UN
SOGNO PROIBITO
Kairi
era finalmente salva, ma lui era scomparso dietro quel portale, per
l’ennesima
volta… Sora era quasi stanco di riportarlo sempre alla luce,
eppure, non poteva
farne a meno, Riku era il suo migliore amico… Ma era davvero
solo per questo? Il
ragazzo si affrettò a oltrepassare l’oscuro varco
prima che si richiudesse…
Tenebre… Oscurità… le uniche cose che
riuscisse a distinguere, insieme a quell’immenso
senso di solitudine… Ora capiva cosa avesse passato
l’amico in quegli anni, e
la cosa lo rattristava molto, facendolo sentire addirittura in
colpa…
Camminava
ormai da tanto tempo, e cominciava a perdere le speranze, quando una
sagoma
scura apparve davanti a lui…
Ogni
notte la stessa lacrima…
l’anima
muore al pensiero di quello che non ho avuto…
troppo
grande il dolore…
e
non c’è niente da fare…
non
c’è nulla da dire…
perché
qualunque cosa detta o fatta…
risulterebbe
comunque vana…
era
li, inginocchiato, circondato dal vuoto… Sora gli si
avvicinò… ogni passo in
quel luogo, risultava stranamente rumoroso… Il ragazzo
sollevò improvvisamente
la testa… Quegli occhi… non erano i soliti,
limpidi, occhi blu del suo migliore
amico… erano rossi, come se un fuoco vi ardesse
all’interno… Le sue labbra,
lasciavano intravedere i denti, si bianchi e perfetti, ma appuntiti e
desiderosi di sangue… Il viso, nonostante fosse nascosto per
la maggior parte
dai capelli chiari, ormai troppo lunghi, era solcato da profonde
increspature…
Invidia… Odio… Dolore…
Solitudine…
L’oscurità
si stava impadronendo di lui…
Riku
cominciò a tremare, e il ragazzo gli si sedette accanto
cominciando a parlare…
gli tremava la voce, ma le sue parole non raggiungevano
l’amico, isolato da
tutto e da tutti…
La
gelosia… il suo più grande difetto…
aveva visto Kairi abbracciare Sora e si era
lasciato vincere dalle tenebre che ancora regnavano nel suo
cuore… La mente gli
diceva di afferrare la sua spada e combattere contro il Keyblade
Master, ma il
cuore gli diceva di tornare a casa con lui… La mano
sull’elsa, il cuore che
minacciava di fuggirgli dal petto… lo sguardo interrogativo
dell’amico… Lasciò
cadere l’arma e d’improvviso le forze sembrarono
abbandonarlo… disteso… gli
occhi chiusi… tuttavia il suo aspetto non era tornato quello
di sempre… A Sora ricordò
quando andavano all’isola per giocare e a fine giornata,
sfiniti, di
distendevano sulla spiaggia … Era perso nei suoi pensieri,
quando l’amico
pronunciò il suo nome… Sembrava aver ripreso il
controllo del proprio corpo, ma
era ancora li, disteso, pallido come non mai, ma la fronte impregnata
di
sudore. Stava lottando, per la sua libertà, per riavere
indietro la sua vita. Il
ragazzo si sedette, incrociò le gambe e vi ci
appoggiò delicatamente la testa
di Riku. Scostò i capelli dal viso e gli pose un casto bacio
sulla fronte… Sora
sentì un fremito percorrere il corpo dell’amico,
che poco dopo aprì gli occhi…
“Tranquillo…
non sforzarti… ti prometto che ti riporterò a
casa…”
Ma
non riuscì adire altro… Una lacrima
rigò quel viso limpido che pian piano stava
riprendendo i lineamenti originali… Non riusciva a
controllarsi, le lacrime
scendevano senza che lui riuscisse a fermarle…aveva quasi
dimenticato cosa si
provasse a sentir scorrere sul viso quelle gocce salate… Si
vergognava, avrebbe
voluto alzarsi e nascondersi, ma non riusciva a smettere di fissare
l’amico…era
così bello…Capì… Quando
aveva visto Kairi abbracciare Sora, aveva provato si
gelosia, ma nel rendersi conto che l’unica cosa a cui teneva
davvero al mondo
stava per essergli portata via da una ragazzina immatura che non sa far
niente
se non cacciarsi nei guai e supplicare aiuto… Non gli
bastava più essere l’amico
d’infanzia… Ora, voleva di
più…
L’amico
lo guardò con tenerezza , gli asciugò le lacrime
… Non l’aveva mai visto
piangere… Adesso era tornato del tutto in se… Gli
occhi blu, i lineamenti così
delicati… le labbra rosee e carnose… sembravano
quasi chiamarlo…
Riku
gli mise una mano tra i capelli … cominciò ad
accarezzarglieli… Lo baciò
delicatamente, come se fosse di cristallo o potesse svanire da un
momento all’altro.
L’amico ricambiò con passione e, improvvisamente,
si trovarono distesi entrambi…
L’uno sull’altro, continuando a baciarsi
vigorosamente… Era successo tutto così
all’improvviso che non riuscivano a capire neanche cosa
stessero facendo, ma,
entrambi, sapevano che era quello che volevano davvero…
Cominciarono a
spogliarsi lentamente… E si preparavano a vivere quella che
sarebbe stata la
notte più bella della loro vita…