Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: mstaylorswift    04/08/2013    31 recensioni
- Bieber, cosa ti sei messo oggi? Fanno schifo i tuoi vestiti. -
- Ma dai, non lo vedi che è un poveraccio? Non può permettersi niente.-
- Bieber, sei un poveraccio, uno sfigato morto di fame, fai schifo! -
- Già -, risate. - E sei pure gay! Checca, checca.-
Justin Bieber era lo sfigato per eccellenza della "Danford High School" di New York.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12.
 
 
 
 
  
 
 
- Tra poco suonerà la campana. – mormorò Justin.
Liz teneva la testa poggiata sul petto del ragazzo, mentre le mani di lui accarezzavano la sua schiena, sotto la maglietta. E lei sentiva il cuore galoppare sempre più veloce ad ogni carezza. Strano a dirsi, visto che il giorno prima avevano fatto l’amore. Ma anche adesso, un semplice sguardo o tocco la facevano andare in iperventilazione.
- Sicura di voler entrare? Dopo quello che è successo ieri. Il video… -
Liz scosse la testa. – No, preferirei sparire piuttosto che vivere questa giornata. Ma posso farcela, Justin. –
- Possiamo farcela. Io e te, no? -
I due ragazzi si guardarono negli occhi, nero contro caramello. Lei sorrise e accarezzò i capelli di Justin, mentre lui chiudeva lentamente gli occhi e poggiava il capo sul suo petto. Poteva sentire il cuore di Liz battere forte, e lui viveva per quel battito.
Non sapevano come avrebbero affrontato la situazione, ma erano insieme. Si erano trovati dopo anni di offese, dolore e problemi. Non si sarebbero più lasciati, però. Era una promessa.
- Sta per suonare, meglio se ci allontaniamo. – disse Justin improvvisamente, staccandosi dall’abbraccio di Liz.
- No, voglio stare con te. –
Il ragazzo sorrise dolcemente, mentre il suono di quelle parole gli scaldava il cuore e riecheggiava nella sua testa. – Ci vediamo dopo, non ti preoccupare. – Detto questo, si chinò su di lei e posò un bacio sulla sua fronte.
Rimasta sola, prese qualche respiro profondo e si avviò verso il suo armadietto. La campana suonò, e la presa della sua mano si strinse sempre di più sullo sportellino di metallo. Sentiva le voci delle persone, i bisbigli, i sussurri divertiti e il suo nome sulla bocca di tutti.
- Puttanella. -
- E’ quella del video. – risate.
- Che troia. –
- Almeno lei si è fatta Mark, è un figo, che fortunata. –
Liz si voltò lentamente. Il corridoio era pieno di studenti, come sempre. Ma nessuno la guardava. Si limitavano a parlare di lei come se non potesse sentirli. Un ragazzo incrociò il suo sguardo e sorrise beffardo. – Vuoi venire da me, stasera? La telecamera ce l’ho già io. – tante risate, troppe per lei.
Camminò velocemente, con la testa bassa. Al suo passare le voci si facevano più divertite e canzonatorie. Adesso capiva quello che aveva passato e che continuava a passare Justin da anni. E si sentiva male al pensare che lei era sempre stata tra quelle persone, pronte a deridere e schernire.
Intravide la chioma di Eleanor, e quasi si sentì come sollevata da un peso. La sua migliore amica. Lei avrebbe trovato le parole adatte. – Eleanor… - mormorò abbracciandola improvvisamente.
Si aspettava che la ragazza la stringesse, rassicurandola, invece rimase immobile, rigida. La allontanò, con sguardo freddo. – Cosa vuoi? –
Gli occhi di Liz si spalancarono. – El… -
- Liz, no. -
- Che ti succede? Io… -
Un gruppo di ragazze la indicarono, per poi scoppiare a ridere e confabulare come oche. – Non possiamo essere più amiche, credevo fosse chiaro, no? –
Liz sentì la terra mancare sotto i suoi piedi. – Cosa… -
- Non posso rovinarmi la reputazione così. Forse non l’hai capito, ma sei diventata come una seconda Justin Bieber. Non avrai vita facile, in questa scuola, d’ora in poi. – si guardò intorno per poi avvicinarsi al suo orecchio. – E’ meglio se cambi scuola, Liz, credimi. -
Eleanor le passò oltre, dandole una spallata poco delicata e camminando frettolosamente nella direzione opposta. Liz rimase qualche secondo ferma, realizzando che la sua vita stava andando letteralmente a puttane.
Prese l’ennesimo respiro profondo della giornata e tornò al suo armadietto, convinta che l’avrebbero lasciata in pace dopo quelle prese in giro. Invece sulla parete di metallo c’era attaccato un cartello: “ scopata: 20 dollari. Tariffa speciale + video da far vedere alla scuola: 50 dollari”
Non ebbe nemmeno la forza di strappare il pezzo di carta. Si voltò, trovando vari ragazzi a fissarla, sghignazzando e indicandola. – Allora, chi è il primo, Liz? – esclamò uno allargando le braccia.
Tutti ridevano, divertiti. In pochi istanti ogni cosa intorno a lei iniziò a girare spaventosamente, come se la stessero risucchiando via. – Vai da quel pezzente di Bieber, il tuo posto ormai è con lui! Troia! –
Tutta la folla iniziò a gridare “troia” in coro, facendole scoppiare la testa. Liz si tappò le orecchie, scuotendosi malamente. Si lasciò cadere per terra, lungo il suo armadietto, e si impose di non stare a sentirli, di ignorare quelle voci.
 
Justin ascoltava in silenzio quello che Liz gli raccontava, mentre le lacrime bagnavano il suo viso. Ascoltava la vergogna, la sofferenza e sentiva il suo cuore spezzarsi ad ogni parola.
Quando la ragazza terminò il suo racconto, gli occhi di lui erano fissi per terra, spalancati, e i pugni delle mani erano chiusi, stringevano con così tanta forza che il suo corpo tremava. La mano di Liz afferrò il pugno e lo dischiuse con dolcezza. – Non voglio che tu ti arrabbi – mormorò – Forse me lo sono meritata. E’ il prezzo giusto da pagare per tutto quello che ti ho fatto negli anni scorsi… -
Justin scosse la testa. – No, non dirlo nemmeno per scherzo. Tu non meriti tutto questo. E’ stato Mark a costringerti, dannazione! Non hanno il diritto di… di… -
Silenzio. Probabilmente il diritto lo avevano eccome. Lei era andata a letto con Mark, perché non voleva sapessero di lei e Justin. Lo meritava, sì. Non avrebbe mai dovuto vergognarsi di provare qualcosa per lui.
- E’ colpa mia. Non volevo sapessero di noi. Ora mi prenderò quello che merito, Justin… -
Justin le prese il volto tra le mani. – Ehi, ascoltami. La colpa è loro. Questo è bullismo. Il bullismo è la cosa più infame di questo mondo. Non credi? Offendere una persona, perseguitarla per motivi ingiusti, nemmeno giustificati, è una cosa da idioti. Ma sai che altro c’è? Che riusciremo a farglielo capire. Capiranno cosa stanno facendo, e piangeranno loro al nostro posto. –
La ragazza non era ancora convinta.
Bieber tirò fuori la sua chitarra e se la poggiò in grembo. – Ho scritto una cosa, per te e per me. Ascolta bene. –
Le sue dita iniziarono a pizzicare dolcemente le corde dello strumento, chiuse gli occhi e aprì la bocca, iniziando a cantare. – Lately i’ve been thinking, thinking about we have. I know it’s hard, it’s all that we know. Have you been drinking? To take all the pain away, I wish that I could give you what you deserve. Cause nothing can ever, ever replace you. Nothing can make me feel like you do, ye. You know there’s no one, I can relate to, and know we wont find a love that so true – si fermò per catturare una lacrima. – There’s nothing like us, there’s nothing like you and me, together trough the storm. There’s nothing like us, there’s nothing like you and me, together. –
La sua voce era il suono più dolce che le sue orecchie avessero mai sentito. Era qualcosa di infinitamente bello, che riusciva a calmarla e a farla sentire bene.
- Ti piace? – domandò ansioso.
Liz annuì, asciugando le lacrime rimaste. – E’ stupenda. –
- Questo per farti capire che non c’è niente come noi due, insieme. -
Lei sorrise debolmente e si buttò tra le sue braccia, mentre le labbra di lui sfioravano i suoi capelli. Lentamente le labbra scesero per incontrare la bocca di Liz, per poi baciarla dolcemente.
 
 


 
Non ammazzatemi, per favore ahahah
Non voglio dilungarmi troppo, ma semplicemente chiedervi scusa perché non aggiorno da dicembre. Sono una vergogna.
Spero che a qualcuno interessi ancora questa storia, perché ho in mente un finale molto ooooooowwwwwwwwwh.
Grazie mille per le bellissime recensioni, non ho parole, siete davvero tante. Passo subito a rispondere. (:
Al prossimo, spero al più presto. xx♥
   
 
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