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Autore: _Terens    09/08/2013    15 recensioni
Ester è un angelo caduto che vive ormai nel regno degli Inferi.
In passato era un angelo della Prima Sfera a cui era stato assegnato un compito da portare a termine: legare un umano al Paradiso.
Contro ogni previsione si innamorò di lui, perdendo in questo modo le ali.
Ester si ritrovò poi all'Inferno, dove promise fedeltà eterna a Lucifero, il primo angelo caduto.
Sono passati sei anni da quando Ester ha perso le ali, e ora ne ha già altre, nere e grandiose.
Ma deve dimostrare la sua completa devozione al regno degli Inferi. Dovrà legare un'anima all'Inferno, per dimostrare che è degna delle ali nere, ma non può permettersi errori, perché, si sa, lì non esistono le seconde possibilità.
E se Ester non fosse sola?
Se ci fosse qualcun altro che sta cercando l'anima che lei deve trovare?
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il bacio proibito'
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Prologo
~*~
La caduta

Sei anni prima

Mi piaceva così tanto guardarlo. Era così bello, con quei capelli color cenere perennamente scompigliati e quegli occhi color nocciola sempre amichevoli e dolci.
Ovviamente però non mi era permesso toccarlo. Guardare ma non toccare. Sospirai, dovevo resistere.
Distolse lo sguardo dal libro e si rivolse a me con un sorriso, capace di farmi sciogliere -Hai capito il passaggio?-
Mi diedi mentalmente della stupida, se ero lì c'era un motivo, e di certo per l'amore non c'era spazio.
-Sì, sì. Sei un insegnante perfetto.- ed era vero, lo pensavo veramente. Non gli avrei potuto mentire... gli angeli devono dire sempre la verità.
Chris mi sorrise un'altra volta facendo accelerare ancor di più il battito del mio cuore. 
Lui era seduto sulla sedia accanto la mia. Mi scostò una ciocca ribelle dal mio viso e guardandomi negli occhi mi disse -Così sei molto più bella...-
Chris si avvicinò sempre di più continuando a guardarmi negli occhi. Ormai le nostre labbra si stavano sfiorando e per un attimo pensai davvero di lasciarmi andare, ma poi la coscienza prese il sopravvento su di me.
Dovevo mettere fine a questa storia una volta per tutte. Il mio compito era quello di legare la sua anima al Paradiso, non innamorarmene.
Quando mi era stata affidata quella missione, non avrei mai immaginato che sarebbe successo. Però era così, mi ero innamorata di un umano. E non di un umano qualsiasi.
Ma proprio l'umano la cui anima avrei dovuto condurre alla via della salvezza e della beatificazione.
In fondo questa era soltanto l'ennesima missione che mi era stata assegnata. L'ennesima anima da legare.
Non avevo mai fallito durante i secoli che avevo vissuto.
 Lui si era sempre fidato di me. Ero sempre stata un'angelo piuttosto promettente.
E non potevo permettermi di fallire.
 Lui sarebbe rimasto deluso.
Scossa da tutti quei pensieri mi alzai di scatto, facendo cadere la sedia, presi la mia borsa e mi diressi verso la porta.
Sentii subito dei passi dietro di me, e poco dopo mi ritrovai davanti, che mi aveva fermato con un braccio facendomi voltare verso di lui, a fissare quei meravigliosi occhi nocciola. 
Notai che si poteva scorgere anche una sfumatura di verde, proprio intorno alla pupilla.
-Dove vai?- mi chiese senza distogliere lo sguardo.
-Non mi sento molto bene.- ed era la verità. Ogni volta che stavo con lui provavo mille emozioni diverse, e ciò non si poteva considerare un bene, non per me, non per un angelo della Prima Sfera. Pensai a cosa sarebbe accaduto se i miei superiori sarebbero venuti a saperli.
Era inaudito che un angelo provasse sentimenti d'amore verso un umano. Gli angeli erano considerate creature superiori, nessuno sarebbe mai potuto essere alla loro altezza.
E sentire di un angelo di rango così elevato, che si innamorasse dell'umano che gli era stato destinato... be', era inaccettabile.
-Devo andare.- sì dovevo proprio andare anche se non volevo, altrimenti sarebbe andata a finire male.
-Resta.- una parola che veniva fuori quasi come una supplica, che per un momento pensai davvero di restare.
-Devo andare.- replicai impassibile come poco prima.
-Cosa devo fare per farti restare?- mi chiese con voce implorante.
-Assolutamente niente, non mi sento bene e devo tornare a casa in modo da riposarmi.-
Lui, in canto suo, non demordeva affatto -Fino a poco fa stavi benissimo, non capisco cosa ti sia successo. Non vuoi stare qui con me? Hai altro di meglio da fare?-
Lui non sapeva minimamente quanto sarei voluta restare con lui, in tutti i sensi.
Negli ultimi mesi in cui avevo imparato a conoscerlo davvero, avevo scoperto che persona meravigliosa era. Senza neanche accorgermene mi ero avvicinata sempre di più a lui, dimenticandomi spesso della mia missione, e affeziondami a lui molto più del dovuto. Tutto ciò fino ad innamorarmene.
-No. In realtà non ho altro di meglio da fare.-
-E allora resta.- mi disse in un sussurro, rendendo la sua voce ancora più intensa del solito.
Scossi la testa. Non poteva convincermi. -No.- sussurrai.
-Perché?-
-Ci deve essere per forza una spiegazione?-
Mi si avvicinò ancora di più e mi disse con dolcezza -Non dovevo avvicinarmi, vero? Ho rovinato tutto-
-No, non è colpa tua.- ed anche questa era la verità, lui non c'entrava assolutamente nulla in questa storia, ero io che non dovevo farmi coinvolgere. Se solo avesse saputo...
-E' che non riuscivo più a resisterti.- non riuscii a credere a quello che aveva appena detto però era così.
Non dissi nulla, perchè non sapevo che dire.
Chris alzò di nuovo lo sguardo verso me e disse -E' che io...-
Ti prego non dirlo. Non dirlo. Pensavo tra me e me. Avrebbe reso tutto più difficile.
Ma non c'era bisogno di parole per capire il suo sguardo. 
Esitò per qualche istante ma poi affermò con sicurezza -Io ti amo.-
Eppure sentirselo dire ebbe tutto un altro effetto. Avevo passato un'eternità con gli umani. Ma in tutto quel tempo, non avevo mai capitolo il significato di quelle parole, che si ripetevano tanto spesso. Solo quando conobbi Chris imparai il vero significato della parola 'amore', e quel sentimento mi avrebbe portato alla rovina.
'Io ti amo'
Tre semplici parole. Tre dannate parole. Sette lettere. Come potevano essere quelle parole tanto sbagliate? 
Eppure, per una volta decisi di seguire il mio cuore. Non pensai alle conseguenze che avrebbe avuto il mio gesto, agii di impulso e annullai una volta per tutte la distanza fra noi, premendo le mie labbra contro le sue.
All'inizio parve disorientato dal mio gesto, ma poi rispondette anche lui al bacio.
Lui mi amava. Me lo aveva detto. Io lo amavo.
Mi chiedevo come l'amore potesse essere sbagliato... era così ingiusto. Stavo sbagliando tutto e ne avrei pagato le conseguenze, ma quello era decisamente lo sbaglio migliore che potessi fare.
Quel bacio era unico.
Era un bacio che sapeva di disperazione, un bacio sbagliato, di cui nessuno dei due poteva fare a meno.
Quel bacio racchiudeva tutte le parole non dette, tutti i sentimenti contrastanti.
Era un bacio d'addio, per un amore che non sarebbe mai sbocciato.
Mi staccai lentamente da lui, continuando a tenere le mie labbra molto vicine alle sua. Aveva il fiato corto e un sorriso spontaneo mi uscii sulle labbra.
Gli misi una mano nel petto, proprio all'altezza del cuore, e lo sentii battere forte.
Lui trattenne il respiro e intrecciò le sue dita con le mie -Senti come batte. E' per te.-
Chiusi gli occhi cercando di godermi quel momento con lui, perché sapevo che sarebbe stato l'ultimo. Una lacrima mi scese sul viso e non feci nulla per fermarla.
-Anche io ti amo...- sussurrai senza guardarlo negli occhi, non ce l'avrei fatta a sostenere il suo sguardo. 
Chris mi accarezzò delicatamente il viso, guardandomi malinconico. -C'è un ma, vero?- 
Alzò lo sguardo implorante, come per supplicarmi che non fosse vero.
Io poggiai delicatamente le mie labbra sulle sua, in un ultimo dolce contatto. Un dolce bacio, rigato dalle mie lacrime.
-Addio.- sussurrai ancora tra le sue labbra.
Non gli diedi neanche il tempo di dire niente che uscii finalmente da casa sua. 
Presi la mia auto e mi diressi a tutta velocità verso il mio appartemento.
Arrivai in cinque minuti e subito mi catapultai dentro. Mi accasciai a terra davanti il portone.
Continuavo a piangere, non volevo fermarmi. Non ci sarebbe mai potuta essere una storia tra noi. Lo dovevo accettare.
Io ero un'angelo. Ed essendo un angelo non potevo innamorarmi. Era proibito. E come se non fosse bastato avevo rivelato i miei sentimenti. Se prima potevo sperare ancora in una seconda possibilità, dopo la rivelazione del mio amore neanche quella mi sarebbe stata concessa.
Ma ormai era troppo tardi, ne avrei pagato le conseguenze. Era giusto così in fondo.
Nel mio appartamento apparve una luce bianca quasi accecante. Mi alzai in piedi di scatto e capii subito cosa stavo succedendo.
Angeli, ma non angeli qualsiasi. Angeli vendicatori. Erano più belli che mai, ma molti vengono ingannati dal loro aspetto.
Belli quanto letali, se non di più.
Erano creature che servivano da equilibrio. Non erano benevole, tutt'altro... ma prestavano comunque servizio a Lui.
Si occupavano di mantenere l'equilibrio tra le due parti, ed erano loro che si occupavano della caduta degli angeli.
Subito dalla mia bocca uscì un urlo straziante per il dolore. Mi stavano portando via le ali.
Continuai ad urlare con tutta la forza che avevo nel petto, finchè la luce accecante sparì e mi ritrovai distesa sanguinante sul pavimento di casa mia. 
Ma non era il sangue argenteo di un angelo.
Macchie rosse rigavano il pavimento. Il mio sangue era diventato rosso.
Ormai non ero più un angelo...
Non avevo neanche più forza di urlare, anche se avrei voluto. Alla fine cedetti e chiusi anche gli occhi.

~*~

Appena riaprii gli occhi fui immediatamente colpita da un forte odore nausente. Non riuscii a capire di cosa si trattasse, ma poi un brivido mi colse la schiena, insieme a una nuova consapevolezza. 
Mi trovavo all'Inferno. 
E mi sembrava anche abbastanza prevedibile visto che ormai ero un'angelo caduto.
Mi guardai intorno, ancora stordita per la perdita delle mie ali. 
Dopo un po' sentii una voce calda e onnipotente -Ester, benvenuta all'Inferno.-
Lucifero, sì, doveva essere sicuramente lui.
Fui colta da dei brividi non appena sentii la sua voce. Quando era ancora un angelo, io non ero ancora stata creata.
La sua storia era leggenda. Lucifero. 
L'angelo più bello e luminoso di tutti, non per questo il suo significato letterale è 'pieno di luce'.
Il primo angelo caduto.
-Ester, ora tu sei un'angelo caduto. E hai due possibilità avanti. Puoi vivere la vita terrena, dicendo per sempre addio ai tuoi poteri e quindi avere una vita da umana, oppure puoi passare l'eternità qui all'Inferno, con me come re.- all'ultima parola rabbrividii.
Pensai a come sarebbe stata a una vita d'umana, forse era la cosa migliore da fare. Avrei potuto provare dei sentimenti, senza che risultassero sbagliati.
Avrei potuto restare con Chris.
Scossi la testa amareggiata quando realizzai che non sarebbe possibile, neanche se fossi un'umana.
Quando un angelo cadeva, e decideva di restare sulla Terra, doveva ricominciare tutto capo. Non poteva interferire con delle persone incontrate nel corso degli anni.
-Pensaci bene, qui all'Inferno, avrai la possibilità di mantenere e far crescerei tuoi poteri. Sarai più forte. Ti temeranno. Potrai vendicarti su chi ti ha fatto del male. Su chiunque. Non sprecare quest'opportunità e unisciti a noi. Non te ne pentirai.-
Pensai all'opportunità che mi stava offrendo Lucifero. Un percorso di rabbia e di vendetta.
Sarebbe stato bello potermi vendicare sugli angeli. Perché erano loro che mi avevano inflitto quella pena.
Quindi completamente accecata dall'odio e stregata dalla sua voce dissi quelle parole quasi a macchinetta -Resterò qui. E' la cosa migliore, quindi ti giuro lealtà eterna Lucifero.-
E dopo aver pronunciato quelle parole mi ero praticamente scavata la fossa da sola. Ormai ero dannata.






Angolo dell'autrice:
Ok, per me è già tanto se siete arrivati fin qui a leggere. Quindi grazie davvero.
Volevo dedicare il prologo a Anny, Chiara, Vale, Vivi e Ila, senza le quali non avrei mai pubblicato questa storia.
Grazie tante ragazze per avermi dato il sostegno che mi serviva!
Ho scritto questo prologo quasi un anno fa, ormai, mi pare verso settembre, ma non ero sicura di voler pubblicare questa storia.
Ma alla fine eccomi qui. E' la mia prima storia in questa sezione, e non so bene cosa ne uscirà fuori, anche se ho molte idee.
Se avrà successo ho già in mente un seguito.
Riguardo l'idea di legare le anime al paradiso/inferno, non è mia, ma mi sono ispirata a un libro. Ci tenevo a farvelo sapere.
Comunque se andrà tutto bene, il primo capitolo sarà pronto molto presto.
Passando al prologo, vi è piaciuto? Non è molto lungo, lo so, ma i capitoli normali lo saranno (almeno spero)
Sul serio, grazie ancora se siete arrivati fin qui a leggere. Se vi va recensite, mi farebbe molto piacere.
E non mollate questa storia al prologo per favore. Ok, io credo di aver detto tutto. Quindi ci sentiamo al prossimo capitolo se tutto va bene...
Un bacione <3
P.S: Nel prossimo capitolo inserirò anche il banner che ho creato per questa storia.

 
 
  
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