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Autore: _Astrea7469_    08/08/2013    6 recensioni
I Malandrini: quante avventure, quante emozioni, quanta amicizia...e quante cretinate!
Ecco, sarà proprio di questo che tratterà tale focus. Di tutte le innumerevoli stupidaggini fatte da questo quartetto di maghi.
Brevi stralci di vita ed esperienze evitabili, poi, raccontate da un ospite d'eccezione: Remus Lupin.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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31 Luglio 1974

-James, non vorrei disturbarti, ma si può sapere che diamine stai facendo?-

La mia domanda è più che legittima: gli occhi di James sembrano due boe e lacrimano come se gli avessero appena detto che il suo coniglietto Pongo è stato sbranato da uno gnu inferocito.

Suppongo che tutto ciò sia dovuto dal fatto che sono almeno tre quarti d'ora che fissa la foto del matrimonio dei miei nonni, ma questo non contribuisce di certo a normalizzare la situazione.

-Oh, nessun disturbo caro- risponde posato -Ho solo cavallerescamente accettato la sfida di questi due giovanotti ad una gara di "Chi sbatte per primo le palpebre". Mi costa dirlo, amico mio, ma questi 2 sono bravi, non danno alcun segno di cedimento-

Guardo James in silenzio. Poi mi alzo ed esco dalla stanza.

Normalmente mi prodigherei non solo a far perdere uno o due battiti al mio povero cuore da lupo per l'assurdità di tale affermazione e, in seguito, per far venire a galla la verità, ossia che solo un idiota particolarmente tardo scambierebbe la fissità dello sguardo delle foto babbane con una sfida di qualsivoglia genere, ma questa non è una situazione normale, così come non è normale James Potter e tutto ciò che lo riguarda, da vicino e da lontano.

Per questo, preferisco non logorarmi il fegato e faccio per salire le scale.

-Remus, ho di nuovo dei problemi col tuo coso frigo-coso!!- mi urla Peter dalla cucina.

Sì, il "coso frigo-coso" è il frigorifero.

Entro in cucina e lo vedo impalato di fronte al frigo aperto, con la più stupida espressione del creato dipinta sul volto.

Probabilmente vorrà che gli spieghi di nuovo come fa ad esserci freddo lì dentro se da noi è estate (quando lo vide per la prima volta, lo scambiò per una passaporta continua che collegava la cucina di casa dei miei nonni con l'Alaska).

-Dimmi Peter...-

-Remus, non capisco...Stavo ordinando alla luce di questo coso di spegnersi, ma non lo faceva, allora gliel'ho chiesto gentilmente, con tanto di "per favore" e "grazie", ma ancora niente. Cos'altro posso dire?-

Yeh, fantastico, dopo la dura battaglia di James con una foto su chi sbatte per primo le palpebre, l'impresa di Peter merita tutti i riguardi possibili.

-Peter, è ovvio che la luce del frigo non si spenga se glielo domandi, è una macchina!-

-Mi stai dicendo che le macchine, qui da voi, sono tutte scostumate?-

Sto per ribattere, forse anche per arrabbiarmi, ma poi ripenso al mio ragionamento di prima e rispondo -Sì, Peter, sono tutte delle gran cafone-

La mia politica della non violenza verbale, fisica e morale nei confronti degli altri, ma soprattutto, nei conronti di me stesso, sta dando buoni risultati. Un altro paio di giorni e raggiungerò la pace interiore di Gandhi, ne sono certo.

Esco dalla cucina facendo un promemoria della situazione: James sta per farsi cadere gli occhi, Peter parla col frigo ed i miei nonni sono andati a farsi cambiare la dentiera. Bene, tutto sotto controllo, potrei persino dedicarmi un paio d'ore alla lettura di quell'interessante volume sulla guerra dei Troll del 1327 e...Un momento, dove diamine si è cacciato Sirius?

Un brivido mi percorre la spina dorsale; non è di certo paura per la sua incolumità, questa, ma se conosco Sirius Black (ed è difficile non conoscere uno che 9 volte su 10 perde le sue mutande in giro per il castello e ti frega le tue) ciò che sta facendo lontano da occhi vigili e responsabili è qualcosa che non vorrei facesse.

Le mani mi iniziano a sudare e quasi mi aspetto che da un momento all'altro lui sbuchi da dietro un angolo urlando "Bu-bu-settete!" ed incendiando tutto con un lanciafiamme. E invece eccolo che compare da dietro l'angolo, con l'espressione più lieta ed eccitata del mondo.

Quasi quasi preferivo vederlo col lanciafiamme.

-Remus, oh Remus, non sai che cosa ho trovato!-

-Cosa Sirius?- Aspetta Remus, se ti vede correre adesso ti seguirà e ti riacciufferà immediatamente, devi aspettare che distolga lo sguardo e correre con tutte le tue forze finché non ti cadono le gambe.

-Una specie di luogo solitario e sconosciuto, un posto dimenticato da ogni legge umana e divina...-

-Il cassetto della biancheria di Peter?-

-No, non quello, io ti sto parlando di un luogo meraviglioso pieno di arcani misteri irrisolti. E mi è bastato solo tirare quella cordicella sul soffitto- indica cordicella.

Allora capisco -Ciòé...tu mi stai parlando della cantina di casa dei miei nonni?-

-Oh, voi avete un nome anche per un posto del genere? Comunque sia, sì, ed è fighissimo...E mi è venuta un'idea-

Ok Remus, non importa se ti insegue, scappa finché sei in tempo, chiuditi nel frigo con la quale Peter sta amabilmente conversando e non farti vedere finché tutti loro non avranno raggiunto la veneranda età di 86 anni.

-SPEDIZIONE DI SCOPERTA!- urla come una scolaretta Sirius.

Oddio...

In lontananza, prima di svenire, riesco a scorgere le imprecazioni di James mentre frantuma il ricordo delle nozze dei miei nonni.

Un'ora e mezza dopo

-Bene, Signori, non voglio spaventarvi, ma ciò verso cui stiamo andando incontro potrebbe diventare la nostra tomba. Se avete cari da salutare o testamenti da completare, fatelo ora o mai più- conclude solenne Sirius.

-Ok- James afferra la cornetta del telefono che ha imparato ad usare dopo lunghe ed estenuanti lezioni e compone un nuomero -Pronto, Lily? Sì, sono io, il tuo amoruccio James. Niente, volevo solo dirti che sto per morire e quindi devo rivelarti che il mio amore per te è profondo quanto la mia attrazione sessuale verso Brigitte Bardot. Ah-ah. Ah-ah. Ok, perfetto. Baci baci- riattacca.

-Che ti ha detto?- chiede Sirius.

-Di smettere di chiamarla se non voglio che le mie gambe si trasformino in carmelle gommose al gusto di fogna-

-Be', se non altro è fantasiosa, la tua ragazza-

Lo sapevo, dovevo cadere giù dalle scale e spaccarmi la testa in due come una noce di cocco, anziché svenire per 30 secondi scarsi e ritrovarmi al centro della mia eterna comitiva di amici casinari. All'inferno avrei fatto attività certamente più salubri e meno rischiose, potrei giurarci.

-Bene, allora, avete fatto tutto? Nessuno deve andare in bagno?- Sirius guarda Peter, che scuote la testa.

-Perfetto, allora andiamo-Felpato afferra una lampada ad olio (...no, non chiedetemi dove è andato a trovarla...) ed indossa un cappello a falda larga in perfetto stile Cow-boy e fa per tirare giù la scaletta reclinabile che porta alla soffitta, ma Peter gli afferra la manica.

-Sirius, credi che troveremo insetti geneticamente modificati in grado di renderci i loro schiavi a vita, lassù?-

-Spero proprio di sì- e Sirius sale con nonchalance la scala, seguito a ruota da un James che pensa bene di ignorare l'espressione terrorizzata di Peter e di rincarare la dose con un -Insomma, se non ci sono mostri che gusto c'è?-

Lo so, lo so, dovrei tranquillizzare Peter che sembra sull'orlo di una crisi di pianto, ma la mia pace interiore è andata a farsi friggere, quindi salgo le scale per inerzia. Mi dispiace Gandhi, temo che non avrò mai la tua calma, amico mio.

Peter, terrorizzato all'idea di rimanere lì da solo, corre dietro di me, facendo chiudere la botola delle scale.

La lampada ad olio si spegne per il soffio d'aria generato dall'urto e noi rimaniamo completamente al buio.

-AAAAAAH- strilla Peter.

In un momento come questo non dovrei notare questo genere di cose...ma gli urli di Peter sembrano tanto quelli delle ragazze mezze nude dei film dell'orrore. Un brivido mi percorre la schiena, per questo paragone.

-Che hai da strilare, Peter?! Spaventi i topi!- lo rimprovera la voce di James.

-HO PAURA DEL BUIO! AAAAH- sento i suoi passi concitati e un soffocato Sbam!

Peter deve essersi andato a schiantare contro un muro e, a giudicare dal silenzio, deve aver perso conoscenza.

-Deo gratias!- cantiamo in coro io, James e Sirius, come tre piccoli angioletti natalizi.

No, non guardatemi così, lo avreste fatto anche voi se il vostro elefantesco amico vi avesse mandato all'altro mondo ambo i timpani!

-Bene...che facciamo, ora?- chiede James.

-Non ne ho idea- risponde pacatissimo Sirius.

-Come non ne hai idea? Non hai un fiammifero con te?- chiedo io, da buona mente pensante della situazione.

-No, mi è completamente passato di mente-...Ma stupido io che ancora ripongo fiducia nel loro senso di responsabilità!

-Be', non è un problema, scendi sotto e vai a prenderne uno-

Avete sentito anche voi quello che ha detto James, vero? Ha dato un consiglio coerente e saggio senza menzionare scimmie urlatrici o filtri per farsi crescere le ginocchia come cucurbitacee? Inizio a credere che anche lui abbia tirato una bella testata...

-Ok- fa Sirius -Remus, puoi andare in cucina a prendere un fiammifero?-

-Cosa, perché io?-

-Questa è casa dei tuoi nonni, dopotutto-

Avrei una gran voglia di sbattergli in faccia che non si è fatto mica tutti questi scrupoli tutte le volte che l'ha fatta quasi saltare in aria, ma mi mordo la lingua: se non è riuscito a demolirla finora, è meglio non sfidare ulteriormente la sorte.

Faccio per tirare la botola e vedo che è bloccata.

-Reeemuuus? Ci vogliamo muovere?- fa Sirius, scocciato.

-Non è colpa mia, Peter deve aver bloccato tutto-

-Oh, lascia fare a me- e sento James avvicinarsi...ODDIO, JAMES SI STA AVVICINANDO!

Non faccio in tempo ad allontanarlo dalla botola che sento un rumore inqualificabile ed il mio intestino che si rimescola.

-Oh-oh, credo di aver rotto la maniglia-

Calma, Remus, uccidere James non ti aiuterà di certo ad uscire da qui...nonostante potresti usare il suo cadavere come ariete per buttare giù la bot...No! Non.Uccidere.James.

-Fratello, ti ho mai detto che sei un coglione?-ride Sirius.

-SIRIUS! Non si dicono certe parole!- contemporaneamente due mani maschili mi colpiscono la parte posteriore del collo.

-AHIA! Ma siete impazziti? Il cervelletto è un organo molto delicato! Potevate uccidermi!-

-Sì, o magari trasformarti in un vegetale a vita, ma andiamo...-

Sto per rispondere alla stupida affermazione di Sirius, quando James fa -Oh, ho trovato una candela!-

-Grandioso! Peccato che siamo al punto di partenza, non abbiamo niente con cui accenderla- credo che con quei due schiaffi James e Sirius abbiano definitivamente seppellito il mio spirito pacifista.

-Certo che si può accendere!- la soffitta s'illumina e vediamo James con un accendino in mano.

...Non credo esistano aggettivi adatti a descrivere la sua imbecillità...

-Gran bella mossa fratello!-

...O per descrivere quanto sia beota Sirius...

-Sì, molto affascinante, ma il punto è ancora lo stesso: come facciamo ad uscire?-

-Remus, vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto! Prendi me e James: credi che saremmo diventati ciò che siamo ora se avessimo ragionato come fai tu?-

-Ossia "saremmo ugualmente inetti se avessimo usato un po' di più quello che ci fa da ripieno per la testa", Sirius? No non credo- rispondo piccato.

-Tranquilli, ragazzi, tranquilli, shhh- si mette in mezzo James, con la sua candelina in mano -Aspetteremo il ritorno dei nonni di Remus, per uscire da qui...e nel frattempo-

Il mio "Allarme James" vibra più che mai.

-...Nel frattempo vi elencherò tutte le 1200 ragioni per cui Lily Evans è indiscutibilmente la donna della mia vita, con tanto di commento, ad ogni ragione, recitato e cantato- e afferra una fisarmonica persa in tutto quel casino.

Intona una nota e poi -Ragione n.°1: è mancina. La prima volta che l'ho vista, nel lontano 1° Settembre dell'anno 1971, indossava un maglioncino color pervinca...-

Contemporaneamente, istintivamente e dolorosamente, io e Sirius urliamo disperati "NOOOOO!".

Lo sapevo, dovevo morire quando ne avevo la possibilità, piuttosto che ora per mano dei sentimenti di James Potter.

  
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