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Autore: Niallpleasehugme    02/08/2013    1 recensioni
"Facevo scorrere la lama del temperatite aul polso pieno di cicatrici, mi appoggiai al lavandino della scuola, misi i polsi pieni di sangue nel lavandino e feci scorrere l'acqua gelida su di essa. Mi guardai allo specchio e pensai: " non abbastanza magra, non abbastanza bella". Si aprì una porta del bagno, e un ragazzo biondo (Niall) disse: CHE COSA STAI FACENDO?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Finalmente era arrivato il giorno del concerto, quel giorno che aspettavo da tanto. Quella notte non riuscii a dormire poichè tremavo al pensiero che finalmente avrei sentito la voce del mio idolo dal vivo, di viderlo a pochi metri da me; Mi alzai verso le 8:30 a causa della vibrazione del mio cellulare che segnava che era arrivato un sms: "Buongiorno piccola, tra 20 minuti passo a prenderti " da: Niall, quel giorno avevamo deciso di non andare a scuola, in modo da metterci in fila al concerto e cercare di prendere i primi posti, quelli più vicini al nostro idolo. Corsi in bagno e mi feci una doccia, andai in camera in intimo indossando una maglia viola, un jeans leggermente stretto e le Supra viola: abbigliamento perfetto per andare al suo concerto. Andai in cucina, mangiai un cornetto vuoto, presi una borsa e infilai il necessario per quel tipo di occasione, mi diedi un'ultima occhiata veloce allo specchio e uscii da casa.

****

Mancava poco all'inizio del concerto, Niall mi abbracciò da dietro mettendo le mani sopra il mio petto, lo sentivo tremare come una foglia: era molto più entusiasto di me, amavo quel suo lato così dolce e carino, mi ricordava tanto un bambino quando vedeva i cartoni animati in TV. Come mi aveva detto pochi minuti di entrare nell'arena, avevamo preso i posti in prima fila, quasi riuscivo a toccare il palco, guardai il grande schermo e notai un gran numero su di esso: 10, era iniziato il conto alla rovescia, strinsi forte le mani di Niall cercando di scaricare tutta l'adrenalina che c'era in me, lui fece lo stesso. Il ritmo della canzone "All around the world" ebbe inizio, ma di Justin nessuna traccia, quando all'improvviso sbucò da una piattaforma,urlai come non mai in vita mia, era proprio come lo immaginavo: spettacolare, con l'adrenalina a mille, il suo gran sorriso e quella sua voglia di ballare. Distava da me di un metro, aveva gli occhi coperti dagli occhiali, vestito tutto bianco con i guanti oro, era spettacolare, anche se desideravo poter incrociare i suoi occhi. Cominciò a cantare e ogni tanto ci "prestava" il microfono. Alla fine di quella stupenda canzone urlò "Hi Italy" facendoci dimenare come matti. Guardaii gli occhi di Niall e notai che il colore dei suoi occhi era più azzurro del solito, era emozionato quasi come me. Cantò varie canzoni ed io e Niall non riuscivamo a smettere di sorriderci e cantare, guardando verso Justin. Arrivò la mia canzone preferita: Die in your arms e Niall non perse occasione di dedicarmela: "Questa è per te, piccola" - mi sussurrò all'orecchio. Justin cominciò a cantarla: "Honestly the truth is if i could just die in your arms, i wouldn’t mind cause everytime you touch me i just die in your arms, oh it feels so right so baby baby please don’t stop girl, oh baby, i know lovin you ain’t easy, but it sure is worth a try. Ohh if there is a reason to call me a fool cuz i love too hard…are there any rules baby? If this is a lesson, then baby teach me to behave just tell me what i gotta do, just to stay right next to you" Mi dedicò altre canzoni come: Be alright, fall e mi disse che io ero la sua one less lonely girl, so che c'era Justin ad un metro di distanza da me, ma io ero emozionata anche perchè, forse, Niall non era molto bravo con le parole, come me d'altronde, e quindi cercava nei testi delle canzoni le parole che avrebbe voluto dirmi. Purtroppo era arrivato il tempo dell'ultima canzone: Baby, mi avvicinai all'orecchio di Niall e dissi tra qualche lacrima di gioia che cadeva sul volto: "E' grazie a questa canzone che ci siamo conosciuti, dopo di tutto, dobbiamo ringraziarlo" - sorrisi timidamente. Niall baciò qualche lacrima e mi strinse più forte a sè - "Io devo ringraziarlo per avermi fatto conoscere una creatura così bella come te" - arrossimmo entrambi. Anche questa canzone terminò, con le lacrime agli occhi tutte noi lo salutammo, la gente continuava ad andarsene fino a far diventare l'arena vuota facendo rimanere solo noi in quel posto, guardaii interrogativa Niall e gli chiesi come mai noi stavamo ancora lì, ma non rispose. Uscì un uomo dal palco, scese dalla piattaforma e si diresse verso di noi, Niall gli diede una pacca sulla spalla e lo salutò, io rimasi in disparte a guardarli mentre l'uomo gli sussurrava qualcosa all'orecchio, quando si staccarono Niall mi sorrise e mi prese per un braccio. "Dove stiamo andando?" - dissi guardando Niall che seguiva quell'uomo. "Ora vedi, pazienta due minuti" - Notai che stavamo dietro il palco, di sfuggita vidi una folla di ragazze che aspettavano dietro una tenda rossa, mi chiesi cosa stessero facendo ma poi Niall mi fece svoltare l'angolo, facendomi perdere di vista le ragazze. "Siamo arrivati" - disse l'uomo - "Cinque minuti, non di più" "Grazie ancora zio, ci si vede" - lo salutò. Niall aprì la tenda rossa e quando vidi chi c'era davanti a me spalancai la bocca formando una 'o', non potevo crederci,subito notai il suo ciuffo color caramello tirato verso l'alto, notai il suo splendido sorriso: avevo Justin Bieber proprio di fronte a me! "Heey" - disse con la sua voce così bella. Mi fiondai tra le sue braccia e tutto ciò che riuscii a dire fu "Thank you" che sussurrai a malapena, Justin sembrò sentirlo e riuscii a capire dal suo accento stretto che mi chiese per cosa lo stessi ringraziando, scoppiai di nuovo a piangere e gli dissi: "For all"- "di tutto". Vidi Niall ancora più teso di me, che ci guardava mentre si mangiava le unghie delle mani, picchiettava la gamba destra sul pavimento, Justin gli fece segno di avvicinarsi in modo da fare una foto, cercai di fare un'espressione decente, dato il sorriso da ebete sul mio volto, ma non ci riuscii. "Is he your dude?" -"è il tuo ragazzo? "- disse Justin, inizialmente non lo capii, l'emozione era fortissima e riuscivo a sentire il mio cuore battere a mille, dopo qualche secondo di rielaborazione su ciò che disse, gli sorrisi annuendo. "Can we take a picture like this?" -"Possiamo fare una foto così?"- disse Niall che con non so quale coraggio, fece dei gesti e ci fece capire come voleva la foto, voleva fare una foto divertente, Justin mi abbracciava da dietro dandomi un bacio sulla guancia, facendo unire le nostre mani e Niall faceva un'espressione da arrabbiato poggiando i pugni sui fianchi. Il flash scattò e tutti ridemmo, compreso il fotografo. Visto che ci rimanevano solo pochi minuti, decidemmo di fare una foto 'normale' (per quanto sia 'normale' fare una foto con Justin Bieber..), entrambi lo salutammo e uscimmo da quella stanza. Appena fuori, cercai di urlare, volevo sfogare tutta l'emozione, volevo cercare di realizzare tutto ciò che era successo in così pochi istanti, ma Niall mi tappò la bocca capendo le mie intenzioni, dopo qualche secondo Niall cominciò a camminare avanti e indietro come un bambino, rendendosi conto che aveva appena incontrato il suo idolo.
"Io ancora non riesco a crederci" - sussurrò più a sè stesso che a me.
"Lui era così... ed io ero così..." - non riuscivo neanche a completare le frasi, ci voleva qualche giorno per riuscire a capire realmente ciò che ci era successo. Improvvisamente mi fiondai su Niall, abbracciandolo quasi togliendogli il respiro: se ero appena stata al suo concerto era grazie a lui, se lo avevo appena incontrato era grazie a lui, se avevo realizzato uno dei miei sogni lo dovevo a lui.

 

***


Niall scese dalla macchina e mi aprì la porta di casa sua, quella notte avrei dormito da lui. Aveva insistito così tanto che non riuscii a dirgli di no, poi era l'occasione perfetta dato i turni di mia mamma che mi permettevano di andare a casa sua senza dare tante spiegazioni. Entrai timidamente, abbassando lo sguardo, notai la sua bellissima casa: c'era un gran salone con un divano e un televisore, un piccolo tavolino per poggiare i piedi riempito di pile di CD e una piccola libreria. Ero così presa da quel salottino che non mi resi neanche conto che Niall fece la tosse per attirare la mia attenzione.
"Vuoi andare a dormire o vuoi continuare a guardare il salotto?" - soffocò una risata.
"Mh dovrei farmi una doccia, quindi ti seguo" -sorrisi imbarazzata.
Salimmo le scale e mi mostrò le varie camere tra cui la sua, mi fece entrare poggiando una mano sulla nuca per poi grattarla, poi si avvicinò al suo armadio prese una sua maglia e me la porse, poi si avvicinò ad un comodino e mi porse un boxer.
"Niall..." - stavo per parlare ma mi precedette.
"Sono nuovi, non li ho mai usati" - rise - "Il bagno sta di quì" - mi condusse fuori dalla camera per poi aprirmi la porta del bagno, lo ringraziai e mi ci chiusi dentro.
Feci una lunga doccia, cercando di rinfrescarmi le idee. Io ero a casa sua, avrei dormito nel letto con lui, l'ansia prese il possesso ed iniziai ad agitarmi. Indossai la sua lunga maglia e i boxer, uscii dal bagno lasciando i capelli leggermente umidi. Arrivai in stanza e trovai Niall in boxer con un asciugamano tra le mani, molto probabilmente stava aspettando me che uscissi in modo da farsi la doccia.
Gli sorrisi, ancora una volta, imbarazzata, lui si avvicinò a me e posizionò una mano sopra il mio fondoschiena, le sue labbra si posarono sulle mie e mi sentii al settimo cielo. La sua mano scorse leggermente in basso, stringendo il mio sedere in modo da attirarmi a sè e far combaciare i nostri corpi, ma quando il mio seno ricoperto solo da una maglia fine si scontrò col suo,lo sentii gemere. Subito arrossii imbarazzata, ma lui non perse occasione facendo diventare il nostro bacio più passionale facendo incontrare le nostre lingue, le mie mani si posarono sul suo collo, incitandolo a continuare.
Una mia mano scese sul suo petto nudo, iniziai a toccarlo, per poi far scendere la mano sul cavallo dei suoi boxer, Niall mi guardò interrogativo ma io continuai.
Iniziai a 'palpeggiarlo' dai suoi boxer, sentendolo gemere al mio tocco, ma volevo di più, per una volta volevo essere io a renderlo felice, mi fiondai sul suo collo dove lasciai piccoli baci, che pian piano diventarono violenti succhiotti, la mia mano tremò quando sentì un'altra poggiarsi su di essa.
"Fai così" - sussurrò la sua voce roca e sexy. Con la sua mano sulla mia mi fece capire come voleva esser toccato, iniziai a muovere la mia mano lungo il suo membro ricoperto solo dal boxer, non volevo 'correre' quindi mi mossi lentamente.
"Di più" - disse tra un gemito all'altro alzando la testa verso il soffitto, guardare il suo collo così scoperto e sentirlo imprecare mi fece eccitare, quindi iniziai a muovere la mia mano velocemente cercando di soddisfarlo, i suoi gemiti dopo un po' diventarono più frequenti, il suo petto si abbassava e alzava più velocemente quando all'improvviso sentii il suo membro ingrossarsi: l'avevo fatto venire.
Baciai un'altra volta il suo collo,questa volta con più dolcezza, fino ad arrivare alle sue labbra.
"S-sei stata brava" - arrossì ed io con lui, soffocando una risatina nervosa. Lasciò un bacio sulla mia fronte e si diresse verso la doccia, io mi distesi sul letto e mi coprii con la coperta, posizionai bene il cuscino sotto la mia testa e mi ci poggiai su.

POV NIALL

Mi svegliai sentendo un lieve bacio sulla mia fronte, aprii gli occhi e notai una figura sfocata davanti a me, me li strofinai cercando di mettere a fuoco e capire chi era ma non c'era bisogno visto che riconoscerei le sue labbra tra mille, mi stiracchiai un po' allungando le braccia e sbadigliando.
"Ma buongiorno dormiglione" - disse Rose strofinandomi i capelli.
"Buongiorno piccola" - le sussurrai sulle sue calde labbra per poi baciarla.
"T-ti ho portato la colazione.." - mi disse mostrandomi un gran sorriso, amavo fare colazione a letto ma ero troppo pigro per prepararmela, guardaii il vassoio davanti ai miei occhi e notai una tazza di latte ed una di caffè e un cornetto caldo alla nutella.
"Ma grazie" - le baciai la fronte. Notai che la mattina le sue labbra erano leggermente più gonfie delle precedenti ore, stavo per ribaciarla ma lei posizionò il cornetto sulle sue labbra facendomi scontrare con esso.
"Preferivo le tue labbra, ma mi accontento" - risi rumorosamente.
"Tu hai già fatto colazione?" - dissi addentando il cornetto, annuì leggermente e bevve un sorso dal mio caffè.
"Sai, dovrei andare a casa mia madre potrebbe tornare da un momento all'altro" - sorrisi grattandomi la nuca.
"Certo" - bevvi la tazza di latte - "Ora andiamo"- le sorrisi, cercai di farle uno dei miei sorrisi migliori.

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VADO A NASCONDERMI.
ODDIO QUESTO CAPITOLO E' UNA MERDA, FINISCE DI MERDA E HO FATTO UNA FIGURA DI MERDA SCRIVENDO QUELLA SCENA 'HOT'
MI VERGOGNO, SCUSATEMI cwc
PER L'ENNESIMA VOLTA HO FATTO RITARDO E MI SCUSO ANCHE PER QUESTO.
NONOSTANTE QUESTA MERDA, COSA NE PENSATE? SCRIVETELO IN UNA RECENSIONE, PLEASE.
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE SEGUONO QUESTA STORIA, SUL SERIO GRAZIE :)
SE VOLETE CHIEDERMI QUALCOSA O SEMPLICEMENTE VOLETE PARLARE CON ME *si illude* MI POTETE TROVARE SU TWITTER
@GildaLoves1D
IO ORA MI DILEGUO, SCUSATEMI PER L'ENNESIMA VOLTA (:
Baci :*

  
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