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Autore: letyourcolors_burst    01/08/2013    2 recensioni
Le memorie di una ragazza, conservate per il fidanzato, morto durante una guerra a cui aveva preso parte.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agrumi e Militari


(Flash-Fic, partecipante al contest "Synthesis? In the flash!" di Giuns)

 

Questo mandarino mi riporta alla mente un sacco di cose, oltre l’estate. Tra l’altro, ogni qualvolta mangi un agrume mi vengono in mente i Led Zeppelin. Perché? Beh, intanto perché sono la mia band preferita; poi perché la loro canzone “Tangerine” (il cui nome c’entra niente coi mandarini, ma una varietà di essi si chiama proprio così), è una delle mie favorite.         
 Ci ho messo mesi a capire che il titolo non si riferisce ai mandarini, ma ad un probabile nomignolo che essi diedero a questa “ipotetica” ragazza a cui dedicarono la canzone.                                   
 Odio l’estate per almeno un milione di motivi, con cui non starò ad annoiare nessuno. Ecco, se mi chiedessero di raccontare con una canzone ciò che provo da alcuni mesi, la mia scelta sarebbe di sicuro “Tangerine”. Praticamente parla di me e di lui. 
Tra gli altri motivi, odio l’estate perché uno dei giorni più brutti della mia vita si fece vivo a luglio, quindi nel cuore di questa stagione. Adoro l’inverno ed in particolare novembre, invece, perché in quel mese scambiammo il nostro primo bacio. Se dicessi che mi ha salvato la vita, la metà delle persone direbbe che è un’assurdità. Sono sempre stata una ragazza problematica, e non ho mancato di tentare il suicidio per più di una volta. Ecco, lui mi ha salvata proprio mente uno dei miei tentativi stava andando a segno. Ed accadde tutto mentre mi toglieva il coltello di mano. A detta sua, erano anni ormai che provava qualcosa di più della semplice amicizia nei miei confronti. Ci conoscemmo all’asilo, affrontammo il mondo insieme per più di venti anni da migliori amici, e continuammo a farlo per qualche mese da fidanzati. La nostra storia ebbe inizio a novembre e finì a luglio di quello stesso anno. Finì perché venne chiamato dall’esercito per offrire aiuto ai militari in Afghanistan. Fu un volontario, entrare nell’esercito fu sempre uno dei suoi sogni nel cassetto. Uso il passato remoto perché è morto. A luglio, appunto. Decisi di non tentare più il suicidio in suo rispetto. Fu lui che mi impedì di morire, ed è come se, in qualche modo nella mia perversa mente, lui continuasse a vivere solo se vivo io. Facevamo tutto insieme, io e lui. “Esaminando un giorno d’estate/mi accorgo soltanto che svanisce nel grigio”, per dire che l’estate è triste in sé.  Questo vale per me, non so se la cosa valga anche per il resto del mondo. 
Una volta, ricordo, mi portò al mare di notte. Nessuno aveva mai fatto una cosa tanto carina per me. Lì soli, a novembre. Fu il secondo giorno più bello della mia esistenza. Quel novembre mi cambiò la vita. Ma, come dico sempre io, non succederà mai niente di bello senza che accada qualcosa di brutto. Mi resi conto di quanto è importante vivere al massimo, poiché basta un battito di palpebre per accorgersi di quanto poco duri la felicità; poi si rimpiange tutto ciò che è stato e che non sarà più.

  
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