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Autore: Axel1503    04/08/2013    1 recensioni
Entrò e cominciò a urlare “Perché stai ancora dormendo? Tirati su!” Tirò via di scatto le coperte dal letto, e, sotto di esse, vidi qualcosa che mi lasciò incredulo..
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono uno psichiatra e l’altro giorno mi è capitata una coso molto particolare. Una famiglia, trasferita da un paesino non troppo lontano, è composta dal padre e dalla madre sessantenni, da un ragazzo trentaquattrenne e da una figlia di 25 anni.
Si rivolse a me la madre, solo lei venne da a chiedermi aiuto. Il problema? Il figlio. Era considerato un “asociale”, non usciva mai dalla sua stanza e non aveva più amici; tutti i familiari iniziarono a preoccuparsi.
Allora fissai un appuntamento, il primo, per conoscerlo e per studiarlo. La madre mi aveva parlato di lui, era alto, mingherlino, con una lunga chioma color cenere, il naso adunco e gli occhi verdi.
Non venne.
Avvisai sua madre, lei furiosa iniziò a rimproverare il figlio mentre stavamo ancora al telefono. Sentivo le urla di lei, ma neanche una parola di risposta da parte del figlio.
Decidemmo la data per il successivo appuntamento. Non si presentò. Cosi avvenne anche per le successive due volte.
Mary, così si chiama la signora, venne nel mio ufficio e si inginocchiò davanti ai miei piedi chiedendo aiuto, ma che aiuto avrei mai potuto dare? Dissi mortificato alla signora che non potevo esserle di aiuto, che avrebbe dovuto trovare un’altra persona che lo aiutasse.
Pochi giorni dopo successe una cosa alquanto insolita, mi si presenta di fronte un uomo alto, con i capelli neri e la pelle scura. Capii all’istante che era il padre del ragazzo.
Mi chiese aiuto, mi risultava strana tale situazione, mai si era presentato a me, solo con la moglie avevo parlato; mi sentii il dovere di aiutarli e accettai di andare a casa loro.
Il giorno successivo andai a trovarli e venni accolto dal padre e dalla madre. “Prego, venga con me,” disse la madre, dirigendosi verso la porta della camera da letto del figlio. Di fronte alla porta, la madre gridò, “Sto per aprire!”
Entrò e cominciò a urlare “Perché stai ancora dormendo? Tirati su!” Tirò via di scatto le coperte dal letto, e, sotto di esse, vidi qualcosa che mi lasciò incredulo e sconvolto. Sul letto era sdraiato soltanto un manichino, senza vestiti né lineamenti del volto, ma con una parrucca nera.
Fu a quel punto che il padre parlò: “La persona che volevo vedesse è mia moglie. Non riesce ad accettare la realtà.”
  
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