata piena, nonostante sia una casalinga è sempre indaffarata!
"Ah, ho sentito che Liam è tornato a casa!" dice tranquillamente mentre io ho un mezzo infarto.
"Come è tornato a casa?" chiedo incredula.
"Così si vociferava in giro, la città è grande ma quando si tratta di loro si sa sempre tutto" ride.
"Chissà se questa volta riuscirò a vederlo" sbuffo.
"Bè se tu ogni volta che è in città ti richiudi in casa perchè non vuoi fare una figuraccia davanti a lui, mmh... penso che nemmeno questa volta ci riuscirai!" ride prendendomi in giro.
"Mamma, tu dovresti supportarmi!" dico sbuffando.
"Infatti, te lo dico per te, esci e prova a cercarlo, te ne pentirai davvero se non farai qualcosa!" mi dice con un sorriso talmente dolce da farmi sciogliere il cuore.

Il mondo fuori può anche fare male sotto alcuni punti di vista, ma il mondo finisce alla porta di casa mia, qui dentro con la mia famiglia sono felice, tirano fuori il meglio di me.
Salgo nella mia stanza e i poster al muro attirano la mia attenzione, rido verso il viso gigante di Zayn che sorride.
"Zay è inutile mi vado a cambiare in bagno!" dico ridendo, mi sento una scema eppure loro anche da un poster tirano fuori il meglio di me.
Prendo una maglia pulita e vado in bagno, mi lavo e nonostante mi sento sola, sorrido al riflesso sullo specchio, pettino i miei lunghi capelli cas...no aspetta la parrucchiera ha detto che i miei capelli sono biondo cenere scuro, che alla fine è castano chiaro, non ve ne importa niente lo so. Sorrido, i miei occhi verdi brillano di una speranza che mi porto dietro ogni giorno.
Vengo presa in giro, derisa, mi sento sola, ma c'è una cosa che nessuno può portarmi via, il mio essere una bambina, non nel senso che non sono matura, perchè quello, per cause di forza maggiore, lo sono diventata; ma i bambini nonostante tutto si rialzano ad affrontare la vita, riprovano e riprovano fino a quando non ci riescono e io faccio lo stesso.
Torno in stanza e controllo il cellulare, un messaggio.

"Oddio Liam è lììììììì!"


Rido per tutte le faccine idiote alla fine del messaggio e rispondo ad Abby, la mia amica virtuale, conosciuta su un gruppo di Directioners, non l'ho mai incontrata di persona ma mi sento così legata a lei che mi sembra di conoscerla dall'asilo.

"Adesso mi faccio un giro e vedo se riesco a trovarlo"


Invio e sono sicura che starà sclerando, mi risponde poco dopo.

"Oddio voglio essere in quella città, ora!"


Rido e scuoto la testa, come sei lei non fosse fortunata, vive a Doncaster e va nella stessa scuola che frequentava Louis, messaggio ancora un pò con lei poi scendo al piano di sotto, entro nella stanza che preferisco in quella casa, la stanza della musica, così mi piace chiamarla.
Mi siedo al pianoforte posto al centro della stanza, nero e lucido, immenso come la musica.
Inizio a sfiorare i tasti dolcemente e la melodia prende forma tra le mie mani, chiudo gli occhi lasciandomi trasportare da quel suono dolce e intenso.
Li riapro trovando mia madre sulla porta, le sorrido concludendo la canzone.
"Hai lezione oggi pomeriggio?" mi chiede.
"Si, adesso vado a fare un giro e poi vado direttamente a scuola!" dico alzandomi, mi guardo intorno, una grande vetrata da sul giardino di casa, di fronte al pianoforte ci sono la chitarra classica di mia sorella, una serie interminabile di dischi dei miei, un giradischi di quelli che se messi all'asta su e-bay frutterebbe un patrimonio per quanto è vecchio e poi il mio ultimo acquisto, una chitarra elettrica bianca, la musica fa davvero parte di me.
"Ora vado" dico a mia madre recuperando la mia borsa nel guardaroba.
"Attenzione, mandami un messaggio ogni tanto!" mi dice salutandomi.
"Certo mami, non ti preoccupare!" rido uscendo di casa.

Infilo le mie inseparabili cuffie e mi avvio verso il centro città, quando Liam torna va quasi sempre al centro commerciale, faccio qualche metro a piedi e prendo il bus che mi porterà lì.
Giro per due ore tra negozi e negozietti ma non si vede, ormai è tardi, devo andare a lezione, sbuffo, mi collego dal telefono e scrivo un tweet.


"@Real_Liam_Payne siamo nella stessa città e nemmeno questa volta sono riuscita a vederti, dove ti nascondi?"



Invio, rimetto il cellulare in tasca e prendo ancora una volta il bus fino alla scuola di musica.
Questa è un pò la mia seconda casa, passo molto tempo tra queste mura, un pò per perfezionarmi e un pò per staccare la spina. Non è una delle migliori della città, siamo veramente pochi a frequentarla, forse perchè il professore è un pò particolare ma per me è il migliore del mondo.
"Ciao Serena!" sento una voce.
Serena? Chi è...ah, giusto sono io.
"Ciao" saluto sorridendo la segretaria.
"Il professore è impegnato un attimo" mi dice allegra.
"Oh, aspetterò qui!" dico sedendomi in una delle poltroncine verdi.
"Certo, fa pure!" ride ancora.
C'è qualcosa di strano, non ride mai così tanto, non vorrei farmi gli affari suoi ma se c'è una cosa che odio di me è la curiosità.
"E' successo qualcosa?" dico prima di scatenare una bomba.
"Speravo che lo chiedessi!" ride e si alza.
Perfetto. Adesso chi la ferma più?
"Hai presente il professore, no?" dice nervosa.
"S-si, vengo a lezione tre volte a settimana da anni, ormai lo conosco!" dico ridendo.
"Sai dove insegnava prima?" dice ridendo.
"Si, sempre qui a Wolverhampton ma nella scuola per i tecnici del suono!" rispondo.
"Esatto" batte le mani "Oggi è venuto a trovarlo un suo vecchio alunno!" ride.
"Ok, cosa c'è di strano?"  chiedo alzando un sopracciglio.
"Bè, il suo alunno è...porca miseria" dice prima di rimanere impalata
"Porca miseria?" rido ma lei rimane impalata, seguo la traiettoria del suo sguardo e mi zittisco all'istante.
Due uomini lo scortano, sorride verso di noi timido, la camicia di jeans lasciata aperta sulla maglietta bianca, i jeans chiari e la bandana rosse attaccata alla tasca posteriore, non ho idea di che condizioni abbia la mia faccia, ma sicuramente niente di buono.
"Ci vediamo presto professore!" dice con una voce che mette i brividi.
"A presto ragazzo, grazie per essere passato!" dice il mio professore.
"Ciao" dice verso me e Marta, la segretaria.

Mi ha salutata?
Devo rispondere.

"C-ciao!" dico un pò titubante.
Lo vedo andare via, mi giro di scatto verso Marta con gli occhi sgranati.
"Quello era Liam Payne?" quasi urlo.
"Eh penso proprio di si!" ride lei.
Ma perchè quel vecchio pazzo del mio professore non mi ha mai detto niente? Cioè, queste sono cose da urlare ai quattro venti e lui se lo tiene per se?
"Quando hai finito di sbavare possiamo fare lezione!" dice l'uomo.
"Eh? Si, certo..." dico arrossendo.
Entro nella stanza e chiudo la porta dietro di me, il professore mi fa cenno di sedermi al pianoforte e io ubbidisco.
"Prova a suonare quello spartito" dice sorridendo.
Passo velocemente lo sguardo sul foglio, poi riporto gli occhi sui tasti bianchi e neri e do vita a quelle note scritte in nero, lascio uscire tutte le emozioni provate pochi minuti prima e mi sento bene, rido chiudendo gli occhi, rivedo il suo sorriso e sento battere il cuore velocemente, poi lo spartito finisce, troppo in fretta per i miei gusti.
"Sei migliorata ancora, bravissima!" mi dice il professore.
"Grazie prof!" dico sorridendo.
"Portalo a casa e se hai qualche idea prova a continuarlo" dice tranquillo.
"Certo, non la deluderò!" dico alzandomi dal piano.
"Per oggi niente chitarra, concentrati sul piano, metti dentro tutte le emozioni possibili, gioia e dolore, non tralasciare nulla..."
"D'accordo, lo farò" rispondo.
Fisso la stanza e non riesco a pensare che prima di me ci ha messo piede Liam.
"Professore, posso farle una domanda?" dico titubante.
"Certamente!" dice alzando gli occhi da alcuni fogli che sta firmando.
"Ecco, perchè non ha detto niente, di... insomma, di Liam Payne" dico nervosa.
"Mi stavo chiedendo quando me l'avresti chiesto" ride.
"Oh, mi scusi" dico arrossendo.
"Tranquilla, non ho detto nulla perchè altrimenti la mia scuola sarebbe stata invasa da ragazzine urlanti, qui dentro voglio gente con talento, gente come te!" dice serio.
"Si, il ragionamento non fa una piega, ma ecco poteva dirmelo!" dico sorridendo.
"Hai ragione, almeno ti avrei evitato la faccia da pesce lesso" ride.
L'ho già detto che è pazzo? Si, forse si!
"Io, non avevo la faccia da pesce lesso" almeno credo.
"L'importante è crederci" ride.
"Professore" dico.
"Ci conosciamo da cinque anni ormai, fidati, avevi la faccia da pesce lesso!" sorride come un nonno sorride alla propria nipote.
"Perfetto, ora è meglio che vada, grazie!" dico rossa in viso uscendo dallo studio, saluto Marta e mi fiondo fuori dalla scuola.
Prendo un respiro e mando un messaggio ad Abby.

"L'ho visto"


Scrivo solo questo, ripenso al tweet mandato prima di incontrarlo, adesso gli riscrivo, so che non mi risponderà ma ci provo lo stesso.
 

"@Real_Liam_Payne rettifico, il tuo ciao è stata la cosa migliore di questa giornata"



Invio e mi incammino verso la strada di casa, ripenso alla melodia dello spartito datomi dal mio insegnante, ho già qualche idea per continuare, sento il cellulare vibrare, il panico mi assale e se mi ha risposto? Se è un messaggio da twitter?
Con le mani tremanti schiaccio su apri.

"Dove? Quando? Come l'hai visto? Oh Gesù, non respiro!"


Maledetta Abby, sosprio un pò delusa, le racconto in grandi linee quello che è successo, intanto arrivo a casa, saluto mia madre con un sorriso.
"Forza racconta" dice con un sorriso a trentadue denti.
"Cosa ti fa pensare che l'ho visto?" dico cercando di sembrare seria.
"Andiamo, mi accorgo quando hai appena visto delle loro foto nuove vuoi che non mi renda conto se hai incontrato uno di loro? Gli occhi sembrano dei cuoricini" ride e io insieme a lei.
Racconto anche a lei quello che è successo, dal centro commerciale allo spartito del professore.
"Sono così contenta per te" mi dice con le lacrime agli occhi.
"Mamma l'ho solo visto, non mi ha mica baciata!" rido.
"Lo so, è che l'hai sognato per tanto tempo, anche solo di vederlo da lontano!" mi dice accarezzandomi una mano.
"E' vero, hai ragione e questa entra di diritto in una delle giornate più belle della mia vita!" rido contenta.

Poggio la borsa e lo spartito vicino al pianoforte, per oggi basta, ho voglia di scrivere.
Salgo in camera, accendo il computer, apro una pagina Word e inizio a buttare giù un nuovo capitolo della mia storia.
Scrivere è un'altra cosa che mi riesce piuttosto bene, almeno così dicono, forse perchè scrivere è l'unico modo che ho per urlare al mondo chi sono.


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Oh mamma, ecco il primo capitolo della mia nuova storia, premetto che avevo idee diverse all'inizio ma quando inizio a scrivere le idee diventano mille, ma sono piuttosto soddisfatta del risultato, spero davvero che sia piaciuto un pò anche a voi e che continuerete a seguirmi.
La storia è in parte inventata e in parte autobiografica, ovviamente Liam l'ho incontrato solo nella mia fantasia, purtroppo ç_ç
Nel mio profilo trovate anche la mia ff "Il Cielo d'Irlanda" e due OS Ziam.
A presto!
Serena.
   
 
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