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Autore: painless    01/08/2013    5 recensioni
Quell'irrefrenabile voglia di scappare in una notte di tempesta...
Damon Salvatore , Elena Gilbert.
Riuscirà Damon a tenere Elena al suo fianco?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't go away

 

Elena P.O.V.

 

 

Era giunto il momento.

Il taxi era lì, posteggiato sotto casa mia, oramai vuota.

Con Jeremy a casa di Tyler, Alaric morto e i fratelli Salvatore all'oscuro del mio piano era il momento per partire.

Me ne sarei andata lontano da tutto e da tutti.

Nessuno più doveva soffrire per colpa mia.

Troppi morti , troppi feriti, troppe liti per salvarmi.

Io non meritavo ciò.

Nessuno merita tanto.

Sarei scappata via lontano.

Dove? Nessuno compresa me lo sa.

Come avrei fatto? Il destino avrebbe provveduto a tutto.

 

La pioggia scrosciava veloce e le gocce che si posavano sulla mia finestra, lentamente scendevano facendo gara a chi sarebbe arrivata per prima al suolo.

Controllai di aver preso tutto ciò di cui avevo bisogno, raccolsi le mie ultime borse e mi diressi verso la porta d'ingresso.

Improvvisamente il senso di colpa mi assalì.

Era davvero la cosa giusta scappare?

Lasciare mio fratello da solo dopo tutto quello che aveva passato?

Andare via senza salutare Bonnie, Caroline...?

Andare via senza mettere al corrente Stefan e Damon?

Forse si, era la cosa giusta.

Se avessi provato a dirgli cosa avevo intenzione di fare mi avrebbero fermata e messa ai domiciliari pur di proteggermi.

Questa volta gli avrei impedito di mettere al rischio la loro vita per me.

Nonostante le esitazioni, con l'ultimo briciolo di coraggio aprì la porta, presi le mie valige ed uscii, lasciandomi tutta la mia vita alle spalle.

Alla vista del taxi mi precipitai in macchina per evitare di bagnarmi.

Entrai e velocemente quanto violentemente chiusi lo sportello.

Ora era impossibile ritornare indietro.

 

<< Sai Elena, ti ritenevo più furba di così >>

 

Mi aveva trovata, di nuovo.

Non sapevo come avesse fatto a scoprire il mio piano e la cosa al momento poco mi importava.

L'unica cosa che volevo era che Damon scendesse da quel taxi e che mi lasciasse andare via lontano da lui e da tutti.

 

<< Damon ti prego, vattene >>

<< Non ti lascerò partire Elena >>

<< Devi farlo. Cè di mezzo la vita delle persone che amo. Non posso metterle in pericolo per salvarmi >>

<< Le morti sono solo degli stupidi effetti collaterali. Quando tutto sarà finito staranno tutti bene >>

<< No Damon non è vero. Io starò bene non voi, non loro. L'unica a rimanere viva sarò io. Gli altri moriranno in un bagno di sangue. Non lo meritano Damon. Non lo meritano. Nessuno merita di morire per proteggermi >>

<< La cosa importante è che tu rimanga viva Elena. Perchè cristo non vuoi capirlo >>

<< Non ha senso che io rimanga viva se tutti quelli a cui voglio bene non sono più nella mia vita Damon. Non avrei più un motivo per andare avanti. >>

<< E secondo te abbandonare tuo fratello nel momento del bisogno è la cosa più giusta da fare? Sei l'unica che gli sia rimasta , non abbandonarlo. >>

<< Devo farlo. Se non lo farò ci rimetteranno la vita tutti quelli che lo circondano, e rischierei di metterlo in pericolo. Non voglio che sia vittima di una battaglia che non è sua. >>

<< Elena sei sua sorella. Penso che anche lui ci tenga a vederti ancora viva e vegeta ogni giorno che passa >>

<< Ma se il pezzo da pagare è vedere spegnersi tutti quelli a cui tieni, no Damon. Mi dispiace, ma a questo gioco non ci sto. >>

<< Elena, tu adesso prendi queste cazzo di valige, scendi da questa macchina e torni a casa. Chiaro? >>

<< No. Sarai tu quello a scendere dalla macchina e ad andartene. Devi lasciarmelo fare Damon. Devi lasciarmi andare via >>.

<< Perchè? Non credi che domani mattina, non appena qualcuno si accorgerà che sei scomparsa si metterà a cercarti? >>

<< No se tu glielo impedirai >>

<< Non posso impedirglielo Elena! Vuoi capirlo si o no? >>

 

Sentì il suo tono di voce alzarsi impercettibilmente.

Nonostante non stesse urlando, sapevo che se solo avesse potuto mi avrebbe trascinata dentro con la forza e avrebbe iniziato ad urlare come un matto.

 

<< Damon si che puoi. Ti prego, fallo per me >>

<< Perchè mi fai questo... >>

<< Che intendi? >>

<< Perchè usi l'effetto che hai su di me per farmi fare quello che vuoi tu >>

<< Damon ti prego smettila di dire sciocchezze e lasciami andare via >>

<< Anche se riuscissi a farmi scendere dall'auto, non potresti partire lo stesso mia piccola ed ingenua Elena. Ora sta a te scegliere: ritorni con me in casa con le buone, o con le cattive >>

<< Non mi faresti mai del male >>

<< Ma te ne farai tu se te ne andrai. Ti lascerai uccidere, farai stare male tutti quelli che ti sono vicini. Dio Elena perchè non lo capisci? Andarsene , scappare via dai problemi, non fa per te. Tu non sei Katherine. Non importa quanto lontano andrai, quanto tempo passerà. Più scappi più i tuoi problemi continueranno a perseguitarti. Tocca a te decidere come e quando mettere fine ai tuoi problemi. Puoi continuare a combattere e mettere fine a tutto questo.

Mettere fine alle sofferenze di tuo fratello, a quelle della tua amica streghetta e della bella vampira bionda, oppure andartene , scappare via e lasciare che diventino delle esche utili solo per farti tornare >>

<< Non succederà Damon >>

<< Cazzo Elena sì che succederà. Succederà perchè anche se sei un vampiro,rimani comunque la Doppelgänger e nessuno di loro si fermerà finché non avrà trovato te e la cura >>

<< Non posso restare. Ormai ho preso la mia decisione >>

<< E che ne sarà di Stefan? Di Jeremy? Di April? Che ne sarà di loro? >>

<< Penserai tu a loro. Promettimi che farai tutto il possibile per proteggerli. Promettimi che aiuterai Stefan a controllarsi e a non pensarmi più. Ti prego. >>

<< E' questo il punto. Io non li proteggerò. Io non aiuterò Stefan. Se per farti tornare bisognerebbe mettere in pericolo uno di loro io lo farei Elena. E sai perchè? Perchè sono talmente innamorato di te che farei di tutto pur di tenerti viva al mio fianco >>

<< Ti prego, non rendermi le cose più difficili di quanto lo siano già >>

<< Niente di tutto questo sarebbe così difficile se solo tu scendessi da questa cazzo di macchina >>

 

 

Sentì i miei occhi inumidirsi e qualche secondo dopo piccole gocce salate iniziarono a solcare le mie guance.

Dopotutto Damon aveva ragione, ma ero così spaventata da voler scappare da tutto e da tutti.

Stavo solo cercando di aiutare le persone che amavo.

Se fossi uscita dalla loro vita non avrebbero più avuto problemi.

Non avevo tenuto conto però del fatto che loro non si sarebbero fermati davanti a nulla pur di avermi viva.

Sarebbero stati capaci di rapire Jeremy .. o April...

Avrebbero tentanto di uccidere Damon e Stefan, di rinchiudere Bonnie e Caroline da qualche parte, e tutto questo solo per avermi viva.

A quel pensiero le lacrime si fecero più intensi ed i miei singhiozzi più frequenti.

Mi abbandonai alla portiera della macchina chinando la testa all'indietro e portandomi le mani nei capelli.

Ero confusa, triste, incazzata, agitata.

Quella che fino a poco fa sembrava la soluzione migliore per tutti, era appena diventata la mia piaga, il mio punto debole.
Un enorme bivio da attraversare nel più breve tempo possibile.

Mentre lasciavo che le lacrime scorressero imperterrite sul mio volto rivolto verso il finestrino, sul quale scendevano delle piccole gocce di pioggia, sentì due braccia forti e calde, avvolgermi.

Ci misi un po' a realizzare che era Damon ad abbracciarmi, ma in quel momento poco mi importava, avevo bisogno di qualcuno, e quel qualcuno poteva essere chiunque.

Mi abbandonai al suo tocco mentre mi farfugliava dolci parole all'orecchio.

Sentivo il mio cuore accelerare ad ogni sua attenzione.

Il silenzio assoluto regnava su di noi ed il nostro sguardo fisso l'uno sull'altra erano accompagnati dalla dolce musica creata dai nostri respiri che si infrangevano l'uno contro l'altro.

Improvvisamente tutto sembrava diverso.

Come per magia iniziai a sentire dentro di me qualcosa, un qualcosa che mi spingeva a rimanere, a lottare, a rimanere lì con lui.

Era oramai da giorni che guardandolo provavo sentimenti del genere.

Guardandolo negli occhi riuscivo a trovare quella sicurezza che nella mia vita mancava.

Quel punto di riferimento che era sparito dalla mia vita.

Riusciva a trasmettermi calore, forza, energia, tutto ciò di cui avevo bisogno solo con un solo sguardo.

Tra le sue braccia mi sentivo protetta, come se nulla potesse farmi del male,come se in quel momento fossimo solo io e lui.

 

 

Damon P.O.V.

 

Non riuscivo a credere che volesse andare via.

Lei. Proprio lei.

Elena Gilbert. La ragazza responsabile che non scappa via dalle sue responsabilità, stava pensando di darsela a gambe e di fuggire via da tutto e da tutti.

Non potevo lasciarglielo fare. Se fosse stata da sola anche solo per un giorno, sarebbe andata incontro a morte certa.

Ho giurato a me stesso che l'avrei protetta ad ogni costo, ed è quello che farò.

Non importa quanta gente doveva morire o soffrire, la cosa importante era lei, e lei doveva rimanere viva.

Perchè? Semplice. Perchè mi innamorai di lei dal primo giorno in cui la vidi.

Mi innamorai di quei lunghi capelli castani, di quei grandi occhi color nocciola, di quel sorriso che avrebbe potuto illuminare l'intero isolato se solo avesse voluto.

Ero innamorato veramente per la seconda volta della mia vita.

Per la seconda volta io e mio fratello eravamo follemente innamorati della stessa ragazza.

Per la seconda volta ero pronto a rinunciare a tutto pur di vederla felice.

Ero pronto a cambiare ciò che ero, o almeno a provarci.

Ero pronto a combattere fino agli estremi della mia forza per lei.

Ero pronto a tutto, tranne che a lasciarla andare.

Era successo troppe volte ormai e adesso era giunto il momento di farla restare al suo posto, al mio fianco.

Incurante della sua reazione mi avvicinai pericolosamente a lei ed iniziai a sussurrarle dolci parole mentre con una mano le accarezzai delicatamente i capelli.

Nessuno poteva immaginare in quel momento quanta voglia avessi di baciarla, nessuno.

Ci guardammo negli occhi per pochi secondi.. secondi che parvero un'eternità, e un'eternità per un vampiro è un periodo abbastanza lungo.

In quegli occhi c'era tutto quello di cui avevo bisogno.

L'amavo talmente tanto da non riuscire ad essere egoista con lei, ma sta volta era diverso.

Non poteva andare via.

Lei non lo sapeva, ma era mia, e ciò che è di Damon Salvatore rimane con Damon Salvatore.

Senza ulteriori esitazioni eliminai la distanza che c'era tra noi e poggiai le mie labbra sulle sue consapevole del fatto che di lì a poco, avrei ricevuto un sonoro schiaffo.

Con mia grande sorpresa ,però, nulla di questo accadde.

Sentì le sue mani poggiarsi dietro il mio collo e stringermi più forte a lei come se non volesse lasciarmi andare.

Assecondai i suoi movimenti e posai le mie mani dietro la sua schiena spingendola delicatamente verso di me facendo toccare i nostri bacini che combaciarono perfettamente come se fossero fatti l'uno per l'altro.

Le sue labbra iniziarono pian piano a scivolare via dalle mie riportando in me quel vuoto immenso che vi era poco prima che le nostre labbra si incontrassero in un meraviglioso bacio.

 

Elena P.O.V.

 

Eravamo lì, io e lui a guardaci negli occhi, a scavarci l'anima reciprocamente, quando lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me.

Avevo capito cosa voleva fare, ma io? Cosa avrei dovuto fare?

Negli ultimi tempi i mie sentimenti verso Damon erano cambiati, quando ero con lui provavo qualcosa.

Provavo qualcosa per lui e ne ero sicura, ma la domanda era: cosa?

Non ebbi il tempo di riuscire a realizzare dei pensieri concreti che sentì le sue labbra carnose posarsi delicate sulle mie.

In quel preciso istante migliaia, forse milioni di farfalle invasero il mio stomaco come se fosse un immenso prato su cui svolazzare.

Persi ogni tipo di contatto con la realtà, l'unica cosa che volevo era continuare a sentire quel meraviglioso sapore sulle mie labbra.

Posai le mie mani dietro il suo collo e lo strinsi nel tentativo di avvicinarlo a me con scarsi risultati.

Nonostante tutto lui però sembrò capire e sorpreso , ma allo stesso tempo felice del mio 'desiderio', poggiò le sue mani sulla mia schiena e delicatamente mi spinse verso di lui facendo combaciare i nostri bacini.

La voglia di staccarmi dalle sue labbra era pari all'inesistenza, ma dovetti farlo.

Lentamente mi staccai da lui e lasciai che il gelo sopraffacesse il calore formatosi in precedenza.

Lo guardai negli occhi sorridendo come un ebete , per tanto, tanto tempo, forse troppo dato il modo in cui si aprì uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto sul suo volto.

Abbassai lo sguardo imbarazzata desiderando per un momento di sparire dalla faccia della terra, quando, sentì la sua mano posizionarsi sotto il mento e alzarlo con delicatezza.

 

<< Perchè lo hai fatto? >>

<< Io ti amo Elena >>

<< Perchè non me lo hai mai detto? >>

<< Lo hai dimenticato? Io non sono in vampiro buono. Io sono il vampiro cattivo, quello che fa soffrire tutti, quello che non bada mai alle conseguenze, quello che pensa sempre e solo a se stesso, l'egoista. Ma con te non riesco ad essere egoista. Io non ti merito, ma mio fratello sì, quindi resta e torna da lui >>

<< Io non lo amo Damon >>

<< Si che lo ami Elena. Dici così solo perchè adesso sei confusa, sei un vampiro da poco, le tue emozioni sono amplificate. Tra due giorni sarete di nuovo i felici piccioncini di sempre e tutto tornerà alla normalità>>

<< Damon io non lo amo. Sono un vampiro da due mesi ormai. Ho imparato a gestire le mie emozioni e sono certa di aver capito una cosa >>

<< Che cosa? >>

<< Che tra tutte le cose stupide che ho fatto, forse questa sarà la peggiore. Sei stata la persona più odiosa che io potessi mai conoscere. Egoista, egocentrico, stronzo, bastardo, ma sai cosa? Non mi dispiace di essermi innamorata di te. Io ti amo, ti amo Damon >>

<< Resta con me stanotte. Resta con con me per l'eternità >>

<< Siamo vampiri Damon, un eternità intera è un bel po' di tempo >>

<< Oh, lo so >>

<< Sei sicuro di riuscire a sopportarmi fino a quando uno di noi due verrà trafitto con un paletto nel cuore? >>

<< Da adesso fino alla fine >>

<< Per quanto tempo hai aspettato questo momento? >>

<< Troppo, ma ne è valsa la pena >>

<< Cosa pensi dirà Stefan? >>

<< Non lo so, e non mi interessa >>

<< Perchè rispondi così? >>

<< Perchè mi sto trattenendo dal prenderti, portarti dentro, buttarti sul letto e convincerti che il tuo posto è lì affianco a me >>

<< E perchè non lo fai? >>

<< Sei un vampiro adesso Elena, e sei pericolosa se ti incazzi. Sai ci tengo a rimanere vivo >>

<< E chi ti dice che io mi arrabbierei? >>

 

Damon P.O.V.

 

Era mia. Finalmente era mia.

Lo aveva ammesso lei stessa, me lo aveva detto lei.

Era mia. Adesso era solamente mia.

Era mia e non l'avrei lasciata andare via.

Nonostante fossi in stato di shock cercai di rimanere il più calmo possibile.

L'unica cosa che volevo era baciarla fino a soffocare.

Volevo sentire le sue labbra sulle mie, volevo fosse mia, in ogni senso.

 

<< Perchè rispondi così? >>

<< Perchè mi sto trattenendo dal prenderti, portarti dentro, buttarti sul letto e convincerti che il tuo posto è lì affianco a me >>

<< E perchè non lo fai >>

<< Sei un vampiro adesso Elena, e sei pericolosa se ti incazzi. Sai, ci tengo a rimanere vivo >>

<< E chi ti dice che io mi arrabbierei? >>

 

Era tutto vero o era un sogno?

Stavo davvero parlando con Elena Gilbert? Con la vera Elena Gilbert?

Strappai via la portiera, presi Elena in braccio e in pochi secondi fummo in casa.

 

<< Adesso basta con questa roba smielata piccola >>

<< Ma , mi hai appena chiamato piccola >>

<< Era un piccola accattivante il mio >>

 

 

Elena P.O.V.

 

<< Era un piccola accattivante il mio >>

 

Fu in quel momento che crollai.

Non ce la facevo più ad opporre resistenza, ad aspettare che fosse lui a fare la prima mossa.

La sua voce era dannatamente sexy, mi mandava fuori di testa.

 

Mi fiondai sulle sue labbra dannatamente perfette per poi passare al suo collo.

Lasciai una scia di baci sulla sua mandibola, sul suo collo e sulla parte di spalla scoperta mentre lui sopraffatto dal piacere lasciava sfuggirsi dei piccoli gemiti strozzati.

Nel tentativo di sbottonargli la maglia improvvisamente rivoltò la situazione.

Mi spinse contro la colonna e si lanciò sul mio collo iniziando a torturalo con dei leggeri morsi e dei baci lenti che portavano in me il piacere più assoluto.

Senza tanti complimenti mi strappò la maglia di dosso e riprese a torturare le mie labbra in ogni modo possibile.

A quel punto fu impossibile non ammettere di quanto lo desiderassi.

Pesanti ansimi fuoriuscirono dalla mia bocca e lui ne sembrò più che soddisfatto dato il modo in cui sorrise sulla mia pelle.

 

<< Se continui così sarai tu quello che mi farà morire >>

<< Perchè dovrei fare una cosa tanto stupida come il suicidio? Non ne varebbe la pena >>

<< Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere>>

<< Neanche Stefan? >>

<< Neanche Stefan >>

 

Damon P.O.V.

Sorrisi compiaciuto alle sue parole, convincendomi ogni secondo di più che lei era la donna della mia vita.

Meritava la parte migliore che il mondo avesse da offrirle, e io avrei fatto si che l'avesse, anche a costo di morire.

Continuai a baciarla ricoprendo con le mie labbra ogni singolo centimetro della sua pelle scoperta, mentre lei con le sue mani minute, mi sbottonò la camicia.

Più le mie labbra torturavano la sua morbida pelle candida, più in lei aumentava il desiderio.

In pochi secondi le tolsi i pantaloni e li gettai in un punto a caso della cucina, la presi poi in braccio portandola in camera da latto al piano superiore.

Una volta in camera con un gesto fulmineo saltò giù dalle mie braccia, mi spinse sul letto e si posizionò sopra di me.

Iniziò a strofinare la sua intimità coperta solo dal pizzo contro la mia, che al contrario, era ancora coperta dai jeans.

Urli strozzati uscirono dalle mie labbra socchiuse per il piacere.

 

<< E-Elena, basta ti prego >>

<< Da adesso guido io i giochi >>

<< Ti prego sto per venire >>

 

Vederla nella parte dominante era dannatamente eccitante.

Con una lentezza estrema sbottò il jeans e iniziò a baciare i miei pettorali scoperti.

La mia eccitazione era alle stelle, e se avesse continuato in quel modo avrei rischiato di venire nelle mutande.

Nonostante quella situazione fosse fottutamente gradita al mio amichetto laggiù, ripresi il ruolo dominante rovesciando le posizioni.

In una sola volta calai pantaloni e boxer , che proprio come la maglietta e il pantalone di Elena , finirono in un punto indefinito della stanza.

 

<< Adesso comando io bellezza >>

<< Non ci sperare vampiro >>

 

Elena P.O.V.

 

Nel giro di pochi istanti invertii nuovamente le posizioni.

Amavo avere il controllo su di lui.

Era un qualcosa che nessuna fino ad ora era riuscita ad ottenere tranne me...e Katherine ovviamente, ma quella è storia passata ormai.

Cercai nuovamente le sue labbra per farle aderire alle mie.

Sentivo la sua erezione calda urtare il mio ventre e i suoi sospiri farsi sempre più pesanti.

Soddisfatta del mio lavoro tolsi gli slip e li gettai via.

Feci per alzarmi da lui per prendere le precauzioni quando mi ricordai che noi vampiri non possiamo procreare.

In quei pochi istanti di distrazione Damon mi tirò sotto di lui, per poi penetrarmi.

I suoi movimenti erano lenti, dolci, come se avesse paura di farmi male. Ma io volevo di più, volevo sentirlo dentro di me tanto quanto bastasse a non far sparire il suo odore dal mio corpo per il resto della mia vita.

Gli implorai di aumentare le spinte, ma lui sembrava impassibile, deciso a torturarmi con quella lentezza.

 

<< Ti p-prego Dam-m-mon. Non ce la faccio. Voglio di più. >>

<< Sei stretta, ho paura di farti male >>

<< Voglio sentirti muovere dentro di me. Ti prego. >>

 

Iniziò ad aumentare la velocità e l'intensità delle spinte in modo graduale.

E' vero faceva male,anche se per me non fosse la prima volta, ma era il dolore che più amavo al mondo, l'unico dolore che sarei stata disposta a provare ogni singolo momento della mia vita.

 

Damon P.O.V.

 

Decisi di accontentare la sua richiesta nonostante avessi paura di farle male.

Aumentai in modo graduale le spinte sentendo di essere quasi al culmine.

Non volevo staccarmi dal suo corpo, non volevo separarmi da lei.

L'avevo attesa per tanto tempo ormai, rassegnato al fatto di amare una donna che non poteva essere mia, ed invece ora era lì sotto di me, tra le mie braccia.

La tenni stretta, scontrando ogni tanto il mio naso con l'incavo del suo collo.

Dopo una quindicina di minuti circondati dai nostri sospiri e dai sussurri, giungemmo insieme l'apice del piacere urlando uno il nome dell'altro.

Rotolai al suo fianco uscendo lentamente da lei, e coprì entrambi con il lenzuolo di seta.

Guardai il suo viso sudato e gli occhi ancora socchiusi e un sorriso ancora più grande si aprì sul mio volto.

Era un angelo nonostante le condizioni in cui entrambi eravamo conciati.

Sì, era un angelo e finalmente mi apparteneva.

 

<< Ti amo Damon >>

 

La sua voce mi portò di nuovo alla realtà.

 

<< Ti amo Elena >>

Elena P.O.V.

 

Eravamo lì stesti uno affianco all'altra dopo aver fatto l'amore.

Solo quando mi voltai per osservare il suo viso che stava scrutando attentamente il mio, mi resi conto di una cosa.

Lui aveva ragione, non c'è cosa peggiore che scappare dai problemi.

Non c'è cosa peggiore che scappare perchè non si ha un motivo per restare.

Io non ero Katherine.

Io non ero sola.

Io avevo lui e lui era l'unica cosa di cui avevo bisogno per andare avanti.

 

 

 

-Fine.

   
 
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