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Autore: Yasha 26    04/08/2013    15 recensioni
Questa ff nasce dalla mia one-shot "Vivo Per Lei"
InuYasha è un pianista che non riesce a trovare un lavoro a causa della sua natura ibrida.
Malgrado la moderna società, i mezzo demoni non sono ancora ben visti né da umani né da demoni.
Un giorno incontra Kagome, ragazza ricchissima in cerca di un maestro che le insegni a suonare il piano in meno di un mese, e chiederà proprio ad InuYasha di insegnarle a farlo, anche se lui all'inizio rifiuta. Inizierà così una sorta di sfida tra i due.
Tra loro non correrà buon sangue i primi tempi...ma poi...si sa...chi disprezza compra...
STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Naraku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Immaginavo sarebbe successo prima o poi. Sapevo che quei due si sarebbero fatti vivi. Uno dei motivi per cui ho voluto Kagome in quell’intervista è stato anche questo.
Odio quei due bastardi però non posso dimenticare che sono i genitori di Kagome. Il messaggio che gli ho lanciato serviva per far capire loro di aver sbagliato e di provare a riallacciare i rapporti con la figlia. Non lo meritano però…vedo quanto Kagome ci sta male. Lo sento ogni volta che tocca l’argomento. Ogni volta che si parla di loro piange.
E sono sicuro che quando un mese fa abbiamo discusso sul fatto che non facevamo l’amore da un po’ non è stato dovuto al fatto in sé, ma dalla sua paura di essere rifiutata ancora una volta, come hanno fatto loro. Ha collegato inconsciamente le due cose, pensando che potessi stancarmi di lei lasciandola.
Questo non va bene.
Lei soffre l’abbandono dei suoi genitori e questo mi fa male. Mi sento in qualche modo responsabile di questa cosa.
Loro sono stati pessimi, ma voglio che Kagome abbia una seconda possibilità, magari c’è speranza che si pentano davvero.
Per lei sono disposto a tutto, anche a sopportare la presenza di quelle due serpi, purché sappiano ben comportarsi altrimenti sarò io a sbattergli la porta in faccia senza possibilità di replica.
-Prego entrate.-       li invito facendoli entrare, sotto lo sguardo preoccupato di Kagome
Una volta accomodati sua madre prende la parola.
-Vedo che vi siete sistemati bene. Questa villa è molto più bella dal vivo che dalle foto apparse sulle riviste.-
-Grazie. Per Kagome voglio solo il meglio come potete notare.-        rispondo più atono possibile
Cerco di non fare trapelare il disgusto che provo per loro solo per la mia Kagome.
-Ascoltate ragazzi…vi dobbiamo delle scuse per il nostro comportamento. Abbiamo esagerato. Abbiamo mal reagito alla vostra storia per il motivo della lite riguardo a mio figlio. Eravamo tutti molto agitati quel giorno e sono volate parole pesanti che non avrebbero dovuto esserci soprattutto da parte mia nei tuoi confronti InuYasha, posso darti del tu vero?-           mi chiede suo padre
-Certamente. Comunque io non sono un problema. Quella a cui dovete chiedere perdono è vostra figlia non io.-      spiego osservando Kagome che rimane ancora in silenzio
-Ma è giusto che chiediamo scusa anche a te. Se non avessimo reagito rifiutandoti per la tua natura e per il tuo stato sociale adesso forse non saremmo a questo punto.-         dice sua moglie
-Non preoccupatevi. Come vi ho già detto dovete rivolgervi a vostra figlia. Non è così Kagome?-      le chiedo per risvegliarla dal suo mutismo
-Io…ecco non so.-       risponde confusa
Accidenti Kagome datti una svegliata! Sono venuti per te mica per me!
-Kagome come stai? Sapessi quanto ci sei mancata in questi mesi. Eravamo preoccupati per te. Abbiamo saputo dall’intervista che hai rilasciato che sei stata costretta a trovarti un lavoro per mantenerti. Tu non eri certo abituata a quella vita. Deve essere stato faticoso.-        le dice suo padre con una velata accusa verso me che la facevo lavorare
Non credo certo che sia questo il tasto giusto da prendere con lei.
-Ovvero stai dicendo che InuYasha mi ha costretta a lavorare perché era povero?-      chiede lei con tono aspro
Ecco appunto come immaginavo!
-No non ho detto questo solo che…-
-Kagome tuo padre cerca di dire che adesso che non sei più costretta a lavorare è più tranquillo per te.-        interviene sua madre
-Veramente io continuo a lavorare! Non capisco qual è il problema! E comunque per la cronaca, InuYasha non voleva nemmeno che ci andassi. Non mi ha costretta nessuno! L’ho fatto per una mia indipendenza. E comunque mi spiegate come mai vi state facendo vivi dopo quasi due anni? Solo perché adesso lui è ricco?-
-Kagome non agitarti così! Noi non abbiamo nulla contro il tuo ragazzo. Eravamo solo preoccupati che non potesse darti una vita agiata come quella che ti davamo noi. Solo questo.-
-Oh no mamma! Voi non eravate preoccupati affatto per me, infatti mi stavate vendendo a quel maniaco! Voi eravate preoccupati a far fruttare i vostri soldi. Abbiate almeno il coraggio di ammetterlo invece di sparare cazzate! E il fatto che vi presentiate a casa nostra solo ora che InuYasha è ricco dimostra quanto siate venali e calcolatori. Ma pensate che io sia così stupida da non capire che siete qui per quell’intervista? State cercando solamente di apparire buoni per far ritornare alle stelle la vostra immagine di persone perfette! Vi deve essere bruciato parecchio quel servizio che diceva quanto facciate schifo come genitori non è così?-
-Kagome abbassa i toni con noi! Comunque è vero. Ci ha dato parecchio fastidio la tua intervista in cui ci facevi apparire come mostri quando invece non è così. Sei stata ingrata nei nostri confronti perché non ti abbiamo mai fatto mancare nulla!-
-Di ricchezze materiali non me ne sono mai mancate ma di amore sì papà. Ero così stupida da scambiare le vostre costrizioni come affetto. Pensavo vi comportavate in quel modo perché preoccupati per me, che potesse accadermi qualcosa come a Sota, invece la vostra intenzione era segregarmi per tenermi sottomessa a voi. Oggi vi presentate qui invece che per chiedermi perdono per quanto siete stati orribili solo perché ho parlato male di voi e soprattutto perché adesso InuYasha è ricco. Sicuramente se non fosse stato così non vi sareste mai presentati per chiedere un finto perdono che non sapete neppure recitare.-
-Sei davvero ingiusta Kagome! Pensi che sottometterci a te sia stato facile? Venire qui c’è costato e tu ci ripaghi così?-
-Sottomettervi? Mamma mi stai dicendo che venire da vostra figlia è stato così umiliante che avrei dovuto perdonarvi per questo? Ma ti rendi conto di quello che dici? Devo anche sentirmi dire che vi pesa essere venuti da me. Sinceramente mi fate parecchia pena. Ormai la compassione è l’unico sentimento che sento per voi!-
-Che intendi dire con compassione?-     chiede suo padre
-Intendo dire che non conoscete l’amore! Non avete neppure la minima idea di cosa significhi amare! Mi spiace per voi perché non sapete cosa vi siete persi. Per questo provo compassione!-         risponde Kagome
Non ho avuto il coraggio di intromettermi in questo botta e risposta. Dopo un primo momento di smarrimento Kagome si è svegliata, fin troppo. Non credevo avrebbe risposto così ai suoi genitori.
-Kagome calmati dai, non fare così.-      le dico per calmarla
Ha il viso arrossato dalla rabbia. Non vorrei si sentisse male. Riesco a sentire il battito del suo cuore anche da lontano. Sembra che voglia esplodere talmente è agitata.
-Mi calmerò quando questi due falsi e ipocriti usciranno da casa mia! Andatevene!-       urla lei guardandoli
Mi sa che ho ottenuto l’effetto contrario accidenti a me! Speravo si chiarissero invece quei due non cambieranno mai.
-Ce ne andiamo ma prima voglio consigliarti di rilasciare una seconda intervista in cui  chiarisci che noi non siamo pessimi genitori ma sei tu che ti sei voluta allontanare da noi! La tua stupida bravata ci sta costando parecchio in quanto reputazione!-        chiede freddamente suo padre
-Mi auguro che lei stia scherzando! Kagome ha solo detto la verità a non la ritratterà per voi!-     intervengo io prima di veder esplodere Kagome, che vedo voltare un attimo verso il tavolo
-Tu taci, non sono affari tuoi mezzo demone! Ci abbiamo provato con le buone quindi ora useremo le cattive! Ritratta quell’intervista o sarà peggio per te!-
-La sta minacciando per caso?-       ringhio furioso
-Io sono un uomo molto influente! Soprattutto in campo politico! Se volessi potrei far chiudere la casa discografica in cui lavori, magari accusandola di frode. Oppure far chiudere la ditta di tuo fratello. Non l’ho fatto perché eravamo tranquilli per i fatti nostri ma ora mi avete stancato!-
-Ma Naraku non ti sembra di esagerare adesso?-       si intromette la madre di Kagome
-Tu taci idiota! Se tua figlia è così stupida la colpa è solo tua che non hai saputo educarla!-      le urla lui facendola indietreggiare
-Se fossi stata al suo posto ti avrei già rotto una sedia addosso! Comunque dimmi…paparino…come faresti a far accusare la casa discografica o l’azienda di Sesshomaru? Fammi indovinare…coi tuoi contatti con la Yakuza magari? O con l’aiuto compiacente di qualche giudice corrotto? Sono curiosa.-         chiede Kagome con un sorriso poco rassicurante
-Chissà…forse con entrambi! Quindi ti conviene fare come ti ho chiesto!-
Non mi piace la piega che sta prendendo la discussione!
-Sai…credo che tra noi due quella che può dettare legge sia solo io!-       risponde lei vittoriosa prendendo in mano il telefono e schiacciando un tasto
 
“” < < -Tu taci, non sono affari tuoi mezzo demone! Ci abbiamo provato con le buone quindi ora useremo le cattive! Ritratta quell’intervista o sarà peggio per voi!-
-La sta minacciando per caso?-     
-Io sono un uomo molto influente! Soprattutto in campo politico! Se volessi potrei far chiudere la casa discografica in cui lavori, magari accusandola di frode. Oppure far chiudere la ditta di tuo fratello. Non l’ho fatto perché eravamo tranquilli per i fatti nostri ma ora mi avete stancato!-
-Ma Naraku non ti sembra di esagerare adesso?-      
-Tu taci idiota! Se tua figlia è così stupida la colpa è solo tua che non hai saputo educarla!-     
-Se fossi stata al suo posto ti avrei già rotto una sedia addosso! Comunque dimmi…paparino…come faresti a far accusare la casa discografica o l’azienda di Sesshomaru? Fammi indovinare…coi tuoi contatti con la Yakuza magari? O con l’aiuto compiacente di qualche giudice corrotto? Sono curiosa.-     
-Chissà…forse con entrambi! Quindi ti conviene fare come ti ho chiesto!- > > “”
 
Rimaniamo tutti a bocca aperta nel sentire la registrazione della conversazione appena avvenuta. È stata così furba da registrare le minacce di suo padre col cellulare! Ma come lo sapeva?
-Ti conviene andartene da dove sei venuto, “ministro Higurashi”, o questa registrazione andrà dritta dritta in tutte le emittenti tv e radio. Non hai il potere di minacciare nessuno o quello a finire nei guai sarai solo tu e la tua tanto amata carriera in politica.-         lo avvisa Kagome con tono talmente agghiacciante da farmi rabbrividire
-Maledetta! Andiamocene Kikyo!-      ordina alla moglie, che non vedo molto convinta
-Smuoviti!-       continua lui richiamandola già di fronte la porta
Avrei sperato che almeno lei non lo ascoltasse, che restasse per la figlia, invece come ordinato dal marito se ne va dietro di lui.
Quando se ne sono andati vedo Kagome con un’espressione indecifrabile.
-Perdonami Kagome!-      le chiedo colpevole
-E per cosa dovrei perdonarti?-       mi domanda sorpresa
-Con quell’intervista speravo che venissero a chiederti perdono invece sono venuti solo per fartela ritrattare. Mi dispiace averti fatto passare anche questo.-
-Oh ma io sto benone InuYasha. Anzi non sono mai stata meglio se devo essere sincera!-
-Non…non capisco.-       dico confuso dalla sua risposta
-Intendo dire che adesso mi sento davvero libera da loro. Dopo quello che è successo oggi mi sento diversa. Non so come spiegartelo, ma il potere di averli in pugno mi dà una grande gioia. M hanno dato entrambi dimostrazione di che razza di persone siano. Peggiori sì e migliori no. Non vorrei riaverli nella mia vita per nulla al mondo. Oggi realizzo per la prima volta che sono fiera di essere quello che sono, da sola, senza di loro. Ho capito di aver fatto più che bene ad escluderli dalla mia vita.-     mi spiega sorridendo sicura
-Non sei triste quindi?-     chiedo dubbioso
-Assolutamente no! Dai ora ritorna a comporre musiche per quell’anime. Anzi sai che ti dico? Vengo anche io perché voglio sentire cosa stai componendo!-      mi dice dirigendosi verso il piano
-Non credo tu sia dell’umore adatto per sentire cosa stavo facendo Kagome, credimi. La musica è per una scena di un film d’animazione che si intitola “Il castello al di là dello specchio”. Deve accompagnare un momento particolare della storia, e non è il massimo dell’allegria.-      l’avverto prima che mi scoppi in lacrime sentendola
-Non frignerò se è questo che temi… dai fammela sentire!-    insiste facendo gli occhi da cucciolo
-Eh va bene, come vuoi cocciuta! L’ho chiamata Inori, Negai  ( preghiera, desiderio)-       rispondo sedendomi al piano
Comincio il brano che sto componendo da una settimana e che ormai è praticamente finito. Manca solo un piccolo ritocco e può considerarsi pronto. Le prime note scivolano leggere e dolci sul piano, come se appartenessero ad un’altra musica quasi, per poi intensificarsi col suono e con la drammaticità del pezzo. Trasmetto tutti i miei sentimenti nelle musiche che compongo e Inori, Negai non è da meno. L’ho pensata accompagnata soprattutto da flauto e violino. Lenta e leggera, senza niente di troppo movimentato.
La base resta comunque il suono del pianoforte che via via trova l’accompagnamento prima del violino e poi del flauto, al ritornello. Vi sarà anche un leggero suono di arpa, tromba e di tamburi appena percettibile che serviranno a rinforzare il momento di picco più alto della musica.
Della scena che ho visto ricordo che il protagonista è un han’yō, come me, che sta per perdere il controllo sulla sua mente umana diventando un demone sanguinario a causa di una dea. La sua ragazza, o almeno credo che lo fosse, lo fa ritornare in sé dandogli un bacio…il loro primo bacio. Un po’ come il principe azzurro che risveglia la bella addormentata con il suo bacio.
Pensando me e Kagome in quelle circostanze mi è venuta questa musica triste ma romantica allo stesso tempo. Triste perché se io perdessi davvero la ragione come il protagonista rischierei di uccidere la donna che amo. Romantica perché grazie al suo amore ritornerei in me.
-Wow! E’…è bellissima InuYasha!-         esclama Kagome quando ho terminato
-Non è ancora del tutto finita ma immaginala con violini e flauto. Credo ne verrà fuori una bellissima traccia.-
-Non lo metto in dubbio! Cavolo fa venire le lacrime agli occhi e non lo dico per la lite di prima. Questa musica trasmette, come dire…dolore! Anche se nell’insieme è molto dolce.-      mi dice lei
-Sicura di non essere triste per i tuoi genitori invece?-
-Sicurissima amore! Dai ora però suonami qualcosa di più allegro!-
-Ok capricciosetta.-         le rispondo iniziando a suonare qualcosa di più movimentato
Presto ci sarà il tanto atteso concerto. Quello sarà un giorno speciale in tutti i sensi perché oltre che a potermi esibire su un palco chiederò a Kagome di sposarmi. L’anello l’ho già comprato, ma non è il classico solitario. Al diamante centrale fanno compagnia dei piccoli smeraldi che ho scoperto essere le sue pietre preferite. Non vedo l’ora di guardare la sua faccia quando glielo chiederò!
 
 
 
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Ho affrontata ancora una volta i miei genitori ma stavolta l’ho fatto a testa alta.
Non una sola lacrima è fuoriuscita dai miei occhi. Non ho provato dolore nei loro confronti, solo tanta rabbia. Se devo essere sincera il fatto di poterli ricattare con la registrazione mi da molta forza. Forse perché per la prima volta in vita mia sono io a farli piegare al mio volere e non il contrario. Loro sfruttavano la morte di Sota per usarmi come volevano… bene adesso siamo pari! Ho già scaricato il file con la registrazione sia su una chiavetta che su un cd. Dal cellulare l’ho cancellata, non si sa mai. Potrei perderlo e questo sarebbe un guaio. Le prove sono ben chiuse in cassaforte così posso dormire sonni tranquilli.
Credo che i miei siano pensieri contorti però mi sento felice così.
Da qual giorno passano diversi mesi. Siamo a luglio e InuYasha domani terrà il suo primo concerto. Mi sento molto emozionata!
Purtroppo però in questi mesi le cose tra noi non sono cambiate. Per carità sono davvero felice con lui, però continuo a desiderare il matrimonio. Voglio dei figli anche. Gli ho mandato molti segnali  sull’argomento, però lui sembra non averli recepiti. Che devo fare?
Mi sento così combattuta. Vorrei parlargliene però temo che possa sentirti obbligato e io invece vorrei fosse una cosa spontanea e voluta anche da lui.
-Kagome ma cosa stai facendo?-       mi chiama Rin riportandomi alla realtà
-Oh cazzo!-       mi sfugge in modo non molto signorile osservando il colore assurdo che stavo creando per fare la tinta ad una cliente
Rosa fucsia?? Ma come diavolo mi è venuto??
-Kagome che succede? Ti vedo sempre pensierosa ultimamente. Qualcosa non va con InuYasha?-
-No Rin…è tutto perfetto con lui…-
-Però?-       mi chiede lei intuendo che vi era il però nella mia risposta
-Però…io vorrei…ecco…sposarmi, anzi sposarlo per essere precisi. Lui però non sembra del mio avviso.-       le confesso triste buttando il colore che ovviamente è inutilizzabile, a meno ché la cliente non voglia somigliare all’eroina di un’anime tipo Tokyo Mew Mew, il ché ne dubito
-Hai provato a parlargliene?-
-Assolutamente no! Se lo facessi temo lo costringerei a sposarmi e io questo non lo voglio.-
-Amica mia non sarebbe come costringerlo. Il fatto è che gli uomini molte volte non ci arrivano a fare certi ragionamenti, ma non per cattiveria, proprio perché la natura ha fatto noi donne più sveglie e intelligenti di loro! Magari InuYasha non ha proprio pensato al matrimonio perché sta così bene con te che non lo ritiene così importante, cosa che invece lo è per te. Fossi nei tuoi panni gliene parlerei. Magari con molta dolcezza. Una risposta deve pur dartela no?-           mi consiglia lei
-In effetti non hai tutti i torti. Infondo tentar non nuoce. Magari potrei parlargliene dopo il suo concerto. Non vorrei farlo agitare il giorno prima.-
-Mi sembra una buona idea questa. Parla con lui e vedrai che quando lo farai si darà dello stupido per non averci pensato prima!-
-Mi sa che hai ragione Rin! Grazie, mi hai ritirato su di morale!-       le dico abbracciandola e ritornando a lavorare più serena
Domani c’è il concerto. Preferisco parlarli dopo. Almeno se la prendesse male non rischio di mandare a monte il giorno che ha atteso da tutta la vita. Anche se nel mio cuore mi auguro che la prenda bene invece, perché se così non fosse…non so come potrei prenderla io.
 
-InuYasha tesoro calmati! Non essere così agitato!-        gli dico poggiando una mano sul suo braccio leggermente tremante
-Sono nervoso Kagome! Hai visto quanta gente c’è?-
-Sì che l’ho vista e a maggior ragione perché c’è tanta gente devi essere più calmo. Loro sono i tuoi fan. A quello che vedo è pieno di coppiette innamorate, vedi come si stringono felici? Tu devi dare il massimo per loro oggi. Devi dimostrargli che sei felice di avere tanta gente ad acclamarti e il modo migliore per farlo è tranquillizzarti, altrimenti combinerai un disastro. Immagina tutti nudi così sarai più rilassato. No aspetta, magari le donne no, quelle evitale! Soprattutto le più giovani e carine. No anzi, non immaginarne nessuna! Né giovani né anziane ecco! Poi magari inizi a farti i film in testa su quelle anziane che sono più esperte e magari ti può piacere di più e la cosa non va bene e comunque…-     
-Amore calmati! Stai parlando a raffica dicendo cose insensate! Mi sa che quella più agitata sei tu.-       mi dice interrompendomi
Mi sa che è vero cavolo! Sono agitatissima! Questo è un giorno importante per lui e io ne sono così felice da stare quasi male!
-Scusa InuYasha. E’ vero, ma sono così elettrizzata per oggi che mi sento felicissima per te! Lo sapevo che avresti ottenuto tutto questo! Ne ero assolutamente sicura!-       affermo con le lacrime agli occhi, ma di felicità e non di tristezza finalmente
-Grazie Kagome. Tutto questo lo devo a te. Sei una persona davvero unica e speciale. Grazie per aver avuto tanta fiducia in me in questi anni, appoggiandomi con tutta te stessa.-       mi dice abbracciandomi
-Non ringraziarmi. L’ho fatto perché ti amo tanto InuYasha, più di me stessa!-
-Lo stesso vale per me!-      risponde sorridendo e dandomi un dolcissimo bacio
-InuYasha è ora di salire sul palco!-       lo avvisa un addetto alla regia
-Sì eccomi!-      risponde lui
-Buona fortuna amore mio!-      gli dico dandogli un bacio al volo
-Grazie tesoro. A dopo!-        mi risponde dandomi una carezza al viso e dirigendosi verso il palco
Io sono dietro le quinte e lo guardo da dietro il tendone che ne ricopre l’entrata.
Appena arriva di fronte al piano iniziano tutti ad applaudirlo. Ovviamente le ragazzine non mancano di urlare come oche da spennare.
Lo vedo inchinarsi verso il pubblico e poi sedersi composto davanti al pianoforte.
Adesso regna un silenzio tombale. Oh Kami che momento emozionante! Ho il cuore in tumulto!
Eccolo, inizia a suonare le prime note e a cantare la mia canzone.
Osservo i suoi movimenti e contemporaneamente quello del pubblico. Nessuno fiata. Tutti lo seguono attenti. Le coppie si abbracciando dondolandosi con le note della canzone. E’ bello vedere che tra i suoi fan ci sono umani, demoni e mezzo-demoni,  tutti vicini, che non battibeccano. Venuti solo per vedere il mio InuYasha.
Quanto è bello sotto la luce dei riflettori! Ha un’aria così magica. Il colore dei suoi capelli crea un alone bianco di luce intorno a lui. Sembra un effetto scenico invece è solo lui che emana una luce propria. O forse sono solo io che lo vedo perché lo amo così tanto? Non lo so però mi sto godendo questo momento così unico in cui finalmente vedo realizzarsi i suoi desideri, che è l’unica cosa davvero importante per me.
Forse nemmeno chiedergli di sposarci è così necessario. Io lo amo con tutto il cuore, e anche da questa distanza riesco a sentire il suo di amore per me.
Sta cantando per me, lo sento…il mio cuore lo sente, e vibra ad ogni tasto che lui tocca. È come se stesse toccando me trasmettendomi mille emozioni diverse. Non riesco a trattenere una lacrima che scivola giù per la splendida immagine che ho di fronte. Sta dando tutto se stesso. Sono davvero fiera di te InuYasha. Davvero fiera!
Quando la canzone finisce le mie povere orecchie vengono investite da urla e applausi scroscianti. Se ho difficoltà io figuriamoci lui poverino con l’udito sensibile che ha.
Stanno chiedendo un bis…e direi che ci vorrebbe proprio.
Lo vedo sorridere e prendere in mano il microfono ed alzarsi.
-Gentili signore e signori…vi ringrazio di essere qui al mio concerto stasera! Per me è un grandissimo onore avere un pubblico così caloroso come voi. Ma vorrei approfittare della vostra presenza per farmi da testimoni in questa serata così speciale e magica per me…-
Che intende dire con “fare da testimoni”???
Oh cielo spero non voglia parlare dei miei genitori! Vi prego Kami…no!
La gente mormora confusa alle parole pronunciate da InuYasha. Ti prego non fare cavolate amore!
-Come già ho rilasciato in diverse interviste, la mia canzone è stata scritta per una donna, la mia “LEI” appunto. Kagome puoi salire sul palco per favore?-       mi chiede girandosi a guardarmi
Ma è impazzito??? Ma che cavolo gli prende? La fama gli ha dato alla testa?
 -Ti prego Kagome…vieni.-      insiste lui allungando una mano per invitarmi a raggiungerlo
Oh mamma mia che vergogna! Ma non posso fare altro che andargli incontro. Che vorrà fare?
Appena lo raggiungo mi prende la mano stringendola nella sua.
-Kagome, amore mio…sei la cosa più importante della mia vita! Mi sei stata sempre accanto, senza mai lamentarti delle difficoltà. Mi hai spronato a non abbandonare il mio desiderio di comporre e cantare musica. Oggi il mio desiderio si è avverato con questo concerto. Ora vorresti realizzare il mio sogno?-      
Eh? Ma di che parla? Non era questo il suo sogno??
-Qu…quale sogno?-       chiedo titubante e imbarazzata per l’attenzione che ho addosso
-Realizzeresti il mio sogno di diventare mia moglie? Vuoi sposarmi?-       mi chiede inginocchiandosi ai miei piedi e mostrandomi un anello con un diamante al centro e degli smeraldi ai lati
Mi ha chiesto di sposarlo? Non è che lo sto sognando di nuovo come quella volta?
Se questo è un sogno non svegliatemi mai più vi prego perché sono immensamente felice!
 -Sì! Sì che ti voglio sposare InuYasha!-     urlo finalmente dando libero sfogo alla mia voce che premeva furiosa per uscire
Il pubblico iniziando a gridare, applaudendo incessantemente quando lui mi mette l’anello e io gli salto al collo abbracciandolo con forza, piangendo senza ritegno dalla felicità.
-Ehi piangi di felicità o perché ti sei già pentita di aver detto sì?-       mi domanda divertito
-Scemo!-     rispondo finta arrabbiata
“Bacio! Bacio! Bacio”    urla il pubblico all’unisono
Ma fatevi i fatti vostri maniaci!!!
-Sentito? Gli diamo quello che vogliono?-       chiede malizioso
-Non credo di potermi sottrarre no?-        rispondo imbarazzata
-No!-      afferma sempre più divertito. Se la sta godendo proprio vedo
Ci scambiamo un lungo e appassionato bacio che ci decidiamo ad interrompere quando sentiamo un po’ troppi fischi soddisfatti dalla scena. Credo di avere il viso in fiamme dalla vergogna.
-Bene e adesso il vostro tanto atteso bis!-         dice InuYasha dirigendosi verso il pianoforte e trascinandomi con lui
Risuona la canzone ancora una volta però stavolta guardandomi ogni volta che dice il ritornello vivo per lei.
E’ stato il momento più emozionante della mia vita ed è un giorno che non dimenticherò finche vivrò!
 
 
 
 
 
-Wow! Davvero papà ti ha chiesto di sposarlo davanti a tutti mamma?-      esclama la mia figlia più piccola, Kimiko di dieci anni, dopo che ho terminato il racconto
-Già proprio così piccola.-     le rispondo sorridendo guardando i suoi occhioni lucidi di felicità
-Come deve essere stato romantico! Vorrei anch’io ricevere una proposta del genere da Hiroshi!-      dice speranzosa Amaya, la più grande
-Hiro chi? Che sarebbe questo Hiro coso che vuoi sposare tu?-       ringhia mio marito diventando rosso di rabbia
-E’ il mio ragazzo papà. Ve l’ho presentato un mese fa non lo ricordi?-
-Chi? Quel pesce lesso che ti avevo ordinato di lasciare? Assolutamente no Amaya! Tu non ti sposerai con quel tizio! E poi sei troppo piccola!-
-Ma papà…ormai ho diciassette anni, non puoi trattarmi come una bambina!-
-Ma tu “sei” ancora una bambina!-
-Mamma per favore!-     mi prega lei disperata
-Dai InuYasha. Non puoi essere geloso di tutti i ragazzi che le si avvicinano.-
-Io non sono geloso Kagome! E’ solo che non mi fido degli uomini!-
-Ehi grazie! Quindi non ti fidi neppure di tuo figlio!-       borbotta Keiichi, il nostro secondogenito di quasi sedici anni, rimasto finora in disparte a leggere il suo libro di medicina
Anche lui come me vuole diventare un veterinario così ha già iniziato a studiare anatomia animale fin da ora.
-E’ diverso perché tu sei mio figlio, quindi ti ho ben educato nel rispettare le donne!-
-Guarda che anche il figlio di Kikyo è un bravo ragazzo papà! Eiji è il ragazzo di una mia amica e loro sono una bellissima coppia!-
-Tuo cugino non è affar mio ma di sua madre! Tu con quell’ Hiro coso non ci stai punto e basta!-     insiste quella testa dura di InuYasha
Ogni volta che si parla di ragazzi che possano avvicinarsi ad Amaya diventa irascibile! Lei è una ragazza molto bella, e anche se è una mezzo demone è sempre stata molto corteggiata da demoni e umani. InuYasha non ha mai potuto sopportarlo.
-Cocciuto!-     urla lei alzandosi e andandosene nella sua camera sbattendo la porta
-Tzs!-
-InuYasha non dovresti essere così autoritario con lei. Non puoi imporle di non frequentare nessun ragazzo. Finirà con l’odiarti così.-       gli spiego ricordando come i miei genitori volessero impormi i loro voleri
Certo non sono minimamente paragonabili le cose dato che InuYasha lo fa perché si preoccupa, però per un’adolescente è difficile capire certe cose.
-Hai ragione. Vado a parlarle.-       mi dice come se avesse letto i miei pensieri e andando da lei
-Mamma, anche con me papà sarà così geloso quando sarò grande?-     mi chiede Kimiko
-Contaci che lo sarò!-       urla InuYasha da lontano
Che udito caspita! Mi stupisco sempre.
-Che bello papà sarà geloso! Papà sarà geloso! Io voglio tanto bene al mio papà quindi sarò felice se è geloso di me!-      esulta felice saltellando per la stanza
-Nanerottolo riparliamone tra cinque anni quando toccherà a te sorbirti gli ordini di papà sui ragazzi!-     interviene Kiichi
-Non chiamarmi nanerottolo!-
-Ma è quello che sei.-
-Non è vero uff!-
-Keiichi dai…non farla arrabbiare.-
-Ma è così divertente vederla sbuffare come un treno mamma.-
-Io non sono un treno!-
-Non ho detto che sei un treno. Va beh lasciamo stare. Torno a studiare!-      dice andandosene anche lui
-Io vado a giocare con le bambole. Grazie per avermi raccontato come vi siete innamorati tu e papà!-       mi dice dandomi un bacio sulla guancia e correndo in camera sua lasciandomi sola in soggiorno
-Siamo rimasti soli io e te mio vecchio Chopin.-        dico al mio gattone che ormai è fatto un bel vecchietto di vent’anni
-Miaaooo.-       risponde acciambellandosi sul divano
-Spero che anche tu possa vivere fino a trentanove anni come Creme Puff, il gatto entrato nel Guinness World Record. Mi mancheresti tantissimo se te ne andassi.-        gli sussurro all’orecchio dandogli un bacio sul nasino
Mi alzo e mi dirigo verso una delle foto che più amo…quella del giorno del matrimonio, appesa alla parete del soggiorno in formato gigante. È stato celebrato tutto tradizionalmente. Che splendida giornata.
In questa foto non eravamo solo io e InuYasha, c’era anche Amaya, anche se non sapevo ancora di essere incinta quando è stata scattata.
Ho avuto una vita felice in questi anni, e se i Kami vorranno ne avrò di altrettanti meravigliosi.
InuYasha continua a comporre musiche per film e anime, io ho aperto una piccola clinica veterinaria dopo aver conseguito la laurea, che a quanto pare sarà a gestione familiare dato che mio figlio Keiichi vuole anche lui fare il veterinario. Amaya vuole fare la disegnatrice di manga invece. Chissà che non realizzerà anime di cui suo padre ne produrrà le colonne sonore. Kimiko invece è troppo piccola per sapere cosa vuole fare da grande.
In questi anni non ho più rivisto i miei genitori. Lora hanno proseguito la loro vita e io la mia, ma a me è stato bene così.
Da quando sono diventata madre ho capito cosa significa amare un figlio. Io morirei lontana dai loro perché li amo più della mia vita stessa, che sacrificherei se ne avessero bisogno. Quelli che io ritenevo genitori non hanno mai saputo cosa vuol dire amare un figlio…che persone vuote esistono al mondo.
Ogni singolo giorno quando apro gli occhi ringrazio i Kami di avermi fatto incontrare InuYasha. Lui è tutto per me…un marito, un amante, un fratello, un amico.
Chissà che ne sarebbe stato di me senza di lui.
Persa nei miei pensieri vengo riportata alla realtà da due braccia che mi avvolgono da dietro amorevoli.
-E’ stato un giorno bellissimo quello!-       mi dice mio marito osservando con me la foto
-Non solo quello. Ogni giorno è stato meraviglioso con te accanto InuYasha.-      rispondo poggiando la testa al suo petto
Guardo ancora la nostra foto e leggo la frase che vi abbiamo fatto stampare sopra :
Vorrei che potessimo rimanere così, per sempre!
Per sempre… è la stessa cosa che spero ancora adesso, anche dopo vent’anni trascorsi con lui.
-Per sempre!-       mi dice lui che deve aver pensato la stessa cosa
-Per sempre!-       rispondo io girandomi a baciarlo
Staremo insieme per sempre InuYasha, perché noi viviamo l’uno per l’altro, ma soprattutto…viviamo!





Fine










 
 





 
Anche questa è conclusa ^_^
Mi ha dato un po’ di filo da torcere questo capitolo perché non ne ero mai soddisfatta. Così lo trovo perfetto invece, almeno io ^_^
A voi l’ardua sentenza di giudicare il finale di  questa storia, che ho amato tantissimo lo ammetto ^_^  è venuta esattamente come volevo.
Per quanto riguarda la musica “Inori, Negai” non ho potuto mettere la versione al piano perché sinceramente quelle fatte dai fans facevano pena   T_T  suonate malissimo a mio avviso con note sbagliate, quindi ho inserito l’originale coi vari strumenti e a proposito di essi mi sono affidata al mio orecchio che spero sia affidabile. Almeno quattro violini li ho riconosciuti, il suono della tromba c’è, così come quello molto leggero dei tamburi, il flauto anche ma non so il tipo sinceramente, il piano ovvio che non manca e infine l’arpa. E credo anche il violoncello o il contrabbasso. Non so poi se vi siano altri strumenti perché sinceramente sento solo quelli ^_^ 
Se voi sapete qualcosa in più sarò felice di essere contraddetta ^_^
( Ma che AZZ ce ne frega a noi???  Nd voi, coi goccioloni sulla testa )
Ovviamente InuYasha ha visto il suo stesso film ihihihi ^_^ che tenero <3
Eh beh che altro dire…grazie di cuore per aver perso minuti preziosi della vostra vita per leggere qualcosa scritta da me ^_^
Un grazie ancora più accorato anche a chi ha speso minuti per lasciarmi una recensione che adoro tantissimo leggere ^_^ non c’è niente di più bello che sapere come vivete la storia voi lettori ^_^ conoscere le vostre emozioni verso un determinato personaggio….è davvero bello conoscere i vostri pareri e umori ^_^
Grazie e ancora altri mille grazie ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 



   
 
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