Allie
si sistemò meglio gli occhiali sul naso prima di uscire dalla classe, era
venerdì e non vedeva l’ora che quella giornata finisse per andare in
biblioteca, adorava leggere ma il venerdì era il suo giorno preferito per
andare in biblioteca perché ci sarebbe stato anche Harry, certo lei non si
sarebbe mai sognata di parlare con lui e di certo non l’avrebbe mai notata; ma
lei puntualmente ogni venerdì era lì, si sedeva sempre nello stesso posto ad
osservare il ragazzo riccio con gli occhi verdi che se ne stava seduto vicino
la finestra a studiare.
Harry era il ragazzo più bello che Allie avesse mai
visto, aveva occhi verde smeraldo, capelli ricci e castani, era alto, magro e
muscoloso al punto giusto, il suo corpo era ricoperto di tatuaggi; era nella
squadra di calcio della scuola, abitavano vicini, in realtà abitava due case
più in là della sua, ma lui non l’aveva mai notata, come poteva notarla? Lei
era semplice, era studiosa, era anonima, aveva capelli castani non troppo
lunghi e mossi, occhi azzurri e grossi occhiali sul naso, non era
eccessivamente magra ma nemmeno eccessivamente grassa, non si trovava a disagio
con il suo corpo, anzi le piaceva, ma non era tra le più popolari a scuola e
non le dava fastidio perché preferiva di gran lunga starsene da sola a leggere
un libro piuttosto che andare a qualche stupida festa.
Appena la campanella dell’ultima ora suonò, si mosse velocemente attraverso la
massa di studenti che si accingeva ad uscire da scuola, arrivò al suo
armadietto dove sistemò le sue cose e poi sparì fuori da scuola per raggiungere
velocemente la sua meta, Harry arrivava lì circa verso le 4.30 quindi doveva
fare veloce per arrivare prima di lui.
Harry quel giorno non voleva rimanere a scuola un minuto di più, aveva litigato
con Louis e non aveva voglia di starlo ad ascoltare anche dopo le lezioni, così
velocemente prese le sue cose e uscì da scuola per andare in biblioteca.
Lo faceva sempre il venerdì, sapeva che durante il weekend avrebbe avuto da
fare per aiutare sua madre in casa, così il venerdì andava in biblioteca a
studiare.
Arrivò prima del solito, entrò nell’edificio e salutò cordialmente la vecchia
bibliotecaria “Salve signora Davis” l’anziana
signora alzò i suoi occhi grigi sul ragazzo “Oh ciao Harry, oggi sei in anticipo” Harry sorrise “Avevo fretta di uscire da scuola. Senta il
mio solito tavolo è libero?” la signora Davis allungò lo sguardo verso
l’interno della biblioteca per poi rivolgersi di nuovo al ragazzo “Si, è libero, vai pure tesoro” Harry
annuì e si diresse verso il suo tavolo sedendosi e tirando fuori i libri; alzò
lo sguardo verso il tavolo di fronte al suo e lo trovò vuoto: lei non era ancora lì.
Allie
salì di corsa le scale della biblioteca, erano le 4.25, aveva ancora cinque
minuti prima che Harry arrivasse, si precipitò all’interno e con il fiatone si
diresse al bancone “Ciao Allie, oggi di corsa?” le chiese divertita la signora
Davis, lei annuì debolmente “Il mio
tavolo è libero signora Davis?” la bibliotecaria annuì “Si, ma mi sento in dovere di informarti che Harry è già arrivato”
la ragazza strabuzzò gli occhi, come poteva essere già arrivato? È vero, lui
aveva la macchina ma di solito si fermava sempre a scuola dopo la fine delle
lezioni “Da quanto è qui?” la
signora Davis sorrise, sapeva che Allie andava lì solo
per vedere Harry, e sapeva anche che Harry si era accorto di quella misteriosa
ragazza che era lì tutti i venerdì nel tavolo di fronte al suo “Una
decina di minuti, Allie perché non prendi
coraggio e vai a parlargli? Sei una ragazza così carina, Harry è un ragazzo
dolce, nonostante la sua reputazione, dovresti provarci” cercò di
consigliare alla ragazza, ma Allie scosse la testa e
si diresse al suo tavolo senza spiccicare parola.
Appena si sedette lanciò uno sguardo veloce su Harry e lo vide concentrato su
degli esercizi di matematica, così prese il suo libro e cominciò a leggere.
Harry continuava a fissare il suo
quaderno cercando di capire qualcosa ma era peggio dell’arabo per lui, non era
mai stato bravo in matematica e per di più quell’argomento era parecchio
difficile.
Sbuffò sonoramente e alzò lo sguardo, la vide lì intenta a leggere il suo libro
mentre si arricciava una ciocca di capelli intorno al dito,lo faceva sempre
quando leggeva; quella ragazza aveva attirato la sua attenzione già da tempo,
era lì tutti i venerdì, come lui, si sistemava al tavolo di fronte e leggeva
tutto il tempo, senza mai staccare gli occhi dal libro; l’aveva vista anche a
scuola così aveva chiesto in giro informazioni ma nessuno la conosceva, quando
chiese alla signora Davis chi fosse lei gli aveva semplicemente risposto: “Si chiama Allie,
Allie Stewart, abita nella casa rosa in fondo al
viale” quando la vecchia signora gli disse queste cose lui rimase colpito,
abitavano anche vicini e lui non l’aveva mai notata.
La trovava bellissima, con quelle sue guance sempre un po’ rosse, i suoi occhi
azzurri nascosti dietro a quegli occhiali spessi, la sua riservatezza; era
diversa dalle altre e lo poteva dire senza nemmeno conoscerla.
Decise che quella situazione doveva cambiare e così si alzò e prima ancora che
potesse pensare a qualcosa si trovò di fronte a lei.
Allie
si accorse di una figura di fronte a lei che non accennava a muoversi e così
incuriosita alzò lo sguardo e si trovò Harry davanti a lei che le sorrideva
mettendo in mostra le sue fossette “Hai
bisogno di qualcosa?” chiese timidamente, Harry si passò una mano tra i
capelli “Ecco, sto cercando di fare
matematica ma sono una frana, mi chiedevo se tu potessi aiutarmi, non voglio
disturbarti eh se non vuoi non importa” rispose lui, ma cosa stava facendo?
Adesso andava anche ad importunare le ragazze in biblioteca? Non gli bastava
flirtare con tutte quelle oche della scuola? Fece per andarsene ma la sua voce
lo bloccò “Hey
non mi hai disturbata, sono brava in matematica, posso darti una mano” rispose
Allie sorridendo, lo vide avvicinarsi a lei e
sistemarsi nella sedia accanto sistemando i libri e i quaderni sul tavolo.
Passarono l’ora successiva a fare
esercizi su esercizi, certamente era molto più interessante fare matematica con
quella compagnia.
Quando si accorsero dell’ora Harry chiuse i libri e sfoderò uno dei suoi
migliori sorrisi “Devo scappare, ho
promesso a mia madre che l’avrei aiutata con la cena” Allie
sorrise di rimando “D’accordo, anche io
devo andare a casa comunque” disse abbassando gli occhi “Ti accompagno, dove abiti?” chiese lui
facendo finta di non sapere dove abitasse anche se da quando l’aveva scoperto
non faceva altro che fissare quella casa “In
fondo al viale, nella casa rosa” “Oh, abitiamo vicini, sarà un piacere”.
Fecero tutto il viaggio in
macchina in silenzio, anche se in realtà il viaggio era molto breve dato che si
trattava solo di attraversare un viale, quando si trovarono davanti a casa di Allie, Harry fermò la macchina “Beh, è stato un piacere conoscerti, e grazie per l’aiuto” Allie alzò le spalle “Figurati,
anzi grazie a te per il passaggio” Harry sorrise “Ci vediamo venerdì Allie?” Allie sgranò gli occhi, come diamine faceva a sapere il suo
nome? Lei non gliel’aveva mai detto “Ci
vediamo venerdì Harry” rispose lei sorridendo, scese dalla macchina e corse
in casa.
Da quel giorno tutti i venerdì Harry ed Allie si
incontrarono in biblioteca per studiare insieme sotto lo sguardo premuroso
della signora Davis che li vedeva innamorati ogni giorno di più.
Eccomi qui con
una shot su Harry, spero vi sia piaciuta, mi sono
divertita a scriverla e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi se vi
va lasciate una recensione..
Se vi è piaciuta la shot vi invito a leggere anche la
mia long se ne avete piacere!
Vi chiedo di essere clementi con per il banner, l’ho fatto io e ci ho messo un
po’ perché mi sono dovuta attrezzare da sola ed è il primo che faccio!!
Ok, mi sono persa troppo in chiacchiere!
Mi farebbe piacere una recensione!
Un bacio
Sil