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Autore: crige    07/08/2013    8 recensioni
MISSING MOMENT FROM "SAVE ME".
Come è scoppiata la scintilla tra Erica e Eleonora?
Cos'ha fatto capire alle due, di essere l' una attratta dall' altra?
Bhé, se volete scoprirlo, entrare a leggere ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non sai mai quando può capitare.
Non puoi prepararti.
Lo dice anche Pieraccioni, in fondo, no??!
Il Ciclone quando arriva, un è che t' avverte!
 
Succede così, all' improvviso.
Neanche capisci come questo possa essere possibile.
Puoi solo restare a guardare.
Puoi solo esserne la vittima.
Oppure, oppure il fortunato.
 
Si perchè passiamo una vita intera a trovarlo.
A cercare di scovarlo.
Ma l' Amore si sa: arriva inaspettatamente.
 
Un giorno incontri un paio di occhi diversi.
Un sorriso che ti rapisce.
Una risata che ti scalda il cuore.
E bhé, quel giorno, capisci di essere fottuto.
 
In fondo Tiziano Ferro ha ragione:
L' amore è una cosa semplice.
Il problema però è tutto il resto!
 
E se tu ti innamorassi, quando stai già insieme a qualcuno?
Se quel sentimento diventa sempre più forte e l' altro sempre più debole?
Se ti ritrovassi incapace di reagire?
Cosa faresti?
Molleresti tutto per inseguire l' Amore?
Ignoreresti quel sentimento, credendo che presto passerà?
 
La verità è che in certe situzioni, ti ci devi trovare.
Non puoi tirare a indovinare.
Devi viverle.
Ma il punto è: Tu vuoi viverle?
 
 
 
                                                                           **********
 
 
Quando ho visto Francesca cadere al suolo, inerme, il mio cuore ha perso un battito.
Un urlo straziante ha lasciato le mie labbra.
Il mio corpo si è mosso verso di lei, inconsapevolmente.
 
Non poteva succedere di nuovo.
Non lo avrei sopportato.
Non anche lei.
Non dopo Federica.
Come avrei fatto?
Francesca è la sorella che non ho mai avuto.
Lei, Lei è la mia famiglia.
 
-Ele- 
 
Alzo la testa, risvegliandomi dai miei pensieri.
Alessia mi sorride timidamente.
Prende posto sulla sedia vicino alla mia, in sala d' aspetto.
 
-C'è tua madre, con lei- m' informa, in un mormorio -tu come stai?-
 
-Come se avessi quasi perso mia sorella- rispondo, senza guardarla.
 
Lascio andare un sospiro, piegandomi in avanti.
I gomiti poggiati sulle ginocchia.
La testa tra le mie mani.
Mi sento impotente.
Ancora una volta.
 
-Dove vai?- mi chiede, vedendomi alzare.
 
-Io, io non posso stare quì- sussurro, senza guardarla -non ce la faccio-
 
-Ma chiederà di te- ribatte, alzandosi a sua volta.
 
-No-scuoto la testa, sorridendo amara -non lo farà, la conosco-
 
E con quelle parole, esco da quella sala.
Affretto il passo, così da uscire da quell' ospedale il più in fretta possibile.
Troppi ricordi dolorosi, sono legati a quel posto.
Non ce la faccio a rimanere lì.
Non posso.
 
Lì si è spenta la persona che amavo.
Non so neanche se è giusto usare il tempo imperfetto.
Per quanto mi riguarda, userei il presente.
 
Federica non era solo la mia migliore amica, era il mio tutto.
Ho represso i sentimenti per lei, solo perchè sapevo che non ricambiava.
E quando poi è spuntata Francesca, me ne sono convita.
 
Non avevo mai visto, i suoi occhi, brillare così.
Il suo sorriso non era mai stato così bello.
spruzzava felicità da tutti i pori.
E quindi, alla fine, mi son detta che averla come migliore amica era meglio che non averla per niente.
 
Alzo lo sguardo, sospirando.
Il mio inconscio mi ha condotto quì.
Quì, da lei.
Dovevo immaginarlo.
 
Ficco le mani in tasca, oltrepassando l' enorme cancello in ferro battuto.
Mi destreggio in mezzo alle varie lapidi bianco lucido, fino ad arrivare a quella di mio interesse.
Lancio un' occhiata fugace alla foto incastonata là sopra, per poi riabbassare la testa.
 
-Tuo fratello ha combinato un gran casino, eh?- mormoro, calciando un sassolino -non lo avrei mai perdonato, se l' avesse uccisa- chiudo gli occhi, cercando di regolarizzare i battiti impazziti del mio cuore -mi manchi, sai? Oggi più che mai, avrei bisogno di te e di una tua lavata di capo. Puoi chiamarmi Testona ancora un' ultima volta? Ti prego- punto le mie iridi colme di lacrime, sulla sua foto -ci eravamo promesse di dirci sempre tutto e mi dispiace, mi dispiace perchè io quella promessa non l'ho mantenuta. Non ti ho mai detto, che ti amo...-
 
Lo dico per la prima volta a voce alta.
Lo ammetto, lasciando che quelle parole le porti via il vento.
Pronuncio quelle poche sillabe, alleggerendomi il cuore.
Io Ti Amo, Federica Guidi.
 
 
                                                                               *********
 
 
Perchè proprio io?
Perchè tra tutte le persone che erano lì, dovevo essere proprio io?
Perchè sono io, quella che deve morire?
 
Ma si, usiamo Erica come carne da macello!
Mandiamo lei a prendersi le botte!
Tanto, chi se ne frega?
 
Sbuffo, poggiandomi contro il muro di quella abitazione ormai familiare.
Incrocio le braccia, rimanendo in attesa.
Che poi, chissà dove diavolo è!
 
All' improvviso, vedo una Mini entrare nel vialetto.
Scatto sull' attenti, guardandola parcheggiare.
Bhé, ormai non posso più scappare.
 
Eleonora scende dall' auto.
Si passa una mano tra i lunghi capelli biondi, venendomi incontro.
Ha un' aria veramente triste...
 
-Ciao- alzo una mano imbarazzata, salutandola.
 
-Ehi- fa un cenno con il capo, ricambiando il saluto -che ci fai quì?-
 
-Mi ha mandato Alessia- rispondo, con un' alzata di spalle -era preoccupata per te-
 
-Nana- soffia, sogghignando -bhè, vuoi entrare?-
 
-Perchè no?!-
 
La seguo dentro casa.
ci dirigiamo verso il grande salotto.
Ele posa borsa e chiavi sul tavolincino, per poi andare in cucina.
Torna poco dopo con due birre e due pacchetti di patatine.
 
-Tieni, dato che me le rubi sempre- dice, lanciandomi un sacchetto.
 
-Grazie!- 
 
-Niente- sussurra, gettandosi sul divano e accendendo la tv.
 
La imito, sedendomi al suo fianco.
La scruto, cercando di capire quale sia il suo stato d' animo.
Quasi quasi, mi manca la Santoro che mi rincorre per la casa urlandomi contro.
 
-E' tutto ok?- le chiedo, all' improvviso.
 
Si volta nella mia direzione.
Mi guarda per un po', in silenzio.
Sospira.
 
-Come staresti tu, se qualcuno sparasse ad Alessia?-
 
-Una merda- sussurro, abbassando la testa.
 
-Già- concorda, prendendo un lungo sorso dalla sua birra.
 
-Mi dispiace- soffio, tornando a guardarla.
 
Senza pensarci, mi sporgo verso di lei.
Allungo le braccia, facendo per abbracciarla.
Mi blocco a metà strada, notando l' espressione stranita di Eleonora.
 
-Cosa pensi di fare?-
 
-Abbracciarti?!-
 
-E per quale motivo?-
 
-Pensavo avessi bisogno di affetto- dico, mettendo il broncio.
 
D' un tratto, s' immobilizza.
I suoi occhi puntati sulla mia faccia.
Sul suo volto, un' espressione indecifrabile.
Alla fine si alza senza preavviso, allontatandosi.
 
-Vado a prendermi un' altra birra- afferma, sparendo in cucina.
 
Ok, che diamine le è preso?
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Non dovevo cercare di abbracciarla?
Bene, Alessia mi ha mandato quì per tentare di farla stare meglio e invece, io, ho peggiorato le cose.
Ale mi ucciderà.
 
 
 
                                                **********
 
 
Poggio le mani sul ripiano dei fornelli.
Chiudo gli occhi.
Sospiro.
 
Quel broncio.
Quell' adorabile smorfia sul suo viso.
Mi ha ricordato tremendamente, l' espressione di Federica.
 
L' espressione di quando cercava di ottenre qualcosa.
Di quando fingeva di esserci rimansta male.
Dio, era lo stesso identico broncio.
 
Mi ritrovo a sorridere, pensando a Erica.
In fondo, non è poi tanto diversa da F.
Mi fa ammattire.
Ha la sua stessa parlantina.
Il suo stesso essere inopportuna.
Le sue battute stupide.
La sua schiettezza.
Ora che ci penso, si assomigliano molto.
 
Sbuffando, prendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
Lo sblocco, rimanendo delusa di non trovare neanche un messaggio da parte di Anotnio.
Gli ho scritto di avere bisogno di lui.
Gli ho scritto cosa è successo e lui non si è neanche fatto sentire.
 
Abbiamo litigato spesso, ultimamente.
Lui è sempre impegnato, non c'è mai.
A volte non ci sentiamo per giorni e questo sembra non toccarlo minimamente.
Credo che non mi ami più.
E forse, forse nemmeno io provo gli stessi sentimenti di un tempo, nei suoi confronti.
Sono cambiate troppe cose.
Io, sono cambiata.
 
Apro il frigorifero.
Recupero un' altra bottiglia di birra, per poi richiuderlo.
Poi torno in salotto, sedendomi dove prima.
 
-Alessia come sta?- le chiedo, poggiandomi contro lo schienale del divano.
 
-Cerca di essere forte- risponde, sospirando -in fondo, Feffe è viva, no? L' importante è quello-
 
Già, l' importante è quello.
Francesca è viva.
Lei è viva...
 
Erica si volta nella mia direzione.
Mi sorride rassicurante.
Gli occhi azzurri, che le brillano di una luce tutta loro.
I capelli lunghi, neri, che le circondano perfettamente il viso.
Devo ammettere che è davvero una bella ragazza.
Anche se pur sempre molto fastidiosa.
 
-Grazie- soffio, abbassando lo sguardo.
 
-Per cosa?- chiede, confusa.
 
-Per essere venuta quì, a farmi compagnia- alzo la testa, sorridendole -ne avevo bisogno-
 
-Menomale!- trilla, allegra -credevo che appena mi avessi visto, mi avresti preso a calci fino all' uscita!- ride, finendo con il contagiarmi.
 
Ha una risata cristallina.
Una risata contagiosa.
Federica aveva una risata così.
Lei, Lei faceva sempre divertire tutti.
 
-Non lo avrei mai fatto- scuoto la testa, tornando a guardarla -tu mi metti di buon umore-
 
Mi sorprendo io stessa per le mie parole.
Erica si blocca di colpo, arrossendo.
Abbassa lo sguardo, rialzandolo solo dopo qualche secondo.
 
-Anche tu- mormora, portandosi distrattamente una ciocca dietro l' orecchio.
 
Non lo avrei mai detto, ma mi sento bene.
Raramente mi trovo a mio agio con qualcuno.
Solo con Franscesca mi sento nel posto giusto.
Ma ora, quì con Erica, mi sembra di essere tutt' altra persona.
 
 
                                                **********
 
Sorrido imbarazzata sotto il suo sgurdo attento.
Mi sento molto confusa.
Ma da una parte, anche molto lusingata.
 
Non riesco a spiegarmi il motivo.
Ma da quando ho incontrato Eleonora, mi trovo spesso a pensarla.
La ammiro molto come persona.
 
E' forte.
Determinata.
Protettiva.
Gioca a rugby in un modo eccezionale.
E ha una voce bellissima.
Poi bhè, poi è veramente molto bella.
 
Mai ho pensato ad una ragazza, in questo modo.
Mai ho desiderato approfondire la conoscenza.
Ma con Eleonora, è tutt' altra cosa.
 
Mi sembra di conoscerla da una vita.
Sento uno strano legame tra di noi.
Non so come spiegarlo.
Nemmeno con Lorenzo mi sento così.
Io credevo di amarlo.
Adesso, però, non ho più nessuna certezza.
 
Fisso la ragazza accanto a me e trovo che sia bellissima.
I capelli dorati.
Gli occhi così chiari che sembrano fatti di ghiaccio.
Un fisico statutario.
Il carattere particolare e tutto da scoprire.
Cavolo, perchè mi attira così tanto?
 
-Wow- sospiro, senza accorgermene.
 
-Cosa?- domanda, stranita.
 
-Ops- mi porto una mano davanti la bocca -l'ho detto a voce alta?-
 
-Si- ride, coinvolgendomi.
 
Eleonora che ride è uno spettacolo.
Raramente lo fa.
Ma quando succede che si lascia andare alle risate, illumina tutto il resto.
 
-Bhé, ormai l'ho detto quindi posso ripeterlo- sorrido -ho detto: "wow"-
 
-E perchè?-
 
-Perchè trovo che tu sia molto bella-
 
Si blocca di nuovo.
Sul volto è dipinta un' espressione sorpresa.
Un sorriso timido, prende posto sul suo viso.
 
-Lo sei anche tu- mormora, fissando i suoi occhi nei miei.
 
Il mio sguardo si alterna tra le sue iridi e la sua bocca.
vedo il suo, fare lo stesso percorso.
La osservo avvicinarsi, lentamente.
 
Rimango immobile quando porta una mano sul mio viso.
Mi accarezza dolcemente una guancia.
Chiudo gli occhi, rimanendo in attesa.
 
Poco dopo, sento una leggera pressione sulle mie labbra.
Le sue labbra si muovono lente e morbide sulle mie.
E mai cosa, mi è sembrata più giusta.
 
Senza neanche accorgermene, abbandono una mano sul suo fianco.
Mi avvicino ulteriormente al suo corpo, dischiudendo le labbra.
Lascio che la sua lingua, trovi la mia.
 
Subito, il suo sapore, mi riempe.
si mischia al mio creando un dolce miscuglio.
Mille brividi mi scuotono il corpo.
Dio, ma che mi succede?
 
D' un tratto, l' immagine di Lorenzo mi piomba in testa.
Mi stacco violentemente, portandomi una mano sulla bocca.
vedo Eleonora fissarmi senza capire.
 
-Che stiamo facendo?- sussurro, guardandola.
 
-Non lo so- ammette -ma non mi sembrava così sbagliato-
 
-Nemmeno a me- concordo, sospirando -ma Lorenzo? Io sto con lui e io..-
 
-Se vuoi fare finta che non sia successo niente, lo capisco- mormora, abbassando lo sguardo.
 
-No!- esclamo, subito -come posso far finta di niente?- porto una mano sulla sua guancia, sorridendo timidamente -credo, credo che tu mi piaccia- confesso -non so come questo sia possbile! Insomma, fino a mezz' ora fa non ci pensavo neanche e invece...bhè, invece è così! Che diavolo posso farci?-
 
-E quindi, cosa facciamo?-
 
-Sei tu quella intelligente- mi lamento -trova tu una soluzione!-
 
-Eh certo! Molto diplomatica come cosa!- 
 
-Hai ragione- sospiro, sconsolata -penso...penso che devo prima dirlo a Lorenzo, ok?-
 
-Dirgli cosa?-
 
-Io, credo..si, ecco...credo di...di provare qualcosa per te e quindi, quindi non posso stare ancora con lui, no?-
 
-E' una tua decisione..-
 
-Tu cosa senti?-
 
-Sento che sei la cosa più giusta che io abbia mai fatto negli ultimi anni-
 
Quelle parole mi entrano dentro, prepotentemente.
Arrivano al mio cuore, riscaldandolo.
Sorrido, commossa.
 
-Allora credo che non devo neanche pensarci- affermo, azzerando le distanze e facendo nuovamente congiungere le nostre labbra.
 
 
 
                                                                                  **********
 
L' Amore ti colpisce all' improvviso.
Ti spiazza senza darti un perché.
Scombussola la tua vita e non ti chiede mai scusa.
Ma, in fondo, dovrebbe?
 
L' Amore ti scalda.
Ti dona un legame.
Non ti fa sentire solo.
Qualcuno deve chiederti scusa, per questo?
 
La verità è che per quanto sia difficile e complicato, l' uomo è dipendente dall' Amore.
L'uomo è schiavo dell' Amore.
A partire da un Amore fraterno, materno a quello effettivo.
 
Tu devi chiederti se ne vale la pena.
Se vale la pena rivoltare la tua vita sotto sopra, per un qualcosa di imprevedibile.
Si, perchè l' Amore è un salto nel vuoto.
Sai come e dove inizia, ma non sai mai dove arriverà e dove ti porterà.
 
Quindi guarda dentro di te.
Valuta tutti i pro e i contro.
Guarda la persona che ami, osservala.
 
Guardala attentamente.
Scruta i suoi occhi.
I lineamenti del suo viso.
Muori nel suo sorriso.
Pensa a tutto quello che Lei rappresenta per te.
E solo dopo, poniti quella domanda:
Lei, ne vale la pena?


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ANGOLO AUTRICE:

'Giorno!
Ok, premetto che questa....cosa, l'ho scritta ieri verso le 3 di notte!
Quindi, se fa schifo, non vogliatemi troppo male!

Spero che sia, comunque, di vostro gradimento!
Insomma, volevo cercare di farvi capire come sono andate le cose.
Come queste due hanno capito di provare qualcosa di più che semplice Amicizia.
Spero di esserci riuscita.
Altrimenti, vi chiedo scusa!

Aspetto con ansia le vostre impressioni :S
Un bacio :3
  
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