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Autore: MissAliceLiddle    02/08/2013    1 recensioni
Dal testo: Eri ciò che aspettavo ma non arrivava mai, eri le notti fredde d’inverno, eri le canzoni dei Beatles, eri l’ansia dei messaggi mai arrivati e la conta dei minuti fra un messaggio e l’altro. Eri la sindrome di Stoccolma, eri l’alfabeto greco, eri gli scarabocchi sui quaderni, eri il cambiamento, eri la novità, eri la distanza, eri un suono vuoto e cupo, eri un palindromo, eri le false risate che nascondevano l’allegria, eri il punto alla fine di ogni frase, eri il primo ballo. Eri la sabbia che si attacca sulla pelle, eri il bacio del buongiorno, eri il sesso, quello strano, passionale, perfetto, inaspettato.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quella volta cancellai le canzoni allegre dal cellulare e dall'ipod, quelle che cantavamo sempre, quelle che mi mettevano allegria, quelle che parlavano d’amore. Non avevo più bisogno d’amore, non c’era più felicità in me.

Eravamo il noi, quell’us che scrivevi nelle tue canzoni, era un us che porta a used, infatti tu mi hai usata, e io mi sento così useless ora. Us, noi, cos’eri tu per me?

If I lose everything in the fire I'm sending all my love to you. 

Eri ciò che aspettavo ma non arrivava mai, eri le notti fredde d’inverno, eri le canzoni dei Beatles, eri l’ansia dei messaggi mai arrivati e la conta dei minuti fra un messaggio e l’altro. Eri la sindrome di Stoccolma, eri l’alfabeto greco, eri gli scarabocchi sui quaderni, eri il cambiamento, eri la novità, eri la distanza, eri un suono vuoto e cupo, eri un palindromo, eri le false risate che nascondevano l’allegria, eri il punto alla fine di ogni frase, eri il primo ballo. Eri la sabbia che si attacca sulla pelle, eri il bacio del buongiorno, eri il sesso, quello strano, passionale, perfetto, inaspettato.

Talking about girl I love you, you’re the one, this just looks like a re-run. Please what else is on?

Eri la causa delle sbornie, del vomito, degli attacchi di panico, di tutti i test di gravidanza fortunatamente negativi. Eri la forza di gravità pronta a buttarmi giù, quella che mi rendeva il cuore pesante e causa delle pressioni che esercitavi su di me, eri quello che mi faceva andare contromano, in senso antiorario, era quello che mi abbandonava, che mi faceva perdere, eri quello per cui il cibo andava di traverso, quello che ti faceva sputare l’acqua invece di berla, eri lo zenit e il nadir, eri la speranza di potersi innamorare, eri l’innocenza, eri la paura, eri il giorno che diventava notte.

It’s hard to be sure, sometimes I feel so insecure, and love is so distant and obscure

Mi sento così stupida per aver preso in mano il mio cuore dopo così tanto tempo e per averlo spremuto e per aver visto tutto il sangue misto a tristezza, un oceano rosso che non riuscivo a vedere. Eri il dolore, il male, i brutti pensieri, la paura di addormentarsi e non svegliarsi più, il fiatone dopo aver corso tanto, il mal di gola per aver aspettato al freddo, l’ansia da prestazione, il vuoto nello stomaco, la paura di non essere mai abbastanza, i singhiozzi che non passavano mai, le lacrime soffocate nel cuscino, la rabbia che diventava pianto, eri la parola sulla punta della lingua che non si trovava mai.

In un’altra vita ti avrei scritto, ora. Ti avrei chiesto di correre qui da me, perché era tutto il giorno che non facevo altro che pensarti. No, scusa, tutta la settimana. Il mese. La vita.
Masashi Kishimoto

Eri la geografia, eri l’eros dolceamaro, eri Saffo, eri le lancette dell’orologio, eri la macchina da scrivere, eri le poesie di Shakespeare, eri il ritorno inaspettato, eri il punto e virgola, eri la protasi e l’apodosi, eri la latitudine e la longitudine, eri gli Oreo, le sigarette, i viaggi, le fughe, eri le porte scorrevoli, eri le rose rosse e i regali inaspettati, le follie d’amore e le parole che non avresti mai voluto dire ma che ti scoppiavano in corpo come delle bombe. Eri le bugie dette con orgoglio, eri le finte relazioni, eri il bezoar, eri la tosse,  eri la vibrazione del cellulare, eri la Metamorfosi di Kafka.

As we die, both you and I, with my head in my hands I sit and cry.

Eri la gelosia, eri la trasgressione, eri la voglia di buttarsi via, la droga, l’aggressività, la prima volta, eri il complimento che mi faceva sentire bella, eri i messaggi senza risposta, eri il tradimento, eri la fine dopo tanti inizi, eri la buonanotte prima di addormentarsi, eri un sms che arriva nel cuore della notte, eri l’odore della pioggia, eri la rugiada sul tergicristalli, eri il baffo di latte dopo aver bevuto il cappuccino, eri un libro nuovo, eri l’orologio astronomico di Praga, eri il caffè bianco di Starbucks, eri il mare attraversato da un battello, eri la scia delle stelle, eri l’altra metà del mio cuore, o forse i tre quarti, o forse tutto il mio cuore.

I finished crying in the instant that you left and I can't remember where or when or how and I banished every memory you and I had ever made 

  
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