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Autore: Hollie Roberts    02/08/2013    7 recensioni
Helen è una sedicenne come tutte, una teenager con sogni e speranze, con l'incoscienza di quell'età ma soprattutto con tanta voglia di vivere. Ma il suo destino è segnato: s'innamorerà di un ragazzo, un semplice ragazzo ma con un segreto da cui dipende la sua vita. Presto Helen lo scoprirà e quando succederà, tutto sarà nelle sue mani!
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                      - Un passo dalla verità -


 

 

Che trauma tornare a scuola dopo le vacanze estive, soprattutto se queste sono state rilassanti e travolgenti, anche se non del tutto. Mi chiamo Helen Williams, ma tutti mi chiamano Hel, e questo era il mio secondo anno di liceo.

-Hel! -, una voce da lontano gridò il mio nome e quella voce la conoscevo bene, fin troppo bene: era Lisa, ma tutti la chiamavano Lizzy, nonchè la mia migliore amica ma la definisco più come una sorella. Ci conosciamo da sempre, fin dall'asilo e da lì non ci siamo più separate.
- Tu mi devi una spiegazione -, mi puntò un dito contro.

Eccola che ricomincia!

- Come ti salta in mente di dare buca ad Andew? E' così carino e poi...-
- E poi non è il mio tipo -, chiusi l'anta dell'armadietto con violenza, mi irritava pensare ancora a quella storia.
- Ma se è così gentile e premuroso... -, disse assumendo una vocina mielosa.
- Tanto! -, dissi a bassa voce.
- … e poi guardarlo -, lo indicò, - ti sta fissando -, disse guardandomi in modo malizioso.

Feci capolino da dietro la sua spalla per sbirciarlo. Era vero, mi stava fissando, ma si trova molto lontano da noi e le sue pupille non erano molto evidenti, quindi era poco probabile che stava guardando proprio me.

- Non me ne ero accorta che è anche strabico, sta fissando un'altra, stupidina -, le toccai la punta del naso, - E poi in questo momento non ho tempo di pensare ai ragazzi... -, guardai altrove.
- Ho capito! -, gridò lei, - A te piace il bel Jason Allon, ammettilo! -, inclinò la testa di lato e incrociò le braccia al petto.
- Ma chi? Mr. ciuffo ribelle? -, ci scappò una risatina, - Ma poi scusa, se ti piace così tanto questo Andrew perchè non ci esci tu? -.
- Ma io sono fidanzata con Chris -, disse in modo innocente.

Suonò la campanella e iniziammo a camminare lungo il corridoio della scuola.

- A proposito di Chris... come va la vostra relazione? E' da un po' che non parli più di lui -, le domandai recitando la parte dell'interessata, ma dovevo cambiare argomento o avrebbe continuato a tartassarmi con questo Andrew, che in oltre è anche antipatico!  Purtroppo non funzionò e diventò nervosa. Iniziò a masticare energicamente il chewingum e a tartassarsi le mani.
- Mhh... le solite cose... -, fece spalluccie. - Dai, sputa il rospo, a me puoi dirlo -, le feci l'occhiolino per incoraggiarla a parlare.
- Ultimamente Chris è strano -.
- In che senso? -, aggrottai le sopracciglia.
- Si comporta in modo freddo con me... -.
- Forse perchè siete fidanzati da solo un mese -.

Improvvisamente smise di camminare.

- O forse perchè mi nasconde qualcosa... -, disse lei alzando il tono di voce e assumendo un espressione seria.

Lizzy, anche se può sembrare nevrotica, una delle parole che a lei non vanno giù, è una delle poche persone vere che ci sono in giro, ha molte doti, è unica. Ma se qualcuno non la rispetta, la umilia o la tradisce, si trasforma in una dei nemici più temuti e non aspetta tempo per vendicarsi. Chris, invece, a parere mio, è uno che non ha la testa a posto, ogni sera va ad una festa diversa e si ubriaca. Lizzy ha molta fiducia in lui e non voglio che lei soffra, anche perchè non se lo merita.

- Ne sei così sicura? -, le domandai cercando di farle cambiare idea.

Ci fu un attimo di silenzio.

- … Non lo so -, rispose confusa e riprese a camminare.

Ci dirigemmo nelle aule, lei in palestra per educazione fisica ed io biologia, una delle materie che amo di più.


- Buongiorno ragazzi. Come sono andate le vacanze? -, domandò la prof.

Sono andate nel migliore dei modi! Escudendo il fatto che stavo quasi per rompermi la caviglia, che mia madre ha divorziato definitivamente con mio padre, che per colpa di un colpo di calore mio padre è andato all'ospedale e che questa è stata l'estate più calda che io abbia mai visto, la temperatura più alta è stata di 43°... un inferno, in pratica.

- Visto che è il primo giorno, non vi caricherò di compiti... -.

Improvvisamente si udirono profondi sospiri di sollievo.

- Ma... -, aggiunse lei, - Voglio che voi facciate una ricerca su un tipo di pianta che più vi piace, che più vi attira. Dovrete cercare i dettagli, le origini e tutto quello che c'è da sapere su di essa. E inoltre dovrete portarmela, ma attenti a non scegliere piante velenose o potrete rimanetterci -, rise, - E' tutto chiaro? -.

Scuotemmo la testa su e giù per annuire.

- Bene, ho finito. Arrivederci -, disse per poi uscire dall'aula.

Mi alzai e mi apprestai a mettere tutto nella mia borsa ma, per sbaglio, feci cadere il mio diario personale dove all'intero c'erano trascritti tutti i miei segreti.
Mi chinai per prenderlo quando un'altra mano lo afferrò prima di me. Alzai la testa per guardarlo in faccia: era Jason, Jason Allon, il ragazzo di cui tutti credono che io abbia una cotta, ma non è così... forse.

- Cos'è? -, domandò lui.

La sua mano scivolò lungo la copertina di velluto blu, stava per aprirlo. In un batter d'occhio strappai il diario dalle sue grandi mani e lo strinsi sul mio petto.

- Niente. Grazie per avermelo recuperato... -, lo ringraziai accennando un sorrisino.

Lui mi guardò intensamente negli occhi tanto da farmi sentire a disagio, forse le mie guance erano diventate rosse come un peperone.

- Ho capito -, disse lui per poi girarsi e andarsene con un sorrisetto sulle labbra.

Cosa? Cosa aveva capito? Mica che quello era il mio diario e all'interno stavano scritte varie cose e alcune anche su di lui, vero?
Cavolo, l'ho detto! E comunque è impossibile. Ma se lo avrebbe aperto sarebbe stata la fine, la FI N E. Sarei diventata la protagonista delle chiacchierate delle ragazze perchè qui nessuno si fa sfuggire un nuovo amore... ma che dico, a me non piace Jason!
Prendo i manici della borsa e li infilo nel mio braccio per poi farle scorrere lungo la spalla. Esco dall'aula e inizio a correre per raggiungerlo. Lui intanto stava parlando con il suo gruppetto formato da sua sorella Natalie e Daniel Elton, il suo migliore amico. Stanno sempre per conto loro e discutono sempre lontano dagli altri, come se avessero un segreto... bhè, qui tutti hanno un segreto!
Stavo per pronunciare il suo nome quando qualcuno spicca il mio.

- Cosa c'è? -, dissi infastidita non appena mi accorsi che era Jeremy, un mio stretto amico.

Lui è un tipo strano. La sua stanza è piena di telescopi e poster con i vari pianeti del sistema solare, crede che ci sia vita nello spazio, crede negli alieni ma io penso che siano solo sciocchezze.

- Che stavi facendo? -, mi domandò lui con la sua solita aria da saputello.
- Niente... Ah, Jeremy? -, lo chiamai.
- Dimmi -.
- Oltre all'astronomia, te ne intendi di... piante? -.
- Piante? -, domandò lui confuso arricciando i suoi capelli.
- Si. La prof. Di biologia vuole che cerchiamo una pianta su cui studiare, ma non ho la minima idea di che pianta posso scegliere... -, dissi mentre girovagavo con lo sguardo per cercare ispirazione.
- Ho un'idea! -, alzò un dito.
- Sapevo che potevo contare su di te, di che si tratta? -, incrociai le braccia al petto.
- Potresti studiare... le piante sui pianeti -, disse con un'espressione compiaciuta in volto.

Scossi il capo.

- Lascia perdere -, dissi sospirando.

Questa ricerca sarebbe stata un vero fallimento, ne ero sicura!

- Prova con la cactaceae -, mi sussurrò qualcuno all'orecchio.

Alzai lo sguardo per vedere chi fosse stato e mi ritrovai Jason davanti. Lui sorrise, mi voltò le spalle e se ne andò, lasciandomi con un'inconsueta domanda...
Come aveva fatto a sentire?

- Jeremy, ma Jason non si trovava laggiù? -, gli domandai puntando la zona.
- Si, vicino gli armadietti -, annuì lui.
- Praticamente dall'altro lato del corridoio... -, pensai, - Allora come avrà fatto a sentirci? -, dissi iniziando a contare con i passi quanto distava il corridoio, ma la teoria di Jeremy mi fece smettere di farlo.
- Forse avrà sentito mentre veniva qui! -, ammise lui.
- Hai ragione, che stupida. -, dissi sbattendo una mano sulla fronte, - Si è fatto tardi, andiamo -, dissi uscendo dalla scuola.



- Sicura che non vuoi accompagnarmi? -, domandai a Lizzy.
- Sicurissima, mi dispiace. E poi tu sai com'è mio padre, ci tiene allo Smash Up e poi il Lunedì arrivano più clienti del solito -, rispose lei dall'altra parte della cornetta.
- Si, lo so. Vabbè, vuol dire che ci andrò da sola -, sospirai.
- Ma sta attenta, non si sa cosa si può trovare nel deserto -, disse, dopodichè attaccò.

La solita fissata... chi vuoi che ci trovi nel deserto? Dei mostri, per caso?
Avevo pensato alla proposta che mi aveva detto prima Jason: stavo andando alla ricerca della cactaceae, ovvero, il cactus.
In un solo luogo poteva trovarsi e questo era il deserto dell'Arizona. E' un posto solitario, soleggiato ma anche rilassante, almeno me ne starò tranquilla a studiare questa pianta senza nessun scocciatore che mi distrae.
Appena arrivata, salii su una montagna per godermi il panorama e ne avvistai uno da lontano.

- Ottimo! -, dissi tra me e me.
 

Mi avvicinai ad esso e inizia a scrutarlo.
Posai la cartella che avevo con me su una pietra ed estrassi il mio portatile. Mi sedetti sul terreno e incrociai le gambe.

- Cac ta ce a e -, dissi facendo lo spelling.

Premetti invio e cliccai sulla prima scritta, wikipedia era molto utile in quelle circostanze. Iniziai a scrivere qualcosina quando sentii delle voci provenire da lontano, ma non ci feci molto caso, saranno stati turisti, e continuai a scrivere.
Improvvisamente sentii un botto così forte che il terreno vibrò ai miei piedi.
Sarà stato una piccola scossa di magnitudo? Se era così, già me la stavo facendo sotto!
Ma sentii sempre quelle voci e iniziai a incuriosirmi.
Mi alzai e mi diressi nella zona da dove provenivano quelle voci, la stessa parte da dov'era provenuto il botto. Ma il mio cammino fu interrotto da un alto muro di pietre che divideva le due parti.
Intanto le voci diventavano sempre più udibili e la mia curiosità aumentava sempre più, così decisi di arrampicarmi.
Arrivata in cima, feci capolino per vedere chi fosse e notai da lontano due persone. Agguzzai la vista per vedere meglio e, forse mi sarò sbagliata, ma quelli erano Jason e Daniel... ma che ci facevano lì?

- Voglio andarmene -, disse Daniel, - Non ce la faccio più a vivere così, a fingere -.
- E' l'unico modo per non farci scoprire chi siamo davvero -, disse Jason.
- Ed io sono stanco di questo -, urlò Daniel dando un calcio ad una pietra, - Che senso ha vivere così? La mia vita è un vero schifo. Mark non fa altro che ubriacarsi e darmi la colpa di tutto, anche della morte di Maggie. Almeno tu e Natalie siete fortunati ad avere una famiglia come gli Allon -.
- Ma non puoi. Dobbiamo restare uniti e scoprire da dove siamo venuti, cercare Claire e... -.

Ascoltavo la loro conversazione con interesse ma, appena scostai il piede, una pietra cadde al suolo provocando un suono acuto. Jason si fermò e iniziò a guardarsi attorno: ero fregata.


*POV Jason*

- Ma non puoi. Dobbiamo restare uniti e scoprire da dove siamo venuti, cercare Claire e... -, mi fermai appena udii un botto provenire da lontano.

Il mio udito molto sviluppato poche volte si sbaglia: qualcuno stava origliando.

- Cosa c'è? -, mi chiese Daniel.
- Spie -, dissi sussurrando, - Tu aspetta qui, vado a controllare -, dissi dando una pacca sulla sua spalla.

Iniziai a correre per raggiungere in fretta la zona, ma c'era un muro di pietre, sicuramente starà dall'altra parte.
Mi arrampicai fino ad arrivare in cima.
Ora non aveva scampo!


SPAZIO SCRITTRICE

Riciao a tuttiiiii!!!
Ok, forse sarà il caso che vi debba delle spiegazioni! Alloooora il mio bellissimo e vecchissimo pc portatile mi ha lasciato e si è portato con sè tutti i miei capitoli ed ora non potete sapere come stia, ho il fumo che escono dalle orecchie per la rabbia, menomale che avevo questo capitolo segnato a penna sul foglio =D. Non allarmatevi perchè continuerò la storia perchè so che con questo finale vi ho messo sulle spine hahahaha!!!
Bene bene, ho finito il mio avventuroso e sfortunato racconto e credo che sia inutile parlare della storia perchè già la sapete!!
Comunque sia, personalmente, questo capitolo non è un granchè ma DON'T WORRY, la storia, quella VERA, inizierà a breve, questo è una specie di... intro!
Bene bene, ora vi lascio e mi raccomando, recensite in tante ;) Un grande bacio a tutte!

- Hollie

  
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