Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Xenja    08/08/2013    5 recensioni
Una domanda la tormenta da più di una settimana ma nessuno sembra saperne la risposta...
Riuscirà questa cheerleader professionista a risolvere il mistero che la fa passare per matta agli occhi di tutti quelli che incontra? Scopritelo!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scusa ma…
Era  mattina.
Una ragazza bionda si era appena svegliata e stava andando a fare colazione. Sapeva che oggi lo avrebbe trovato, se lo sentiva. “Era ora” si disse “magari questa volta riuscirò a ritrovarlo e non dovrò continuare a chiedere.” Ormai andava avanti così da una settimana ed iniziava a stufarsi che tutti la guardassero come chissà cosa avesse chiesto.
Era una semplicissima domanda.
Mise il pane nella tostatrice.
Fece un po’ di fatica perché i polpastrelli della mano destra erano scottati. Cercò di ricordarsi come si era procurata quelle bruciature e infine ricordò:
Stava cercando l’interruttore della luce, dopotutto era buio e lei era appena tornata a casa dagli allenamenti che faceva giornalmente. Lei era una cheerleader professionista e doveva tenersi ben allenata. Quando finalmente lo trovò, accese la luce. Era una luce strana. Un color rosa zucchero-filato che solo a lei sarebbe piaciuto. Rimase lì un attimo ad ammirare quella luce così bella poi pensò: “Magari quella è la persona che sto cercando…Scusa ma…”e le fece la domanda che tanto la tormentava. La lampadina non rispose. “Ma perché non mi rispondi!!! Ehi, mi hai sentito?!?” Si avvicinò con la mano destra per toccarla e chiederle spiegazioni, ma appena le fu vicino si scottò. Urlò di dolore e poi sbottò “Ma lo sai che sei veramente antipatica!”
Al pensiero di quella luce antipatica si arrabbiò, ma poi si concentrò sul tostapane.
Emanava un buonissimo profumo. Si avvicino con la faccia e chiese: “Scusa ma…”. La tostatrice per tutta risposta emise un drin e fece uscire il pane caldo e croccante. La ragazza le sorrise e disse con voce squillante “Sei molto gentile ad offrirmi del pane caldo ma potresti rispondere a questa mia domanda. Sai è da molto che cerco questa persona!”
La tostatrice, come ogni elettrodomestico che si rispetti, non rispose.
La ragazza prese la giacca ed uscì dalla porta sbattendola. Non ci poteva credere! Prima la lampadina e ora pure la tostatrice!
Ma perché non le avevano risposto? Iniziò a pensare che stessero complottando contro di lei.
“Eh, sì! I miei elettrodomestici stanno complottando contro di me! Contro la loro padrona!” le scese una lacrima.
Stava girando per le strade di Toronto da un buon 10 minuti quando vide un vecchino alle prese con le buste della spesa.
Gli corse incontro, l’anziano le sorrise credendo che volesse aiutarlo con le buste e invece lei chiese: “Scusi ma…”
Il vecchio, dapprima la guardò interdetto, poi prese il bastone,  glielo diede sulla testa e se ne andò.
“Si calmi, la mia era solo una domanda. Che cavolo!”
Passò ad una signora con un bambino in braccio, poi ad una foglia caduta da un albero e finita proprio sulla sua testa. Chiese ad una cane che stava dormendo e questo le ringhiò. Andò avanti a fare quella domanda a chiunque passasse per la strada. Alla fine divenne sempre più confusa ed arrabbiata. Nessuno le rispondeva, ma tutti si limitavano a guardarla male o dirle una parolaccia o darle qualcosa in testa o addirittura a ringhiarle.
Ormai era ora di pranzo e la sua pancia iniziava a reclamare.
Si avviò con passo stanco verso il suo condominio.
Mentre camminava vide che stavano incollando sul muro un cartello che pubblicizzava la palestra appena aperta “Macho-man”.
Una voce nella sua mente le disse che era lì la persona che cercava. Non esitò un minuto e corse verso la nuova palestra.
Entrò e vide alcuni uomini che si allenavano con il tapirulan. Pose loro la solita domanda  ma questi le risero in faccia. Lei non si perse d’animo e continuò a cercare. Dopo svariati tentativi decise che forse era il caso di arrendersi. Si avviò verso l’uscita, ma proprio in quel momento vide un ragazzo moro vestito con una tuta rossa che stava cercando, inutilmente, di alzare dei pesi evidentemente troppo pesanti per le sue braccine. Decise che era il caso di tentare, tanto ormai le aveva provate tutte. Si avvicinò egli chiese: “Scusa ma… sei tu Tyler?”
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti,
Dunque, questa è la prima volta che scrivo una storia quindi se ci sono errori, se è scritta male o problemi vari ditemelo nelle recensioni. Il vostro commento mi servirà come lezione in futuro per migliorarmi. Passiamo alla storia.
Dato che ho notato che non ci sono molte FF sulla coppia Lindsay/Tyler, ho pensato che sarebbe stata ora di scriverne una e quindi eccomi qui XD
Immagino sia inutile spiegare che la ragazza che pone la domanda sia Lindsay e che lei faccia a tutti quelli che incontra, esseri viventi e non, la stessa domanda: “Scusa ma… sei tu Tyler?”
Spero che vi sia piaciuta!
Sto già lavorando su un’altra FF questa volta a capitoli e spero di pubblicarla al più presto ma… sarà una sorpresa!!! Mi dileguo, BACI
CourtneyS

 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Xenja