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Autore: niky999    07/08/2013    2 recensioni
Ariel è una giovane allenatrice di pokémon che desidera fermamente di battere Lance alla Lega di Johto. Il suo compagno di avventure è un piccolo Larvitar, che ha iniziato ad allevare alla tenera età di otto anni.
Tra loro si instaura un forte legame di amicizia che porterà Ariel a ricevere immagini o visioni della vita passata del suo pokémon, che si rivela essere speciale. E' da questi ricordi che si farà luce sulle origini di entrambi, legati da qualcosa che si prospetta essere molto più di una semplice amicizia...
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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яιcσя∂ι 

 



“ Forza, è ora di partire! “
All’alba del giorno successivo non feci nemmeno in tempo a varcare la porta di casa che Zoy mi travolse subito con la sua voce attiva e squillante.
Avevo già salutato mia madre ed ora ero pronta a intraprendere il tanto atteso viaggio per la meravigliosa regione di Johto, assieme ai miei amici e al mio Larvitar.
Per ora preferivo non dare parola a nessuno sull’accaduto del giorno precedente; mi avrebbero sicuramente dato della pazza e poi desideravo che rimanesse un segreto fra me e il mio pokémon. Forse, quando ce ne sarebbe stato bisogno, avrei potuto raccontarlo a Zoy, ma non in quel momento.
I suoi occhi fiammeggianti e i suoi capelli rossi catturarono il mio sguardo. Erano lunghi e gonfi come sempre, tanto che alle volte mi chiedevo se non soffrisse un po’ di calura. Le lentiggini che punteggiavano il suo viso spiccavano come rose in un campo di girasoli, sotto il sole cocente smorzato appena dalla fresca brezza primaverile.
Un soave profumo di gelsomino invase i miei polmoni catturandone l’attenzione.
Molto spesso le domandavo quale particolare aroma utilizzasse dal momento che era sempre stata la mia preferita, ma lei mi rispondeva che non usava nessun profumo. Eppure quando lo avvertivo era sempre e solo in sua presenza.
Zoy in cambio, mi parlava molto spesso di un forte profumo di iris che io non avevo mai avvertito in vita mia, così come gli altri.
Notai che dietro di lei si stava avvicinando a passo svelto Dey, seguito dal suo piccolo Chikorita.
 “ Eccomi, scusate per il ritardo! “ Cyndaquil e Larvitar si fiondarono sull’ultimo pokémon salutandolo calorosamente e giocandoci insieme.
“ Perfetto, adesso possiamo partire!  Avete tutto quello che vi serve? Mappa, pokedex, pokéball…? “ domandò Zoy.
Tutti noi acconsentimmo, poi  Dey tirò fuori dal suo zaino la mappa della regione. 
“ Prima tappa Fiorpescopoli! Si trova nel centro-sud di Johto ed è la città più vicina; lì potremmo anche catturare qualche pokémon da aggiungere alla nostra squadra. “ propose Dey, sfiorando con le dita l’intero percorso.
 
 
“ Ehi, guardate laggiù! Quella deve essere .. “
“ Fiorpescopoli! “ esclamammo all’unisono. Ci eravamo messi in viaggio circa due ore prima e avevamo già raggiunto la nostra meta. 
In lontananza si scorgevano alcune piccole abitazioni dipinte di rosa rivolte verso il mare, ancora indistinguibile.
Ci muovemmo verso la città stringendo i nostri pokémon emozionati.
Ancora non eravamo pienamente entrati nell’ottica di un viaggio che avrebbe toccato tutte le più grandi città di Johto! E farlo insieme ai propri amici, ai propri pokémon e ai propri sogni rendeva tutto ancora più meraviglioso ed eccitante.
Allungammo ancora una ventina di passi fino a raggiungere un piccolo cartello di legno infisso nel terreno; sopra era dipinta la scritta “ Fiorpescopoli “, con ai lati graziosi motivi rossi di ornamento.
“ Chiko! “ 
“ Lar-Larvitar! “ il mio pokémon saltò dalla spalla cui si era accovacciato e seguì Chikorita all’interno della città. Dall’eccitazione inciamparono entrambi sullo stesso piccolo sasso rotolando sull’incantevole campo di margherite del posto.
Sembrava di camminare su un candido tappeto punteggiato di giallo qua e là.
Il sole splendeva radioso in alto nel cielo, terso di nuvole.
L’aria era intrisa di una forte miscela di profumi, mista al pungente odore della salsedine.
Il fresco venticello di poco prima era ora scomparso, lasciando che il calore del sole prendesse il sopravvento su Fiorpescoli.
A ovest spiccava il blu intenso e luminoso dell’oceano, che diveniva sempre più scuro man mano che lo sguardo avanzava. Le onde si infrangevano lentamente sulla costa marittima, portando con sé tutto ciò che trovava nel suo cammino e lasciandosi alle spalle piccole strisce di schiuma.
Quella piccola ma graziosa città era stipata di alberi e piante ovunque, in ogni suo più remoto angolino, ed era proprio questo che la rendeva meravigliosa.
Non vi era neanche un piccola striscia d’asfalto, era tutto organizzato secondo la natura e i suoi frutti.
Notai che gli occhi di Chikorita brillavano di enorme felicità ed emozione; quello doveva essere senz’altro il suo vero e proprio paradiso, fatto apposta secondo i suoi bisogni e la sua natura!
Fiorpescopoli però non doveva essere il luogo migliore per Larvitar, eppure sembrava comunque felice.
Probabilmente amava tutto ciò che i suoi amici amavano e non gli interessava nulla se a lui andava bene o meno, bastava che gli altri ne fossero orgogliosi per esserlo anche lui.
Questa era la caratteristica che più amavo del mio pokémon!
Nessuno aveva ancora proferito alcuna parola. Si udivano solamente l’infrangersi delle onde e i nostri lunghi sospiri di eccitazione.
Attraversammo la via principale della città sino a raggiungere un grande edificio bianco, il tetto di mattonelle rosse, una croce rossa in alto centrale e la porta dell’ ingresso di vetro mobile. Al suo fianco un altro edificio identico, però privo di croci, dal tetto blu e leggermente più ristretto.
Dey tirò fuori una sorta di fascicolo dal proprio zaino e sfogliò alcune pagine:
“ Questo davanti a noi deve essere un Centro Pokémon; il Centro Pokémon è un edificio che offre servizi agli allenatori. Si trovano per maggioranza nelle città di tutte le regioni, alcuni sono situati all’esterno o vicino a grandi foreste o grotte. I Centri Pokémon sono costruiti in aree dove gli allenatori tendono a concentrarsi per fornire loro un luogo dove riposarsi e curare gratuitamente i propri Pokémon. “ spiegò, spostando il dito sul fascicolo parola per parola.
“ Gratuitamente? Perfetto! Forza va’ avanti, il tempo è denaro! “ ironizzò Zoy, tirandogli una pacca sulla spalla.
“ Quell’altro invece è un Pokémon Market; il Pokémon Market è un negozio che vende le scorte necessarie per l'allenamento dei Pokémon. Le provviste di un Pokémon Market variano a seconda della sua posizione. Sono situati in quasi tutte le città, grandi o piccole, ad eccezione di alcuni paesi che hanno dei negozi di medicinali. I Pokémon Market comprano anche diversi strumenti in cambio di denaro. Molta della merce venduta in questi negozi è prodotta dalla Silph SpA o dalla Devon SpA. “ lesse Dey, intimato dalla rossa.
“ Possiamo comprare qualche pokéball! Magari potremmo catturare qualche pokémon.. “ pensai, dirigendomi al suo interno seguita dal resto del gruppo.
Non appena la porta si aprì un forte e fastidioso odore di medicinali mi travolse, costringendomi a soffermarmi un attimo per la nausea.
Al suo interno l’aria era fresca, troppo forse. C’erano degli scaffali sistemati in ordine qua e là; si sentivano le piastrelle bianche del pavimento gelate, pur non camminando scalzi.
Raggiunsi il bancone in fondo al negozio: c’erano due signore anziane come commesse che mi fissavano in attesa di sapere le nostre esigenze.
Raccogliemmo cinque pokéball ognuno e non appena pagammo alla cassa uscimmo tutti a passo svelto, nauseati.
Lasciammo che il dolce profumo di Fiorpescopoli invadesse i nostri polmoni, poi riprendemmo a camminare verso l’oceano.
Notammo una fila di pescatori seduti sugli scogli che aspettavano ansiosi il proprio momento. Uno di loro ci si avvicinò. Era alto e slanciato, un po’ stempiato e coperto da una lunga barba candida. Indossava un gilet rosso abbottonato alla vita, corti bermuda bianchi e semplici sandali neri.
“ Buongiorno ragazzi! Non vi ho mai visti da queste parti, siete nuovi per caso? “ l’anziano teneva saldo nella mano destra un lungo amo professionale, nell’altra una borsa stipata di pokéball.
“ Proprio così! “ Zoy gli strinse la mano.
“ Allora giovanotti, avete voglia di pescare un po’? “ domandò, con voce roca e profonda.
 
 
“ Forza, tira l’amo! “ 
Avevamo accettato senza esitazioni l’invito dell’anziano che si era poi rivelato un campione in fatto di pesca. Ci aveva insegnato con semplici gesti come pescare professionalmente e proprio in quell’istante il mio amo aveva iniziato a spingere nella direzione opposta alla mia. Tirai subito il filo e dall’acqua ne uscì un pokémon dalle sembianza di una stella marina. Il suo corpo principale era di colore marrone chiaro, con una formazione d'oro in mezzo alla sua parte frontale. Proprio al centro del suo corpo si trovava un organo esterno che assomigliava ad un rubino. 
“ Staryu, il Pokémon Stella; pare che la notte Staryu comunichi con le stelle facendo brillare il suo nucleo rosso al centro del corpo. In caso di perdita di qualche appendice questo pokémon riesce a rigenerarla senza problemi. “
“ Forza Ariel! E’ il tuo momento! “ gridarono Zoy e Dey, dall’altro lato degli scogli.
“ Vai Larvitar! “ 
“ Laaar! “ Larvitar saltò giù dalla spalla e si mise in posizione d’attacco.
Conoscevo molto bene i punti di forza del mio pokémon e quella non era la prima lotta che affrontavo insieme a lui. Sarebbe stato un gioco da ragazzi!
“ Usa morso! “ 
“ Star-Staryu! “ Larvitar prese la rincorsa e si lanciò sul suo avversario, che prontamente evitò l’attacco e contrattaccò con pistolacqua. Un forte getto d’acqua travolse il tipo roccia trascinandolo sul terreno di lotta.
“ Dai Larvitar, rialzati e usa terrempesta! “
Staryu stava per attaccare di nuovo, quando un grosso polverone fu trascinato in mezzo al campo e l’avversario non poté fare altro che guardarsi intorno allarmato, in cerca del nemico.
“ Ora vai con morso! “ 
“ Staryu! “ il tipo roccia comparve dietro di lui afferrandolo e mordendolo ferocemente, infliggendogli parecchi danni.
“ E adesso finiscilo con frana! “ la tempesta di sabbia non si era ancora ritirata perciò utilizzò tutto a suo vantaggio e una volta scomparso dalla sua vista grandi massi di roccia franarono su di lui. Si sentì un forte frastuono, poi più nulla.
La tempesta pian piano si dissolse e scoprì il tipo acqua a terra, ormai privo di forze.
“ Ora vai pokéball! “ lanciai quella piccola sfera su Staryu, che fu ricoperto da un’aura rossa e ritirato al suo interno.
La pokéball si mosse poche volte, quasi impercettibilmente, poi dopo pochi secondi, si udì un clangore e si illuminò di un’intensa luce gialla.
Staryu faceva ora parte della mia squadra di pokémon!



 
Ciao a tutti!
Mi scuso per il ritardo, ma in questi giorni ho avuto davvero molto poco tempo per aggiornare!
Innanzitutto ringrazio:
- The-Dragon-Flame;
- Silver Star
per la recensione del capitolo precedente!
In questo capitolo Ariel, Zoy e Dey raggiungono la prima meta del loro viaggio per Johto: Fiorpescopoli.
Una piccola città dai molti pregi che ho voluto descrivere come meglio potevo, sottolineando l'ambito della natura e della pesca.
Qui hanno inizio tutte le loro avventure, dalla prima all'ultima, e sempre qui incominceranno a entrare veramente nell'ottica di questo grande viaggio.
Ariel ha avuto l'occasione di catturare un bellissimo Staryu, ma non toccherà solo a lei!
In questo secondo capitolo ho preferito non parlare troppo del potere di Larvitar; per ora è meglio che vi lasci pensare meglio e creare tutte le vostre supposizioni, poi pian piano  sapremo anche altri dettagli.
Beh, il mio piccolo angolo termina qui.
Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui, aspetto tutte le vostre recensioni!
Adios!

-Niky
  
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