Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: xadhoom    13/02/2008    1 recensioni
La vita dei giovani quattro marauders non si poteva certo definire tranquilla...In particolar modo dopo quella notte di luna piena...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
James Potter si era sempre considerato una persona generosa e altruista e, sebbene qualcuno avrebbe potuto definire questo giudizio un peccato di superbia, come avrebbe sicuramente fatto una certa testa rossa, le azioni compiute dal moro avevano quasi sempre dimostrato la veridicità di quelle parole.
Dal momento in cui il suo migliore amico aveva compreso i suoi reali sentimenti per un certo lupo mannaro, le giornate del cercatore dei Gryffindor avevano sempre seguito il seguente corso:

ore 7- I quattro malandrini si destano al suono della sveglia. Sirius si siede accanto al suo letto con guardo estasiato, causato dal dolce buongiorno pronunciato dal caro Remus nei suoi confronti.
ore 7.5- L'aurea nera di Sirius si rivolge contro di lui perché secondo il parere del cagnaccio Remus lo ha salutato con tono più gentile rispetto a lui.
ore 8.10- Disperato tentativo di evitare i cuoricini che il corpo di Black emana alla vista del suo dolce Moony che mangia una tartina al miele, a parere del giovane dai lunghi capelli corvini, con indescrivibile grazia
ore 8.12- Imprecazioni di Black per il caffé versato, da lui stesso, sul vestito, a causa di una certa distrazione lunare...
ore 9- Alti lamenti espressi da un cadavere con il volto appoggiato sul banco per essere stato collocato distante dal dolce Moony.
ore 11- Acuti e insopportabili gridolini di gioia da parte di Sirius per essere riuscito a prendere posto accanto a Remus durante la lezione di erbologia.
ore 11.15- Prevedibile allontamento di Sirius da Remus. Il primo viene fatto sedere dall'insegnante al I banco, a causa della palese disattenzione di cui sembra esser preda il giovane discendente della casata Black. Assolutamente scontato il lamento sconsolato del cane nero...
ore 12.15- Ulteriori fantasticherie espresse da Sirius al suo orecchio durante la pausa pranzo. Sirius afferma che l'odore della pelle di messer Lupin assomiglia a quello di un dolcissimo lampone. Conseguente furto della sua crostata ai lamponi, con suo evidente disappunto.
ore 13.30- Inizio delle lezioni pomeridiane e delle manifestazioni di rammarico da parte di Black per il fatto di non seguire gli stessi corsi di Remus.
ore 14- Sirius sottolinea l'assenza di Lupin.
ore 14.15- Black dichiara che il colore marrone della sua bacchetta è assolutamente incomparabile ai dolci occhi ambrati del suo lupetto.
ore 14.30- Black risottolinea l'assenza di Lupin.
ore 14.45- Al posto di scrivere la formula pronunciata dalla McGonagall Sirius disegna omini rassomiglianti Remus. Subitanea punizione a Sirius da parte della professoressa di trasfigurazione accompagnata, da un po' di tempo, da un misterioso sorrisetto disegnato sul volto dell'insegnante nell'osservare il disegno dell'allievo scavezzacollo
ore 15- Black lamenta l'assenza di Lupin.
ore 15.15- La testa del moro viene colpita da un enorme mazza fatta apparrire dalla McGonagall a mezz'aria per svegliare Sirius dal profondo sonno in cui era caduto. Il giovane si asciuga la bava che gli cola dal labbro. Assoluto rifiuto di Potter di farsi raccontare il sogno appena avuto dal depravato amico.
ore 15.30- Black si arrabbia per l'assenza di Lupin.
ore 16- Tentativo di fuga da parte di Sirius durante la pausa nell'ora di trasfigurazione per andare a cercare Remus. Tentativo fallito.
ore 16.15.- Black piange e pure James, ma questi non per l'assenza di Lupin...

Insomma, per farla breve, non passava giorno che il giovane rampollo della casata Black non gli narrasse il suo smisurato amore per il loro comune amico. Agli inizi era sempre stato Potter a incoraggiare l'amico a parlargli della sua cotta per Remus, poiché in principio Sirius stentava a farlo e per tal motivo James si divertiva a stuzzicarlo. Ora che l'animagus del cane aveva raggiunto una certa tranquillità nel raccontare al suo migliore amico i suoi sentimenti, il divertimento era cessato e per quanto potesse voler bene a quel giovane, il giocatore di Quidditch non riuscì più a trattenere quella frase
"BASTA, SIRIUS! E' un'ora che continui a piagnucolare, non ne posso più! A furia di sentirti mi è venuto il diabete..."
Uno sguardo torvo fu puntato contro il giovane che indossava gli occhiali "Non oserai dirmi che tu sei completamente indifferente al fatto che Remus e la TUA, per modo di dire, Evans, sono insieme?!"
Potter sbuffò, contando mentalmente le volte che quel giorno avrebbe voluto strangolare il suo migliore amico
"Sono andati ad una riunione dei prefetti, Padfoot, non ci vedo nulla di strano, visto che entrambi rientrano in quella categoria!"
"Ma ti sfugge il fatto che terminata la riunione andranno a bersi una burrobirra nel parco di Hogsmeade e la Evans ci ha esplicitamente informato che intende stare DA SOLA con Remus!"
"EH?" gridò sorpreso James "e quando avrebbe affermato una simile mostruosità?!"
"Nel momento in cui tu eri piegato in due a terra in seguito al calcio che la tua cara rossa ti ha dato nell'attimo in cui hai cercato di darle un bacio di benvenuto..." Il giovane Black sogghignò, ripensando alla scena "sarò stupito se in seguito a questa botta potrai ancora avere dei figli, Prongs..."
Ma l'amico sembrava non averlo sentito, perso com'era in quel turbine d'emozioni in cui era caduto
"Lily...oh, no! Bisogna fare qualcosa...la mia dolce Lily...in compagnia di Remus...oh, mamma mia, non oso neanche pensarci!"
"Ehi! Cosa vorresti insinuare?!" ringhiò Black "Remus non le farebbe mai del male, al contrario è necessario preoccuparsi di quello che quella strega potrebbe fare al MIO e ribadisco MIO Moony!"
"Non t'azzardare a rivolgerti a Lily in quel modo sai?!"
I due giovani si scambiarono uno sguardo rabbioso, ognuno deciso più che mai a difendere la persona che teneva la chiave del loro cuore, quando un fulmine attraversò le loro menti.
Il cuore del ragazzo dai lunghi capelli neri cominciò a battere sempre più velocemente, mentre la sua schiena veniva attraversata da un brivido
"Oh mio dio...e se..."
"Se..." continuò Potter per lui "se gli avesse dato appuntamento per..."
"dichiararsi...e Remus non si sentisse affatto imbarazzato o anzi..."
"...allora quei due..."
"finirebbero per..."
"FIDANZARSI!" urlarono in coro, stringendosi con foza le mani.
Le pupille del giovane cercatore erano colme degli stessi sentimenti che animavano gli occhi di Black: paura, sgomento, terrore...
"No..." mormorò Sirius, scotendo lievemente la testa "non può essere...il mio Moony..."
"...Lily...dolce, tenera Lily...davvero non sarà mai mia?" "le sue labbra...non potrò mai assaporare quei piccoli boccioli?"
"I suoi capelli rossi, splendenti come il fuoco...ho potuto passarvi solo una volta la mano e dopo la mia pelle si è riempieta di pustole...oh, quanti ricordi con la mia Lily!"
"Le nostre chiacchiarate prolungate fino a tarda notte cessaranno...perché...lui dormirà da lei? O lei da lui?!"
La piccola fiamma dell'amore che albergava nei due giovani esitava a spegnersi del tutto, conscia del profondo affetto che animava l'animo dei due e sicura che ben presto sarebbe stata alimentata da un altro sentimento.
"...Remus...no...non posso permettere che finisca così..."
"Evans...io...non posso nutrirmi soltanto di eventi passati..."
Ben presto una luce illuminò le iridi dell'affascinante Black, un ardore che sembrò risvegliare anche lo stesso Potter, il quale ora sfoderava uno sguardo risoluto e colmo di speranza.
"No! Non sia mai che James Potter getti la spugna!"
"Remus, perdonami, ma prima di metterti assieme alla Evans dovrai venire a conoscenza di quello che provo per te!"
"Mi hai trasformato in ogni essere possibile in questi anni: in un poppante, in un verme, persino in Snape! Ugh, quante lacrime ho versato non appena mi sono trovato davanti a uno specchio..."
"Innumerevoli notti in bianco passate a pensare a te non possono esser state prive di frutti! Lotterò!"
"Si! Ben detto, Padfoot!" gridò James, balzando in piedi sul letto "non posso aver sopportato ogni genere di umiliazione e le tue continue melensaggini per niente!"
"Ehi!"
"Oh, scusa, vecchio mio, ma da amico devo dirti che quando fantastichi su Remus sei proprio una lagna..."
"Perché, tu quando parli della Evans pensi di essere me...?"
La porta improvvisamente si aprì, lasciando la scena a Peter Pettigrew, completamente esausto dopo due intere ore di ripetizione di Incantesimi...Il biondo era stato certo che prima o poi, se la lezione non fosse terminata, sarebbe trapassato sul banco. Ma questo non si era verificato e ora, ringraziando la sua buona stella, poteva finalmente riposarsi
"Peter!"
...o forse la sua buona stella non era proprio tale a giudicare dagli enormi,ed inquietanti, sorrisi che i due giovani mori gli stavano indirizzando in quel momento... Ancora un poco frastornato da quel inusuale saluto, Peter si ritrovò a boffonchiare un "S-alve ragazzi"
Avvertendo brividi freddi lungo la schiena il piccolo marauders si accorse di stare indietreggiando man mano che i suoi compagni si stavano avvicinando. Di tutte le espressioni che avrebbero potuto mostrare, quelle che ora sembravano essersi impossessate di Sirius e James erano in assoluto le sue meno preferite. Quei sorrisi erano infatti un concentrato di decisione, azioni spericolate, guai, McGonagall e sicura punizione...
Incurante dell'evidente timore impresso sul volto di Peter, il giovane cercatore dei gryffindor passò una mano attorno alle spalle dell'amico appena arrivato "Peter! Vecchio mio! Tornato dalle lezioni? Non sarai mica stanco, vero?"
"Ehm...ecco...io"
"Ma certo che no, James!" lo interruppe Black "non vedi com'è in forma il nostro Wormtail?!"
Il giovane interpellato non cercò nemmeno di replicare all'affermazione dell'animagus del cane, forse in conseguenza della violenta pacca sulla schiena che gli aveva dato il moro, azione che gli aveva quasi smorzato il respiro.
"Perfetto!" continuò Potter, incurante delle difficoltà respiratorie del compagno "allora sarà pronto per la nostra prossima avventura, vero Peter?"
"Q-quale avventura, ragazzi?" chiese tremante il ragazzo, avvertendo già dolori anticipati
"Oh, un'inezia...semplicemente andare a spiare l'incontro di Lily col nostro Remus"
Il meno audace dei Marauders si sentì venir meno... Con una voce che tradiva un evidente tremore l'animagus del topo cercò di replicare "M-ma...non credete che...Remus e Lily potrebbero non gradire la nostra...?"
"Sciocchezze!" dichiarò improvvisamente Sirius, mettendo in questo modo a tacere l'amico "ti preoccupi troppo, Wormtail...Bene, visto che siamo tutti d'accordo, che ne dite di andare?"
"Ottima idea, vecchio mio, meglio non perdere tempo" e con passo risoluto si avviò alla porta affiancato da Black, quando il debole squittio di un topo li costrinse a voltarsi
Peter si stava mordicchiando un dito con fare nervoso, nell'indecisione di confessare quel che pensava...però le parole uscirono dalle sue labbra prima che potesse reprimerle
"M-ma ragazzi...e lo scopo di que-questo spionaggio?"
Sirius e James si scambiarono uno sguardo e Peter temette per la propria vita di fronte all'espressione seria che i due avevano assunto. Ma si preoccupò maggiormente quando li vide tornare a sorridere
"Ma è chiaro no?" esclamarono all'unisono "per aiutarli a capire che il loro sarebbe un amore errato!"
Il biondo sbatté le palpebre confuso. Decisamente aveva passato troppe ore a incantesimi, pensò mentre si lasciava trascinare dagli altri marauders...

"Di tutte le idee che ti potevano venire in mente, James, questa è la più idiota!"
"Stai ancora brontolando?!" chiese esasperato il cercatore dei gryffindor "certo che ne hai di fiato...forse in futuro Remus sarà grato di questa tua resistenza..."
"Va al diavolo, James!" strillò imbarazzato il moro, prima di essere zittito dal compagno
"Parla piano, testone! O finiremo per farci scoprire!"
"Non sia mai che Remus capisca che ci sono veramente io sotto queste vesti!"
L'abile piano escogitato dai due marauders per spiare il loro compagno assente e la rossa gryffindor non si sarebbe potuto realizzare senza un adeguato travestimento. Sarebbe stato impensabile presentarsi nel parco di Hogsmeade nelle loro vesti di studenti, poiché sicuramente le loro "vittime", se li avessero scoperti, avrebbe potuto sospettare qualcosa...E anche perché se Lily si fosse trovata di fronte Potter se ne sarebbe tornata immediatamente ad Hogwarts...
L'unica parte dolente dello stratagemma, almeno per quanto riguardava il giovane della casata dei Black, erano state le necessarie trasformazioni subite per non farsi riconoscere. E bastava solo osservare che erano state attuate dal ragazzo con gli occhiali per spiegare la gravità della questione...
Le labbra di Sirius si lasciarono sfuggire un sospiro "Certe volte sono tentato di credere che la tua demenza sia stata causata dalle continue mazzate che la Evans ti ha dato...o forse questo è solo un mio disperato tentativo di credere che tu una volta fossi normale..."
"La vuoi finire?!" scattò James " Ti ricordo che torneremo normali non appena berremo un goccio di questa pozione!" spiegò, esibendo la boccetta contenente il liquido in questione
"E poi non capisco cos'hai da lamentarti!" sbuffò, riponendo l'ampolla in una tasca "avanti! Spiegami cosa c'é che non va nelle trasformazioni che ho attuato!"
"Tanto per cominciare il vestito costellato di fiori rosa non ti dona affatto..." avrebbe voltuto commentare Black, ma preferì mordersi la lingua.
Se in quel momento qualche slytherin avesse capito chi erano veramente, il moro sarebbe sprofondato dalla vergogna: chi mai avrebbe potuto pensare che quella grassa donna col vestito a fiori, cappellino di paglia e occhiali dalla montatura rosa fosse in realtà l'abile cercatore dei gryffindor? Se la squadra di quidditch lo fosse venuta a sapere James sarebbe stato impossibilitato a giocare per mesi...
Del suo stato avrebbe invece preferito non parlare. La giustificazione della sua trasformazione da parte di Potter era stata "Chi mai sospetterebbe di una mamma che porta a spasso il suo bambino?" e così Black si era ritrovato mutato in un moccioso...vestito alla marinara, coi boccoli biondi e un lecca-lecca in mano...decisamente James doveva smetterla di guardare vecchi film babbani...
La condizione peggiore, ad ogni modo, era stata probabilmente riservata a Peter, visto che si ritrovava impossibilitato persino a parlare, anche perché se lo avesse fatto avrebbe scatenato il panico generale. Di norma un neonato non parla...Un sentimento di pietà cominciò a impossessarmi dell'animo del giovane moro, sensazione che svanì non appena il ragazzo notò l'espressione pacifica con la quale l'animagus del topo si stava gustando il suo biberon nel passeggino accanto al reale bambino che i marauders custodivano, fortunatamente vittima di un profondo sonno.
I pensieri del giovane Black furono riscossi dal grido di James "Eccoli! Sono lì! Seduti su quella panchina!"
Lo sguardo dello studente dai lunghi capelli corvini seguì il dito dell'amico. Intenti a bere e chiacchierare allegramente sedevano Lily e Remus, totalmente ignari di essere osservati...
In quel momento la rossa stava raccontando qualcosa al ragazzo in parte a lei, il quale ascoltava incoraggiandola a continuare con un sorriso. Santo cielo, si ritrovò a pensare Black, quant'era bello il suo Moony: il sole illuminava i suoi lunghi capelli raccolti in una coda, rendendolo simile a un angelo disceso in paradiso...quanto avrebbe voluto avvicinarsi per accertare la reale esistenza dell'amato...
"Goddric, tesoro, non rimanere lì impalato, vieni qui a sederti accanto alla mamma!"
...di colpo improvvisamente il moro si ritrovò all'inferno...
Con lentezza esasperante l'animagus del cane si voltò in direzione di quella voce, scorgendo un inquietante sorriso dipinto sul volto dell'amico...
Deglutì più volte "James? Ma sei impazzito? Ahia!"
"Tesoro, non rivolgerti alla mamma con quelle brutte parole, altrimenti la borsa della tua mammina potrebbe di nuovo rompersi sulla tua testa..." spiegò candidamente James prima di avvicinare il piccolo Sirius a sé e mormorargli nell'orecchio "dobbiamo comportarci come se fossimo mamma e figlio, altrimenti le altre persone che sono nel parco potrebbero insospettirsi..."
La mente del finto bambino fu liberata da ogni genere di dubbio e il giovane, sfoderando il suo più affascinante sorriso, si affrettò a sedersi a fianco della "madre", la quale gli sorrise con compiacimento
"Bravo il mio tesoro" dichiarò a voce alta. Poi, con un sussurro "Vedi qualcosa di preoccupante?"
"No, per adesso stanno solo parlando, anche se non riesco a sentire una parola di quello che si dicono...Non potremmo avvicinarci un po'?"
"Sarebbe troppo rischioso...non scordare che quei due rientrano nel gruppo dei ragazzi più svegli di Hogwarts" lo avvertì James mentre cercava qualcosa dentro la borsa "Ecco! L'ho trovato. Prendi tesoro"
Black guardò con perplessità il piccolo cartone di latte che l'amico gli stava porgendo "Che ci dovrei fare con quello?"
"Per apparire il più normali possibili ho materializzato tutto l'occorente per una salutare merenda nel parco, la quale prevede del latte per te" mormorò il cercatore dei gryffindor, per continuare a voce alta "Bevi il tuo latte, tesoro, ti farà bene"
"Bevitelo tu. A me non piace. Aho!"
La "signora" tornò a sorridere, poggiando per la seconda volta la borsa per terra "Tesoro, non fare arrabbiare la mamma...bevi il tuo latte"
"Ma bevilo tu, porca miseria!" piagnucolò Sirius massaggiandosi la testa dolorante, che in seguito ricevette un altro colpo
"Vedi di non rompere troppo le scatole alla mammina, caro"
Una signora che passò davanti a loro spingendo un passeggino in quel momento non poté evitare di guardare Potter allibita di fronte al suo atteggiamento nei confronti del "figlio". James si voltò subito verso di lei sfoggiando il più cortese dei sorrisi
"Non si preoccupi, signora, è abituato a prenderle. Con quella testaccia dura che si ritrova ormai le sberle non hanno più alcun effetto su di lui"
"Spero con tutto il cuore che tu sia sterile..." borbottò Black mentre osservava la signora allontanarsi il più velocemente possibile.
"Non dire sciocchezze, in futuro saprò dimostrarmi un ottimo padre..."
"Fino ad ora abbiamo appurato che sei una pessima madre..." commentò ironico l'animagus. Improvvisamente le sue iridi blu si spalancarono di scatto
"DANNATA STREGACCIA! Stai lontano da lui! Hmpf!"
"Chiudi quella ciabatta, dannazione! Non vi preoccupate, signore, sono solo i geni di suo padre" sorrise il moro a una coppia di donne che li fissava con stupore.
Quando finalmente tutti ebbero distolto l'attenzione dalle loro persone, James tolse la mano dalla bocca di Sirius, il quale poté così tornare a respirare.
Fissandolo in cagnesco borbottò "Mi vuoi dire che diamine ti è preso per urlare in quel modo?"
"La Evans stava provando a baciare Remus"
"COSA?!"
"Si, anch'io ti voglio bene, mamma" esclamò il bimbo saltando in piedi sulle gambe della madre e facendo aderire la testa di lei sul suo petto. Dopo vari tentativi Potter riuscì a liberarsi da quell'abbraccio "Anf, anf, stavi cercando di strozzarmi?!"
"Sei tu che hai cominciato a urlare..." mormorò Black, le cui labbra, dopo aver osservato attentamente la coppia poco distante da loro, si lasciarono sfuggire un sospiro di sollievo "Falso allarme. La Evans voleva solo sistemare il colletto di Remus"
Il viso di James si illuminò "E' sempre così carina...Anche a me l'ha fatto, una volta"
"James, guarda che in quell'occasione la Evans stava cercando di strozzarti..."
"Non è vero!"
Black sospirò "James, eri diventato viola..."
"La mia pelle assume sempre quella tonalità quando Lily è vicina alla mia persona"
"No" si trovò a pensare il rampollo della casata Black "solo quando sei prossimo alla morte...". Scosse la testa. Inutile stare a discutere con l'amico, doveva piuttosto trovare il modo d'avvicinarsi all'amato senza causare sospetti. Si alzò di scatto
Il moro con gli occhiali lo guardò "Che c'è tesoro, ti scappa la pipì?"
Un violento rossore colorò le guance di Sirius "Ma che dici?!"
"La pupù allora? Guarda, pulcino, se mi prometti di non fare troppo rumore, puoi andare dietro quel cespuglio..."
"JAM-EHM, MAMMA!" gridò il giovane nel più completo imbarazzo. Cosa aveva mai commesso di così malvagio? Lasciando da parte le risatine di sottofondo che sentiva, l'animagus del cane materializzò di nascosto, poiché un bambino della sua età non poteva ancora praticare la magia, una palla, sotto lo sguardo perplesso del cercatore dei gryffondor
"Voglio giocare con la palla, mamma. Ops, è caduta laggiù. Vado a riprenderla!" dichiarò allontanandosi di corsa
"Si-ehm, Goddric, torna subito qui!"
"Goddric..ma porca miseria, che gli costava affibbiarmi un nome più decente?!" pensò con desolazione. Nel frattempo la bacchetta del giovane studente continuava a produrre un leggero venticello allo scopo di allontanare sempre più la palla, finché questa non finì contro i piedi di una persona...
Il giovane Lupin abbassò lo sguardo perplesso, per poi portarlo su quel bizzarro bambino che lo stava fissando con insistenza. Dopo aver sbattuto un paio di volte le palpebre, Remus sorrise gentilmente "E' tua questa palla, piccolo?"
L'interpellato non rispose. Si limitava a guardare ad occhi sgranati il giovane davanti a lui. Remus rise, divertito dalla buffa espressione che il bimbo mostrava.
"Ehi, guarda che non ti mangia mica, sai? Remus è un bravo ragazzo"
Le pupille del soggetto in questione si allargarono, se era possibile, ancor più. Sirius non riusciva a credere che quella voce vellutata appartenesse alla Evans! L'aveva sempre giudicata una ragazza fredda e perfettina e mai si sarebbe aspettato di vedere un sorriso così cortese sul suo volto. Vero che Remus aveva sempre sottolineato questo lato del carattere della rossa e che in effetti quest'ultima aveva sempre dimostrato un atteggiamento distaccato soltanto nei confronti di James...
"Ehi, sei ancora con noi?"
La domanda del licantropo lo fece sussultare. Da quanto tempo era rimasto preda dei propri pensieri? La domanda rimase priva di risposta nel momento in cui si trovò sotto il naso la sua palla. Alzando lo sguardo incontrò due paia di gemelle d'ambra che lo osservavano con dolcezza
"Allora" chiese Remus "la rivuoi questa palla?"
"Eh?! Ah, si, grazie!" scattò Black. Afferrò subito l'oggetto, dandosi mentalmente dell'idiota per non aver approfittato del momento per toccare le esili mani dell'amico...
Il suo sguardo si posizionò di nuovo sul dolce ragazzo che gli stava di fronte e Sirius sentì accellerare i battiti del proprio cuore. Com'era bello il suo Remus. Quel sorriso, quell'espressione serena, quegli occhi...Erano talmente vicini che gli sarebbe stato sufficiente allungare un passo per poter poggiare le proprie labbra su quelle dell'altro e concretizzare finalmente il suo sogno d'amore...oltre ad assicurare a Remus la galera per atti di pedofilia...
Ignaro del motivo per cui calde lacrime avevano cominciato a rigare il volto del bambino, il giovane studente picchiettò con la mano la panchina sulla quale era seduto "Perché non ti siedi qui, tra me e la mia amica? Hai sete? Desideri della burrobirra?"
"Ma che dici, Remus?!" esclamò Lily, mentre il bambino si sedeva euforico sulla panchina assieme a loro "un bambino della sua età non può bere una simile bevanda. Tieni" aggiunse dopo aver rovistato nella sua borsa "avevo giusto portato con me una bottiglietta di latte"
L'iniziale gioia di essere seduto a fianco del dolce licantropo e la contentezza di potersi gustare la sua bevanda preferita furono in breve sostituite da un forte senso di nausea alla vista di quel liquido bianco. Dalla bocca di Sirius stava per uscire una risposta affatto consona a un bambino così piccolo, ma il viso sorridente di Remus lo zittì. Ringraziando educatamente la studentessa dai lunghi capelli rossi, e dopo aver cercato di sopprimere il malessere che provava, bevve tutto d'un fiato quel liquido che tanto odiava.
Remus e Lily si lasciarono sfuggire una risatina "Ti piace proprio il latte, eh?" osservò la seconda divertita "E guarda che combinazione!" esclamò Remus afferrando la propria borsa "Anch'io mi ero portato appresso questa sostanza che sembri tanto gradire. Tieni! E' tutta tua!"
E dopo che copiose lacrime ebbero testimoniato la gioia che in quel momento dominava il cuore del giovane Black, il bimbo cominciò a bere i tre involucri di latte offertigli.
Che sfortuna dell'accidente! si trovò a pensare il finto bimbo con rabbia, in genere Remus non beveva mai latte e quella volta doveva per forza essersene provvisto in abbondanza!
Le maledizioni contro il destino avverso che l'animagus stava formulando nella sua mente furono interrotte da una questione
"Ti sei perso, bimbo?"
Sirius si volse di scattò verso la rossa "Eh?"
"Ho chiesto se ti sei perso..." continuò la giovane "è strano che tu sia in questo grande parco da solo. Immagino che tu sia stato accompagnato da tua madre e poi ti sia allontanato da lei, vero? Chissà come starà in pena..."
Il ragazzo sbatté le palpebre confuso, indeciso su cosa dire "Ecco...veramente..."
"Goddric, tesoro!"
In meno di cinque secondi Sirius trovò il modo di sviare la domanda di Lily e allo stesso tempo di morire soffocato...
L'impeto con il quale quella signora comparsa dal nulla stava stringendo il bambino lasciò un poco perplessi i due studenti di Hogwarts. Particolarmente quando il colore della pelle del bimbo cominciò ad assumere tonalità violacee...
"Ehm, signora..." tentennò Lily "deduco che lei sia la madre di questo bambino..."
"Oh, ma certo!" esclamò il soggetto interpellato rivolgendo totalmente la sua attenzione verso la ragazza, non curandosi del violento impatto con la terra che toccò al piccolo liberato dalla sua stretta "vi ringrazio infinitamente per averlo trovato! Il mio cuore stava letterarlmente morendo dal dolore!"
"Che hai trasmesso a me non appena ti sei fatto vivo..." mormorò a bassa voce Sirius, il quale ricadde subito disteso quando la borsa della signora vestita di rosa lo colpì "accidentalmente" alla nuca.
"Il mio Goddric fa sempre preoccupare la sua povera mamma, scappa di continuo..."
"Forse nel tentativo di sopravvivere..." concluse tra sé e sé la rossa, mentre osservava Remus aiutare il bambino ad alzarsi.
Del tutto ignaro delle sensazioni di sgomento suscitate dal suo arrivo, James si sedette senza alcun invito sulla panchina e in conseguenza di ciò, Sirius fu costretto a rimanere in piedi, a causa dell'ampia mole di sua "madre"
"Allora, stavate facendo un pic-nic nel parco?" cinguettò allegramente Potter "spero che mio figlio non vi abbia causato disturbo..."
"Oh, no signora, non si preoccupi" si affrettò a dichiarare la ragazza "suo figlio è un bimbo davvero educato. Piuttosto, gradirebbe qualcosa da bere? Una burrobirra, magari?"
Al settimo cielo per essere trattato con una simile gentilezza dalla creatura dei suoi sogni, che in genere lo avrebbe accolto con un ringhio nelle sue reali fattezze, il cercatore dei gryffindor scosse la testa
"No, nulla, sono a posto, cara Evans..."
I presenti caddero nel più assoluto silenzio. Gocce di sudore scivolarono lungo il collo di James, mentre Sirius tratteneva l'istinto omicida che covava nei confronti del suo migliore amico
Lily batté le palpebre un paio di volte prima di domandare "Come conosce il mio cognome?"
Un vortice nero si generò sotto la figura dell'animagus del cervo "Ecco...vede..." cominciò a balbettare "io...ho un figlio più grande che...che frequenta Hogwarts, ecco! E mi ha parlato spesso di una giovane ed affascinante gryffindor dai lunghi capelli rossi come il fuoco e gli occhi simili a due smeraldi di nome Lily Evans e non appena ti ho visto ho subito dedotto che dovevi essere tu quella ragazza! Del resto hai la stessa età del mio...Cornelio!, e poi indossi l'uniforme di Hogwarts e la cravatta dei gryffindor..."
"Cornelio?!" pensò inorridito Sirius mentre la studentessa arrossiva lusingata "Lei è troppo gentile..."
"Ma no! Ripeto solo quello che Corneliuccio mi ha riferito! E noto che aveva perfettamente ragione!"
Lily sorrise, un po' imbarazzata "La ringrazio..vorrei anche ringraziare suo figlio...qual'è il suo cognome?" James cadde nuovamente nel panico "Ehm, ecco...Brodis! Cornelio Brodis, un ragazzo splendido, modestamente ha preso dalla sottoscritta"
Nel suo intimo il cercatore dei gryffindor si complimentò per l'acuta intelligenza che gli era stata donata. Ricordava benissimo che nei gryffindor un ragazzo si chiamava proprio così e nel caso la Evans gli avesse voluto fare un giorno delle domande sarebbe stato sufficiente convincere il giovane a tenergli il gioco in cambio della promessa di far parte della squadra di Quidditch. Anche se il giovane Potter sapeva da sé che non avrebbe mai rispettato quell'impegno, era certo che quando in futuro si sarebbe presentata l'occasione ormai Lily sarebbe stata innamorata di lui e quindi il problema non sarebbe più stato tale. Si, era un genio...
Sirius pure cominciava a meditare sul fatto che non ci fosse solo segatura in quel cervello. L'idea gli sembrava buona, anche lui aveva sentito parlare di questo gryffindor, anche se non ricordava in quale contesto...
"Brodis?" ripeté la ragazza "si, mi è parso di averlo già sentito...un ragazzo molto dotato per lo sport, se non erro..."
"Eccome!" la incoraggiò James "un vero portento! Io e suo padre ci auguriamo che in futuro possa far parte di una famosa squadra di Quidditch! Una consolazione in vista dei sicuri fallimenti che invece ci porterà qualcun altro..."
"EHI!" protestò il giovane Black, avendo capito perfettamente chi era il misterioso individuo a cui l'amico faceva accenno
Remus tossicchiò "Suvvia, signora, non dica così...Suo figlio ha uno sguardo così intelligente..."
La rabbia mutò in breve in un'immensa letizia. Moony aveva detto che aveva uno sguardo intelligente! Certo, Sirius comprendeva di essere nelle fattezze di un bambino, ma il suo sguardo non era mica cambiato...
La gioia, ad ogni modo, fu stroncata dall'ulteriore commento dell'animagus del cervo "Solo apparenza, Remus. Se qualcuno dovesse aprire quella sua testaccia, faticherebbe a trovare qualcosa di perfettamente funzionante...In testa Goddric ha in mente solo i lupi, anzi, un lupo..."
Le guance del giovane si colorarono di un rosso acceso. Quel...quell'idiota! Si stava solo divertendo alle sue spalle! Lo poteva notare dal sorrisetto idiota che gli copriva l'intero volto!
Allo scopo di mettere la parola fine a quell'imbarazzante situazione Lily cercò di cambiare argomento "Ehm, così lei ha due figli, signora Brodis?"
"Chi? Ah, io! Ehm, no, veramente ne ho quattro. Gli altri due sono ancora piccoli. Uno è uno scarto della natura, ma l'altro! Dovrebbe vedere che begli occhietti che ha..."
Sirius sghignazzò "Perché non glieli mostri, mamma? Così almeno non cadranno vittima di qualche mal intenzionato..."
"Che diavolo stai dicendo, God...? Oh, porca di quella vacca! Li ho dimenticati là!" e urlato ciò si precipitò nel luogo in cui aveva abbandonato il sangue del suo sangue.
"Però..." commentò Remus "che linguaggio colorito sfodera tua madre..."
Lily, dopo qualche attimo di assoluto silenzio, si volse anch'essa verso il bambino "Dimmi, Godric, come si chiamano i tuoi fratellini?"
"Oh...ehm...Alexander e...Efestione..." geniale, si ritrovò a pensare...In questo modo i suoi genitori sarebbe apparsi due appassionati di epica babbana, con una certa predilezione per le coppie omosessuali...
"E rieccoci qui!" squillò James comparendo di nuovo dal nulla "non vi abbiamo fatto attendere, vero? Vi presento i miei tesurucci! Parabba e Giuliandro!"
Sirius si pietrificò
Lily osservò interrogativamente la neo-arrivata "Veramente suo figlio Godric li ha appellati diversamente..."
Un acuto sentimento di panico catturò il cuore del cercatore dei gryffindor "Oh..ah!...sa, io e mio marito abbiamo dato ai nostri tesurucci due nomi...infatti Cornelio si chiama anche Gennaro e Goddric Sirillo"
Il giovane Sirius era indeciso se vomitare per la pietosa scusa trovata dal suo migliore amico o per il secondo nome che quest ultimo gli aveva assegnato...
La studentessa di Hogwarts, frattanto, si era avvicinata al passeggino per osservare le due minuscole creaturine che vi erano all'interno, seguita da Remus. Dopo qualche secondo di silenzio, durante il quale i due marauders travestiti persero dieci chili, la ragazza si rivolse nuovamente a James
"Davvero un'ottima scelta...ma le dispiace ricordarmi i primi nomi dei suoi figli più piccoli? Temo di essermeli scordata..."
Il moro avrebbe voluto confessare di essere pure lui preda della più completa ignoranza. Incapace di trattenere il tremolio della sua voce, dalle labbra del giovane sotto false vesti cominciarono a uscire deboli balbetìi "Ecco...loro...si chiamano..."
Dopo che il giovane ebbe deglutito più e più volte il volto della rossa sembrò illuminarsi "Che sciocca! Ora ricordo: Alexander e Efestione, non è vero, Potter?"
"Esatto!" eslcamò con tono sollevato James "esatto, proprio quelli! Nomi un po' assurdi, ma...ma...." La voce dello studente diventò sempre più bassa fino a spegnersi del tutto.
Un silenzio sovrumano circondò le quattro figure, interrotto solo dal rumore del vento tra le foglie, elemento che appariva al giovane Sirius come l'annuncio di un violento uragano, che in quella circostanza sarebbe stato scatenato da una furia umana...L'animagus del cane al proposito non aveva dubbi: bastava guardare il sorriso dipinto sul volto di Lily, simile a quello della morte quando si trova davanti a una sua prossima vittima.
I piedi di James retrocedettero di qualche passo, come se una forza invisibile li spingesse...o forse erano solo influenzati dall'inquietante aurea che circondava la fanciulla dai capelli rossi
Il giovane cercatore, dopo numerosi tentativi, sembrò ritrovare l'uso della parola "Evans..." balbettò "posso spiegare..."
La mano di Lily improvvisamente si posò delicatamente sulle labbra del moro e sia questi che Sirius furono stupiti da quel gentile gesto. Conoscendo il suo carattere, i due marauders erano certi che la prima azione della rossa avrebbe assunto le vesti di un pugno...
L'espressione beota di James lasciava facilmente intendere in quali condizioni si fosse ridotto il cervello del moro in seguito a quel gesto, mentre quella del giovane Black mostrava una certa inquietitudine, causata da quell'enigmatico sorriso che la studentessa sfoggiava "Potter..."
L'interpellato ebbe il sospetto di essersi completamente sciolto nell'udire il suo nome pronunciato da quella voce tremendamente sensuale...Deglutì più e più volte, incapace di ragionare "S-si, Evans?"
"Ti sei trasformato in donna solo per potermi spiare, non è vero?" mormorò la rossa mentre le sue esili dita sfioravano i lineamenti di James
Completamente preda di un estasi indescrivibile che aveva minato le sue capacità mentali, il cercatore dei gryffindor non potè far altro che rispondere in maniera affermativa.
Sul volto di Sirius si dipinse una nota di puro terrore, della quale era totalmente ignaro il giovane Potter, completamente assorto dalle dolci carezze della sua amata, le cui labbra si erano ora incredibilmente avvicinate all'orecchio del moro
"E i due bimbi nella culla non sono altri che Black e Pettigrew, non è vero?" mormorò, prima di posare i suoi verdi occhi sulla figura del bambino più grande, al quale sembrò di essere stato colpito da un fulmine "questo bambino, chi è? Remus, oltre al semplice fatto che si trova qui con me, non accetterebbe mai di prendere parte a un simile piano..."
In tutta la sua vita Black non aveva mai avvertito un simile terrore...Che dire? Che fare?! Se la Evans avesse scoperto che in realtà era lui a impersonare quel bimbo che or ora stava osservando con sospetto, la sua reazione non si sarebbe certo risolta in un sincero complimento per quell'inusuale trasformazione...E inoltre, lo sguardo di Sirius si posò per un fugace momento sulla figura di Lupin: il solo pensiero che Remus potesse scoprire la verità gettò l'animagus del cane nell'angoscia più totale. O meglio, in una profonda vergogna...Solo i suoi boccoli biondi sarebbero stati in grado di far ridere Remus alle sue spalle per almeno una settimana e questo non doveva accadere! Lui desiderava che il lupetto si innamorasse e non ridesse di lui! Accidenti a James e...
"Credo che sia davvero un normale bambino, Lily..." sopraggiunse la voce del terzo marauders, rimasto completamente zitto fino ad allora "non vedo quale altra spiegazione potrebbe esserci..."
L'amore di Sirius per il bel licantropo si raddoppiò in quel preciso istante. Dolce, caro Remus, si ritrovò a pensare Black, sempre pronto a toglierlo dai guai, anche se in maniera inconsapevole, questa volta...
Frattanto lo sguardo di Lily era tornato su James "E' vero? Hai veramente..." mormorò la rossa scostando un ciuffo di capelli dalla fronte del ragazzo davanti a sé "convinto questo bambino a tenerti il gioco?"
Il moro, che non aveva sentito una parola a causa del prededente tocco dell'amata, si ritrovò ad annuire nonostante le parole di Lily non corrispondessero affatto a verità. La mente del moro era completamente persa ad osservare quelle incantevoli iridi verdi incantenate alle sue e l'animagus del cervo credeva in quell'istante che non sarebbe potuto essere più felice di così, finché il corpo di Lily si appoggiò completamente al suo
"Potter...hai organizzato tutto questo solo per potermi vedere..." mormorò, tenendo con indescrivibile delicatezza il volto del moro tra le sue mani "sai come giudico questo tuo piano?"
James si stupì di essere riuscito a ritrovare l'uso della parola solo per rispondere con un debole "No", mentre la sua mente galappova libera nelle più assurde e libidinose fantasie
Lily sorrise con maggior calore e dopo aver inspirato profondamente, disse "TALMENTE IDIOTA CHE CREDEVO CHE NEPPURE UNA MENTE COSI' LIMITATA COME LA TUA AVREBBE POTUTO IDEARLO!"
Sirius dovette tapparsi di scatto le orecchie per evitare di rimanere completamente sordo, azione che purtroppo il cercatore dei gryffindor non aveva potuto imitare a causa della ferma stretta con cui la Evans lo teneva prigioniero.
"FRA TUTTE LE SCEMPIAGGINI CHE POTEVI COMMETTERE, QUESTA E' SICURAMENTE LA PEGGIORE!" tuonò la Evans, il cui sorriso aveva lasciato il posto ad una rabbia talmente acuta che le guance della studentessa avevano assunto lo stesso colore dei suoi capelli
"Non solo hai costretto i tuoi compagni ad assumere le fattezze di neonati, ma hai corrotto un innocente bambino solo per poter spiare una conversazione privata tra me e una persona che dovrebbe rappresentare uno dei tuoi migliori amici" gridò
Il colorito del volto di James aveva assunto tonalità molto pallide, mutamento che il giovane Black non sapeva se attribuire al dolore provocato dalla stretta della Evans o al terrore che l'amico doveva sicuramente provare di fronte a quegli smeraldi carichi d'ira.
"E-vans..." mormorò con voce flebile l'animagus del cervo, le cui mani avevano cominciato a tremare "p-permettimi di spie...spiega...spiegart..."
"Siegarmi?!" ripetè ad alta voce la studentessa, attirando su di sé l'attenzione di tutti i passanti "ma certo, Potter, ascolterò con piacere le tue delucidazioni..."
L'abbassamento del tono di voce della ragazza lasciò sperare al moro che ci fosse una possibilità di non finire sepolto sotto terra, ma le sue speranze si sciolsero come neve al sole nel momento in cui vide la rossa afferrare con furia la propria bacchetta
"...ma non prima di averti impartito una lezione indimenticabile!"
"Augh!" e in seguito a quell'urlo tutti gli spettatori poterono solo osservare una figura allontanarsi sempre più, seguito da una miseriosa sagoma rossa da cui sembravano provenire numerose scintillle...


Continua...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: xadhoom