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Autore: Eristena_Merisi    06/08/2013    2 recensioni
Tratto dalla storia "
Dovevi correre. Correre fino a che... non c'era un limite, se le tue gambe non si spezzavano era tutto okay.
Il cuore pompava senza sosta e mentre ti usciva dalla gola per fuggire via, inghiottivi nella speranza di farlo ritornare al suo posto.
Ma non bastava, perché dovevi correre.
Non era qualcuno ad importelo o qualcosa, ma gli ingranaggi del tuo cervello che sapevano bene che se avessi allentato di poco il passo, lui ti avrebbe ucciso."
Genere: Angst, Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corri

 

 

 

Dovevi correre. Correre fino a che... non c'era un limite, se le tue gambe non si spezzavano era tutto okay.
Il cuore pompava senza sosta e mentre ti usciva dalla gola per fuggire via, inghiottivi nella speranza di farlo ritornare al suo posto.

Ma non bastava, perché dovevi correre.
Non era qualcuno ad importelo o qualcosa, ma gli ingranaggi del tuo cervello che sapevano bene che se avessi allentato di poco il passo, lui ti avrebbe ucciso.

Dovevi cercare di non farti acchiappare da quei rami di spine che ti venivano incontro. Cercare di non rimanere impalata anche tu ad uno di quei lunghi pali appuntiti che avevano trafitto i meno vigili.

Il sangue rigava braccia e gambe in squarci aperti dai rovi che a quella velocità arrivavano come frustate.

Ma non importava, dovevi correre perché se quei rami non avessero preso te, ci avrebbe pensato lui.

 

La vegetazione diventava più fitta, sapevi che presto sarebbe finita.
I muscoli si stracciavano e il sudore annebbiava la vista ma quegli alberi sapevano troppo di felicità per non essere imparati a memoria.

Grida di ormai rassegnazione accompagnavano gli schiocchi di liane, piccoli tronchi e sassi ed era semplicemente bello. Era il sorriso.

 

Un salto. Rotolavi sotto quell'aspra collina rallentandoti di tanto in tanto quando un sasso si conficcava tra le costate.

 

Complimenti, ce l'hai fatta.

Spari squarciano il silenzio notturno e le tue risate sanano i lividi e i graffi sanguinanti sporchi di fango e verde.

Il sangue si mischia con la terra che vibra ancora nel rimbombo della corsa mortale che l'ha calpestata. Ti guardi le gambe ansante ancora, facendo fatica persino a tenere gli occhi aperti.

Il cuore pompa ancora e credi che solo tenendoti lo sterno, non salterà fuori per correre di nuovo perché in fondo sa, che il pericolo è ancora lì, a ringhiare sul confine.

 

L'angolo di Stena.

Waa! Finalmente ho un mio angolo anche io!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto fin qui e vorrei farvi sapere che un vostro giudizio mi farebbe veramente felice.
Ringrazio prima di tutti la mia favolosa Beta! O mia
WING  come farei senza di te!
Un bacio
Stena

   
 
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