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Autore: PervincaViola    06/08/2013    6 recensioni
{Mr. Mellark/Mrs. Everdeen ♥}
Maysilee ride, al suo fianco, stringendo tra le mani una rosa profumata.
«Sembra che qualcuno non abbia occhi che per te!»
Seguendo la linea del suo sguardo, Helen incontra il sorriso allegro del figlio dei Mellark.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maysilee Donner, Mr. Mellark, Mrs. Everdeen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Again
 

Maysilee ride, al suo fianco, stringendo tra le mani una rosa profumata.
«Sembra che qualcuno non abbia occhi che per te!»
Seguendo la linea del suo sguardo, Helen incontra il sorriso allegro del figlio dei Mellark. Sorride di rimando, muovendo leggermente la mano in segno di saluto. Lo incontra spesso, ogni volta che accompagna sua madre a comprare il pane, e ogni volta lui le regala un piccolo pasticcino.
La sua amica continua a ridacchiare maliziosa e fa un occhiolino al ragazzo, che volta la testa, imbarazzato. Sono sempre state diverse, ma la loro amicizia è iniziata il primo giorno di scuola e Helen è convinta che invecchieranno insieme, condividendo ogni cosa.
Non sa ancora che la buona sorte non sarà dalla loro parte.
 
 ஐ
 

Orrore. Incredulità.
Sono questi i sentimenti che permeano l'animo di Helen.
Il mondo prende a ruotarle vorticosamente intorno, mentre gli occhi sono pieni di una sola immagine: Maysilee stesa in una pozza di sangue.
È sicura che ci sia stato uno sbaglio, che ora lei si alzerà con la sua solita risata argentina e dirà che è stato solo uno stupido scherzo.
Invece, sul maxischermo allestito nella piazza del Distretto Dodici, i fiotti di sangue continuano a sgorgare dalla gola di Maysilee, squarciata da uccelli rosa confetto. Come il suo colore preferito. Non sa nemmeno come le sia venuto in mente quello sciocco pensiero. Forse perché è tutto così assurdo che lei è ancora convinta che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto.
Che cosa aspetti, Maysilee?
Qualcuno sfiora le sue mani bianche; Helen trattiene il fiato e l'unico suono che rompe il silenzio è il rombo di un cannone.
 

ஐ 
 

Helen corre sotto la pioggia torrenziale, affondando le scarpe nel fango, mentre i polmoni bruciano e sembrano scoppiare. Riesce solo a correre, perché pensare è troppo doloroso. Si ferma solamente quando arriva alla quercia su cui Maysilee adorava arrampicarsi.
Helen non piange, perché è sicura che ora lei spunterà ridendo e prendendola in giro. Sente dei passi alle sue spalle e si gira con un sorriso, certa di trovarsela davanti.
Invece è solo il figlio del panettiere, che la fissa immobile sotto la pioggia. Le si avvicina, appoggiandole le mani sulle spalle.
«Mi dispiace».
A quelle parole, il sorriso le muore sulle labbra. Perché? Perché ti dispiace?
Sente le lacrime pungerle gli occhi e stringe i pugni. Negli occhi azzurri del giovane, che spiccano sullo sfondo plumbeo del cielo, legge un sincero dolore. Ed è allora che si rende conto che Maysilee è morta davvero, che non tornerà.
Si avventa sul suo petto, tempestandolo di pugni, anche se è consapevole che non è stata colpa sua. Lui non si ribella e incassa tutti i colpi senza nemmeno un gemito. Helen vorrebbe urlare, invece si accascia sulle ginocchia, mentre le lacrime scendono bollenti lungo le sue guance e i singhiozzi continuano a squassarle il petto, impedendole di respirare.
Anche il ragazzo si inginocchia, stringendola silenziosamente. La pioggia continua a cadere, ma a nessuno dei due importa e rimangono così, abbracciati sotto una quercia pregna di troppi ricordi.
 
 


Dal giorno della morte di Maysilee, Helen non è più stata la stessa. Il suo sorriso è pura finzione e la luce nel suo sguardo sembra essersi spenta.
La vecchia Helen è colata via con la pioggia.
Tutto è diventato opaco, senza la gioia di vivere di Maysilee.
Solo quando sta con Daniel, il figlio del panettiere, riesce a ritrovare un poco della sua vecchia serenità.
Continua a ripeterle che deve farsi forza, che Maysilee avrebbe voluto vederla felice e che la vita va avanti. Helen non sa mai cosa rispondere in quei momenti, perché non riesce a immaginare un futuro.

 
 
 

Invece la vita era andata avanti davvero. A poco a poco, il ricordo di Maysilee si era fatto meno doloroso. Era sempre nel suo cuore, ma in una parte recondita, nascosta al resto del mondo. Ora, quando ripensa alla sua migliore amica, rivede i suoi occhi smeraldini e il suo sorriso contagioso. Fa meno male pensarla.
E tutto grazie al ragazzo dai capelli color grano, che è diventato indispensabile. Stanno insieme ogni volta che possono, spesso anche senza parlare, perché a Helen basta stringere la sua mano e sa che va tutto bene.


 
 

 
Dan tiene le sue mani tra le proprie. La fissa con un sorriso e lei non sa che fare.
Sente il viso andare in fiamme quando lui appoggia le labbra sulle sue in un bacio delicato, ma oltre a quello non sente nulla. Lui è dolce e gentile, ma non lo ama.
Nella sua mente, c'è l'immagine di un ragazzo dai capelli scuri e dalla voce incredibile, che ogni tanto porta delle erbe nella farmacia di famiglia.
Vorrebbe che ci fosse ancora Maysilee, per poterle confidare quello che prova e sapere come deve comportarsi, perché non è mai stata un granché con i ragazzi.
Ma lei non c'è, e Helen si stacca dalle labbra di Dan con espressione triste.
«Ti amo, Helen» glielo dice con così tanta naturalezza e sentimento che lei si sente in colpa per quello che sta per fare.
«Mi dispiace» cerca di dirlo con la maggior delicatezza possibile, ma negli occhi di lui legge un'amara consapevolezza.«Mi dispiace, Dan, io non ti amo».


 

 
Non si erano più parlati da quel giorno. Lei era scappata con quello che poi sarebbe diventato suo marito e lui si era sposato con un'altra donna.
Il giorno del suo matrimonio aveva ricevuto solo un biglietto con scritte poche parole.
Sii felice.
Tuo D.
Avevano avuto entrambi dei figli, e Helen notava con struggente malinconia quanto il più piccolo dei suoi figli somigliasse a Dan. Li aveva intravisti il primo giorno di scuola di Katniss e le era mancato il fiato sentendo il suo sguardo fisso sulla schiena. Ricordava con nostalgia il ragazzo che l'aveva aiutata nel momento più buio della sua vita.
Aveva fatto finta di nulla, però, perché il passato non si poteva cambiare e lei stata felice comunque, anche se per poco
.
 

 


 
Orrore e incredulità. Di nuovo.
Il nome di una delle sue figlie è stato estratto per partecipare agli Hunger Games. E l'altra si è offerta come tributo per sostituirla.
Helen piomba nello stesso incubo che l'aveva attanagliata quando era stata chiamata Maysilee.
Allora scappa, come la codarda che è sempre stata.
Senza sapere nemmeno come, si trova ancora una volta sotto la quercia che aveva vegliato i giorni spensierati della sua infanzia.
Braccia forti attorno alla sua vita. Di nuovo.
Incontra occhi celesti, dello stesso azzurro terso che l'aveva rassicurata anni prima. Occhi che la fanno tornare indietro nel tempo, a quando era una ragazzina.
Non fosse per la sottile rete di rughe che li circonda, direbbe che non è passato nemmeno un giorno da allora. Ma poi nota la piega amara delle labbra, le spalle piegate sotto il peso degli anni e forse anche di qualcos'altro e Helen capisce che no, invece il tempo è trascorso.
Eppure sono ancora lì, nello stesso luogo che li aveva fatti avvicinare la prima volta, e ancora una volta Daniel la stringe per consolarla.
«Grazie».
In quella parola sussurrata sono racchiusi disperazione, affetto e dolore. E gratitudine, perché lui c'era stato allora ed è lì anche adesso, nonostante tutto. Nonostante l'abbia rifiutato, nonostante anche suo figlio sia stato estratto durante la mietitura, nei suoi gesti riesce s'intravede un'infinita dolcezza.
Asciuga le sue lacrime con le dita callose tipiche di un fornaio, ma Helen riesce comunque ad apprezzarne l'inaspettata delicatezza.
Così, quando Daniel stringe le sue mani tra le proprie, lei sa che va tutto bene, di nuovo.
 
 
 


 
 
 


 
 
Angolino della Vì:
Prima di tutto i nomi li ha inventati _eco, quindi un enorme grazie a lei per avermi tolto il pensiero di trovare dei nomi decenti!
Poi il finale non è quello che volevo, ma pazienza...
Per l'IC non so, ditemi voi, perché Mr. Mellark l'ho sempre pensato come Peeta, mentre la madre di Katniss...be', non è tra i miei personaggi preferiti.
Troppo fragile per i miei gusti, ma li shippo comunque.
Se c'è qualche incongruenza con il primo libro è perché non lo trovo più e non posso ricontrollare T^T
E niente, recensite per dirmi se fa schifo oppure no!
Un bacio

   
 
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