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Autore: soontobebritish    09/08/2013    5 recensioni
La diciottenne Charlotte McDermott sta andando a Londra per frequentare l'università dei suoi sogni. Con la fortuna dalla sua parte, sull' aereo, si siede vicino ad un adorabile ragazzo inglese. Il suo nome? Liam Payne. E apparentemente è famoso...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE!!! LA STORIA NON è MIA MA UNA TRADUZIONE DELL’ ORIGINALE.

Autrice: soontobebritish

Permesso dell’ autrice: http://i44.tinypic.com/6s6i2r.jpg
 
 
 
 
CAPITOLO  1

Charlotte’s  POV

Omaha,  Nebraska.  Potrebbe vincere un premio come “posto più noioso al mondo”. La città con cinquecentomila abitanti è soprannominata “ il cuore d’America”, ma per me, è una noia mortale.

Non è che io odi la mia città natale. Me la sono fatta bastare per tutti i miei diciott’ anni, ma quando i miei genitori mi dissero che avrebbero pagato per farmi studiare in Inghilterra, ho subito accettato l’offerta.

Il mio nome è Charlotte McDermott e sto cappando dagli Stati Uniti.

Era Martedì mattina quando la  sveglia disturbò il mio sonno. Sbadigliando, colpii il bottone di spegnimento e andai in bagno. Dopo aver piastrato i miei capelli biondo sporco, presi i miei pantaloncini di jeans preferiti, una cintura e una canotta argento, che coprii con una maglietta bianca con un cuore nero sopra. Mi misi le mie infradito, e dopo essermi truccata leggermente, chiuso il mio beautycase, preso la mia borsa e la mia valigia, mi
diressi in cucina.

Erano le sette di mattina, la cucina di casa mia stava già vibrando di eccitazione. Le mie due sorelle più piccole stavano rincorrendo il mio fratellino, intorno al tavolo. Sul divano c’erano le mie due migliori amiche, Meghan e Sophia, che si alzarono per abbracciarmi appena mi videro entrare nella stanza. Dopo una meravigliosa colazione a base di Waffle, la mia famiglia andò in aeroporto con la loro macchina, mentre io e le mie amiche ci andammo con l’auto di Sophia.

All’ aeroporto di Omaha, prima di fare i controlli, affrontai il mio destino. Abbracciai i miei fratelli e gli dissi di comportarsi bene con la mamma. Quest’ultima mi abbracciò stretta e mi baciò. Dopo un lungo discorso di venti minuti sulla sicurezza e sul fare le scelte giuste, mio padre mi prese da parte e mi disse di divertirmi… ma non troppo. Ma di divertirmi. Poi, i miei si spostarono, lasciandomi salutare le mie amiche. Tra le lacrime, realizzai che non sarebbe stato facile trasferirmi a Londra. Avrei dovuto cominciare tutto da capo. Solo poche settimane prima avevo rotto con il mio ragazzo dopo un anno e mezzo. Ora stavo perdendo, beh non perdendo veramente, le mie due migliori amiche.

“Divertiti! Chiamami tutti i giorni!” Meghan mi abbracciò stretta. “Hey, magari sei fortunata e capiti vicina ad un figo inglese sull’aereo.”

Risi, “Meg, quando mai la fortuna è stata a mio favore?”

Rise a sua volta. “Stai realizzando il tuo sogno. La fortuna è stata a tuo favore dal momento in cui i tuoi ti hanno dato il permesso di trasferirti a Londra.”

Sorrisi grata per il suo ottimismo.

Sophia seguì l’esempio della prima e mi abbracciò, “Divertiti e portami a casa un bel ragazzo inglese. È tutto quello che voglio per Natale!”

Ricambiando il suo abbraccio, risi sulla sua spalla, provando a dimenticare che stavo partendo. “Non dirò a Jack quello che hai appena detto.”

Lei ammiccò. Sapevamo entrambe che il suo ragazzo non avrebbe fatto niente se non roteare gli occhi, di fronte all’ossessione di Sophie per gli accenti stranieri.

Li salutai un’ultima volta e prima che potessi battere ciglio, erano già scomparsi dietro la marea di gente.

Il volo per Chicago passò  velocemente. Però per colpa di problemi tecnici, l’aereo per New York era leggermente in ritardo. Sapevo che sarebbe stato difficile arrivare in tempo per prendere l’aereo per Londra ma non avevo nessuna intenzione di perderlo. Il volo partì da Chicago con quarantacinque minuti di ritardo. Arrivai a NYC all’ 1:45, che era esattamente quando il volo per Londra sarebbe partito. Fortunatamente, le hostess avevano chiamato gli assistenti del mio volo successivo per avvisare che stavo arrivando. Mi fecero uscire dall’aereo per prima e mi dissero che avrebbero portato loro le mie valige, che erano in stiva, al gate giusto. Corsi attraverso l’enorme aeroporto. Mentre correvo, notai un grande gruppo di persone con macchine fotografiche, che stavano andando via. Ci misi un po’ a realizzare che quelli fossero paparazzi.

Forte. Pensai. Non ci sono mai paparazzi a Omaha.

Quando raggiunsi il mio gate, l’area era completamente deserta, eccetto per la ragazza al banco del check in. Sorrise vedendomi arrivare.

“Charlotte McDermott?” chiese.

“Si” ansimai, a causa della lunga corsa.

“Biglietto?”

Le diedi il mio biglietto che, visto che era un regalo per la partenza, era in prima classe.

“Mi segua, per favore” mi condusse alla prima classe. Gli assistenti di volo chiusero le porte dell’aereo proprio dietro di me.

Mi feci strada nel corridoio, ammirando la prima classe. C’erano due comodi sedili reclinabili per ogni fila.

Trovai il mio posto, solo che c’era un ragazzo che lo stava occupando, stava ridendo con il ragazzo di fianco a lui. Tossii per attirare la loro attenzione, “Ehm, scusi, è questo il posto 12B?” chiesi.

“Oh si” mi rispose il ragazzo dai capelli biondi  con dei fantastici occhi azzurri. Il suo accento era diverso, non era inglese. Non sapevo quale fosse. “Questo è il tuo posto? Non è il mio. Stavo solo parlando con il mio amico. Io sono una fila avanti.”

“Si, questo è il mio posto…credo. Mi dispiace di avervi interrotto.” Mormorai, sorridendo.

“Oh, non ti preoccupare.”  Mi sorrise mentre mi lasciava il mio posto. “Hai bisogno di una mano con quella? Ti posso aiutare a metterla al suo posto?” chiese indicando la mia valigia.

“Oh,  certo, grazie!”

Perché i ragazzi di altri paesi sono sempre così gentili mentre quelli americani fanno schifo?  Sorrisi al mio pensiero, me ne stavo andando.

“Mi dispiace per prima” una voce mi distrasse dai miei pensieri, mentre mi stavo sedendo. Mi ero completamente dimenticata del ragazzo di fianco a me.

Mi girai e gli sorrisi educatamente “Non ti preoccupare.”

Il ragazzo aveva i capelli ricci biondo cenere e profondi occhi marroni. Il suo sorriso gli illuminava il volto. “Sono Liam” disse, rivelando il suo accento inglese.

“Charlotte” sorrisi, stringendomi la mano.

In quel momento la voce degli assistenti di volo ci informò che era ora di spegnere tutti gli apparecchi elettronici. Velocemente presi il mio telefono e mandai un messaggio a Meg e Sophia. “primi cinque minuti sull’aereo per Londra, ovvero parlare con un adorabile ragazzo e sedermi accanto ad un altro. Tutti e due hanno un accento straniero. Punto per me.” Poi spensi  l’iphone e lo misi nella borsa.

“Qui è il capitano che vi parla” una voce rimbombò in tutto l’aereo. “ siamo pronti per il decollo. Tornate ai vostri posti, rilassatevi e presentatevi al vostro vicino. Siete intrappolati vicino a loro per la durata di sei ore e cinquanta minuti.”

Le risate dei passeggeri vibrarono nell’aereo. Sette ore vicino al ragazzo inglese.

Magari la fortuna era dalla mia parte dopotutto.
 
 

DAN DAN DAAAAAAAN
Come ho detto prima, all’inizio, la storia è una traduzione. È la mia prima traduzione quindi mi scuso se ci sono eventuali errori. Che ve ne pare come primo capitolo? Allora, la nostra Charlotte vuole andare in Inghilterra. Come biasimarla. Certo, anche l’America è forte però il Regno Unito ha il suo fascino… Con la solita fortuna da fanfiction, sull’aereo, si ritrova di fianco Liam… a questo punto mi viene da chiedermi dove sono io quando gli One Direction prendono l’aereo. OK che magari prendono un aereo privato ma… oh, chissene importa, sono talmente sfigata che se mai dovessero prendere un aereo normale, non mi ritroverei sicuramente vicino a loro. Ah, poi c’è anche un biondino… chissà chi è… io di certo non lo so… Fatemi sapere che cosa ne pensate e per quanto riguarda il prossimo capitolo, penso di postarlo tra una settimana esatta.
CIAOOOO

  
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