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Autore: Niniane_88    06/08/2013    8 recensioni
Inghilterra, 1492.
Katerina Petrova cerca di sfuggire agli Originali. Klaus intende trovarla ad ogni costo e ucciderla. Elijah ha giurato al fratello di riportargliela e guida personalmente le ricerche, ma i suoi pensieri riguardo alla ragazza sono ben diversi da quelli di Klaus e soprattutto, sono diversi i sentimenti che prova per lei.
Lui che poteva soggiogare chiunque, era stato soggiogato dall'amore.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elijah, Katherine Pierce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa: sono una fan "recente" di The Vampire Diaries,  nel senso che pur avendone sentito parlare molto spesso, ho cominciato a seguirlo solo da quest'estate su Italia 1. Pertanto devo ancora vedere la terza e la quarta stagione. Essendo molto curiosa, ho già provveduto a documentarmi un po' sulla trama delle stagioni che non ho ancora potuto seguire, ma dato che sono indietro con la visione, non sono ancora così "esperta" sui personaggi. Proprio stamattina ho seguito l'episodio 2X19, che mi ha affascinata moltissimo per via dei flashback di Elijah riguardanti il passato suo e di Katherine e alla fine, colta dall'ispirazione (e anche perché mi sono particolarmente appassionata a questi due personaggi, come coppia) ho pensato di scrivere questa os. Se dovesse esserci qualche incongruenza scusatemi, come dicevo prima, devo ancora vedere due stagioni... ma ho vissuto e vivo un periodo non molto felice e volevo in qualche modo omaggiare questa serie TV che mi ha fatto sognare e mi ha consolata (davvero) in giorni per me molto difficili.



Disclaimer: i personaggi di questa storia non mi appartengono.

 
 
 
Fuggi, Katerina!



- Che cosa le hai detto? –
- Non le ho detto niente. -
Ed era la pura verità, pensò Elijah, mentre Klaus allentava appena la presa sul suo collo. 
Mai e poi mai avrebbe rivelato a Katerina i piani del fratellastro. Mai si sarebbe sognato di dirle perché Klaus l’avesse accolta in quel castello, o perché avesse mostrato tanto interesse nei suoi confronti. L’occasione di farlo, a dire il vero, gli si era presentata quando, in giardino, Katerina stessa gli aveva chiesto, con l’innocente perplessità di un’adolescente, come fosse possibile che il suo misterioso ed affascinante fratello, “Lord Niklaus”, volesse corteggiare proprio lei. 
Lei che era nuova in città, lontana dalla sua casa, esiliata dalla sua stessa famiglia...
Era riuscito a eludere le sue domande, naturalmente.
E non le aveva mai parlato del sacrificio.
Perché avrebbe dovuto?
Aveva ragione Klaus, quella ragazza non contava nulla. O meglio, tutto il suo valore stava nell’essere una doppelgänger Petrova, la chiave per rompere la maledizione. Una vittima sacrificale, insomma, null’altro, una creatura il cui destino era scritto da molto tempo.
Cosa importava se il suo sangue sarebbe stato versato su una pietra, spegnendo per sempre la vita, in lei? Cosa importava se i suoi occhi non avrebbero più brillato gioiosamente e maliziosamente e se non avrebbe più potuto correre nei giardini, in un turbinio di morbida stoffa e ricci scuri e splendenti?
La lealtà di Elijah verso il fratellastro era troppo grande, perché potesse anche solo pensare di voltargli le spalle, proprio quando era così vicino a raggiungere il suo scopo e di certo non l’avrebbe tradito solo per proteggere una fragile umana. Questo, Klaus avrebbe dovuto saperlo.
Eppure…
Eppure, all’avvicinarsi del plenilunio, il pensiero di quell’assurdo rito, che sarebbe culminato con la morte della fanciulla, si era fatto sempre più opprimente, finendo per dare vita, nel suo animo sempre così calmo e inflessibile, a una tempesta di emozioni contrastanti. 
Qualcosa, nell’aura di gelo che avvolgeva perennemente il suo essere, si era incrinato, creando una piccola, piccolissima breccia.
Senza sapere con esattezza perché lo facesse, aveva finito con l’interrogare le streghe e infine aveva scoperto che esisteva un modo per sottrarre Katerina al suo destino e allo stesso tempo dare a Klaus ciò che voleva: il sacrificio, infatti, poteva essere compiuto anche risparmiando la doppleganger.
Proprio lei, Katerina!
Non un vampiro, uno della sua stessa specie, ma lei.
Si era sentito invadere da un’emozione che aveva subito cercato di reprimere: qualcosa di molto simile alla gioia.
Lui che non credeva nell’amore aveva cercato e trovato il modo per salvare la vita a Katerina… e ne era stato assurdamente felice.
Klaus, però, non aveva voluto saperne. Non solo, aveva smascherato in un attimo i suoi sentimenti confusi: i vampiri non si innamorano, gli aveva detto, e infine Elijah aveva ceduto al suo volere.


*

Sarebbe andato tutto liscio, se, improvvisamente, la doppelgänger non fosse fuggita dal castello.
Non riuscivano più a trovarla ed Elijah era certo di sapere chi l’aveva fatta evadere: quell’idiota di Trevor, irrimediabilmente innamorato di lei.
Che sciocco. Sciocco e masochista.
Katerina non lo ricambiava nemmeno. Quanto a Klaus, gliel’avrebbe fatta pagare, senza ombra di dubbio: se Trevor avesse cercato di scappare, l’avrebbe inseguito in tutti gli angoli del mondo, pur di trovarlo e farlo fuori.
L’amore è sinonimo di debolezza, per i vampiri.
I vampiri non si innamorano mai.
Trevor doveva essere un debole senza pari se aveva ceduto al fascino di Katerina tanto da voler correre il rischio di attirare su di sé l’ira della più temibile tra le creature immortali… il che significava, in altre parole, morte certa, perché prima o poi li avrebbero trovati, lui e Katerina e allora non avrebbero più avuto scampo. 
Elijah derideva il giovane vampiro per il suo gesto, o almeno cercava di farlo.
In realtà, una parte di lui lo invidiava.
Quel giovanotto un po’ troppo sentimentale aveva fatto ciò che lui non aveva avuto il coraggio di fare, pur essendo dieci volte più forte e potente.
Aveva cercato davvero di salvare Katerina, anche se probabilmente sapeva già quanto questo gli sarebbe costato.
Non era debole, era determinato… sciocco sì, ma anche coraggioso, a modo suo e disperato.
E mentre, per conto di Klaus cercava la ragazza nel fitto dei boschi, Elijah non poteva fare a meno di accarezzare una lieve, quanto ridicola speranza.
Fuggi, Katerina! Continua a correre, ovunque tu sia, fuggi da Klaus, da me, dal tuo destino…
Elijah non credeva nell’amore, ma non sapeva che è l’amore stesso a scegliere chi colpire: nessuno avrebbe potuto sovvertire questa realtà, nemmeno un Originale come lui, nel cui corpo batteva un cuore morto e il cui sguardo si sarebbe potuto definire soltanto glaciale.
Lui che poteva soggiogare chiunque, infine era stato soggiogato a sua volta: dall’amore.

 
*

Ancora adesso mi sembra impossibile, ma sei riuscita a sfuggirci, in un certo senso. Sei più furba di quanto pensassi, Katerina e forse sei anche molto più crudele di quanto avessi immaginato... proprio tu che mi dicevi "Come potremmo vivere, senza amore?".
Non hai esitato a usare l’inganno pur di riuscire a sopravvivere, non ti sei curata di Trevor che ti amava, né di Rose che hai coinvolto in qualcosa che non la riguardava nemmeno. Da questo momento sono condannati a fuggire in eterno: noi non perdoniamo il tradimento.
E anche tu dovrai fuggire, se vorrai vivere, fuggire e ancora fuggire e per quanto tu continui a farlo, sarà tutto inutile, perché prima o poi ti troveremo e ti uccideremo comunque. Perfino la tua famiglia è già segnata, scoprirai presto a cosa può spingersi Klaus, se guidato dalla rabbia.
Lo sai, te lo dissi in quel giardino, io non credo nell’amore. Io credo nella lealtà, nell’onore, valori che sospetto tu abbia ormai dimenticato. Se Klaus ti troverà non sarò lì a proteggerti dalla sua vendetta.
Segretamente, sono costretto ad ammettere che l’idea vi vederti morta mi era insopportabile finché eri soltanto un'umana e adesso che sei una vampira questa realtà non è cambiata.
Non voglio più cedere all’amore e non lo farò. Ti dimenticherò, presto o tardi, Katerina. Dimenticherò la ragazza con cui, in un altra esistenza, ho riso e giocato in un giardino fuori dal tempo.
Ma se adesso amarti è la mia maledizione, allora l’unico modo in cui posso esserti accanto è continuare a ripeterti di non smettere di scappare e di sopravvivere, in qualunque maniera.

Fuggi, Katerina…





Angolino Autrice: grazie fin da ora a chi è arrivato alla fine di questa os. Spero sia stata piacevole da leggere e che vi abbia emozionato almeno un pochino. In futuro non è escluso che scriva delle long su tvd, quando mi sentirò in grado di farlo!
Un bacione a tutti e buona serata!

Niniane
 
 
 
 
 
 
   
 
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