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Autore: mitchie Justice    05/08/2013    16 recensioni
( Storia sospesa!)
Emilyn Tomlinson. Gemella di Louis.
All'ultimo anno di liceo.
Non proprio la più popolare.
Vittima di una scommessa.
Scritta a quattro mani con fedee_missmalik c:
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6. Scommettiamo che…?



Piccola, dobbiamo andare a scuola”, mi sentii sussurrare la mattina dopo. Aprii gli occhi lentamente, trovandomi davanti Liam, che mi accarezzava i capelli. “Buongiorno”, mormorò rivolgendomi un sorriso… stupefacente a dir poco. Allora mi ricordai del perché avessi dormito da lui, e feci una smorfia.
’Giorno”, borbottai scendendo dal letto e passandomi una mano tra i capelli.
Ti ho recuperato dei vestiti di mia sorella, dovrebbero andarti bene… sono di sotto se hai bisogno, okay?”, mi chiese, una mano sulla maniglia della porta. Annuii appena, cercando di sorridere.
Liam?”, lo chiamai prima che uscisse. “Grazie”, mormorai.
Lo vidi alzare gli occhi al cielo con un sorriso, allora mi rilassai e mi preparai per la scuola. Liam mi aveva preparato un paio di jeans scuri, una canotta bianca e un cardigan rosso. E un paio di scarpe col tacco, rosse. Non troppo alte. Che sarei riuscita a portare senza difficoltà.
E meno di un’ora dopo eravamo nel parcheggio, con Liam che mi stringeva una mano per impedirmi di picchiare mio fratello. Sbuffai, mi stava davvero ignorando dopo quello che era successo la sera prima? Insomma, andiamo…
Problemi con Louis?”, mi chiese Eleonor comparendo dal nulla. Annuii, e Liam la lanciò un’occhiataccia, come a farle capire di non dover toccare l’argomento. Stavamo camminando verso l’ingresso, quando all’improvviso calò in silenzio su tutto il parcheggio.
Una cosa surreale a dire il vero.
E quando mi voltai per capire, la vidi. Perrie, mano nella mano con Niall, che si dirigevano verso l’ingresso, passando tra tutti gli studenti in silenzio. Quasi come se non se ne fossero nemmeno accorti. Vidi mio fratello serrare la mascella, ma non me ne curai più di tanto. Riuscivo solo a vedere il sorriso di Perrie.
Lo stesso sorriso che mi aveva rivolto qualche giorno prima, quando avevo proposto a Zayn di sedersi accanto a lei, in modo che Eleonor potesse sedersi con me. Un sorriso vero. Sembrava come se durante la notte parte della sua stronzaggine fosse scomparsa.
Era più serena, ancora più bella… se possibile.
Beh, direi che Perrie non sarà un problema, sembra più…”.
Tranquilla e meno stronza?”, interruppi Liam sorridendo mentre entravamo a scuola. Lui rise, per poi annuire. “Se Niall le fa questo effetto mi auguro che stiano insieme per sempre”, scherzai una volta davanti all’aula di algebra. Io e El avevamo teatro, per cui ero costretta a salutare Liam… e mio fratello, Harry e Zayn. Evviva.
Ci vediamo a mensa, splendori?”, ci chiese Liam salutando prima Eleonor poi me con un abbraccio. Annuii sorridendo. Non potei farne a meno. Lo vidi farmi l’occhiolino, allora risi e sparii per i corridoi con Eleonor.
Ma non prima di aver salutato Harry e Zayn.
Senza degnare Louis di uno sguardo.

~

ZAYN.
Mi rimase impresso il sorriso di Emy per tutta la lezione. Certo non riuscivo a capire perché fosse arrivata a scuola con Liam. O perché non degnasse il fratello di uno sguardo. Doveva essere successo qualcosa, sicuramente.
Presi a disegnare i suoi occhi sul bordo del quaderno, soprappensiero.
Quando venni interrotto da Harry, il mio vicino di banco oltretutto. Che mi fissava apertamente dall’inizio della lezione. “Ci sei rimasto male, Malik? La Edwards non ti vuole più, fattene una ragione”.
Serrai la mascella. Mi ero quasi dimenticato di Perrie e Niall. Quasi. Ma ovviamente Harry non aveva intenzione di passarci sopra. Anche se era il mio migliore amico, sapeva essere uno stronzo quando voleva. E quella era una di quelle volte. Mi azzardai a guardarlo, allora mi accorsi che sorrideva… “Che vuoi, Styles?”.
Farti capire che non sei più nessuno ora che Perrie ti ha lasciato”. Trattenni una risata, mascherandola con un colpo di tosse. “Andiamo, non c’è niente da ridere… era grazie a lei se eri così popolare, Malik”.
Se avesse continuato a chiamarmi per cognome gli avrei tirato un pugno.
Poi mi resi conto di quello che aveva appena detto. E risi, senza curarmi troppo del resto della classe. “E’ esattamente il contrario, Styles, e lo sai anche tu”, gli feci notare con un sopracciglio inarcato. “Prima di me Perrie non era nessuno, era solo una sfigata… molto bella ma pur sempre una sfigata”, mi corressi, cercando di tenere il tono di voce non troppo alto.
Mi stai dicendo che…?”.
Potrei far diventare popolare anche la più sfigata delle sfigate”, gli dissi, sicuro di me. Avrei potuto far diventare popolare chiunque, e senza troppa difficoltà. Lo sapevo io. E lo sapeva anche Harry, in fondo. “Dammi un nome e lo faccio, se ci tieni tanto”, aggiunsi con un sorriso. “Dammi un nome e la faccio diventare più popolare di Perrie”.
Conoscevo Harry fin da bambini. E sapevo com’era fatto.
Non avrebbe detto di no a una scommessa nemmeno sotto tortura.
Come sapevo che avrebbe voluto essere al mio posto. Era geloso di me, della mia popolarità, e del fatto che io fossi stato con Perrie. Lo sapevo. Lo sapevano tutti a dire il vero. Non che avesse fatto granché per nasconderlo, in tutti quegli anni.
E va bene… scommetto 500 dollari che non riesci a far diventare più popolare di Perrie… oh, chi ti pare, non ha importanza”. Rise, passandosi una mano tra i ricci. “Chiunque tu scelga, devi far sì che venga eletta reginetta del ballo di Natale”, aggiunse, mordendosi il labbro per non ridere.
Ci sto”, gli dissi, senza esitare. “Ma ci serve un testimone…”.
Stavo per continuare, ma la voce di Liam, dietro di noi, mi interruppe. “E’ una cazzata, e lo sapete entrambi”, ci fece notare scuotendo la testa. Lo ignorai, tornando a guardare Harry. Quando mi venne un’idea. Geniale.
Allora vorrà dire che ci farai da testimone, okay Payne?”. Harry rise, battendomi il cinque sotto al banco. “Ti assicurerai che io mi comporti bene con la ragazza in questione, se proprio ci tieni… allora?”.
Continuo a credere che sia una cazzata…”.
Oh, lo sai”, gli fece notare Harry mostrando le fossette. “Noi due siamo nati per fare un mucchio di cazzate, e tu sei nato per pensare che lo siano e tenerci a bada”, gli disse, riuscendo a farlo ridere. “E’ così dall’asilo, Liam, non finirà mai”, aggiunse, nello stesso momento in cui il suono della campanella riempiva l’aria.
Così saltammo l’ora successiva, vagando tutti e tre per i corridoi. Per quanto mi riguardava stavo cercando di concentrarmi sulle ragazze, cercando allo stesso tempo di ignorare le proteste di Liam.
Beh, c’è sempre Jennifer”, mormorai indicando con la testa una ragazza del quarto anno. Jennifer Clarke, la classica sfigata. Capelli rosso fragola, ricci, sempre legati in una coda. Dei banalissimi occhi castani e un fisico non esattamente da modella. Con Perrie l’avevamo presa in giro tante di quelle volte che ormai avevo perso il conto.
Jennifer palla-di-lardo Clarke?”, mi chiese Harry ridendo. “Non ci pensare nemmeno, è troppo facile che tu prenda la prima racchia e la faccia diventare reginetta… e poi, l’hai detto anche tu, Perrie era bella, anche da sfigata”.
Alzai gli occhi al cielo, ma dopo un attimo annuii.
In fondo Harry non aveva tutti i torti.
Allora, chi mi suggerisci?”, mi arresi sistemandomi il ciuffo con le dita.
Non feci nemmeno in tempo a finire la frase che vedemmo Emy e Eleonor scendere le scale, e Perrie fare lo sgambetto a Emy, facendola rovinare al suolo. In quell’istante tutti scoppiarono a ridere, tranne Harry che inclinò la testa da un lato, per poi annuire.
Non ci pensate nemmeno”.
Ignorai le proteste di Liam e strinsi la mano di Harry, come a voler dire che il nostro patto era stato stretto. E mi feci largo tra gli studenti che ancora ridevano, riuniti intorno a Emy, ancora per terra, e Eleonor, che la stava aiutando a raccogliere i libri.
Lascia Eleonor, la aiuto io”, mormorai abbassandomi al loro livello e scacciandola con un gesto della mano. E in quell’istante gli studenti nel corridoio si zittirono, alcuni tornarono a fare quello che stavano facendo. Porsi una mano a Emy, che mi guardava incredula, tra le lacrime.
Incredula come Eleonor, Liam e la maggior parte degli studenti. Perrie e le sue lecchine, comprese. Ma prese la mia mano e lasciò che la aiutassi ad alzarsi, un mezzo sorriso sul volto.
Grazie”, mormorò arrossendo.
Vuoi che ti accompagni a casa?”. La vidi voltarsi appena verso Eleonor e Liam, per poi tornare a guardare me con un sorriso appena accennato. Raccolsi la sua borsa e le porsi il braccio, da perfetto gentiluomo, facendola ridere. “Almeno se sei con me la stronza ti lascerà in pace…”.
Oh, beh… allora grazie due volte”, scherzò Emy salendo in macchina.
Sorrisi di rimando, per poi voltarmi e fare l’occhiolino a Harry, a due macchine di distanza dalla mia. Lo vidi scuotere la testa con un sorriso e salire in macchina. Allora salii sulla mia e accompagnai Emy a casa.




Siamo viveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee c;
Oddio, non sembra vero che sto postando, dopo un'eternità.
Comunque, grazie a chi ha recensito ragazze, siete l'amore.
Speriamo in altrettante recensioni c:
E speriamo, ovviamente, che il capitolo vi piaccia.
Alla prossima, xx.
mitchie Justice e fedee_missmalik

  
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