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Autore: Mimi18    14/02/2008    11 recensioni
“Io e Tenten andiamo a casa di Hinata, questo pomeriggio. Ci vieni?”
Ino fissò l’amica dai capelli rosa con sguardo interdetto.
“E perché mai?”
Un sopracciglio color caramella si sollevò scettico.
“Ma perché domani è San Valentino, no?”
[Shikamaru x Ino - Naruto x Sakura - Neji x TenTen - Kiba x Hinata]
[Accenni Jiraya x Tsunade - Kurenahi x Asuma - Kakashi x Anko]
FanFiction che necessita di una nuova stesura al più presto: statele alla larga nel frattempo!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ABOUT LOVE

“Io e Tenten andiamo a casa di Hinata, questo pomeriggio. Ci vieni?”

Ino fissò l’amica dai capelli rosa con sguardo interdetto.

“E perché mai?”

Un sopracciglio color caramella si sollevò scettico.

“Ma perché domani è San Valentino, no?”

 

Un pensiero anche per te <3

 

 

Ino trovò la motivazione “San Valentino” molto stupida. Lei non aveva un ragazzo, che senso aveva preparare della cioccolata? Avrebbe potuto prepararla per suo padre, o per Chouji [che sicuramente avrebbe apprezzato] o Shikamaru...ma che senso avrebbe avuto?

San Valentino era una festa per gli innamorati, non per gli amici! Al massimo, lei, avrebbe potuto festeggiare il 15*. Sicuramente i suoi compagni di squadra le avrebbero fatto compagnia. Cioè, forse Shikamaru non avrebbe potuto, visto che aveva la sua adorata strega.

“Allora, ci vieni o no?”

La voce squillante di Sakura la riportò alla realtà, spezzando quella serie di improperi in cui la bionda era caduta [contro l’ananas, ovviamente].

Si portò un dito sul labbro inferiore, pensierosa.

Visto che non aveva la minima di idea del possibile candidato a ricevere la cioccolata, sospirò.

“Ma a chi la potrei regalare?”

Sul viso della ragazza di fronte a lei comparve un’espressione che sapeva di “Ovvio, no?”.

“Ma a Sai, no?”

Ino si diede una bottarella sulla fronte, sentendo il nome del ragazzo. Come aveva fatto a non pensarci?

Forse perché non interessa nemmeno a te, le sussurrò una vocina all’orecchio, tanto che dovette scuotere la testa sotto lo sguardo allibito di Sakura, per farla scomparire.

“No? Pensavo ti piacesse.”

La bionda spalancò la bocca stupita. Probabilmente, Sakura, aveva interpretato il gesto come un no.

“Non ho detto...”

“Ma certo! Ovvio che lo potresti preparare per Shikamaru!”

La kunoichi si bloccò a bocca aperta.

Perché, ora, aveva pronunciato proprio il nome di Shikamaru? Sakura sarebbe rimasta sempre un mistero per lei, nonostante tutto.

“Shikamaru? Perché mai?”

La ragazza si afferrò una ciocca color pesco, intrecciandosela intorno ad un dito; si mordeva il labbro inferiore, in un tipico gesto di nervosismo.

“Bhe, ho notato che sei parecchio gelosa quando lo vedi con Temari-san.”

Spalancò la bocca stupita, udendo quelle parole. Lei? Lei gelosa di...Shikamaru?

Ok, alle volte non le piaceva essere mollata dall’amico perché doveva correre da Temari. Non le piaceva nemmeno quando la invitava a pranzo, con lei e Cho, a dirla tutta. E nemmeno quando li vedeva con lo sguardo fisso verso l’alto, insieme.

Forse era un po’ gelosa. Ma solo ed esclusivamente perché non voleva che Temari prendesse il suo posto nel cuore del giovane; ossia, quello di migliore amica.

Storse il nasino, arricciando le labbra.

Se davvero non voleva perdere quel posto...un regalino a Shika lo doveva fare.

“Ok, ci vengo.” Sospirò, alla fine.

Sakura le sorrise con malizia, uno sguardo che faceva intendere mille parole.

Ino spalancò la bocca, pronta a ribattere.

“Guarda che lo preparo anche per Cho! E, soprattutto, per Sai-kun!”

“Certo, certo...”

Sakura osservò divertita le gote dell’amica che, via via, si arrossavano sempre di più.

 

“Uhm.”

Naruto sollevò lo sguardo sul giovane seduto di fronte a lui che aveva assunto un’aria pensierosa, lasciando perdere per un secondo il suo piatto di ramen.

“Che succede?” chiese, dandogli una pacca sulla spalla sinistra.

Shikamaru sussultò al tocco dell’amico, e si girò a guardarlo storto.

“Baka, ti sembra il modo?”

La risatina del biondo attirò l’attenzione di Kiba, seduto li vicino, che si avvicinò ai due.

“Che c’è di così divertente?”

“Shikamaru è diventato una femminuccia.”

Il giovane in questione sbuffò, sussurrando un mendokuse che fu udito solo da Chouji.

Si portò una mano al mento ruvido a causa della barba appena tagliata, pensando da cosa, o meglio chi, fosse stato distratto.

Gli vennero in mente dei capelli biondi e degli occhi chiari...e un carattere molto mascolino.

“A che pensi?”

La domanda di Chouji lo distrasse; si voltò verso di lui, con un espressione accigliata.

“A nulla.”

L’amico scrollò le spalle, tornando al piatto di carne fumante che stava davanti a lui; Kiba, nel frattempo, aveva iniziato a prendere [amichevolmente] in giro Naruto.

“Allora? La tua adorata Sakura-chan” il nome di lei fu detto con una nota divertita che fece pulsare una vena sulla tempia del biondino “ti preparerà il cioccolato?”

Naruto si sentì arrossire sotto lo sguardo incuriosito di tutti i suoi amici.

Si morse il labbro, abbassando lo sguardo. Come poteva dire che non ne aveva la minima idea?

I rapporti fra lui e Sakura erano migliorati molto, negli ultimi tempi; non sapeva ancora, però, se la ragazza ricambiasse i suoi sentimenti.

Erano usciti parecchie volte nell’ultimo periodo, anche solo per una semplicissima passeggiata, e lui si era trovato bene [come al solito] con Sakura.

Non poteva sapere, però, se quello fosse lo stesso pensiero della kunoichi.

“Bo.”

Kiba rise sguaiatamente, seguito da un latrato dal fedele Akamaru. Il biondo abbassò lo sguardo imbarazzato, per poi rialzarlo, fulminato da un’idea.

“E tu? Non hai una ragazza che potrebbe regalarti del cioccolato!”

Il castano smise di ridere, e iniziò a fissare l’amico con sguardo di chi la sa lunga.

Shikamaru osservò i due, per poi sbuffare.

“Naruto, Kiba ha la ragazza.”

Il ragazzo tirato in causa arrossì lievemente, ma fu notato solo dal giovane con la coda, mentre Naruto si voltava verso Chouji che, tranquillamente, aveva pronunciato la frase.

“E chi è la poverina?!”

Qualche ora dopo, Naruto vantava un morso sul braccio, mentre Kiba un livido sotto l’occhio destro.

Shikamaru sollevò lo sguardo al cielo, fissando le nuvole con malinconia.

“A che pensi?”

Ancora una volta, la voce calda di Chouji gli giunse all’orecchio.

“Penso che è da una vita che non guardiamo più le nuvole insieme.”

L’amico paffuto sorrise, portandosi alla bocca una patatina.

Aveva capito che Shikamaru non si riferiva solo a loro due...

 

“Ino-chan! Sakura-chan!”

La voce di Tenten giunse alle orecchie delle due ragazze che, divertite, si voltarono incrociando gli occhi nocciola dell’amica.

La giovane correva verso di loro, lasciando che la gonnellina che indossava svolazzasse a destra e sinistra, attirando sguardi sulle lunghe gambe nivee.

“Ciao, Ten-chan.”

Ino le schioccò un bacio sulla guancia, per poi prenderla a braccetto e ricominciare a camminare.

Sakura le imitò, afferrando il braccio della bionda che, con sguardo malizioso, stava fissando la nuova arrivata.

“Chi è il fortunato? Neji? Lee?”

Le gote di Tenten si arrossarono, mentre una mano andava a spingere l’amica, facendole perdere l’equilibrio.

Sakura trattenne una risata, osservando Ino a terra.

“Kami, Ino-chan! Non dire queste cose, poi perdo il controllo!”

“Ho visto.”

Il borbottio di Ino non si fermò fino a che non arrivarono a villa Hyuga, dove ad aspettarle vi era Hinata, tranquillamente appoggiata al portone.

Vedendo le amiche sorrise ampiamente; le condusse all’interno della casa, portandole direttamente verso le cucine.

Ino spalancò la bocca, osservando l’ampiezza di quel luogo.

Ci era passata un sacco di volte, ma mai una volta vi era entrata.

Lo stile era decisamente orientale. Sembrava tanto un’antica villa, cosa che non la stupì molto, pensando alle origini dell’amica.

“Cosa avete intenzione di preparare?”

Tenten fissò Sakura per un secondo, per poi sorridere.

“Bhe, so che a Neji piace molto il cioccolato bianco, così...”

Il sorriso malizioso che Ino aveva avuto poco prima ricomparve. Fissò l’amica divertita, per poi prenderla sottobraccio.

La castana arrossì, sentendo che Ino le avrebbe chiesto qualcosa di assolutamente imbarazzate.

 

“Oggi non esci con Temari?”

Shikamaru voltò lo sguardo verso Chouji che, ingenuamente, fissava il cielo azzurro e bianco.

È partita stamattina presto.”

Borbottò il giovane con la coda; portò una mano al giubbino verde da chuunin, cercando qualcosa nella tasca sinistra.

Tirò fuori un pacchetto di sigarette bianco e, con un colpo abile, ne fece uscire una; se la portò alle labbra ma, prima che potesse cercare l’accendino, l’amico accanto a lui gliel’aveva già strappata fuori dalle labbra.

“Sei matto?”

Domandò Shikamaru stupito, fissandolo.

Il castano sorrise mesto, schiacciando del tutto la sigaretta.

“Ino ti ha detto mille volte che fumare fa male.”

Il Nara borbottò sottovoce, maledicendo quella testa bionda che aveva plagiato il suo migliore amico. Decisamente seccante.

“Fa più male a te perdere tempo ad impedirmi di fumare...”

Chouji sorrise di nuovo, mangiando un’altra patatina.

“Può darsi, ma almeno non verrò mai picchiato da Ino, anzi, magari riceverò pure un premio.”

“Eh?”

“Domani, caro il mio genio, è San Valentino.”

Lo sguardo di Shikamaru fece intendere all’Akimichi che no, non aveva capito dove stesse andando a parare.

“Sicuramente, Ino, non vorrà sprecare un anno senza regalare cioccolata e, non avendo il ragazzo, i probabili candidati siamo io...”

E, con l’indice, indicò lo stesso Nara.

Shikamaru sgranò un attimo gli occhi, per poi sbuffare e riprendere quella tipica espressione annoiata.

“See..”

 

“Ma no, Sakura! Devi tagliare, non picchiare!”

La voce squillante di Ino la si poteva udire perfino nel campo di addestramento che Hanabi, in quel momento, stava utilizzando.

Aveva ripreso l’amica per la quinta volta, quel pomeriggio. Sakura Haruno poteva essere un genio, una medic-ninja eccezionale, un’abilissima kunoichi...ma non un’ottima cuoca!

In quello, Ino, era sicuramente migliore.

Sua madre, fin da piccola, le aveva sempre insegnato l’arte culinaria; dalle ricette semplici, a quelle più complesse.

Le ripeteva sempre che prima di essere una kunoichi, lei, era una donna.

Una donna, pensò Ino scettica, senza un uomo.

“Che palle, Ino! E lasciami fare!”

La bionda mise le mani sui fianchi, guardandola ammonitrice.

“Sakura! Ti sto solo aiutando, voglio che il dolce che regalerai a Naruto sia commestibile!”

L’Haruno sbuffò, scostandosi un ciuffo color caramella dalla guancia, macchiandosi di crema.

Tenten, li accanto, stava già scegliendo la forma da dare al suo dolce; probabilmente, conoscendola, avrebbe optato per un kunai.

Ino sorrise, per poi portare lo sguardo sulla dolce Hinata.

I capelli legati in una coda bassa, tenuti indietro da una bandana la facevano assomigliare ad un’ottima mogliettina.

“Per chi è il tuo cioccolato, Hinata?”

Sakura aveva abbandonato il tono scocciato, per rivolgersi alla mora. Aveva una nota di curiosità nella voce, forse anche urgente. Probabilmente, pensarono la castana e la bionda, sperava non dicesse il nome di un certo biondino...

La Hyuga arrossì, smettendo all’istante di dare forma al suo dolce. Ino sorrise, ripensando ad un certo ragazzo che, una settimana prima, era entrato tutto trafelato nel negozio richiedendo un qualsiasi fiore per una ragazza pura e candida.

La bionda, ovviamente, non l’aveva fatto andare via con il mazzo di rose bianche senza aver prima scoperto tutta la storia.

“Non sarà Kiba?” chiese con una nota maliziosa.

Sakura fece cadere il coltello, che quasi trafisse Tenten.

“COSA?!”

Hinata arrossì ancora di più, si coprì il volto con le mani, gemendo per l’imbarazzò.

Tenten sorrise, saltando al collo della mora e scoccandole un bacio.

“Ma Hina-chan, perché non l’hai detto prima?!”

“Scu...sa. Io e Kiba...è successo tutto in fretta!”

Ino le sorrise, dandole un buffetto sulla nuca. Sakura, dal canto suo, aveva un sorrisetto ebete stampato in faccia. Era felice, e sapeva perché.

Lo sapeva, lo sapeva grazie a Yamato, un anno prima, lo sapeva grazie alle insistenze di Ino, lo sapeva perché, infondo, era intelligente.

Tutte le sensazioni che provava per Naruto non erano come quelle per Sasuke; erano più...piacevoli.

Si sentiva più a suo agio con il biondo, rispetto all’Uchiha che, ormai, era solo un ricordo. Un ricordo doloroso, da dimenticare.

“Senti, non stai con Kiba perché ricorda Naruto, vero?”

La domanda le sfuggì dalla bocca così, senza che lei avesse premeditato nulla.

Hinata la fissò, così come Ino e Tenten.

“No, non sono mica così meschina!” esclamò, sorridendole.

Sakura si scusò con lo sguardo, annuendo poi.

“Ovviamente, scusami.”

Ino osservò entrambe le amiche, per poi incrociare le braccia dietro la nuca e chiudere gli occhi scocciata.

“Poi Naruto è Naruto e Kiba è Kiba. Sarebbe da cretini paragonarli...”

La cucina scese nel totale silenzio, tanto che la bionda dovette aprire un occhio per capirne il motivo.

Solo quando vide i sorrisetti maliziosi di Sakura e Tenten e lo sguardo sognante di Hinata, capì quello che aveva detto.

Si portò le mani alla bocca, arrossendo.

“Ma...ho detto proprio io questa frase così alla Shikamaru?!”

Sakura le si avvicinò, sorridendole sorniona.

“Poi non ti piace, eh?”

 

“Da quanto stai con Hinata?”

Neji, udendo quelle parole, si voltò di scatto verso Naruto e Kiba; l’Inuzuka, sentendosi osservato, si voltò trovando gli occhi bianchi dello Hyuga che lo scrutavano nel profondo.

Rabbrividì, maledicendo mentalmente il biondo.

“Da...quasi dieci giorni.”

Il giovane mandò giù d’un fiato il bicchiere di succo che aveva fra le mani, per poi sfoggiare uno dei migliori sorrisi in direzione dell’amico dai capelli lunghi.

Neji inarcò un sopracciglio, facendo una smorfia.

“Che vuoi?”

Kiba si tirò il collo della maglietta rossa, lanciando un’occhiata ad Akamaru, che poltriva ai suoi piedi. Quando si dice gli amici...

“Tu...uscirai con Tenten?”

Neji sputò, letteralmente, il succo alla pera che stava elegantemente sorseggiando in faccia a Lee che, mandandolo a quel paese, si alzò per andarsi a pulire.

Lo Hyuga lo guardò un attimo dispiaciuto, per poi fulminare Kiba.

“Fatti gli affaracci tuoi, Inuzuka.”

Naruto rise divertito, vedendo Kiba impallidire. Meglio non fare arrabbiare il cugino della propria ragazza...

 

“Uhm. Quindi hai intenzione di farla...così.”

La voce di Sakura non nascondeva una certa delusione. Per Chouji, la bionda, aveva cucinato una bella farfalla, ma per Shikamaru...

“Una nuvola?”

Ino sorrise divertita, osservando l’espressioni delle amiche.

Lei non era di certo una tipa romantica. Poi, perché mai avrebbe dovuto essere romantica? Era Shikamaru!

“Bhe, che dovevo fare? Un cervo?!”

Sakura sbuffò, scotendo il capo.

Tenten rise, avviandosi al fornellino. Afferrò i guanti, per poi indossarli.

“Ta-dan!”

“Wow!”

Hinata osservò con espressione trasognata il semplicissimo cuore che la castana aveva cucinato.

Sorrise osservandola prendere possesso del cioccolato fondente, ed iniziare a disegnare delle figure sullo strato superiore.

“Che fai?”

Tenten sorrise maliziosa, continuando il lavoro.

“Disegno io e lui che ci alleniamo.”

La Hyuga le sorrise dolcemente, osservando poi con calore il dolce che aveva cucinato, con la faccia di Akamaru.

Chissà se Kiba lo avrebbe apprezzato..

Voltò lo sguardo, cercando un possibile giudizio da una delle sue amiche.

“Io dico che lo adorerà. Non lo mangerà, ma deciderà di conservarlo per tutta la vita...”

Sakura fece ridere le due amiche, mentre Ino apriva il volto in un sorriso.

“Oppure si rifiuterà di mangiare il suo migliore amico!”

Un’altra allegra risata si fece largo per tutta la cucina di villa Hyuga.

Poche volte era stata così allegra, quella casa.

Ino osservò le tre amiche occuparsi dei loro dolci; Hinata aveva appena infiocchettato il pacchetto e, con un sorriso, stava scrivendo un bigliettino.

Da quando era così innamorata di Kiba, Hinata? Da quando aveva dimenticato Naruto?

Probabilmente si era resa conto che non era veramente il biondo a desiderare, ma il ragazzo che le era sempre stato vicino.

Un po’ come Sakura, infondo. Un amore nato gradualmente, piano. Naruto non aveva mai ceduto e lei se ne era, inevitabilmente, innamorata.

Forse per il suo coraggio, forse per la sua dolcezza; Sakura Haruno, ormai, aveva dimenticato Sasuke Uchiha.

E lei? Lei l’aveva dimenticato, si. Ma perché? O meglio, chi era stato a toglierle dalla mente Sasuke?

Sai? No, infondo non lo trovava poi così interessante.

Shikamaru? Ma che cosa le sarebbe dovuto piacere, di lui? Il fatto che guardasse le nuvole? Che fosse intelligente? Che fosse più che carino?

O semplicemente...perchè era sempre con lei?

“Ino-chan. Il tuo dolce è pronto...”

La bionda sussultò, osservando la nuvola di cioccolato che Hinata le porgeva.

La prese fra le mani titubante, deglutendo.

Se la portò di fronte al naso, scrutandola attentamente.

“Mi piace Shikamaru?” le domandò, facendo zittire le amiche.

Tutte trattennero il fiato, in attesa di una risposta.

 

* *** *

 

14 febbraio.

San Valentino, Konoha.

 

Anko Mitarashi osservò con un sorrisetto l’avvenente amica seduta accanto a lei che, con materno affetto, cullava un bambino dai capelli castani.

Morse un dango, sorridendo dolcemente al bambino.

“Allora, Tobi-kun, come stiamo oggi?” domandò, portando il naso ad un millimetro dal volto del piccolo, che si mise a ridere.

Kurenai sbuffò divertita, attirata poi dalla allieva che le passava accanto.

“Hinata?”

La morettina si bloccò, voltandosi verso la kunoichi.

“Kurenai-sensei, Anko-sensei!!”

Si avvicinò alle due donne di corsa, per poi chinarsi ad accarezzare il piccolo Tobi.

Il bambino sorrise, godendosi le carezze della giovane.

“Dove andavi, Hinata?”

La giovane arrossì, sotto lo sguardo malizioso di Anko e quello interdetto di Kurenai.

“Da...Kiba...sa, oggi è..”

“Hinata-chan!”

Le due donne si voltarono, vedendo appunto il giovane Inuzuka accompagnato dal fido Akamaru dirigersi verso la Hyuga.

Kurenai sorrise dolcemente, vedendo l’allieva avanzare verso il compagno di squadra.

Vide il giovane castano accettare, un po’ imbarazzato, un pacchettino che lei gli porgeva.

“San Valentino...” sibilò Anko, li accanto.

La Yuhi sbuffò, giocando con Tobi. Probabilmente, Anko, stava pensando ad un piccolo regalo che avrebbe potuto ricevere da Kakashi.

La vide ghignare divertita, per poi osservarla scattare in piedi.

“Kure-chan, ho trovato il mio regalo! Kakashi avrà una...bella sorpresa quando tornerà a casa!”

E con quest’ultima nota maliziosa sparì, facendo ridere l’amica.

“Anko è decisa, nh?”

La voce pacata di Tsunade portò l’attenzione di Kurenai alla sua destra.

La bionda teneva fra le mani un mazzo di orchidee bianche, e aveva un sorriso malinconico sul viso.

“Tsunade-sama! Buongiorno!”

La bionda sorrise, chinandosi su Tobi. Gli stampò un tenero bacio sulla fronte, per poi volgersi verso la madre.

“Sto andando al cimitero. Vieni con me?”

Kurenai strabuzzò gli occhi, portando lo sguardo sui fiori. Sorrise dolce, inclinando il capo.

Prese fra le braccia Tobi e, precedendo l’Hokage, si avviò.

“Certo. Asuma adorava San Valentino.”

Tsunade sorrise, seguendo la giovane donna, pensando all’uomo che lei sarebbe andata a trovare.

“A lui, invece, piaceva ricevere il cioccolato. Mi pare di averglielo regalato, una volta...”

Kurenai rise divertita, incrociando gli occhi nocciola della donna.

 

“Ecco qui, baka.”

Gli occhi azzurri di Naruto si riempirono di lacrime, mentre Chouji, Ino e Tenten scoppiavano a ridere divertiti.

Sakura arrossì, quando sentì le braccia di Naruto cingerla. Sentiva gli sguardi degli amici su di sé, e questo la imbarazzò ancora di più.

“Naru...”

“Grazie, Sakura-chan!”

Si sciolse all’udire quelle parole e, con un sorriso, gli afferrò la mano.

“Mi porti a mangiare del ramen?”

Il biondo spalancò la bocca stupita, per poi strillare di gioia.

“Certo, Sakura! ‘ttabayo!”

I due scomparvero sotto gli occhi divertiti degli amici.

Ino sorseggiò il suo the, per poi porgere un pacchetto rosso all’amico dai capelli castani.

“Cho, spero ti piaccia.”

Il giovane arrossì leggermente, afferrando il pacchetto che tanto aveva desiderato.

Lo scartò, per poi sorridere alla vista di una bella farfalla.

“Grazie, Ino.”

La ragazza ricambiò il sorriso, girandosi verso l’amica castana.

“Io lo darò...fra due minuti a Neji!”

E dette quelle parole, scappò via.

La bionda sorrise, smettendo quando sentì un presenza accanto a sé.

“’Giorno.”

La voce seccata di Shikamaru le fece accelerare il battito cardiaco ed arrossare le gote.

Si girò piano verso di lui, tenendo il capo chino.

“Buongiorno.”

Il giovane con la coda osservò un secondo lo strano comportamento dell’amica, per poi girarsi verso Chouji.

“Chi te l’ha regalato?”

“Ino!”

Shikamaru osservò il pacchettino, per poi rigirarsi verso la ragazza.

La guardò un attimo, forse più seccato del solito.

“..capisco.”

La bionda sollevò il capo, mordendosi un labbro inferiore.

“Tieni. Questo è per te, ma non significa niente, ok? Te l’ho preparato solo perché non avevo nulla da fare!”

Il ragazzo prese il pacchetto, fissando l’amica. Un sorrisetto si fece largo sul suo volto, e scartò il regalo.

Ne estrasse un cioccolato a forma di nuvola, che lo fece scoppiare a ridere.

“Ino, quanto sei scema?”

Lei arrossì, alzandosi di botto.

Con le mani lungo i fianchi, stizzita, si diresse verso l’uscita del locale.

“Ehi, mendokuse?”

Si voltò, rossa dalla rabbia.

“Grazie, eh! Oggi ti porto con me a guardare le nuvole!”

Ino sentì il cuore accelerare di nuovo e, seccata, corse fuori.

Shikamaru rise di nuovo, mordendo un pezzo di cioccolata.

Stupito, si voltò verso l’amico.

“Forse Ino non è poi così maschiaccio. Non è male, in cucina..”

Chouji annuì divertito, dando una pacca amichevole al Nara.

 

Ino corse fuori, fermandosi ai limiti della lapide degli eroi.

Lesse il nome, sorridendo.

Asuma Sarutobi.

“Sai, Asuma-sensei? Forse Sakura non mi ha battuto in amore...”

 

Mi piace Shikamaru?

Sorriso.

Si.”

 

 

* *** *

*15 febbraio, per me e le mie amiche, significa festa dei single. Non so se è così da tutte le parti..

 

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto. Vengono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Note di fine storia:

Uhm. Innanzitutto, buon San Valentino.^^ Finalmente, posso dire, ho pubblicato una storia con tutte le coppie che adoro.

Sono riuscita pure a fare un accenno ad AsuKure, KakaAnko e JiraTsu. *-* Non sapete quanto sia felice!

In effetti, volevo mettere pure Karin e Suigetsu, ma mi sono trattenuta. Se li avessi aggiunti, avrei dovuto mettere obbligatoriamente anche Pein e Konan.

Sono soddisfatta, nonostante la fict non sia un granché. Spero che piaccia un pochino, anche se non ci spero poi molto..

C’è da dire che la ragazza mascolina a cui si riferiva Shika era Ino, non Temari. Tanto per chiarire, no..

 

Dedicata a Ladykiki, mentre aspetta l’altra [aiuto!] e a Kaho. In teoria, dovrebbe essere anche le tua coppie preferite, escluse due.^^

Grazie a Rael, perché l’ha letta [come al solito] in anteprima per darmi un parere. Koi-san, una dedica tutta per te, dopo..

 

Un bacio ad una persona speciale, Hacchan. La mia amora, che mi sta facendo conoscere un sacco di gente, per qualche oscuro motivo!XD

Un affettuoso abbraccio a chiunque leggerà, recensirà o l’aggiungerà ai preferiti.

 

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Sayonara

Mimi-chan

 

 

   
 
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