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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    12/02/2008    5 recensioni
Avete mai pensato ai nostri Heroes alle prese con la scuola e i problemi adolescenziali? Questa fic è ambientata in un liceo, tra amori litigate amicizie e scazzottate.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Claire Bennet, Nathan Petrelli, Peter Petrelli, Sylar
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Non ho niente da fare ho la febbre perdonatemi... Questa fic è ambientata in un liceo. Si lo so niente di originale, ma mi piace come idea.
I personaggi ci sono più o meno tutti anche quelli della seconda stagione, se vi piace recensite se fa schifo ditelo comunque. Se volete proporre qualcosa fate pure. Detto questo, buona lettura a tutti.

Ps: ovviamente le età sono tutte modificate.



Una secchiata d'acqua fredda svegliò il ragazzo dal sonno quasi comativo. Odiava il primo giorno di scuola, odiava la scuola e odiava essere svegliato.
-Nathan!!!- urlò Peter Petrelli saltando in piedi sul letto. -Idiota!-
Nathan se la rideva chiuso in bagno. A differenza del suo fratellino adorava la scuola, e adorava vederlo incazzato la mattina. Senza un perchè, ci si divertiva, punto e basta.
-Ti odio!!- continuava a strillare il più piccolo dei fratelli. -Apri la porta che ti ammazzo!-
Nathan uscì schivando un cuscino bagnato che gli volò sopra la testa. -E dai! Sennò non ti svegliavi!- rise pettinandosi i capelli con la mano.
-Beato te ti manca solo un anno.- borbottò Peter entrando nella doccia. -A che ora ti sei svegliato? Sei già tutto vestito...-
-Molto prima di te sicuro...comunque la sai la novità?- chiese Nathan ridacchiando.
-No.-
-Monroe quest'anno è in classe tua.-
Una miriade di imprecazioni uscirono da dietro la doccia.
-E' la terza volta che ripete il terzo... a me è toccato per tre anni.. un po' per uno.-
-Quest'anno io l'ammazzo lo giuro.- annunciò Peter uscendo dalla doccia.


Lo squillo del telefono svegliò definitivamente Isacc. Non dormiva, ma comunque non voleva alzarsi dal letto. Prese il telefono leggendo il messaggio. Sapeva già chi era e un sorrisino gli si dipinse sulla faccia assonnata. Amore sbrigati. Simone, la sua ragazza da quasi tre anni ormai. Litigavano ogni tanto, ma non potevano fare a meno l'uno dell'altra. Diede un bacio sul display e si alzò raccogliendo le forze per iniziare quell'ultimo anno di scuola.


La biondina era sveglia da un'ora, intenta a scegliere i vestiti. Claire sbuffò tuffandosi di nuovo dentro l'armadio. Zach, il suo migliore amico era seduto sulla sedia, sfogliando il vecchio annuario. -Claire ti prego è un quarto d'ora che aspetto!- urlò scocciato.
-Io è un'ora che sto qua davanti.- disse di rimando lei, sull'orlo di una crisi isterica.
-Lo sai quest'anno chi abbiamo in classe?- chiese Zach esultando in silenzio, vedendo finalmente che l'amica aveva scelto.
-Si me l'ha già detto Niky-
-E che ne pensi?- chiese Zach.
-Che Adam va capito secondo me.-
-Troppo buona..-
-Dici? Dai su sbrigati!-
Zach scosse la testa ridendo.


Matt venne svegliato dall'odore delle ciambelle che Mohinder aveva portato.
-Chi ti ha fatto entrare?- chiese il ragazzone sbadigliando.
-Si di niente, anch'io tutto bene grazie.- disse l'indiano ironizzando. -Comunque tua sorella.-
-Sorellastra.- precisò Matt addentando una ciambella.
-Vabbè Molly.- taglio corto Mohinder. -Sbrigati però.-


Niky si guardò allo specchio, soddisfatta di come le stava il vestito. Il telefono lampeggiava. Aprì il messagio di molovoglia. Niky, oggi possiamo parlare? Nat. Tirò il telefono sul letto. Nathan Petrelli era uno stronzo. Perfetto bello e intelligente. Ma stronzo. E testardo. Gli veniva dietro dall'anno scorso, ma lei non lo poteva soffrire, e lui faceva finta di non capire. Scese le scale di corsa travolgendo la cugina Monica ancora in pigiama. -Comunque ieri sera ha chiamato il tuo amico.- disse Monica sbadigliando. Niky fece un gesto con la mano come per scacciare le parole e si avviò alla porta. -E comunque non è mio amico.-


Elle preparava i libri, ansiosa di andare via da casa e tornare solo la sera. Aveva di nuovo litigato con suo padre e anche se a scuola non era una cima, era contenta di andarci. Prese l'ultimo libro e lo incastrò a forza nello zainetto. Poi prese l'i-pod e uscì da casa ignorando il padre.


Era ancora presto, ma Hiro era già davanti scuola, felice come una Pasqua. Per tutta l'estate non aveva visto i suoi amici, perchè aveva passato le vacanze a Tokio, e adesso non vedeva l'ora di riabbracciarli tutti. Era amico specialmente con Ando, suo compaesano.


Il biondino si passò una mano tra i capelli, ammirando il suo riflesso nel vetro di una macchina da dietro gli occhiali da sole. Odiava la scuola, odiava i professori, odiava tutti gli alunni e in particolar modo i suoi compagni di classe, anche se ancora non sapeva bene chi fossero. Per la terza volta al terzo anno. -Fantastico.- si disse continuando a camminare. Li odiava a prescindere, perchè lo giudicavano senza neanche conoscerlo. Non ne aveva la certezza ma ne era sicuro. -Ma Adam Monroe non si abbatte per questo!- esultò facendo una giravolta in aria e ridendo della sua stupida performance.


Magnifico. In ritardo il primo giorno di scuola. Gabriel veniva da New York, ma dopo essere stato espulso dal liceo per aver picchiato a sangue due suoi compagni, la madre aveva pensato di fargli cambiare aria. Portandolo in Texas, a Odessa. Ma che c'era poi di bello la? Chiuse la tapparella della finestra. Gli dava fastidio tutto quel sole appena sveglio. Si trascinò nelal doccia. Era un mese che stava la e non conosceva nessuno. E non aveva intenzione di farlo. Doveva fare di nuovo il terzo anno. Malediceva la sua mania di perdere la pazienza troppo facilmente. In fondo se la cavava a scuola, ma la condotta non era il suo forte. Si vestì al volo tuffandosi letteralmente fuori la porta e comincando a correre. Non perchè voleva fare bella figura il primo giorno, questo no, o forse si... correva e basta.



Il cancello ancora chiuso e gruppi di ragazzi in ogni dove che si abbracciavano. I Petrelli era poggiati al muro chiacchierando con Hiro. Peter e Nathan erano talmente diversi che chiunque faceva fatica a credere che avessero un legame di sangue.
Il primo, moro con un ciuffo di capelli a coprirgli quasi un occhio, occhi scuri allegria contagiosa, grande sognatore.
Il secondo, anche lui moro, capelli pettinati, occhi azzurrissimi, a volte troppo serioso e sopratutto aveva saldamente i piedi a terra.
Ma tutte due, molto belli, chi in un modo e chi in un altro.
Peter e Hiro diedero una gomitata a Nathan facendolo saltare. -Guarda chi c'è?- lo sfotterono insieme. Nathan si illuminò alla vista di Niky che arrivava chiacchierando con Elle Claire e Zach che aveva incrociato per strada. Elle Claire si lanciarono a turno sui due fratelli e poi su Hiro. Zach li salutò con un gesto della mano e Niky sorrise semplicemente, cercando di evitare lo sguardo di Nathan. Un motorino inchiodò dietro di loro facendoli saltare. Simone e Isaac scesero salutando tutti.
-Dai Nat quest'anno festone per i 100 giorni!!- urlò Isaac.
-Ma non è nemmeno cominciata!- rise Nathan.
Del gruppo gli unici a frequentare il quinto anno erano Isaac Nathan e Simone.
Ando arrivò trafelato. Abbracciò Hiro e tutti gli altri. -Perchè corri?-
-No pensavo di essere in ritardo...-
Claire indicò col dito le fugure di Matt e Mohinder che comparivano da in fondo alla strada.
Matt era ancora intanto a mangiare le ciambelle che gli aveva portato Mohinder.
-Sempre a mangiare?- lo apostrofò scherzosamente Niky.
Lui rispose qualcosa che non si capì, perchè aveva la bocca piena. Isaac indicò con la testa qualcosa alla sua destra. -Quest'anno vi tocca..- sussurrò.
Adam si girò sentendosi chiamato in causa. si avvicinò al gruppetto. -Che fai sfotti Mendez?- disse tirandosi su gli occhiali da sole che scoprirono gli occhi azzurrissimi.
Isaac mostrò il mano chiusa a pugno e sibilò un si. Nathan lo tirò indietro.
Adam squadrò tutti. -Immagino che voi siete i miei nuovi compagni di classe.- poi si fermò su Peter. -un altro Petrelli..-
Peter sibilò qualcosa di incomprensibile.
-Belle ragazze comunque, siete libere sta sera? Mi piaciono da morire le bionde.-
-Vaffaculo.- sentenziò Elle fissandolo con aria di sfida. Lui la ignorò. -Simone puoi venire anche te.-
Isaac diventò rosso dalla rabbia. -Non to azzardare!- urlò coprendo il suono della campanella che annunciava l'inizio di un nuovo anno scolastico.
-Ci si vede.- disse Adam avviandosi verso l'entrata.
-Entriamo pure noi, dai- disse Nathan.


Stavano entrando gli ultimi studenti. Alla fine non era poi così tardi. Gabriel si trascinò di malavoglia dentro. Camminava a testa bassa e senza volerlo si scontrò con Claire e Niky che camminavano attacate collegate del filo dell' i-pod.
-Cazzo state attente!- borbottò fulminandole con lo sguardo.
-Attento tu idiota!- urlò Claire.
-Non ti meno solo perchè sei una ragazza.- ghignò lui. Peter passò avanti dandogli una spintarella. -Allora mena me.-
-Con piacere-
Vennero interrotti da una voce stridula di un' insegnate che diceva di andare in classe.
Il gruppo si avviò in classe discutendo su chi fosse quel tipo, e "quel tipo" in questione andò in segreteria per farsi dire in che classe doveva andare.




Che ne pensate? SE volete proporre qualcosa come ho già detto fate pure.
E' una ficcina senza pretese.. ma fatemi sapere lo stesso.. Un bacio a tutti!!!
  
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