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Autore: xingchan    01/08/2013    13 recensioni
"Tanto non capiresti..."
"Mettimi alla prova, no?!"
"...mi prenderesti per maniaco..."
"Corri il rischio..."
[Spoiler per l'OAV "Natale a casa Tendo"]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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In soffitta


Erano sprofondati dal tetto di casa ed erano andati a finire nella soffitta l'una sopra l'altro. Ancora una volta, Ranma le aveva attutituo direttamente la caduta andando rovinosamente a sbattere contro la schiena sulle dure e fredde assi di legno del pavimento.

Con notevole impaccio, si erano scambiati i regali di Natale ed ancora una volta, ciascuno era riuscito a godere del sorriso dell'altro. Uno dei pochi momenti perfetti in cui nessuno dei due osava dire una parola di troppo per sottrarsi dall'imbarazzo generale, restando impeccabilmente immobili come statue a contemplarsi a vicenda.

Quelli erano davvero attimi di cui valeva la pena vivere, non c'era ombra di dubbio. Gli stessi in cui ci si sente investiti di un'insolita sicurezza dei propri sentimenti, quando si guarda la propria fidanzata pensando di restare così per l'eternità.

"Akane..."

Aveva pronunciato il suo nome d'istinto, soltanto per poter imprimere nel cuore quell'atmosfera di amore e pace che si era instaurata fra di loro. Ma la ragazza probabilmente aveva preso quel richiamo come una richiesta di attenzione.

"Dimmi, Ranma..."

Il suono dolce della sua voce era fin troppo attraente per ignorarlo e far finta di niente. Non c'era la tipica malizia di Shan Pu o la soffocante pretesa di Ukyo o di Kodachi. Piuttosto vi era una nota carezzevole che indicava che Akane si era completamente dimenticata l'ascia di guerra in camera sua e che era disposta a tirare fuori il suo lato più mite. Che fosse con lui, poi, era da considerarsi un evento eccezionale.

"N-No, niente... Io..."

Non avendo nessuna scusa con cui giustificarsi, Ranma si portò distrattamente la mano sul capo, avvertendo che tutti i ki delle altre ragazze erano ormai lontani.

Un'occasione d'oro per esprimersi liberamente con lei.

"Mi... Mi domandavo se..."

Akane doveva essere davvero impaziente, perchè tentò di incitarlo con un cenno della testa, e Ranma non sapeva se sentirsi incoraggiato o più nervoso di quanto già non fosse. Tutto d'un tratto, quella mezza spavalderia lo abbandonò di colpo.

Se avesse azzardato una mossa avventata con lei, sicuramente si sarebbe attirato il suo odio per sempre, senza avere una pur minima possibilità di rivalsa. Perchè se le cose sarebbero cambiate fra loro, non poteva di certo prevedere se fosse stato in meglio od in peggio. E conoscendola, non aveva proprio la minima intenzione di dirle addio per sempre.

Vedendo che il ragazzo era ancora titubante, Akane si avvicinò a lui quasi a gattoni, prestando la massima cautela a vantaggio del portaritratti di Ranma stretto ancora al seno, e si limitò a poggiare delicatamente la sua guancia sul petto di lui, il quale sussultò per la sorpresa; ma era convinto che non era solo per quella, quanto per l'inaspettato calore che ora si stava diramando a partire dal cuore. Una sensazione stupenda, che gli cancellava qualsiasi pensiero dalla testa che non riguardasse Akane. Stringerla era la prima cosa che gli era venuta in mente, ma c'era quel costante timore che lei non avrebbe gradito.

Ma infine si disse che non importava. Quell'attimo così intenso e pacifico fra loro due sicuramente valeva tutti i pugni e gli insulti del mondo. Perchè chissà quando si sarebbe ripresentato ancora.

Da Ranma, però, non ci fu nessuna risposta, cosa che fece allontanare la ragazza di qualche centimetro ed alzare. Si sentiva così stupida per aver tacitamente preteso che il suo fidanzato la abbracciasse, che ora sarebbe stato meglio se si fosse nascosta per la vergogna. Nel frattempo il ragazzo con il codino la imitò, continuando a fissarla mentre lei si ostinava a tenere lo sguardo basso.

"Dovremmo ritornare al dojo." appurò la giovane Tendo, smorzando la tensione che si era creata. "I nostri genitori si starano chiedendo dove ci siamo cacciati. In particolar modo il mio: sai che piangerà come una fontana se... se mi prende per scomparsa...".

"Akane?"

Ma la ragazza seguiva imperturbabile il filo del suo ragionamento, ma non perché non lo avesse udito. Piuttosto per tentare di non lasciar la minima traccia del suo impaccio, data la situazione di poco prima. "...e anche Kasumi sarà preoccupata, non vorrei che..."

"Akane!". Il tono del giovane Saotome divenne più esasperato ed imperioso, e finalmente riuscì ad attirare l'attenzione della fidanzata su di lui.

Ma appena i loro occhi si scontrarono, Ranma cominciò ad arrossire sul serio. Ma si impose di portare a termine la sua intenzione. Con evidente imbarazzo, le mise le mani sulle spalle e la invitò a sedersi. Akane non oppose resistenza, e assecondò il suo gesto.

"A-Ascolta..." esordì balbettando. Ma non si diede per vinto. "Mi... dispiace per stamattina... Non volevo offenderti...".

I lineamenti quasi infantili di Akane mutarono in una buffa espressione risentita, non interrompendolo, però. I suoi polpastrelli, oramai umidi di sudore, si sfregavano involontariamente contro il vetro del regalo che lui le aveva appena fatto. Si sentiva nervosa, anche se non sapeva di preciso il motivo. Forse era dovuto al fatto che fossero soli, senza impiccioni intorno, nella semi-oscurità, a poca distanza l'uno dall'altra.

"Ho solo detto la verità, ma questo non significa niente. Lo sai questo, non è vero?".

La sentenza non sortì sulla ragazza nessun effetto, all'apparenza. Non aveva fatto né tanto d'occhi, né aveva liberato un ki particolarmente aggressivo. Ciò spinse Ranma a sorridere appena e a provare a sfiorarle la guancia con le dita, ma lei si ritrasse voltando in modo secco il viso di lato ma verso il basso. Voleva dire che non era arrabbiata, ma triste. E quando il ragazzo se ne domandava la ragione in silenzio, l'altra mosse appena le labbra e a parlare con un filo di voce.

"Niente? Nemmeno questi regali significano niente?" asserì.

Ecco, aveva frainteso ancora una volta, si disse Ranma schiaffeggiandosi la fronte. "MA CHE STAI DICENDO?! Credi davvero che non m'importi nulla? Avanti Akane, sai bene che queste cianfrusaglie che ci siamo scambiati non valgono quello che provo io!"

A quelle parole, Akane sussultò come se avesse ricevuto il rimprovero più severo della sua vita. Non era il tono duro che aveva usato ad averla fatta sobbalzare; erano state più che altro quelle due ultime parole che Ranma aveva pronunciato. Si sentì più sicura di se stessa, ora, e non ebbe paura di osare una domanda di rimando che era più che scontata...;

"Provo io?" ripetè lei. "Perchè, cosa provi Ranma?"

... sfortuna che Ranma non avesse previsto questa replica. Aveva detto tutta quella sfilza di parole per impeto, ricordava anche che ad un certo punto nemmeno sapeva più cosa gli usciva dalla bocca. Tipico di Ranma Saotome.

"Tanto non capiresti..." rispose lui evasivo e anche un po' irritato, portandosi una mano alla nuca. In realtà, sapeva che Akane in fondo gli voleva bene. Ne avevano passate così tante che a volte il giovane con il codino dimenticava tutti i ricordi antecedenti al suo arrivo a casa Tendo, e molto probabilmente anche Akane.

"Mettimi alla prova, no?!" rimbeccò Akane divertita e, a dirla tutta, sollevata e contenta che l'altro avesse assunto l'aspetto più adorabile della sua persona, quello timido e carino.

"...mi prenderesti per maniaco..." disse poi affranto.

"Corri il rischio..." lo incitò lei con un sorriso rassicurante. Era più o meno sicura di dove Ranma volesse andare a parare, ma anche un po' timorosa. Che avesse deciso di dare una svolta a quello che i loro genitori definivano "fidanzamento"? O peggio, che le dicesse che era il momento di smetterla con quella farsa? Akane si pentì subito di quelle dolci provocazioni che gli aveva rivolto, ma ora non poteva più farci niente. Doveva soltanto aspettare il verdetto che, forse, era quello finale.

"Tu... mi piaci, Akane. E di molto...". Al che la ragazza arrossì al punto da sentire terribilmente caldo all'altezza degli zigomi. "Vorrei... ecco..." Ranma stava per bloccarsi, ma la consapevolezza che quel momento non sarebbe mai più arrivato gli diede nuovo vigore. "Vorrei sapere se... per t-te... è lo s-stesso...". Il flebile sussurro aveva accompagnato il rossore anche sulle sue guance. Ma glielo aveva chiesto, dannazione! Glielo aveva finalmente chiesto!

"Sì, Ranma..."

Fu molto più semplice di quello che credeva. Ora che Ranma aveva denudato i suoi sentimenti, lei si sentì ispirata a fare altrettanto. Perchè, sicuramente, lei da sola non glielo avrebbe mai confessato, nemmeno se fosse l'ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua.

La risposta affermativa fece sgranare gli occhi al ragazzo che ora la stava guardando con stupore. Era stata molto più spontanea e diretta di lui, e non sapeva se prenderla come una sconfitta al suo orgoglio o una pura vittoria conseguita con successo.

Senza aspettare oltre, le tolse via dalle mani la cornice per poi posarla sul pavimento ed attirò le spalle di Akane a sé delicatamente. Si osservarono per interminabili istanti, prima che Ranma accennasse un sorriso e le cingesse la vita con una mano, e con l'altra le afferrò dolcemente il viso. Il calore dei loro sospiri si fondeva con l'aria fredda circostante, che donò ad entrambi il desiderio di un contatto più forte. Le loro labbra, maledettamente roventi, finalmente si sfiorarono, ma Akane, reggendo a stento l'emozione, si coprì la bocca con una mano.

"Scusami, ma... questo è il primo, e..."

"Lo è anche per me..." la tranquillizzò lui.

"Ma per te non è il primo!"

Il primo bacio per lui fu da parte di un uomo. Aveva subìto un brutto shock, ma era così divertente che per poco Akane non scoppiò a ridere.

"Per me lo è."

Il ragazzo si riavvicinò a lei per assaggiarla ancora più avidamente, ma nel momento in cui formulò questo pensiero, dei rumori scricchiolanti interruppero quel bacio appena accennato, ed i due si staccarono, non capendo da dove provenissero. Solo quando si sentirono sospinti verso il basso si resero conto che stavano per precipitare. Per salvare il regalo fattole dal giovane, Akane afferrò la cornice e cadde giù con Ranma, dove si trovavano tutti gli invitati e dove i loro spasimanti fumavano come tori inferociti.





NDA

Eh, sì! Anche se è una robetta non proprio originale, ho provato a dilatare quella scena dell'OAV "Natale a Casa Tendo" anche se non è proprio il periodo! Ma solitamente, durante le feste, non mi viene nulla di attinente. I misteri del paradosso... :P

Troppo dolce? Naaahh, in questi giorni sono in vena, cosa alquanto rara, perciò... XD

Ogni tanto spunto fuori come un fungo velenoso anche qui, ammorbandovi con qualche sciocchezzuola come questa! L'avevo cominciata più o meno due/tre settimane fa, ma oggi mi è uscito tutto il resto di getto! Spero vi sia piaciuta! :)

Buone vacanze!!

   
 
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