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Autore: Hazzauee    09/08/2013    10 recensioni
"Trovo le tue labbra, così baciabili e i tuoi baci, imperdibili. La punta delle tue dita, così piacevoli al tatto e i tuoi occhi, irresistibili."
Iniziò tutto così, con delle parole che mi fecero stare bene. Anzi, lui mi fece stare bene, e lo fa tutt'ora! Ci conoscemmo tempo fa, ignorandoci. Ma oggi...oggi io sono niente senza di lui, come lui è niente senza di me.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- 7.


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"Amore, sei sveglia?"

Dopo meno di mezz'ora, sentì Harry avvicinarsi al letto e sedersi sopra. Cosa fare? Rispondere e chiedere spiegazioni o fare finta di dormire? Optai per la seconda cosa, non avevo voglia di litigare con lui in quel momento. No, in realtà odiavo litigare con lui sempre, ma quella sera avevo troppo sonno ed il cervello non connetteva.

"Beh, pare che stai dormendo. Sei così bella..."

Musica per le mie orecchie. Mi stavo sciogliendo seriamente. E così, d'istinto, sorrisi.

"Emily, io ti amo così tanto. Scusa per tutto. Scusa che sono un cretino, non era mia intenzione fare quello che ho fatto. Io..."

Cosa aveva fatto? Non finì neanche di parlare per farmi capire meglio la situazione, che iniziò a piangere. Dacché era musica per le mie orecchie, ora era un rumore assordante. Un rumore che odiavo. I singhiozzi di Harry durante un pianto li odiavo con tutta me stessa. Ma in quel momento non lo abbracciai come sempre, no, la curiosità vinse su di me.

"Buonanotte piccola mia. Anche se magari questa è l'ultima notte che passiamo insieme. Sappi che ti amo."

Quelle parole? Non capivo niente. Cazzo stava succedendo? Oh Emily, basta pensarci, ora dormi. Così mi girai a pancia in giù e chiusi gli occhi, finché non sentì Harry stendersi vicino a me ed accarezzarmi dolcemente - come non aveva mai fatto - il braccio.
 

***


La notte passò. Fu lunga, piena di pensieri, insonne, ma, fortunatamente, passò. Quanto dormì? Massimo due ore, credo. Ogni volta che cercavo di chiudere occhio, le parole di Harry mi rimbombavano nella testa. Così mi giravo, lo guardavo e sorridevo. Aveva la bocca schiusa ed anche gli occhi. Un'espressione dolcissima, sembrava quella di un bambino. E poi i ricci...quei ricci che gli cadevano disordinati sulla fronte, ne vogliamo parlare? Aveva il respiro leggermente più forte ed il suo petto nudo faceva su e giù più velocemente del solito. Era agitato anche lui. Lo conoscevo abbastanza ed ero sicura che era così.

"Buongiorno piccola!"

Ero stesa sul fianco e la testa di Harry si posizionò nell'incavo del mio collo. Probabilmente si era accorto che ero sveglia dato che, quando mi muovevo, ero peggio di un elefante. Ed ora? Come comportarmi? Cosa fare? Chiedere spiegazioni o assecondarlo? Mentre che pensavo, era passato qualche secondo, e lui interruppe il silenzio.

"Hey piccola, so che odi parlare appena sveglia, ma almeno il buongiorno, dammelo."
"Buongiorno."

 

Dissi con la voce bassa, impastata dal sonno.

"Siamo fredde oggi."

Mi accarezzò il braccio sinistro.

"Eh già."

Mi limitai a rispondere in quel modo e poi mi alzai, andando verso l'armadietto che dividevo con lui.

"Ma quanto sei sexy con questo pigiama?"

Aveva capito che c'era qualcosa che non andava e, infatti, puntò sull'ironia, come per “sdrammatizzare”. Io, in risposta, sorrisi e mi abbassai il pantalone molto lentamente. Non volevo dargli soddisfazioni, per niente. E così, puntai sullo stuzzicarlo e lanciare frecciatine. Se voleva parlare, soprattutto dopo le parole della sera precedente, l'avrebbe dovuto fare lui.

"Ma forse sei più sexy così."

Si alzò anche lui dal letto e mi venne in contro.

"Si Harry, scusa un attimo che siamo quasi arrivati. Mi devo cambiare."

Gli chiusi la porta di un mini-bagno in faccia e presi dei vestiti adatti alla temperatura di Londra. Jeans, canotta bianca ed una camicetta con varie tonalità del rosso. Sotto abbinai le mie amatissime Converse bordeaux e come trucco misi solo del mascara ed un po' di contorno occhi, visto che la notte l'avevo passata sveglia, ed avevo delle occhiaie bruttissime.
Uscì dal bagno dopo una mezz'oretta e trovai Harry già vestito seduto sul letto, con il cellulare in mano.

"Amore, oggi stiamo insieme? A casa?"

Ero sul punto di dire "Si, amore mio". Ma l'orgoglio? Può essere un grandissimo difetto, ma a volte serve.

"No. Oggi voglio passare del tempo con dei vecchi amici."

Improvvisai, ma, effettivamente, non mi dispiaceva rivedere Jack e George, nonché vicini di casa di mia sorella e, un tempo, anche mia.

"Vecchi amici? E chi sarebbero questi?"

Gli sorrisi ed andai verso una specie di cucina. Già erano tutti in piedi, vestiti, ed avevano dei cornetti tra le mani. Ne presi uno anch'io, al cioccolato, poi scherzai e parlai un po' con tutti, finché non arrivò Harry.

"Amore, prima scherzavo. Puoi fare quello che vuoi. Anzi, penso proprio che ti accompagnerò io a casa di tua sorella."

Sensi di colpa, Styles? La curiosità mi divorava, ma dovevo resistere.

"No."

Mi fissò con un'espressione interrogativa.

"Mi faccio fermare con il pullman fuori lo Starbucks, mi passa a prendere mia sorella con la macchina ed andiamo a casa. Già mi sono messa d'accordo."
 

Bugia. Non era vero, non sapevo neanche se mia sorella era a casa, ma quella era la cosa migliore da fare. Poi a piedi ci avrei messo giusto 15 minuti, non mi sembrava neanche il caso di chiamarla. E l'idea di farle una sorpresa non mi sembrava male.

"Oh...ok. Vado ad avvisare che tu scendi tra un po', allora."

Mi fissò negli occhi, poi rivolse lo sguardo alle scarpe e si avviò verso il posto del guidatore. Passarono circa 10 minuti. Nel frattempo i ragazzi - come sempre - scherzavano tra loro, ma uno no. Uno era completamente assente e con lo sguardo preoccupato. Chi era quel qualcuno? Certo, Harry. Ma perché? Volevo delle spiegazioni, cazzo. Ma il mio carattere m'impediva di avvicinarsi. Chissà, magari una parte di me aveva già capito che era tutto perso...ed aveva paura di capire di più. Paura di andare oltre.

"Io allora scendo, ragazzi."

Annunciai, prendendo la valigia. Feci il giro di baci - sulla guancia, ovvio - e sorrisi ad ognuno.

"Oh, ci mancherai."

Louis finse un pianto.

"Louis, non preoccuparti. Sono la vostra stilista. Domani mi avrete di nuovo avanti ai coglioni."
 

Niall mimò un "Oh no!" scherzoso ed io gli diedi un colpetto dietro la schiena. Arrivai a Harry e lui mi strinse tra le sue braccia in un modo...unico. Non aveva mai fatto quel gesto. Di solito ci baciavamo con dolcezza o appassionatamente. Ci stringevamo nel letto e ci davamo piccoli abbracci, ma mai così. In quel momento era come se lui voleva dire "Resta qui con me!" e, senza accorgermene, il mio cuore iniziò a battere più velocemente. Gli rivolsi uno sguardo, sperando in un suo sorriso, quel sorriso che mi faceva capire "Hey, io sono qui con te. Va tutto bene." Ma niente. Anzi, al posto di quel sorriso, c'era una cattiva lacrima. Sembrava un addio, ma perché?

"Harry...cosa succede?"

Non finì neanche di rispondere che il pullman si fermò e, visto che era per strada, dovevo sbrigarmi a scendere. Lui si asciugò la lacrima e mi sorrise. Ma non era uno di quei suoi solito sorrisi sinceri. Per niente.

"Oh niente. Sappi solo che ti amo come non ho mai amato."

Sorrisi a quelle parole.

"Anch'io."
 

Mi lasciò un leggerissimo bacio a stampo sulla bocca e mi staccai da lui, dicendo uno "Ciao" generale. Poi scesi dal pullman e lo fissai mentre si allontanava. Cercai di non pensare a quello che era successo e m'infilai le cuffie nelle orecchie. Solitamente ascoltavo un po' di tutto, ma quel giorno avevo uno strano bisogno di ascoltare la voce di Harry, così misi il loro album. Little Things partì e la mia testa fu inondata di ricordi. Quel giorno, avanti lo specchio, in albergo. Era stata una scena dolcissima e ad ogni parola, mi venivano i brividi. Camminavo velocemente e dopo Over Again e Summer Love, arrivai avanti il bar della zia di una mia amica, Katy. Perché non salutare? Pensai tra me e me, così spensi la musica e mi diressi verso l'ingresso.

"Emily?!"

La solita voce squillante di Katy mi fece saltare e così mi girai. C'era la solita ragazzina bassa e bionda con quel mega-sorriso stampato sulle labbra.

"Quanto sei bella!"

Schiuse la bocca e mi venne incontro, abbracciandomi. Effettivamente anche lei si era fatta più carina, togliendo l'apparecchio per i denti. Non era una bellezza esagerata, ma era rara perché era diversa dal solito. Occhioni blu, labbra sottili e naso leggermente a patata. Era la ragazza con la faccia più simpatica di questo mondo. Sempre sorridente ed iperattiva.

"Tu sei cresciuta tantissimo! Sei così bella...e hai anche tolto l'apparecchio, che bello!"
 

Dissi una volta sciolto l'abbraccio. Lei mi fissava incantata. Effettivamente noi due eravamo cresciute insieme, anche se lei aveva due anni in meno a me, e non ci vedevamo da parecchi mesi. Restammo a parlare per un po', prendendo un caffè ed improvvisamente arrivò anche sua zia Linda: donna dai capelli lunghi biondi tinti - che racchiudeva sempre in uno chignon - magra e con una voce più squillante di quella della nipote. Mi venne incontro incredula e ci abbracciamo per un paio di minuti.

"Allora? Come va? Mi dispiace così tanto che ti sei lasciata con quel cantante. Sembrava dolce..."

Katy diede un calcio - che non passò inosservato ai miei occhi - alla zia.

"Cosa?"

Mi limitai a dire quella parole, ridendo nervosamente.

"Zia, se non lo sapeva? Devi chiudere la bocca ogni tanto."
"Non ci sto capendo niente! Spiegatemi qualcosa! Harry stamattina mi ha detto che mi amava e ieri sera..."

Mi bloccai, riflettendo alle parole di Harry della sera precedente. Loro sapevano qualcosa e dovevano dirmelo. Non mi ero neanche accorta che Katy si era alzata ed era tornata con una rivista in mano.

"Tieni Emily..."
 

Mi porse quel giornale rosso che aveva in mano e mi bastò vedere la copertina per iniziare a piangere. Gli occhi si fecero pieni d'acqua, ma non riuscivo a farla uscire, le trattenevo dentro. Dovevo essere forte.
Taylor e Harry. Lui aveva le braccia poggiate ad una ringhiera del l'albergo e lei lo abbracciava, lasciandogli un bacio al l'angolo della bocca. La foto era fatta benissimo per essere una cosa dei paparazzi, ma non ci diedi peso. Non salutai neanche, presi la rivista, la misi nella borsa e corsi fuori dal bar. Non avevo una meta, volevo solo sedermi da qualche parte e riflettere. Dopo un po', le mie gambe non ce la fecero più ed iniziai a camminare. Non piangevo, ero semplicemente scioccata. Vidi in lontananza un parco, quello in cui giocavo sempre da bambina, e mi ci precipitai dentro. Il mio albero, quanto mi era mancato. Lì sotto c'era tutta la mia vita. Era sotterrato il bracciale che mi regalò mia madre prima di morire, era il luogo del mio primo bacio, il luogo dove piangevo, ridevo o mi stavo semplicemente zitta, riflettendo.

"Perché mi hai fatto questo, Harry?"
 

Dissi con la voce spezzata dalle lacrime, sedendomi per terra. Si, ero ceduta. Il mio cuore era in mille pezzi. Non mi sentivo così male da quando mia madre morì, forse. Può sembrare esagerato, è vero, ma con Harry avevo trovato la felicità dopo alcuni anni. Presi il giornale e lessi l'articolo “Ed ora? La stilista cosa dirà?”. Eh, cosa dovevo dire? Che ero delusa, triste, afflitta, distrutta e quant'altro, noh?! Non esitai ad aprire la rivista ed inizia a leggere quell'articolo. Si, ero masochista al massimo, ma avevo bisogno di capire di più. Anche se, dopo aver guardato quella foto, non c'era molto da capire. Dopo cinque minuti la pagina divenne quasi invisibile, visto che la inzuppai di lacrime, e così decisi di chiudere tutto. Gettai il giornale in un cestino vicino e mi buttai di nuovo a terra all'albero.

"Mamma, io amavo Harry. Io lo amo ancora. Lui è la cosa più bella che mi è capitata. Io come faccio a stare senza di lui? Chi mi farà sentire bella? Per chi sarò importante? Chi mi farà sentire amata almeno la metà di quello che faceva lui? Io per Harry darei la vita. Non voglio perderlo come ho perso te. Io non riesco ad andare avanti, mamma. Aiutami tu, ti prego. Non mi sentivo così dalla tua morte. E se morissi anch'io? Magari poi staremo insieme per tutta la vita, non credi? Con Harry ero rinata, ma lui è andato via. Mia sorella ha una sua vita. Mio padre, se proprio devo chiamarlo così, mi odia e ha una nuova famiglia. Chi mi è rimasto? Gli amici vanno e vengono a cazzi loro. Devo solo trovare un modo per raggiungerti il più presto possibile."
 

Quando mi sentivo male, parlavo sempre con l'albero, che interpretavo come mia madre. Era l'unico ad esserci sempre per me. Conosceva qualsiasi sfumatura di me e della mia vita. Mi faceva bene parlare con lui, mi sfogavo come non facevo con nessuno. Una volta più tranquilla, presi il telefono con le mani che mi tremavano. Menzioni su Twitter, telefonate da Katy e...messaggio da Harry. Twitter non lo calcolai minimamente, visto che la prima cosa che notai fu “Quanto aspettavo questo giorno! Finalmente ti ha tradita!” da una bimbetta arrapata che si chiamava "Harry69Styles". Katy l'avrei chiamata una volta a casa. Quindi aprì il messaggio di Harry.

Harry: "Non voglio neanche immaginare ora in che condizioni stai, ma giuro che c'è una spiegazione. A domani e sappi che ti amo più di tutto, piccola MIA."

Ma chi voleva prendere per culo? Ridicolo, stronzo ed è meglio che non continuo. Al solo leggere il “Ti amo” proprio vicino al suo nome, gli occhi mi pizzicarono, di nuovo. Cosa fare? Orgoglio, vattene a fanculo.

Me: "Con te avevo trovato la felicità, ma non hai fatto altro che ferirmi ancora di più. Grazie Harry, ti amo anch'io, purtroppo."

“Gli insulti?” vi chiederete. Avevo messo l'orgoglio da parte, ma le soddisfazioni non sapevo darle. Spensi il cellulare, misi tutto a posto e mi stesi sotto l'albero, iniziando a ricordare tutti i nostri momenti. E per tutti, dico dal primo all'ultimo. Proprio tutti. Li conoscevo tutti a memoria, non mi sfuggiva niente di quei sei bellissimi mesi, proprio niente.


Spazio autrice:
Ragazze, scusatemi. Lo so, ho messo il continuo dopo più di 10 giorni, lo so che mi state odiando. Scusatemi ancora, ma ho avuto vari problemi (braccio ingessato, caldo, tristezza...). Ma comunque ho cercato di farmi perdonare facendo questo più lungo del solito, credo. Ci sono riuscita? Ahww, spero di si. Martedì toglierò il gesso, quindi in settimana metto già il continuo. Sia di questo che dell'altra FF (I'll Be Your Force).
Bene, detto questo...che altro dire? Ah si, cosa ve ne pare del capitolo? Per ben 6 capitoli tra i due è andato tutto fin troppo bene, e qui la storia ha preso una svolta. Poi Emily in che brutto modo ha scoperto tutto, vero? Beh, se avete domande, consigli e cose varie, ditemi tutto in una recensione. Grazie, sapete quanto le amo cjhijecokf.
E' un capitolo molto "triste", lo so, ma ora che Emily dovrà andare a lavorare dai ragazzi, cosa succederà? Già ho parecchie idee che mi girano per la testa.
Poi, avendo la lacrima facile, quando ho scritto alcune cosa...boh, mi sono emozionata. Spero davvero che riesca a farvi provare qualche emozione, a farvi immedesimare nel personaggio.
La foto la trovo bellissima e ho immaginato Harry con quell'espressione quando Emily gli dice di non voler stare con lui il pomeriggio. Eh già, entrambi avevano proprio trovato l'amore.
Ringrazio tutti quelli che mi stanno seguendo, siete fantastici cfirgjh e vi mando un bacio.
A presto,
@harryes_juliet.

  
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