Fanfic su artisti musicali > F.T. Island
Segui la storia  |       
Autore: Kiji    05/08/2013    0 recensioni
In questa storia vedremo 3 personaggi principali... Hong Ki che sarà il narratore, Heechul dei Super Junior che sarà l'amante passionale e crudele e la versione dolce dell'amore ovvero il personaggio di Lee Jae Jin ^.^ spero che vi piacerà :D
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aprendo quella scatola, tutto nella mia mente cambiò, diventando più confuso e poco chiaro. Le certezza che mi ero costruito in tutto quel periodo in cui ci incontrammo, era possibile che avessi frainteso tutto? Non sentii il rumore della porta, turbato da quell'evento così incredibile, ma solo la sua voce riuscì a riportarmi indientro da quel baratro oscuro.
- Cosa credi di fare? Chi ti ha dato il diritto di aprire quella scatola? - Heechul era arrabbiato, era facile sentire la sua collera dal momento che ne ero assorbito. Eppure, il suo volto era diverso da solito, non vi era quella ruga abituale, quell'espressione corrucciata, ma uno strano ed inusuale imbrarazzo.
- Chiudila immediatamente, è roba mia! - Non riuscii a muovermi, le mani ferme e serrate su quel piccolo tesoro che mi ero conquistato a fatica.
- Queste lettere... sono indirizzate a me! Le hai scritte tu? - A quelle mie parole, vidi il suo volto diventare rosso scarlatto. Era veramente lui? Non credevo di poter mai vedere quella dolce reazione sbocciare nel suo volto.
- Tu... Non è così! Sono mie, quindi restituiscimele! - Fece per avventarsi su di me, ma prima che il suo corpo attaccasse, mi spostai abilmente evitando il suo tentativo di furto. Dovevo leggerle, sentivo che erano parti importanti per capire la realtà. Io, che fino a quel momento ero stato cieco, forse sarei riuscito a vedere finalmente i colori di quel che era stato il nostro amore.
- Non vedi? C'è scritto chiaramante «Lee Hong Ki», quindi sono mie! Chiedi a qualsiasi avvocato. - Con un sorriso presi la prima busta, ma non feci in tempo ad aprirla che Heechul mi fermò prontamente. Per quale motivo non voleva che leggessi? Quali segreti contenevano che non potevo assolutamente scoprire?
- Ormai non importa più! Le parole che vi sono scritte in questi fogli, sono tutte inutili adesso! - Presa dalle mie mani, la strappò in mille pezzi lasciandole cadere per terra come neve invernale. Perchè? Non potevo permettere che le distruggesse, era qualcosa che non riuscivo ad accettare. In un attimo fui su di lui, bloccandogli entrambe le mani saldamente. Fu la prima volta che era lui quello in balia del mio capriccio e forse la mia unica possibilità per fargli provare ciò che tante volte sentii io. Forte del mio coraggio, mantenei la presa impedendogli di fuggire. Ormai non avevo nulla da perdere!
- Cosa stai facendo? Lasciami Hong Ki! - Per tanto tempo, lui mi aveva terrorizzato, avevo paura che qualsiasi momimento errato lo avrebbe allontanato da me. Forse è per questo motivo che non mi opposi mai, neanche quando il mio solo desiderio era quello di riempirlo di bastonate per avermi fatto soffrire in quel modo assurdo. Eppure, non ero più disposto a farlo! Potevo finalmente essere me stesso, mostrarmi di nuovo per ciò che ero realmente.
- No! Non ti lascio andare, perchè strapperesti le altre lettere! Per quale motivo non posso leggerle? Sono mie e le hai lasciate qui. Se non avessi voluto mostrarmele, potevi tenerle a casa tua o almeno nascondere meglio la chiave. Spiegami il perchè! Ci deve essere un motivo, vero? -  Vidi il suo sguardo esitare, avevo ragione e quella era la prova! In quelle lettere c'era qualcosa che dovevo sapere ma, per qualche ragione era tutto cambiato. La mia curiosità aumentò ancora di più, sentivo che se non avessi scoperto la verità, me ne sarei pentito per tutta la mia vita.
- Sei più scemo di ciò che pensavo! Mi chiedi anche il perchè? Davvero non hai capito nulla? Tsk! - La mia mente era in confusione, quel sospetto che non riuscivo ad accettare, era l'unica opzione che mi pressava dentro. Era davvero possibile?
- Può essere che... Tu sei innamorato di me? - Lo dissi quasi sussurrato, sperando che la sua risposta non mi avrebbe di nuovo spezzato il cuore. Non lo avrei più accettato, sarebbe stato troppo difficile rialzarmi se una nuova spinta mi avesse fatto cedere ancora.
- Davvero non l'avevi capito? Credi che farei sesso con un uomo solo per godere? Sveglia! Sono in idol se volessi solo divertirmi potrei avere tutte le donne ai miei piedi! - Si fermò per un attimo, continuando a guardare con risentimento i miei occhi pieni di stupore così vicini ai suoi. Non mi era mai passato per la testa quella possibilità. In fin dei conti, era così semplice, ma per quale motivo non ci avevo mai pensato?
- Perchè non me l'hai mai detto? Io ti ho sempre detto di amarti, ma non mi hai mai risposto. - Notai solo alla fine, che la mia voce era più stridula del normale.
- Come se fosse possibile per me! Come potevo affermare di amare un altro uomo? Era troppo umiliante! Ma queste lettere adesso... non hanno più un significato. Tra di noi, è finita! - Non vi era il minimo cenno di rimorso in lui, come se non gli importasse di quella frattura incolmabile che mi creava.
- Non lo dire! Non può finire così! - Urlai con tutto me stesso, consapevole che solo in quel modo sarei potuto giungere fino al suo cuore.
- Non posso dimenticare. Tu mi hai tradito con un altro uomo. Ho visto il suo corpo sopra il tuo, i miei occhi non potranno più cancellare quelle immagini. - Spingendolo più forte contro il materasso, facendo sentire su di lui il mio peso per la prima volta, mi tuffai sulle sue labbra, cercando di vincere la sua avversione.
- Non puoi lasciarmi! Tu non hai neanche idea di quanto ho sofferto a causa tua, quindi non puoi farlo! Ho sbagliato, ma anche tu lo hai fatto. Quando piangevo da solo in questa stanza, quando ti vedevo abbandonarmi, quando ti supplicavo di donarmi un pò d'affetto, tu mi hai sempre rifiutato. Quindi adesso non puoi lasciarmi, non ne hai il diritto! Quelle lettere, fino a quando non sarò io a deciderlo, non potranno essere distrutte così come i tuoi sentimenti. - Vederlo inerme, sotto di me, non era ciò che davvero volevo, eppure, per una volta, andava bene. Fino a quando lui sarebbe stato al mio fianco, anche se non ero me stesso, dovevo tentare.
- Non eri solo. Non ti ho mai lasciato. Ogni volta mi fermavo nell'ingresso, chiudendo la porta come se fossi uscito. Avevo paura a restare perchè non volevo che il mio cuore si affezzionasse troppo a te. Ciò che tu non hai mai capito è che siamo due uomini, il nostro amore è impossibile. Prima o poi dovremo lasciarci, non voglio che quando accadrà, ne usciremmo troppo distrutti. Sebbene ti sentissi piangere, non potevo avvicinarmi a te. Finivo sempre per nascondermi dentro, aspettando che tu tornassi al dormitorio per poi scriverti quelle parole che non potevo pronunciare. Le ho sempre lasciate qui, forse perchè volevo che tu le trovassi, che riuscissi un pò a capirmi, ma sei troppo stupido anche per questo! - Credetti di morire. Sicuramente, il mio cuore si fermò, anche se solo per un breve istante. Era stato tutto inutile, quella sofferenza, poteva essere evitata! Lo lasciai, andando a recuperare quello scrigno dai mille tesori, con la mente pigra ed il corpo devastato. Lo odiai, sebbene lo amassi più di me stesso. Per quale motivo non riusciva a capire anche dopo tutto quel tempo? Per lui sarei sempre rimasto un uomo, non potevo essere la sua anima gemella. Di spalle, mentre sentivo le molle del letto scricchiolare, svuotai quelle lettere sul pavimento.
- E' inutile vero? Non cambierà mai nulla tra di noi. Anche se tornassimo insieme, tu continueresti a pensare che il nostro amore non è degno di essere vissuto e soffriremmo solamente. Non le leggerò, se dovessi farlo non riuscirei più a lasciarti andare. Fanne ciò che vuoi! Se desideri puoi anche strapparle in minuscoli pezzetti, ma falle sparire. - Stavo per andarmene, quando sentii il suo corpo dietro di me e una spinta mi fece sobbalzare finendo contro la parete. Non fu forte, eppure la sorpresa era stata troppa.
- Che altro possiamo fare? Credi che il mondo ci accetterebbe? Se domani dicessi ai giornalisti di amarti, saremmo più felici? I miei genitori, come i tuoi, saranno i primi ad odiarci. Anche così, vuoi continuare? - Sentii la sua presa cedere e lentamente mi voltai verso di lui. Aveva le lacrime agli occhi, era la prima volta che lo vedevo soffrire in quel modo e, d'istinto, lo abbracciai forte. Non importava il male che avevamo passato, non potevo vederlo in quel modo. Preferivo mi odiasse, mi trattasse male, ma le sue lacrime erano decisamente più dolorose.
- Vai via! Lasciami andare! E' tutta colpa tua stupido! Se non ti fossi mai dichiarato, non avrei mai scoperto di amarti. Ti odio! - Non provò minimamente ad allontanarmi, sebbene le sue parole fossero così diverse dal suo stesso desiderio. Anche io mi trovavo in difficoltà, quella decisione era troppo pesante da prendere in una sola volta. Avrei dovuto caricarmi di quel peso da solo eppure, non ero più capace di staccarmi da quel corpo che chiedeva solo il mio sostegno.
- Non mi importa di nulla. Anche se il mondo dovesse odiarci, cosa cambierebbe? L'unica cosa che so è che non potrò mai amare nessun altro oltre te, neanche in una prossima vita. Eppure, so bene che continuare così è troppo difficile per me. Adesso la scelta è tua. Sei tu che hai il potere di decidere se amarmi o dimenticarmi per sempre. Se scegli la via più facile, ovvero dimenticarmi, allora non ci incontreremo più come amanti, nè come amici. Tra un mese o forse due, ci capiterà di incrociare lo sguardo in qualche spettacolo e forse i nostri cuori palpiteranno ancora, ma non potremmo più tornare indietro. Probabilmente riusciremo anche a costruirci una nuova storia, ma personalmente, so bene che non potrò più amare nessuno in questo modo. - Mi fermai, i suoi occhi, ormai immersi totalmente nei miei, erano indecifrabili. Sentivo il peso di quelle parole talmente pesanti che mi bloccavano le membra.
- Scegliendo di amarmi, le cose cambieranno parecchio. Non voglio più solo il tuo corpo, devi anche cedermi il tuo cuore. So che non potremo mai essere come gli altri innamorati, sarà troppo difficile per te, vero? Voglio che tu mi accetti per l'uomo che sono. Non devi più considerarci sbagliati, ma ricambiarmi come una persona che ama fa. Solo a questa condizione potrò accettare di continuare la nostra storia. Pensaci con calma, devi essere sicuro della scelta che fai. - Feci per allontanarmi, volevo dargli il tempo per riflettere e metabolizzare le mie parole. Eppure lui non era dello stesso avviso. Feci appena pochi passi quando sentii le sue mani afferrare la mia maglietta bianca appiccicata alla pelle.
- Ho bisogno di 10 minuti. Puoi aspettare? - Rimasi perplesso. Volevo davvero che lui decidesse con calma, come poteva prendere quella decisione così in fretta? C'era in gioco la nostra vita, il nostro stesso cuore, per lui era sempre e solo un brutto gioco? Non riuscii a dirgli le mie perplessità, sebbene dentro di me, quei pensieri contrastanti vorticavano nervosamente donandomi sempre maggiore timore.
Rimasi immobile, con le sue dita a tenere saldamente la mia maglia sgualcita ed un pò sudata. Sentivo ogni battito del mio cuore, lento ma anche veloce, forte ma anche leggero come una piuma. Poi, lui si mosse ed anche io iniziai ad irrigidirmi. Il momento della verità era forse giunto? Non riuscivo a tranquillizzare la mia carne in fermento, cosa avrei fatto al suo rifiuto? Non lo sapevo ancora, ma anche solo un attimo in più faceva la differenza. Non disse nulla, sebbene aspettassi quelle sue parole, semplicemente mi abbracciò, più forte che poteva, tanto da riuscire a percepire ogni sporgenza del suo corpo caldo ed accogliente.
- Mi sono serviti solo 10 minuti, il tempo necessario ad immaginare la mia vita senza di te. Non posso! Ti odio Hong Ki perchè mi hai reso debole. Io che fin da piccolo, sono sempre stato bene da solo, adesso non riesco più a sopportarlo. Ti amo! Oddio finalmente l'ho detto. L'ho tenuto dentro di me per così tanto tempo. Ti amo e non smetterò mai di amarti. - Si fermò, lasciandomi il tempo di riprendere fiato. Non vidi i suoi occhi e forse era meglio. Sapevo bene che per lui già solo dire quelle parole, era così difficile. In quel modo, senza il contatto con il mio viso, si sentiva più protetto ed anche io sorrisi dolcemente.
- Non credere che adesso diverrò tutto zuccheroso e coccoloso. Lo sai bene che non è da me, ma ti prometto che starò al tuo fianco. Farò tutto il possibile per non farti più piangere. E' una promessa. - Non mi bastava altro, quella dichiarazione, qualcosa che non riuscivo a credere reale, era tutto ciò che mi serviva per vivere la mia vita come la persona più fortunata del mondo. Mi staccai leggermente, ed impressi un bacio sulla sua bocca socchiusa.
Subito la sua lingua entrò in me, frugandomi e cercando il mio sapore nascosto. Non era più aggressiva ma dolce e passionale. Camminammo leggermente fino ad arrivare alla sporgenza del letto e, con cautela, mi fece sdraiare. Vedere i suoi occhi preoccupati, la sua tenerezza nel considerarmi, la cura che provava nei miei confronti, era qualcosa che mi rendeva schiavo di lui.
Eravamo stati lontani un solo giorno, ma anche solo quel breve lasso di tempo, era come una grave mancanza per i nostri corpi bollenti. Lo volevo, più di ogni altra cosa al mondo. Presi l'iniziativa, avventandomi su di lui ed iniziando a spogliarlo lentamente. Heechul sembrava imbarazzato e, sebbene inizialmente cercò di fermarmi, si lasciò toccare con cautela, mentre il suo viso si tingeva di rosso. Non appena fu tolta, passai ai pantaloni, feci con cura, con timore per paura che mi rifiutasse eppure lui, non fece nulla.
Nudo di fronte a me, iniziai a toccarlo come mai prima di quel momento. Avere la possibilità di averlo per me, completamente concentrato su tutto ciò che ero io, mi faceva bene. Quella sera, la nostra unione fu indescrivibile. Nel momento in cui entrò in me, sentii la sua tensione. Lui, il grande ed insensibile Heechul, aveva paura di ferirmi.
- Non preoccuparti, muoviti più veloce. Non fa più male ormai! - Gli sorrisi ed iniziò a prendere velocità, mentre i suoi occhi non smettevano di fissare i miei. Per la prima volta, sentii davvero il mio cuore scoppiare dalla gioia. E' possibile morire di felicità? Era l'unica cosa che riuscivo a pensare. Quando esausto, si accasciò su di me, mi diede un bacio tenero e sincero. Per la prima volta, non aveva nessuna fretta. Si scostò di lato, permettendomi di respirare e mi guardò intensamente. Restare in quel modo, era davvero possibile!
- Ti amo! - Sussurrai quelle parole tra la mia mente, sebbene l'eco della mia voce rimbombò nella stanza. Lui sorrise e si accostò ancora di più al mio corpo tremante. Il telefono iniziò a squillare, forte e solitario. Mi alzai di poco, cercando di afferrare quel piccolo arnese meccanico, ma lui mi fermò d'improvviso.
- Lascialo suonare. - Mi rimise al mio posto e circondò il mio corpo con il suo braccio esile ma potente.
- Dov'è finito il ragazzo che mi chiamava «femminuccia»? - Lui mi fulminò con lo sguardo e si fece più pressante su di me.
- Si è innamorato! - E con quelle uniche parole, sigillò quel bacio che sapeva di lui. Il suo sapore, era mischiato al mio in modo indissolubile. Tutti i problemi che avevamo creato, le persone che inconsciamente avevo ferito, era qualcosa che in quel momento non ci importava.
Sebbene un altro ragazzo, nella sua stanza, vedendomi non tornare, stava piangendo solitario, egoisticamente, non ci badai. In quell'istante, noi eravamo noi ed il mondo non esisteva più. Persi in quell'abbraccio che sapeva di tenerezza, ci addormentammo aspettando l'alba di un nuovo giorno. Da quel momento, sapevo che non lo avrei più lasciato. Anche tra 20 anni, riguardando al mio passato, rivedrò sempre il suo volto. Mentre circonderò la sua mano, con il viso più stanco e tempestato dalle rughe del tempo, ci scambieremo un bacio passionale e finiremo per fare l'amore abbracciati ed ansimanti. Quel futuro, sebbene non fosse romantico come la storia che mi immaginavo, sembrava davvero qualcosa di magico. Il mio amore, egoistico ed a senso unico, finalmente, potevo viverlo pienamente. Quando il sole sorse, aprendo gli occhi, feriti dalla luce del sole accecante che ci diede il buongiorno, vidi i suoi, neri e profondi e d'isinto mi tuffai di nuovo in quel mare sconosciuto. Quella sua mano, così difficile da aggrappare, non l'avrei più lasciata andare, per nulla al mondo.
FINE
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > F.T. Island / Vai alla pagina dell'autore: Kiji