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Autore: lipsialove    10/08/2013    2 recensioni
La convivenza tra Xander e Spike prende una piega davvero inaspettata.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: William Spike, Xander Harris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Convivenza
 

Timeline: 7° stagione dopo Him
I personaggi non mi appartengono ma sono proprietà di Joss Whedon
 
 
Xander ritornò nel suo appartamento dopo un’estenuante giornata di lavoro, desiderava soltanto stendersi sul divano davanti la tv con una birra ghiacciata tra le mani. Aprì la porta e trovò Spike seduto al buio, quel vampiro era sempre più strano.
“Che fai lì?” gli domandò avvicinandosi
“Li sento”mormorò con le lacrime agli occhi “Tutti quanti.”
Il ragazzo sospirò, erano ricominciate le voci e le visioni, gli sedette accanto “Di chi parli?”
“Di tutti quelli che…” scosse la testa e si pressò le mani alle tempie “…che ho ucciso.”
“Capisco. Vedrai che presto non li sentirai più”,cercò di consolarlo, ma non ne era molto convinto neanche lui.
“No. Lo merito. Li ho uccisi” continuò a ripetere come una litania.
“Spike, Buffy capirà cosa ti tormenta e…”
“E cosa?” si voltò verso di lui “È il rimorso per quello che ho fatto”
“Passerà.”lo fissò perdendosi nei suoi occhi blu, non si era mai reso conto di quanto fossero belli e profondi.
“Davvero lo pensi?” singhiozzò.
Xander era sconvolto, non l’aveva mai visto in quelle condizioni “Ne sono sicuro, tutti noi ti aiuteremo”.
Il vampiro alzò un sopracciglio: “Credevo mi odiassi e ora vuoi aiutarmi?” gli domandò incredulo e a suo modo, felice, visto che i sentimenti nei suoi confronti stavano mutando.
Xander arrossì imbarazzato “Non ti odio, Spike, non più”.
Il vampiro abbozzò un sorrise pensando a che passo avanti fosse rispetto a solo un anno prima a quando voleva decapitarlo con un’ascia per aver fatto sesso con Anya. “Mi dispiace” mormorò
Xander impallidì “Spike? Di cosa ti spiace?”
“Di tutto quello che ho fatto, del male che ti ho provocato”.
“Non rivanghiamo questi brutti ricordi. Ora sei diverso, lo sappiamo tutti” gli poggiò una mano sulla sua avvertendo un brivido lungo la schiena.
Il vampiro alzò la testa, il calore di Xander lo stordì per qualche istante, poi il ragazzo si allontanò e tutto ebbe fine.
 “Ora ordino della pizza, ho una fame da lupi”annunciò Xander, alzandosi dal divano “Ne vuoi?”
“Non dico di no a della pizza. Senza aglio” aggiunge avvertendolo
“Certo, come dimenticarlo”sorrise e prese la cornetta in mano.
Era stranamente nervoso, quel contatto che aveva avuto con Spike lo aveva turbato e non riusciva a capirne i motivi. Sapeva solo che gli faceva male vederlo così afflitto e che avrebbe voluto consolarlo, stringerlo a sé.
Spike si accorse del suo cambio d’umore: “Qualcosa che non va? Ti ho depresso con i miei piagnistei?”
“No, sono dispiaciuto per te, tutto qui” confessò pentendosene immediatamente.
“Non voglio la tua pietà”
“Quello che provo è tutt’altro, Spike” replicò distogliendo lo sguardo.
Spike alzò un sopracciglio. Il suono del campanello salvò Xander da quella situazione imbarazzante.
“Ho una fame” disse addentando un pezzo e porgendogli il cartone.
Spike afferrò un pezzo con il formaggio, poi di diresse verso il divano. Accese la tv e cominciò a mangiare in silenzio, mentre Xander restava dietro il bancone.
Il cuore dello scooby batteva con forza nel petto. Scosse la testa e cercò di non pensarci.
“Vuoi restare lì impalato per tutta la sera?” gli domandò Spike guardandolo con un sorrisetto malizioso.
“Sto bene qui e poi, non voglio sporcare il divano”
“Dai, non fare il bambino.”
“Spike, sei davvero irritante, te l’ho mai detto?” replicò lui prendendo posto anche lui sul divano “Che guardi?”
“Uno stupido reality.” rispose Spike annoiato “Non c’è mai nulla di buono”
“Perché non esci? Sei una creatura della notte.”
“Ci stavo giusto pensando.” si voltò verso il suo compagno e lo guardò con intensità “Ti andrebbe una birra?”
Xander ci rifletté per qualche istante, poi acconsentì, pensando che non c’era nulla di male a uscire con un vecchio amico. Sì, amico, come no? E da quando io e Spike siamo amici? Devo essere davvero impazzito, se lo sapessero Buffy e Willow.
“Andiamo, Harris!” gli disse il biondo prendendo il giacchetto di jeans dall’attaccapanni “Vedrai che ti farò dimenticare i tuoi problemi.”
“Come ti pare” sospirò seguendolo fuori dell’appartamento.
 
 
Una volta al Bronze Xander si rilassò, la compagnia di Spike era piacevole, non lo giudicava per il numero delle birre bevute o per quello che diceva.
Il vampiro ascoltò ogni suo sfogo, gli parlò di Anya, di quello che era accaduto dopo che lui era partito per l’Africa “Vedi, è tornata un demone. È un demone, ti rendi conto? È stata colpa mia.”
“Strano non me ne sia accorto quando…” ma si interruppe nel vedere la sua espressione “Scusa”
“No, non scusarti” gli poggiò una mano sulla gamba “Me lo meritavo e poi, eravamo in rotta. Poteva fare quello che voleva, solo che vederla con te, attraverso le telecamere, non so…mi è scattato qualcosa dentro.”
“Lo capisco. Anche io avrei reagito così se avessi visto Buffy con un altro. Lei si è arrabbiata, era furiosa, ma che pretendeva? Mi aveva scaricato, aveva detto che dovevo andare avanti.” alzò la voce, doveva ancora bruciargli.
“Quando mi ha raccontato della vostra storia ero davvero furioso.” gli comunicò Xander scolandosi la terza birra “Mi faceva rabbia che non mi avesse detto nulla, che lo avesse fatto alle mie spalle. Eravamo soliti raccontarci tutto e poi vengo a sapere che se la spassava con te.”
“Già! Ma era solo sesso, almeno per lei.” disse Spike fissandolo “Io invece l’amavo”
“Sai, credo che a modo suo lei…ti amasse. L’ho capito dal suo sguardo, quando ti ha visto con Anya. Era sconvolta, c’era dolore nei suoi occhi”.
Spike abbassò la testa, avrebbe tanto voluto credergli, ma nel profondo del suo cuore sentiva che non lo aveva amato.
Xander, intanto, si era reso conto che la sua mano era ancora sulla coscia del vampiro e la ritirò, ma Spike gliela bloccò stringendola nella sua “Xan, mi ha fatto bene stare qui con te.”
Il ragazzo spalancò gli occhi, quel gesto gli aveva provocato un brivido lungo la schiena, il cuore gli batteva all’impazzata. Si chiese cosa gli stesse mai accadendo..
“Anche io mi trovo bene in tua compagnia, Spike.” gli sorrise, doveva essere l’alcool a farlo parlare in quel modo “Non è incredibile?”
“Sì.” gli accarezzò le dita con le sue, lo voleva, dannazione! Desiderava quell’umano e non sapeva il perché.
Xander fu investito da un’ondata di calore che lo sconvolse “Spike, che stai facendo?” mormorò rendendosi conto di quello che stava accadendo tra loro.
Il vampiro non rispose, ma avvicinò il viso al suo e inalò il suo odore di eccitazione.
“Spike? Sei ubriaco, è meglio tornare a casa”
“Non dirmi che non lo vuoi anche tu” sospirò, gli occhi del vampiro brillavano di lussuria.
 “Cosa? Non so di che stai parlando”
“Vorrei tanto assaporarti, Harris” si leccò le labbra.
Il ragazzo spalancò gli occhi e ansimò “Andiamo, hai bevuto troppo” il cuore gli batteva ferocemente nel petto tanto che temette che con il suo udito da vampiro potesse avvertirlo.
“Forse hai ragione” abbassò lo sguardo verso la bottiglia che aveva davanti “Torniamo al tuo appartamento, ho bisogno di dormire”.
Insieme lasciarono il locale e ritornarono a casa, ma Xander era inquieto, poteva ancora sentire le dita di Spike che sfioravano le sue e i suoi occhi blu diventare scuri per la passione. Per liberarsi da quei pensieri che potevano portargli solo guai, scosse la testa, poi si voltò verso il suo compagno. Spike lo fissava con un’espressione estremamente seria sul volto.
“Che hai?” gli domandò aprendo la porta.
Per tutta risposta il vampiro biondo lo attirò a sé e lo baciò con passione, spingendosi nella sua bocca con irruenza, come se volesse divorarlo.
Xander gli portò la mano dietro la nuca e rispose al bacio con trasporto. Il cervello smise di formulare pensieri concreti e i jeans diventarono troppo stretti. Non riusciva a crederci che si fosse eccitato con un solo bacio,
Si staccò per respirare, Spike lo fissò con gli occhi pieni di lussuria e si leccò le labbra “Sbagliavo, sei delizioso.”
“Cosa?” domandò il giovane senza capire
“Ricordi quando Giles ti chiese di tenermi nel tuo appartamento e io ti dissi che il tuo sangue non mi piaceva e che quindi non avrei voluto morderti? Sbagliavo.”
“Te l’avevo detto che ero un boccone appetitoso.”
Spike scoppiò a ridere, ricordava ancora quella delirante conversazione “Ora vado a letto, Xan” e si diresse verso la stanza che da qualche settimana era il suo rifugio.
Xander lo guardo chiudersi la porta alle spalle e sospirò, quel vampiro era sempre più strano.
 
 
Il mattino seguente Xander andò a lavoro come sempre, ma non riuscì a concentrarsi, il pensiero di quello che era accaduto con Spike non l’aveva abbandonato per neanche un istante. Ritornò a casa poco dopo il tramonto e lui era lì, sul divano, con la testa tra le mani. Dannazione! Era nel mezzo di una delle sue crisi, avrebbe voluto aiutarlo, ma sapeva che sarebbe potuto uscirne solo grazie alle sue forze.
“Spike?” lo chiamò con un filo di voce.
Il vampiro alzò la testa e lo guardò come se non lo riconoscesse, poi allargò gli occhi: “Xan”
“Ciao, sono a casa” sedette sul divano accanto a lui “Come stai?”
“Bene” mentì sfuggendo il suo sguardo “Scusami per ieri”
“Di che parli?” domandò deluso.
“Lo sai, di che parlo”
“Del bacio? Non preoccuparti, già dimenticato” mentì.
“Ah, bene” mormorò, ma la sua espressione diceva il contrario.
“Perchè lo hai fatto, Spike?” gli domandò spiazzandolo.
Il vampiro si alzò dal divano e andò al frigorifero per prendere una sacca di sangue, ma Xander non voleva lasciar correre. Lo raggiunse e lo costrinse a voltarsi “Parlami, Spike”
“Mi piaci, Xander, vorrei amarti con tutto me stesso, ma non posso”, confessò con gli occhi lucidi.
Abbassò la testa, non avrebbe sopportato il suo sguardo di derisione.
“Non ti interessa sapere quello che provo io?” gli domandò con il cuore in gola.
Spike si avvicinò maggiormente e mormorò “Non ne ho bisogno, posso sentirlo, sono un vampiro, ricordi?”
Xander fremette, aveva dimenticato che i suoi sensi erano terribilmente sviluppati “Non è valido!” protestò imbarazzato.
Spike abbozzò un sorriso, ma poi ritornò serio, sapeva che quello che provava il ragazzo era solo lussuria, desiderio e lui non voleva essere usato, non di nuovo.
“Che ti prende, Spike?”
“Niente. Senti, lasciamo perdere” scosse la testa.
“Ti desidero” gli confessò il ragazzo.
“Lo so” nei suoi occhi c’era tristezza, ma per quale motivo?
Xander non riusciva a capire il perchè del suo stato d’animo “Spike, ma che ti prende? Ti prego, parla”
“Non voglio più essere usato” confessò con gli occhi lucidi.
I lineamenti del ragazzo s’indurirono “Cosa? Ma di che stai parlando?”
“Buffy lo ha fatto, mi ha usato e ora non potrei sopportarlo, non da te”
“Io non sono Buffy!” esclamò alterato “Davvero pensi potrei fare una cosa del genere? Allora vuol dire che non mi conosci” e si chiuse nella sua camera sbattendosi la porta alle spalle.
“Dannazione” imprecò Spike sedendo sul divano.
Si prese la testa tra le mani e sospirando lanciò uno sguardo alla porta chiusa. Deciso a capire cosa davvero l’umano provasse per lui, si alzò ed entrò nella stanza del suo coinquilino senza bussare
Si alzò e deciso entrò senza bussare, la stanza era immersa nel buio e Xander era seduto sul letto, con la testa bassa “Che fai qui? Voglio restare solo”
“Dobbiamo parlare!” esclamò Spike stringendo i pugni.
“Ci siamo detti tutto”replicò l’altro con freddezza, senza voltarsi.
“Xan…”
“Cosa ne sai di quello che provo? Davvero pensi che per me sia facile confessare di provare qualcosa per te?” finalmente si voltò verso di lui e o fissò con i suoi grandi occhi nocciola “Non puoi neanche immaginare quello che sto passando”
Spike abbassò la testa, comprendeva perfettamente il suo stato d’animo “Benvenuto nel mio mondo, Xan. È da tanto che cerco di negare l’evidenza, ma sono stanco di mentire. Sono innamorato di te e voglio che tu lo sappia”
“Anche io”
Il vampiro spalancò la bocca, non credeva alle sue orecchie “Cosa? ripeti! Forse ho sentito male”
“Che fine ha fatto il tuo super udito da vampiro?”
“Balle. Non puoi esserti innamorato di me!”
“Non lo so neanche io come è successo. Da quando sei tornato è scattato qualcosa in me. Dapprima era un senso di protezione, non sopportavo di vederti così fragile, in balia dei tuoi demoni, poi questo sentimento si è trasformato in qualcosa di estremamente profondo. L’ho capito solo l’altra sera che non era pietà o semplice amicizia”.
“Xan” Spike si avvicinò maggiormente, era felice, per la prima volta dopo anni.
“Lasciami stare, Spike. Ho bisogno di restare solo”
“Non ci penso nemmeno, non dopo quello che mi hai detto” replicò afferrandolo per un braccio e attirandolo a sé “Non ti libererai di me facilmente, Harris”
Il ragazzo lo fissò perdendosi nei suoi occhi blu, il cuore gli batteva nel petto come impazzito “Davvero?”
“Davvero”abbozzò un sorriso e appoggiò leggermente le labbra sulle sue
Xander era in balia del vampiro, le gambe gli tremarono, la terra sembrò franargli sotto i piedi.
“Spike, mio dio”gemette.
“Se solo sapessi quanto ho sognato questo momento”
Xander chiuse gli occhi e sorrise, riflettendo su quanto assurda fosse la sua situazione: non solo amava Spike ed era ricambiato, stavano per diventare amanti.
“Perché sorridi?”gli domandò il vampiro solleticandogli il collo con la punta della lingua.
“Non importa”sospirò Xander lasciandosi andare tra le sue braccia.
Spike lo spinse verso il letto senza smettere di baciarlo, quella sarebbe stata una notte che non avrebbero mai dimenticato.
 
  
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