Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: silviaspanda    06/08/2013    8 recensioni
-Mi arrechi fastidio, se non lo hai capito- dico a denti stretti chiudendo di botto l'armadietto.
-Per quale motivo?- chiede il ragazzo ridendo.
-Sei fastidioso come una piaga di locuste, inappropriato, sbruffone e credo fermamente che la tua età mentale sia pari a quella di un bambino di cinque anni- mi lascio scappare insieme ad un sorriso beffardo.
-Cioè sono dannatamente irresistibile?- domanda Calum con un sorriso di complicità.
{STORIA IN FASE DI RISCRITTURA, VERRANNO AGGIUNTE DELLE PARTI E NE VERRANNO MODIFICATE ALTRE}
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologue.
"alla fine sono una brava ragazza"

Sono le sette e quarantanove, e la mia testa è troppo pesante per stare su dritta.
Fa freddo e in classe non c'è il riscaldamento; l'unica cosa che mi viene da dire è un secco, sonoro, inappropriato e gigantesco 'porca troia!', ma non lo dirò perché io sono una brava ragazza, diciamo.
Cerco di riaddormentarmi stando in quella posizione più che scomoda, ma dato che il sonno mi pervade, me la faccio andare pure bene.
Improvvisamente, quando finalmente percepisco che le braccia di Morfeo mi stanno accogliendo con calore, sento una mano che mi batte sulla schiena.
-Ciao Paul!- esclama una voce familiare alle mie orecchie, così fantidiosa da farmi raggelare il sangue bollente nelle vene.
-Ciao Warrie- Esclamo fredda, alzando appena la testa per vedere la figura di quel ragazzo alto e moro davanti a me.
Warrie è il mio migliore amico, o un qualcosa di simile; lo conosco da almeno dieci anni e ancora non sono impazzita.
Warrie è una persona strana. E per ciò intendo un rompicoglioni.
Ma non uno di quei rompicoglioni che perlomeno sono simpatici o fanno battute teneramente spontanee, no, lui ha sempre quello stupido ed irritante sorrisino stampato sulle labbra, quell'aria da "gran figo" e quell'inutile giubbino di pelle che, a detta sua, attira più ragazze.
-Ti sei alzata dalla parte sbagliata del letto?- mi domanda, appoggiando il suo zaino a terra, sedendosi poi al banco di fianco al mio, stravaccandosi sulla sedia di plastica verde.
-Sì, probabile- dico sgranandomi gli occhi e rispondendo con una punta di acidità.
Più che una punta direi una cisterna di acidità, ma non voglio dare un'impressione sbagliata di me.
-Ti capisco,oggi mia sorella mi ha svegliato con un secchio d'acqua in faccia...- risponde lui affranto, passandosi una mano tra i capelli corvini. Quando si atteggia in questo modo toccandosi continuamente i capelli e mettendo su quelle espressioni da sofferente io-sono-figo-voi-plebe mi verrebbe da scoppiare a ridergli in faccia, ma non lo faccio, perché sono una brava ragazza come già ho detto.
E voi dovete crederci.
-Ma chi?- domando con finto stupore, assumendo un'espressione a mò di sfottò di cui lui non si è nemmeno reso conto.
-Cosa?- chiede lui stupito.
-Ma chi te l'ha chiesto?- rispondo scorbutica, ritornando alla mia posizione iniziale, ovvero quella da "lasciatemi dormire fino a che non si torna a casa".
Mattinata di merda.
-Sai Paul,dovresti trovarti un ragazzo,magari avrai modi di fare meno da mestruata costante- mi consiglia, tirando fuori il tomo di letteratura inglese, lasciandolo cadere pesantemente sul banco, facendogli fare un tonfo che fa tremare il banco.
Odioso bastardo che disturba il mio sonno spensierato.
-Sai War, dovresti davvero stare zitto e non continuare a svegliarmi di continuo, sono le otto e la gente comune vuole dormire- gli intimo a mia volta, alzando la testa leggermente, lasciando che la massa di capelli neri che mi ricade sul banco di muova lentamente.
-Oh occhio,sta arrivando la mafia- dice ignorando il mio (simpaticissimo) commento e indicando la gang che stava entrando in classe.
Per gang intendo LA gang,composta da Irwin, Hemmings, Clifford e Hood.
Il primo è un gran coglione, troppo affezionato a quelle cose che le donne hanno, quelle cose chiamate tette.
Ma anche ad un altro ente sempre riservato alle donne, quella che comincia per V e finisce per agina.
Giuro di aver sentito un suo orgasmo una volta passando per il bagno dei ragazzi, e direi che da quell'episodio la crescita mi si sia bloccata, dato che arrivo a stento al metro e sessantadue.
Il secondo è inutile. Non parla spesso, e se lo fa è per dire qualche stronzata o qualche commento poco carino sul culo delle ragazze che si porta a letto.
Non riesco a capire perché mezzo istituto gli sbavi dietro manco fosse Dio sceso in terra.
Sinceramente è carino, lo devo ammettere, con quei capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, alto spropositatamente e con le spalle larghe, ma non è affatto il mio tipo, e sicuramente io non sono il suo.
E con questo non voglio passare per la complessata cronica del tipo "sono brutta la società non mi accetta", perché se fosse per lui non cambierebbe di molto se avessi la faccia come il culo o meno, dato che mira solo alla mia amica che ho fra le gambe, ma non ci vado a letto insieme per principio.
Ma che discorsi mi tocca fare...
Tornando a noi, Clifford invece è il più 'normale',e francamente mi è quasi simpatico.
Ogni mese o due torna a scuola con una tinta diversa sui capelli, sempre più strana e più appariscente. Scommetto sulla mia chitarra che un giorno tornerà pelato.
Poi c'è Hood, Calum Hood.
Il più odioso fra gli odiosi, se proprio devo dirlo.
Cinico, sbruffone, inappropriato, anticlimatico, idiota.
Fa battute quando non deve,nei momenti meno appropriati, lasciandoti quella risatina amara in bocca, che non sa di niente e, cosa più importante, è falsa, un po' come lui.
E' un doppiogiochista, meschino e incoerente, e lo da a vedere praticamente ogni qual volta apre bocca, ma a quanto pare sembro l'unica ad accorgersene, dato che sono l'unica su tutto l'istituto che non lo vede come una specie di divinità o che so io.
Credo che se potessi lo prenderei a testate. Ma non lo farò, perché sono una brava, bravissima ragazza.
E poi mica spreco energie per quella faccia di merda.
Io lo detesto, ma lui sembra essere impassibile nei miei confronti.
Perciò, lo tollero, potrebbe non essere tanto male nel profondo della sua persona .Ma tipo molto in fondo. Nelle viscere. Nei piedi. Nelle unghie dei piedi. 
Michael si siede davanti a me, e per notarlo non ho nemmeno dovuto alzare la testa, dato che con quei capelli rosa shocking riuscirebbe a richiamare l'attenzione dall'entrata.
-Bei capelli amico- mento spudoratamente senza farmi sentire. Sono semplicemente orrrendi quei capelli.
-Grazie, Pauline, sempre la solita eh?- risponde girandosi verso di me il ragazzo, con un sorriso sul volto.
Oh, ho fatto una figura di merda.
Ci sono abituata.
Sento la porta chiudersi di getto, con un colpo secco, poi il silenzio totale. Alzo la testa all'udir di quel rumore.
Mi ha spaventata durante il mio sonno prezioso, grazie prof.
-Buongiorno ragazzi!- ci saluta la professoressa di inglese, una megera pelle e ossa con i capelli così biondi, ma talmente biondi che splendono alla luce solare. Altro che Pantene.
-Salve professoressa Borner- esclama la classe annoiata alzandosi. Anzi, alzarsi è una parola troppo grossa, diciamo che ci siamo appoggiati ai banchi malamente cercando di metterci su due piedi.
-Bei capelli prof!- echeggia Calum dall'altra parte della classe, causando come mia reazione uno sbuffo sonoro e un'alzata di occhi al cielo.
Dio, quanto è irritante.
Quella vocetta fastidiosa e acuta è equiparabile al suono della sveglia alle sette del mattino; ma non le sette del mattino di, che so, mercoledì, no, le sette di mattino della domenica. E questo è un insulto pesante considerando che alla domenica non sono fuori dal letto prima delle due di pomeriggio.
La classe ride. Mi verrebbe anche a me da ridere, ma non voglio dargli la soddisfazione di fargli sapere che ha fatto una battuta quasi decente. "Battuta" se una roba urlata con quella voce fastidiosa è una battuta allora forse io dovrei andare al cabaret, altro che a scuola.
- Grazie Hood,non si smentisce mai- gli domanda la Borner quasi abbozzando qualcosa che dovrebbe essere un sorriso. Non l'avevo mai vista sorridere e  sinceramente vivevo anche senza vederlo, dato ora rimarrò traumatizzata a vita.
-Lei invece non cambia mai parrucchiere?- prosegue impertinente, provocando l'ennesima risata della classe, alla quale sorride beffardo, sentendo già il suono di una nota disciplinare piantarsi sul suo diario con onore.
Io l'ho detto che è un bambino.
Un bambino di cinque anni intrappolato nel corpo di un diciassettenne.

ANGOLO AUTRICE
Ehilaa!
Allora,premetto che è la mia PRIMA fanfiction sui 5sos,e siccome sono totalmente INNAMORATA di Calum Thomas Hood,volevo scrivere una fanfiction.
E' un esperimento,perché se piace la continuo,se no elimino.
Quindi vedo come va questa settimana.
Comunque,se volete questa è la mia fanfiction su Justin 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1915945
Se vi va passate e datemi un commento pure su quella.
Ciao belle 
                                   Sil 

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: silviaspanda