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Autore: S e r e n a    03/08/2013    5 recensioni
Dal testo:
«Scorpius, ascoltami. Non c’entra dove sono morti, e neanche dove hanno vissuto. È molto più semplice di così. Vogliono solamente stare vicino a quello che hanno amato. È questo che li trattiene qui. È questo che vogliono.»
«Papà aveva ragione, ha sempre avuto ragione, vero Rose?».
«Sì, fratellino. Mamma non se n’è mai andata.»
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Nonno, cos’è l’amore?

 
 
«Ciao papà! Oggi ti porto Lucius, come avevamo organizzato, va bene?».
«Certo Rose. Ci vediamo dopo, allora…la mamma ti saluta.», rispondo, iniziando, silenziosamente, a piangere.
«Papà…», balbetta mia figlia, «…la mamma non può salutarmi. E tu lo sai benissimo. Non voglio fare sempre lo stesso discorso. Papà, lei non tornerà!», conclude, interrompendo la chiamata, probabilmente in lacrime.
Settecentotrenta giorni. Tredici ore. Cinquanta minuti. Ventiquattro secondi.
Conto il tempo segnando i giorni con il pennarello sul muro della biblioteca, il tuo posto preferito. Ricordo che, un giorno, sei venuta da me con il broncio, annunciandomi di aver terminato di leggere tutti i libri della biblioteca.
La mia faccia doveva essere impagabile, perché sei scoppiata a ridere, mostrando i tuoi denti perfetti. Nonostante con il tempo si siano sistemati, rimarrai sempre la mia “Zannuta”.
Perché te ne sei andata?
 
Arriva l’ora di pranzo, così, mentre aspetto che bolla l’acqua, prendo la tovaglia da tavola, apparecchiando.
Nella nostra tavola rotonda, comprata perché a parer tuo “dovevamo essere tutti alla pari”, quante volte abbiamo mangiato insieme? Mi sembra di sentire ancora l’odore delle tue piccole “creazioni”, torte, antipasti, risotti...tutte ricette inventate sul momento da te.
Apro il cassetto, con estrema lentezza, prendendo due forchette e due coltelli.
Mi do dello sciocco. Ogni giorno apparecchio per due, nella speranza di rivederla sedersi a tavola, baciarmi e augurarmi buon appetito.
Guardo il mio riflesso nell’acqua che bolle. Una lacrima mi solca il viso, finendo all’interno della pentola.
«Mi manchi, amore mio».
 
«Nonno, cos’è l’amore?».
«Lucius, io…», balbetto, prima di pensare ad una risposta decente. «Io credo che l’amore sia quando un uomo anziano apparecchia per due, nonostante la moglie sia morta da anni. C-credo che sia questo, si.», dico, abbracciando mio nipote, iniziando a piangere nuovamente.
Dove ho sbagliato?
 
 
 
 
«Mamma, non mi lasciare…non ci lasciare…», continuava a ripetermi Scorpius, piangendo.
«Amore mio, io ti vedo, ti sento…sono accanto a te. Perché stai piangendo?», dissi, ma lui sembrava non sentirmi, continuava a piangere, mentre Rose cercava di consolarlo e convincerlo a lasciarmi andare.
Perché non riuscivano a vedermi?
Io c’ero ancora, diamine!
Potevo stare con loro, con mio marito…ma loro non potevano stare con me.
Forse era vero…
«Bambini, la mamma…non c’è più».
…ero morta sul serio.
 
Questo ricordo mi perseguita, e non trovo pace.
Non sono felice, ma ho il privilegio di stare vicino alle persone che amo.
Solo che nemmeno loro sembrano felici. La mia morte ha spento la loro scintilla di vita, quella che conservavano nella parte di cuore in cui era inciso il mio nome. Ho risucchiato la loro felicità semplicemente smettendo di lottare, di far battere il mio cuore.
E adesso sono nella mia casa, con mio marito.
Ogni tanto faccio visita ai miei figli.
Mi trovo in un limbo fra la morte e qualcosa di più grande: la vita.
Draco, Rose e Scorpius non sono vicini alla morte, e non possono vedermi.
Sono io che mi sono avvicinata alla vita, perché non ho voluto camminare verso la luce. Volevo solo stare vicina a ciò che ho amato.
 
 
 
 
«Scorpius, ascoltami. Non c’entra dove sono morti, e neanche dove hanno vissuto. È molto più semplice di così. Vogliono solamente stare vicino a quello che hanno amato. È questo che li trattiene qui. È questo che vogliono.»
«Papà aveva ragione, ha sempre avuto ragione, vero Rose?».
«Sì, fratellino. Mamma non se n’è mai andata.»
  
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