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Autore: Kyjl    02/08/2013    4 recensioni
missing momente.
Ricordate quando in breaking dawn Bella racconta che aveva seguito Renèe durante il suo periodo di ossessione per il fitness?
Più o meno come il giorno dopo aver sollevato pesi. Lo avevo fatto assieme a Renée durante un suo periodo di ossessione per il fitness. Sessantacinque allungamenti con quattro chili per mano. Non ero riuscita a camminare per un giorno intero.
-Breaking Dawn pag. 60
Ecco io ho cercato di immaginarmi la scena.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan, Nuovo personaggio, Phil Dwyer, Renèe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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SU LE MANI, GIÙ LE MANI

Sbuffai. Iniziavo a sentirmi indolenzita, ma non mi sentivo poi così male. Più o meno come il giorno dopo aver sollevato pesi. Lo avevo fatto assieme a Renée durante un suo periodo di ossessione per il fitness. Sessantacinque allungamenti con quattro chili per mano. Non ero riuscita a camminare per un giorno intero

-Breaking Dawn pag. 60

 

<< Bella! Bella!>>

alzai lo sguardo dal libro che stavo leggendo per guardare in faccia mia madre che sorrideva, come un bambino a cui erano date delle caramelle, tutta eccitata.

Inquietante

<< che succede?>> le chiesi un tantino preoccupata. Anzi, togliamo il “tantino”. Quando si comportava così c'era sempre da preoccuparsi.

<< Ci siamo iscritta a un center fitness! Abbiamo la nostra prima lezione domani con un personal trainer e..>>

<< frena un attimo! Perché “noi”?>>

Che diavolo le era entrato in mente questa volta?

<< ho iscritto anche te>>

<< TU HAI FATTO COSA?>> urlai con voce acuta.

Mia madre mi guardò sconvolta. Non era da me perdere il controllo e alzare la voce.

Ma in quel momento l'avrei strozzata fino a non farla respirare...

Poi avrei nascosto il cadavere. Voglio dire, nessuno sospetterebbe che è stata la dolce figlia amante della pace ad uccidere la madre, no?

Presi un bel respiro profondo per calmarmi.

<< Mamma non so se te ne sei resa conto ma io e lo sport non andiamo per niente d'accordo.>> le dissi con tutta la calma che possedevo.

<< oh ma dai! Sarà divertente! Ti prego, è da tanto che non facciamo niente insieme. >>

<< Mhhh... >> una grande parte di me diceva “non andare con lei se vuoi vivere ancora” mentre una piccola parte di me diceva “ma dai guardala non puoi lasciarla in balia di sé stessa”.

Alla fine il mio senso di colpa ebbe la meglio

<< ok ok vengo, ma stai certa che non mi divertirò per niente >>

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La nostra personal trainer era una cicciona dall'aria antipatica ecco cosa.

Una cicciona antipatica con la voce stridula. Una balena azzurra che canta. E io non ho mai sopportato né le balene né il loro stupido canto fastidioso. E non sopporto nemmeno la mia personal trainer.

<< Quanto tempo dobbiamo restare qui? >>

<< Per due ore >> rispose mia madre.

Bene.

Benissimo.

Perfetto.

Magnifico.

Si nota che sono felice di essere qui, no?

<< Bene prendete questi pesi. >> ci disse la personal trainer passandoci 2 pesi ciascuno.

E fu così che cominciò l'inferno.

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<< Forza ragazza, su le mani ,giù le mani >> questo era quello che la trainer mi ripeteva appena iniziato l'allenamento, nelle orecchie.

Sai dove te lo ficco questo peso se continui?

<< su le mani, giù le mani >>

se non la smette giuro che le faccio male.

Guardai mia madre. Da quando eravamo entrate in palestra non faceva altro che sorridere.

Ma ha la faccia paralizzata?

A volte avevo dei seri dubbi sul fatto che fosse davvero mia madre.

Ancora non potevo credere di essere in una palestra puzzolente con una personal trainer puzzolente, tutta sudata e puzzolente.

E così tra allungamenti dalle posizioni più improbabili, tra urla della trainer che ci incitava ad “su le mani, giù le mani”, tra sudore e dolore le due ore terminarono per mia grande gioia.

Di sicuro ora so cosa fare da grande. Non il personal trainer.

<< Sono state due ore davvero emozionanti signora...oh che sbadata mi sono dimenticata di chiederle come si chiama. >> disse mia madre.

<< È stato un vero piacere. Il mio nome è Isabella >>

Impallidii.

oh.

cazzo.

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Sono le 2 di notte ed un assonnato Phil si reca in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Passando davanti alla camera di Isabella sente degli strano mormorii così, incuriosito, apre la porta della sua camera.

<<  uhm... no... su le mani... uhm balenottera... giù le mani... non voglio fare la personal trainer... no... >>

Stava parlando nel sonno e si muoveva irrequieta nel letto calciando le lenzuola.

Phil sogghignò

Si devono essere proprio divertite oggi le ragazze.

Il giorno dopo Isabella sentiva dolore dappertutto. Se n'era accorta quando, stamattina, aveva alzato un braccio per spegnere la sveglia e quella le dolorava.

<< Uhmmmm >> si lamentò per l'ennesima volta.

Era pomeriggio e Isabella non si era mossa dal letto neanche per lavarsi.

In quel momento arrivò Phil.

<<  Dolore? >> chiese ironico.

L'unica cosa che fu capace di dire fu un <<  Mmmhrrrrr >> con tono arrabbiato.

Phil alzò le braccia a mo' di scusa e poi uscì dalla stanza.

Non riesco neanche ad alzarmi” pensò disperata battendo ripetutamente la testa sul cuscino.

 

 

*Angolo della pseudo autrice*

okeyyyy, non so come... iniziare lol

ehm... è la mia prima FF che scrivo e... ehm... di sicuro è venuta una merda ma... non so... l'ho scritta e non potevo tirarmi indietro...perciò ecco qua.

Spero che vi abbia almeno fatto sorridere e che non faccia talmente schifo da sentirsi male lol

*incrocia le dita *


  
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